Film > Le 5 Leggende
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Autore: Roiben    05/11/2017    2 recensioni
Di nuovo guai in vista per i Guardiani. Questa volta, tuttavia, non sono unicamente i bambini a fare da bersaglio.
Manny ha un’idea, ma non tutti ne sono entusiasti, in particolare l’Uomo Nero, reduce dalla recente e ancora molto sentita disfatta.
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Cinque Guardiani, Nightmares, Nuovo personaggio, Pitch
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Sei


Nicholas è fermo in mezzo alla neve, con la bocca e gli occhi spalancati, da interi minuti ormai. Sanderson sospetta che più che della famigerata meraviglia qui si parli di puro sconcerto, ma saggiamente decide di tenere per sé le proprie supposizioni e rimane fermo ad attendere rispettosamente che il collega guardiano riprenda a funzionare.


«Sandy…» borbotta titubante. «Questo non è uno dei tuoi strambi sogni, vero?».


L’Omino dei Sogni gonfia le guance, indispettito. Che diamine, i suoi sogni non sono affatto strambi! Tuttavia Nicholas è ancora imbambolato a fissare il vuoto e Sanderson decide magnanimamente di soprassedere a quell’insulto; si limita invece a scuotere lentamente la testa in segno di diniego, ad afferrare nuovamente la sua mano e a trascinarlo (per così dire) un poco più avanti, in modo da provare a fare chiarezza nei dubbi dell’amico.


Nicholas adocchia sospettoso l’incubo piantato fermamente al fianco del padrone (peraltro apertamente ricambiato), poi sposta lo sguardo sulla figura dell’Uomo Nero e cruccia il volto, visibilmente turbato.


«Sembra abbia avuto il suo bel da fare per uscirne tutto intero» commenta, studiando accuratamente le sue condizioni.


Sanderson, tenutosi in disparte per lasciargli lo spazio necessario, annuisce, nonostante ne sappia esattamente quanto lui. L’unico che con tutta probabilità conosce le risposte, oltre a Pitch, è il suo incubo; ma il guardiano non ha ancora trovato il modo per convincerlo a spiegargli l’accaduto.


«Dobbiamo portarlo dentro. Non è una buona idea restare tutti qui all’aperto. Se trovasse le sue tracce e volesse finire il lavoro, saremmo prede ben facili» riflette cupamente North. Quando Sandy lo fissa indagatore, Nicholas scuote il capo e indica al compagno di dirigere la sua nuvoletta entro le mura del palazzo senza aggiungere null’altro.


Seppur nervoso, l’incubo decide di seguire la piccola comitiva, per nulla intenzionato a lasciare solo il suo padrone, non con quel tipo di compagnia, per lo meno.


*


«Sandy, per favore, mandi un messaggio agli altri?» rompe il silenzio concentrato North, ancora intento a scrutare Pitch e il danno arrecatogli.


L’Omino dei Sogni si scrolla di dosso il senso di irrealtà che lo ha ingabbiato dal momento in cui, quella stessa notte, ha incontrato sulla propria strada un incubo e si scosta appena dai due spiriti per fare ciò che gli è stato chiesto. Tre piccole colombe dorate si staccano da lui e, dopo aver volteggiato un paio di volte per la stanza facendo agitare l’incubo presente, guadagnano l’aria aperta e scompaiono veloci nella notte ormai agli sgoccioli, dirette verso i tre guardiani assenti.


Nel frattempo Nicholas ha scostato una mano dalla veste nera di Pitch e regge fra le dita il frammento di qualcosa di indefinito che brilla in modo insolito. Sanderson si accosta prudentemente e osserva incuriosito ora il frammento ora il collega che appare perplesso e forse un po’ sorpreso.


«Non capisco che materiale sia. Sembra metallo, ma non credo si tratti proprio di questo. Questa luce che emana…» mormora dubbioso, facendo rotolare il frammento sul grande palmo della sua mano. Solleva gli occhi su Sandman e lo fissa con sguardo calcolatore. «Hai mai visto nulla del genere, Sandy?».


Accostandosi ancora un poco per poter vedere meglio, Sanderson poggia le dita sul frammento e le fa scorrere lentamente, aggrottando la fronte. Magia di luce? È questa la sensazione che sta avvertendo a contatto di quel qualcosa di indefinito? Se così fosse, significherebbe che una creatura della luce ha presumibilmente attaccato e cercato di distruggere l’Uomo Nero. La domanda seguente, a quel punto, sarebbe: perché?


Risolleva lo sguardo su Nicholas e per alcuni istanti si fissano reciprocamente, in cerca di una risposta che sfugge loro. Il guardiano dei sogni decide che sia il caso di condividere le proprie impressioni e posa delicatamente una piccola mano su quella a confronto enorme dell’amico, poi si concentra e mostra al guardiano della meraviglia i propri pensieri al riguardo.


*


«Uno spirito della luce, forse?» tituba Nicholas, dopo aver riflettuto su ciò che il collega gli ha mostrato.


Sanderson solleva brevemente le spalle a mostrare le proprie perplessità.


«Indagheremo» promette Nicholas. «Ora… Come facciamo con Pitch?» chiede, un po’ impensierito. «Ce ne sono a decide, di questi, lì dentro» fa notare, indicando lo squarcio sotto la veste nera. «Non penso sia un bene, per lui. È possibile sia questa la ragione per cui non ha ancora riaperto gli occhi».


Sanderson si mordicchia le labbra, nervoso. Lui di certo non può essere granché utile, dato che non può avvicinarsi troppo al danno senza provocargli fastidio. Nicholas sembra comprendere il problema e trae un profondo e un po’ stanco sospiro. Proprio in quel momento, dalla porta si affaccia uno yeti che avverte i presenti dell’arrivo di Toothiana.


*


North e Sandy raccontano ciò che possono alla fata, che tutto sommato non appare troppo contrariata per le ultime novità, quanto piuttosto impensierita. Dopo aver attentamente ascoltato i due amici, chiede il permesso di poter dare un’occhiata all’ospite inatteso. Nicholas solleva un sopracciglio, incerto.


«Non so se è una buona idea. E poi fra non molto saranno qui anche Jack e Aster e…» si stropiccia le mani, un po’ nervoso, prima di continuare. «Beh, a dire il vero preferirei che ci fossi anche tu. Sarebbe d’aiuto».


Toothiana, che era parsa crucciata dal rifiuto di Nicholas, torna serena e addirittura ridacchia, intuendo il vero problema.


«Hai paura che Aster possa buttar giù il tuo palazzo, dopo aver saputo?» insinua irriverente.


Nicholas borbotta una mezza esclamazione di sorpresa, un po’ imbarazzato per essere stato scoperto così in fretta, ma alla fine annuisce piano e spalanca supplichevolmente gli occhi nella speranza di impietosire la fata. La tattica, fra l’altro, pare funzionare piuttosto bene, dato che Toothiana emette un rumoroso sospiro ma poi annuisce concorde, facendo ritornare sul viso di North un gran sorriso riconoscente.


«Ma quando avremo scongiurato incidenti disastrosi per la tua fabbrica, mi permetterai di entrare in quella stanza» intima perentoria, indicando con un dito piumato la porta rossa e ben chiusa oltre cui Nicholas ha momentaneamente sistemato Pitch.


«Mph… Come vuoi» concede, seppur ancora titubante.


Presto però torna a essere un fascio di nervi, in particolare quando da una galleria poco discosta dai loro piedi compare il guardiano della speranza, accompagnato da una mezza dozzina di uova guerriere.


«Dunque, dove sta il problema?» sbotta seccato il pooka.


«Ehm…» gracchia North, occhieggiando con apprensione l’artiglieria che si è portato appresso il collega. «Non è proprio un problema, Aster. O meglio, potrebbe esserlo, ma non in questo preciso momento» divaga, colto da incipiente senso di catastrofe.


«Cioè?» ringhia Aster, sventolando una spada piuttosto affilata a qualche centimetro dalla barba di Nicholas, facendolo indietreggiare di un passo.


North fissa Toothiana, implorante; questa gli lancia uno sguardo decisamente contrariato e incrocia le braccia al petto, svolazzando di fronte ad Aster e costringendolo in questo modo ad abbassare l’arma.


«Ci sono alcune recenti notizie che dovresti conoscere, ma non riguardano il problema di cui abbiamo discusso in questi ultimi giorni; per lo meno, non credo, ma ci sono senz’altro molti dettagli che dovranno essere chiariti nelle prossime ore, immagino. Adesso tuttavia fai il favore di levare di mezzo il tuo piccolo esercito e di mettere via quella spada: mi rende nervosa» ordina categorica.


Bunnymund la fissa sospettoso per un minuto intero, sposta brevemente lo sguardo da North a Sandy (silenzioso come sempre), sbuffa seccato e ringhia un paio di ordini alle sue uova, le quali si ritirano velocemente, sparpagliandosi all’esterno dell’edificio per sorvegliarne il perimetro. Con un secco clangore rinfodera la spada e incrocia a sua volta le braccia.


«Cominciate a spiegare» impone risoluto. «E che sia un racconto convincente» avverte minaccioso.


In realtà Nicholas, Sanderson e Toothiana hanno dovuto tenere a bada l’impazienza di Aster per una mezz’ora buona, sostenendo che sarebbe stato molto più semplice attendere anche Jack e spiegare tutto una volta sola. Come immaginavano non è stata per nulla un’impresa semplice ma, alla fine, la ferma risoluzione dei tre l’ha spuntata sulle insistenze del pooka.


*


«Che cosa?!».


Ovviamente Aster non ha preso esattamente bene la notizia e, mentre Jack inizialmente si limita a fissare gli altri con sguardo vacuo e leggermente allucinato per poi iniziare a ridacchiare alla sola idea dell’Uomo Nero alloggiato nella fabbrica di giocattoli di Babbo Natale, il coniglio di Pasqua si esibisce in una lunga, elaborata e considerevole sequenza di improperi a beneficio sia di Pitch che delle sconsiderate decisioni prese da Sandy e North.


  
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