Anime & Manga > Boku no Hero Academia
Segui la storia  |       
Autore: ReSiLiEnCy    05/11/2017    1 recensioni
la vιтa é colмa dι ιмprevedιвιlι e ѕcoмode ѕιтυazιonι, perѕιno l'anιмo pιυ' ғorтe ed ιnтrepιdo, coмe qυello dι вaĸυgoυ ĸaтѕυĸι, pυo' тrovarѕι ιn dιғғιcolтa'.
annaѕpando тra le ѕυe perѕιѕтenтι paranoιe, вaĸυgoυ ѕι ritroverá coѕтreттo ad aғғronтare la ѕυa pιυ' grande paυra.
"ιl мιo cυore... non é coѕι' vιrιle coмe тe lo aѕpeттavι."
ⓘⓝⓕⓞ
La seguente storia:
✒N O N contiene spoiler anime/manga;
✒non segue l'opera originale, i fatti e gli eventi sono puramente inventati da me medesima;
✒é incentrata sulla ship Bakugou x Kirishima;
✒contiene accenni sulla ship Midoriya x Uraraka;
✒contiene personaggi inventati da me medesima;
✒tratta di personaggi non presentati/ben approfonditi nell'opera (es. I genitori)
✒N O N contiene scene di carattere sessuale.
[Storia pubblicata anche su wattpad. Lo annuncio solo per evitare accuse di copiatura]
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Chapter Three


Uscirono da scuola per ultimi, quando ormai il cielo iniziava a tingersi dei colori del tramonto. 
Si erano trattenuti nuovamente, per non esser disturbati. Più che altro, Kirishima non voleva esser disturbato.

Quando Bakugou ha provato a chiedergli se avesse intenzione di invitare anche Kaminari e Sero, le uniche persone della classe che tollera di più rispetto alla altre -e per Bakugou questo era tanto-, il rosso parve entrare in panico.

«NO!» quasi aveva urlato, instintivamente. Poi si passò una mano sui capelli «Non voglio...» sembrava anche voler dire qualcos'altro ma non lo fece.

Non che Bakugou volesse davvero la compagnia degli altri due, ma nelle loro precedenti uscite Kaminari e Sero erano presenti. A volte anche Ashido.

E pensandoci, Bakugou si rese conto di non aver passato molto tempo da solo con Kirishima. 
Sarà per questo?

Per cui, presero un po di tempo prima di uscire, abbastanza da far allontanare dal quartiere qualsiasi persona che potesse unirsi a loro e porre fine quella sottospecie di appuntamento.

Aspetta, é un appuntamento? Pensò all'improvviso Bakugou.

Pensare ad un qualcosa di romantico con Kirishima gli era davvero difficile e, così su due piedi, gli sorse spontanea una sensazione di rifiuto.
Kirishima non era una ragazza che aveva continuamente bisogno di attenzioni dalla sua dolce metà.

Certo, Kirishima non era una ragazza.
Ma forse aveva davvero bisogno di attenzioni.

E poi, Bakugou gli ha mai dato davvero importanza? Come amico?
Di certo Kirishima non gli era una palla al piede come il resto della classe, ma non aveva neanche un posto in prima fila nel suo cuore.

Almeno era quel che aveva sempre pensato.

•••

I due passeggiarono in silenzio per un bel po, senza neanche rendersi conto di dove le gambe gli stessero portando.
Bakugou era qualche passo più avanti e Kirishima lo stava seguendo, non sembrava volerlo superare o quanto meno arrivargli di fianco.

Tentavano di nasconderlo ma erano entrambi a disagio. Una verità innegabile.
Dovevano pur far qualcosa, per rompere il ghiaccio no?

Qualche altro minutino dopo, i due si resero conto di esser arrivati nei pressi della sala giochi, dove ogni sabato sera era una tappa fissa per fare scommesse tra di loro e decidere chi offriva la cena agli altri. In quelle serate, infatti, non conveniva mai uscirsene senza soldi.

Facendo due calcoli, non era possibile a quell'ora incontrare qualcuno di conosciuto. Perciò quella si presentò come l'occasione per rompere il ghiaccio.

«Andiamo a fare qualche partita.» propose Kirishima, indicandogli la struttura appariscente grazie ai led colorati, accesi data la poca luminositá del cielo.

Bakugou lo guardò un attimo e Kirishima mantenne il suo sguardo sicuro. Alla fine, il ragazzo dai capelli rossi era il più tranquillo tra i due. L'altro invece era preso dalla paranoia, una sensazione sconosciuta, mai provata prima, che lo rendeva alquanto nervoso fingeva il contrario.

«Perché no.»

•••

Giocare a biliardino si rivelò una buona idea. 
Gli animi si alleggerirono e Bakugou parve dimenticarsi delle sue paranoie.

Fecero numerose partite, distraendosi da quella scomoda situazione e pensando solamente alla competizione. 
Avevano deciso che il perdente di ogni partita avrebbe pagato quella successiva. Fu proprio così che Kirishima sperperò i soldi che normalmente si portava a scuola.

Uscirono dalla sala giochi a sera inoltrata. Era ormai ora di cena ed entrambi sapevano che era meglio avviarsi sulla strada di ritorno, sia perché erano affamati sia perché erano stanchi.

«Accidenti potevi andarci piano. Non me ne hai fatta vincere una neanche per sbaglio.» esclamò esasperato Kirishima, riferendosi alle partite a biliardino.

«Impara a non proporre certe sfide.» disse Bakugou.

«Lo sai che mi piacciono le sfide difficili.» si giustificò il rosso per poi tirare fuori dal suo zaino una bottiglietta d'acqua.

Bakugou si girò a guardarlo. Non c'era bisogno di Einstein per capire che l'amico aveva sete, ma l'acqua contenuta nella bottiglietta, che stava scivolando liscia nella bocca del rosso, non colmava neanche mezzo bicchiere. 
Non l'avrá di certo dissetato.

«Mmh...» 

Quando poi Kirishima buttò la bottiglietta nel cestino, Bakugou fece dietrofront e lasciò l'amico a parlare da solo.
Ritornò in un baleno. Kirishima, infatti, non ebbe neanche il tempo di dire qualcosa a riguardo.

«Tieni!» disse Bakugou porgendogli una lattina di aranciata fresca, presa dalle macchinette.

Kirishima guardò la lattina allibito; da Bakugou simili gentilezze erano una rarità. Non riusciva appunto a capire se gli stava giocando uno scherzo o se stava capendo male.

Bakugou sbuffò e cambio direzione dello sguardo.

«Hai sete, no?» Bakugou in fondo ne era sicuro. L'amico poteva benissimo resistere il tragitto fino a casa, alla fine non erano poi così lontani. Eppure...

«S-Si ma... Ecco...» Kirishima si grattò la guancia con l'indice, colto dall'imbarazzo.

«Prendi sta cazzo di lattina prima che te la spacchi in testa!!!» sbraitó il biondo. Il colorito delle sue guance divenne sempre più intenso a causa del nervoso. Voleva solo sprofondare nel terreno.

Kirishima sussultó quando Bakugou urlò ed infine sorrise. Prese la lattina e lo guardò con gratitudine. Poi Bakugou sbuffó ancora e riprese a camminare.

Il resto della passeggiata proseguì come era iniziata: in silenzio, a parte il sorseggiare di Kirishima e qualche cane di quartiere in lontananza che abbaiava contro chissà cosa.

Per loro fortuna, arrivano all'incrocio, luogo in cui le loro strade si sarebbero divise per quella sera.

É stato piacevole, tutto sommato. Pensò Bakugou, ma quel che disse fu «Tsk, non é stata una totale perdita di tempo, almeno.»

Kirishima lo sostenne con un cenno del capo e gli sorrise ancora smagliante. 
Bakugou non riuscì a guardarlo per più di qualche secondo, era ancora a disagio.

«Beh, notte.» fece Bakugou per poi avviarsi verso la sua strada.

«Aspetta, Bakugou..»

Lui piantò il passo, ma non si girò. Non era sicuro gli convenisse, il tono si Kirishima era modestamente cambiato.

«Voglio farti una domanda... Ma tu non sei obbligato a rispondere.»

Bakugou fissava un punto indifenito davanti a se, con le orecchie tese e pronte ad ascoltare ogni sua parola.
Non sapeva cosa provare, di certo non gli poteva più rimanere indifferente.





 

«Cosa sono per te?»

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Boku no Hero Academia / Vai alla pagina dell'autore: ReSiLiEnCy