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Autore: Tefnuth    08/11/2017    0 recensioni
All'alba dei tempi, quando gli uomini e la Terra avevano da poco iniziato il loro ciclo vitale, la Morte generò un figlio. Egli divenne così malvagio da dimostrarsi la peggiore piaga esistente. Il principe degli Spettri lo affrontò, e lo sconfisse, tuttavia invece di ucciderlo lo imprigionò in un lungo letargo. A due anni di distanza dalla sconfitta di Weiss, e con tanti cambiamenti bel Bureau, Georg e compagni devono fronteggiare questo temibile mostro. Tirarsi indietro, impossibile, ma ci sarà bisogno di un pericoloso alleato.
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Violenza
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Questo è un guaio, un vero guaio
Balbettò Destroy, mentre lui e gli altri due spettri volavano per i corridoi alla ricerca di Andrew e degli altri compagni.
Ma piantala! – Lo zittì Mourn. – Non ha ancora fatto niente!”.
Ma lo hai visto bene? – Devian si strinse le braccia, come se avesse i brividi. – E’ così inquietante”.
Perché noi invece siamo fatti di zucchero filato, vero?”.
 
Tra litigi e attraversamenti di pareti, gli spettri piombarono nella palestra dove i ragazzi stavano chiacchierando mentre facevano i loro esercizi; erano tutti felici, dopo la completa guarigione di Georg e la bella notizia che Andrew non aveva più l’energia dello spettro dentro di sé.
“Ehi! – Esclamò il mezzo spettro, quando vide i tre ruzzolare nella sala spaventando gli agenti. – Che vi prende?”.
C’è uno nuovo, nell’ufficio dell’anfibio. – Disse Mourn che tra tutti, era quello che aveva preso la notizia nel modo più razionale possibile. – Mi sembra che sia uno stregone, a giudicare dalle rune sui guanti”.
Ti ripeto, che tu non lo hai visto bene in faccia. – Lo contraddì Devian. – Io credo che sia una specie di vampiro: ha gli occhi tutti neri, e la pelle è bianchissima”.
Per non parlare del fatto che è vestito tutto elegante
Aggiunse Destroy.

“COOOOOOOSA?” strillò Andy a squarciagola, trattenendo il suo sibilo da spettro per non rompere i timpani ai presenti. Quei pochi indizi che gli erano stati riferiti, gli avevano fatto venire in mente una persona che sperava di non dover più rivedere.
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Ridacchiò Mourn, mentre il mezzo spettro già si era fiondato verso l’ufficio di Abe.
“Non può essere. – Blaterava. – Dimmi che non è lui”.
Arrivò alla porta giusto in tempo per vedere, con i suoi occhi, il nuovo ospite che usciva dalla porta con l’uomo pesce. Purtroppo, il suo incubo si era realizzato.
“Ciao pupetto!” lo salutò quello con grande entusiasmo. Era un personaggio veramente strano: lunghi capelli neri e lisci; dilatatori; piercing al labbro inferiore, e trucco nero a occhi e labbra. Il tutto incorniciato da un completo elegante corredato con guanti in pelle.
“CHRIS MOTIONLESS! – Strillò Andy. – Che ci fai qui? Ti credevo rintanato in qualche obitorio a parlare con i morti” non era per niente felice.
“Dopo un po’ i cadaveri diventano noiosi: non hanno più niente da dire, e le signore non possono ballare a lungo. – Rispose Chris, che non sembrava infastidito dal modo in cui era stato accolto. – Sono stato chiamato dal signor Abraham Sapiens e, visto che non avevo niente da fare, sono corso subito”.
“Perché lo hai fatto?” domandò il ragazzo all’uomo pesce.
“Non posso occuparmi degli affari del Bureau e seguire fisicamente le missioni, perciò il signor Motionless vi aiuterà al posto mio. – Dichiarò Abe, e per poco il mezzo spettro non svenne dalla disperazione. – Diciamo pure che avrà lo stesso compito che aveva Johann”.
“Quindi ci dovrebbe fare da balia, o sbaglio?” dedusse Andrew, mentre i suoi occhi guizzavano dal suo interlocutore al nuovo arrivato, che stava giocando con le mani.
“In un certo senso sì. Voi, e soprattutto i gemelli, avete bisogno di qualcuno che vi tenga sotto controllo; e visto che, a quanto pare, io non conto più niente ci penserà lui ad abbassarvi le creste” le ultime parole erano state pronunciate con un tono di acidità.
“Ma…” provò a ribattere Andrew, ma Abe gli lanciò un’occhiataccia e disse
“Così è deciso, e non voglio sentire lamentele” rientrò nel suo ufficio, e chiuse la porta a chiave.
“Tranquillo: non sono il tipo da fare il maestrino dittatore. – Affermò Chris, avvicinandosi al mezzo spettro. – Saremo una squadra perfetta” gli diede una pacca sulla spalla e si allontanò, verso i suoi alloggi, prima di vedere Andy nascondere il viso con le mani per non far trasparire la rabbia che stava provando in quel momento.
“E’ arrivato il giorno dell’Apocalisse” sussurrò.
“Non sembri molto contento, non ti piace quello nuovo?” gli sussurrò Val, comparendo all’improvviso dietro le sue spalle.
“Per niente. – Rispose secco il ragazzo, che poi si sentì in dovere di avvertire la guardiana. – Ti prego: stai alla larga da quel tipo”.
“E’ cattivo? Non mi sembra” disse la donna.
“No, non è malvagio. Almeno, non nel senso che è un nemico da sconfiggere ma ha dei gusti un po’…particolari, e sa essere molto cruento a volte” tentò di spiegare il ragazzo, pur senza infierire troppo per non creare l’idea sbagliata in Val.
“Potresti dire, semplicemente, che è un paladino sui generis” rise lei, che aveva più o meno inquadrato il personaggio.
“Bhè sì, possiamo vederla in questo modo. – Concordò Andrew. – Comunque, non stare mai da sola con lui; non si sa mai”.
“Se lo dici tu, però allora sarebbe meglio che tu corra ad avvertire Nahila. – Affermò la donna. – Lui l’ha incontrata, e le sta parlando proprio ora. Sono da soli”.
Per la seconda volta in mezz’ora, il ragazzo corse a perdifiato per i corridoi finchè non vide i capelli fucsia della dottoressa. Come aveva detto la guardiana, stava parlando con Chris che le stava facendo il baciamano.
“TOGLILE LE MANI DI DOSSO!” strillò il ragazzo, fermando l’azione dell’uomo.
“Andy, ma che fai?” lo rimproverò lei.
“E’ solo preoccupato per la sua sicurezza, madame. – Spiegò Chris, divertito dalla cosa. – La mia reputazione mi precede, purtroppo. Ma voi siete così affascinante, non potevo certo perdere l’occasione di conoscervi”.
Nahila arrossì, nessuno le aveva mai detto niente del genere.
“Non importunarla con le tue manie pazzoidi” si intromise il ragazzo.
“Oh andiamo pupetto! Non dirmi che non hai mai provato la voglia di vivisezionarla, per vedere come funzionano i suoi occhi” disse Chris, passando la lingua sui denti.
“Preferirei, che lo facesse dopo la mia dipartita. – Pregò Nahila, stando un po’ al gioco. – Al momento mi servono”.
“Ma certo madame” il nuovo arrivato concluse il baciamano che era stato interrotto prima, e continuò la sua passeggiata.
“Non avresti dovuto dargli così tanta corda” disse Andrew alla dottoressa.
“Ti preoccupi per me? Ma che carino. – La donna rise. – Non tediarti troppo: Abraham mi ha già informato di che tipo sia, e non è il peggio che mi è passato sotto mano” fece l’occhiolino.
“Dovreste rinchiuderlo in una cella, e buttare via la chiave” suggerì il ragazzo.
“Oh dai! Non è poi così male” ribattè la dottoressa.
 “Guarda che ho capito che ti piace! Ma fagli tenere sempre le mani bene in vista”.
“Invece di star qui a perdere tempo, dovresti avvertire i tuoi compagni” suggerì lei, e il ragazzo obbedì.
“Come mai prima sei andato via?” chiese Gustav al mezzo spettro, quando rientrò in palestra.
“Sembrava che stessi scappando dalla morte in persona” puntualizzò Georg, che ancora stava facendo esercizi.
“Sarebbe stato meglio, molto meglio” esclamò Andrew, seduto a gambe larghe su una panca con i gomiti sulle ginocchia.
“Ora sembra che ti abbiano investito con un tram” osservò Tom.
“Intanto dicci perché sei uscito di gran corsa” pregò Bill.
“Sono andato ad accertarmi, chi fosse il nuovo acquisto del Bureau. – Spiegò Andy. – Purtroppo le mie speranze sono andate in fumo”.
“Pensavi che fosse una persona, ma poi non lo era?” ipotizzò erroneamente il telecineta.
“Speravo che NON fosse chi pensavo, ma purtroppo gli dei non mi hanno ascoltato”.
“Perchè?” domandò Gustav che, come i fratelli, si era seduto accanto al mezzo spettro.
“E’ la creatura più sadica che esista. – Iniziò il ragazzo. – Non fatevi abbindolare dalle sue parole, o vi ritroverete nudi sul suo letto per essere tagliati pezzo per pezzo”.
“Chi sarebbe sto tipo?” fece Bill.
“Si chiama Chris Motionless, ed è uno stregone. Per gli altri è stato un allievo di Johann, ma la verità è tutt’altra: è lui ad aver insegnato molte cose al mio maestro. Conosce molte magie, ma preferisce combattere a mani nude nel modo più cruento possibile”.
“Non sembra così tremendo” osservò il signore dei ghiacci.
“Non l’avete mai visto all’opera. – Precisò Andrew. – Io l’ho visto solo una volta ma mi è bastato. Ha inchiodato, letteralmente, un demone a una parete e mentre lo interrogava gli ha aperto la coda come un libro per estrarne l’osso” raccontò, e d’istinto i gemelli nascosero le proprie code. Avevano tutti cambiato espressione.
“Non si metterà a giocare con noi, vero?” suppose Georg.
“Non credo, ma visto che non si capisce mai quello che gli passa per la testa meglio che stiate in guardia” si raccomandò il mezzo spettro, e non appena terminò di parlare lo stregone si presentò in palestra.
“Quale fortuna, vedervi tutti qui; così non dovrò cercarvi in questo labirinto. – Esordì, allargando le braccia verso l’alto. – A giudicare dalle vostre espressioni, il pupetto deve già avervi parlato di me”.
“In effetti…ci ha raccontato del tuo particolare modus operandi” confessò Gustav, a denti stretti.
“Non c’è nulla di cui dobbiate preoccuparvi: con i colleghi sono un angelo. – Affermò il nuovo arrivato. – Ad ogni modo, il mio nome è Chris Motionless, e sarò la vostra guida” si inchinò.
“La nostra…guida? – Ripetè Tom, sospettoso. – A cosa ce ne servirebbe una?”.
“Abraham Sapiens, ritiene che vi stiate facendo sopraffare dai vostri primordiali istinti demoniaci; e da come ti sei appena rivolto a me temo che abbia perfettamente ragione. – Puntualizzò Chris. – Io sono qui, per aiutarvi a ritrovare l’equilibrio e per darvi una mano in questa nuova missione”.
“Passi la seconda, ma la prima proprio no! – Replicò il pirocineta, i cui glifi stavano illuminandosi. – Non siamo degli psicopatici che hanno bisogno del dottore”.
“Tom, per favore” lo richiamò Georg che, pur essendo d’accordo col fratellastro, non voleva darla vinta allo stregone.
“Cosa vi dicevo? – Osservò Chris, sogghignando. - Penso che sia meglio rimandare la questione ad un altro momento. Ci vediamo più tardi” salutò, girandosi verso la porta.
“Più tardi?” domandò Andrew.
“Il modo migliore per appianare gli spiriti ardenti, è fare un’uscita tutti insieme. Desidero che veniate con me, in un posto dove forse potremmo avere qualche informazione sul nostro gigantesco nemico. Alle 22.00, nel cortile, puntuali mi raccomando” sparì dietro la porta.
“Oh mein Gott!” si lasciò scappare Gustav, rimembrando la lingua madre.
“Non fatemi stare da solo con quello” pregò Tom, irrigidendo la coda da cui iniziava a propagarsi del fumo.
“Calmati, o incendierai tutto” gli impose Bill, raffreddando con la mano il gemello.
“Forse mi starà più simpatico quando lo vedrò squartare qualcuno” meditò Gustav.
Fango, acqua, e topi morti.
Questo c’era nelle fogne di New York, dove Thantalos aveva temporaneamente preso dimora. Era ancora arrabbiato per aver perso il suo tesoro. Ci era arrivato così vicino, quasi lo poteva toccare, ma il guardiano lo aveva accecato con la sua luce ed era scappato via. Adesso non percepiva più la presenza della reliquia, e questo lo faceva imbestialire ancora di più; nemmeno l’aver quasi ucciso il telecineta gli aveva dato il pieno piacere dei sensi, anche se doveva ammettere che i cinque cuccioli erano stati gli unici, fin dall’alba dei tempi, ad essere rimasti in vita dopo averlo incontrato.
“Sarà un piacere distruggerli. – Pensò, vagando fra gli stretti cunicoli. – La prossima volta, li schiaccerò con i miei tentacoli”.
  
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