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Autore: Elisa24g    18/11/2017    0 recensioni
Hai sempre sognato di studiare medicina, curare le persone, diventare un famoso dottore e magari fare una scoperta che rivoluzioni la vita delle persone? Beh, prima di fare tutto ciò, c'è da studiare...e tanto!
Alessia, Claudio, Elena, Giulia e Carola sono cinque ragazzi molto diversi, accumunati dallo stesso sogno: diventare medici.
Seguiteli mentre affrontano il test di ammissione e il primo anno di medicina, tra appunti di anatomia, ossa, gocce di sangue, laboratori, formule di chimica e fisica, sognando di poter frequentare presto un reparto e diventare un giorno dei veri dottori.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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- Buongiorno, bellissima. Sono stato molto bene ieri… –
- Buongiorno :) Anche io! –
- Non vedo l’ora di rivederti. -


<< Con chi parli? >> chiese Elena dalla fila dietro.
<< Nessuno... >>
<< Eddai... Tanto lo so già! >>
<< Come lo sai già? >>
<< Immagino... Eleonora mi aveva detto che sareste usciti… >>
<< Di che parlate? >> si aggiunse Giulia.
<< Di Claudio che è uscito con la mia migliore amica. >>
<< Oooh e com’è andata? >>
<< Elena, ma quanto sei pettegola! >> rispose lui.
<< Dai, siamo solo noi! >>

<< Oggi faremo i fluidi, con le leggi di Pascal, Stevino e Bernoulli. Prima un breve ripasso del peso specifico... >> cominciò a spiegare il professore di fisica e Claudio prese appunti, evitando di rispondere.
Poi un foglio gli toccò la spalla: “Ci racconterai tutto oggi pomeriggio… Venite a studiare a casa mia? “, lo lesse, e lo passò a Giulia e Carola, sapeva che sarebbe stato costretto a rispondere e che una volta a casa anche i suoi coinquilini gli avrebbero fatto mille domande…ma un po’ di privacy no?!
Finite le lezioni salirono sul tram e raggiunsero casa di Elena.

<< Mettete le borse dove volete, tanto ci siamo solo noi >> si sedettero al tavolo, erano molto belli da guardare, ognuno con un libro enorme, le teste chine: il primo giorno di vero studio. Avevano deciso tutti di dare anatomia, eccetto Elena che aveva scelto di fare fisica come primo esame.
<< Allora... non ci racconti niente? >> chiese Carola dopo un’oretta buona.
<< Che vi dovrei raccontare? >>
<< Com’è andata, dove siete stati... cose così... >>
<< Siamo stati bene... >> disse lui arrossendo.
<< Che carino! Arrossisci! Allora ti piace sul serio! >> fece Giulia.
<< È meglio per lui che le piaccia veramente. È la mia migliore amica, non fare danni. >> disse Elena, guardandolo in modo minaccioso.
<< E che danni dovrei fare? >>
<< Non si sa mai... >>
<< Pensa a studiare fisica tu. >>
<< Sisi, va bene. >> rispose guardando l’orologio.

Dopo nemmeno mezz’ora suonò il campanello, Elena si alzò, andò ad aprire e poi rientrò nella stanza, trionfante.
<< Guarda chi ti ho portato? >> fece tutta sorridente, facendo entrare Eleonora.
<< Ciao! >> esclamò Claudio stupito, e si alzò per darle un bacio sulla bocca.
<< Ah, ma allora è andata molto bene! >> disse Elena ridendo e ricevendo un pugnetto da Eleonora.
<< Voi vi siete già conosciute? >> chiese Claudio.
<< Sisi, ci siamo presentate alla festa per salutare Michele >> ripose Giulia, mentre Carola la guardava in un modo strano, tra il divertito e il curioso.
<< Come mai sei passata? >> chiese Claudio.
<< Devo prendere un quaderno che mi sono dimenticata qui e poi scappo di corsa, mi accompagni a cercarlo? >> Claudio si alzò mentre le sue amiche ridevano.
<< Dove devi andare così di corsa? >>
<< Ho una lezione alle quattro... e mi serve il quaderno di appunti che ho lasciato qui. >>
<< Peccato… >> disse lui stringendole il braccio per farla girare. Erano sulle scale che conducevano al piano superiore, lei un gradino sopra al suo, e le loro labbra si trovavano esattamente alla stessa altezza; Claudio le strinse la vita e iniziò a baciarla.
<< Peccato cosa? >> chiese lei tra un bacio e l’altro.
<< Mi piacerebbe che ti fermassi di più. >> le disse.
<< Dai, che vado di fretta! >> rispose lei ridendo e sciogliendosi dall’abbraccio.
<< Cerchi questo? >> chiese lui prendendo un quaderno che si trovava in bella vista sulla scrivania di Elena.
<< Si. Bravo! >>
<< Prima che scappi via mi dici quando ci rivediamo? >>
<< Non so, oggi ho lezione fino alle sette… poi devo andare a casa perché ho una cena con i miei. Domani pure finisco tardi... forse una mezz’ora prima >>
<< Anche io sarò all’università fino a quell’ora, potremmo vederci quando finisci la lezione e venire a cena a casa mia, ti preparo qualcosa di buono! >>
<< Sai cucinare? >>
<< Si, sono bravissimo. >>
<< Quanta modestia! >> rispose Eleonora, mentre gli occhi esprimevano tutta la sua felicità.
<< Dai, allora vieni? Ti faccio anche conoscere i miei coinquilini… >>
<< Mh... va bene. >> rispose, << Ora ti lascio studiare. >> e lo salutò con un bacio.

Tornò dalle sue colleghe e le trovò a discutere su dove si trovasse il muscolo gracile, quale fosse la sua inserzione e a cosa servisse. Mentre Elena cercava di risolvere un esercizio di fisica sulla velocità di una macchina, lui si sedette, guardò il libro che era rimasto aperto sull’etmoide, e si mise a pensare ad Eleonora.
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Alessia aveva iniziato a studiare seriamente, il primo esame sarebbe stato a Gennaio, appena tornata dalle vacanze di Natale. Aveva scelto di fare anatomia sperando che almeno una parte le venisse riconosciuta quando sarebbe entrata a Medicina.
Controllava la sua mail in continuazione, ogni volta apriva la sua casella di posta con la speranza di un’e-mail, ogni volta guardava i messaggi in arrivo con pubblicità e spam, ogni volta aveva un colpo al cuore quando realizzava di non essere ancora stata presa. Mancava poco alla fine di Novembre e si chiedeva per quanto tempo ancora avrebbero chiamato altri ragazzi, iniziava ad aver paura di non essere stata presa, di non avere più alcuna possibilità; tutti pensieri appena abbozzati che non aveva nemmeno il coraggio di formulare.

Non si trovava male a Farmacia, aveva fatto amicizia con un gruppo di ragazze che come lei avevano sperato in qualcosa di diverso, alcune ancora aspettando di ottenerlo, mentre altre avevano accettato di restare in quel corso di laurea e, tutto sommato, si erano rese conto che non era poi così male.
Le materie erano sempre scientifiche, studiavano anatomia, biologia, matematica, non così diverse da medicina. Alessia però non si era ancora rassegnata, non voleva diventare una farmacista, non voleva proprio, non era quello il suo futuro, e avrebbe continuato a sperare fino all’ultimo secondo.
 
NELLA PROSSIMA PUNTATA:
<< Questa sera verrà a cena Eleonora, non è che potreste.. diciamo.. sparire? >>
<< Si, tranquillo. Ce la presenti e poi ci nascondiamo nelle nostre camere. Non ci accorgerete nemmeno della nostra presenza. Non fate troppo rumore però. >> disse Luigi, facendogli l’occhiolino. Questo discorso sembrava infinito.
   
 
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