“This
is punishment chids, not party time.” “Well, that
would explain the absence of
balloon animals.”
Osservò
le carte che
teneva strette tra le mani, lanciando poi un’ulteriore
occhiata alle carte sul
tavolo.
-
Guarda che non è che continuando
a guardarle il board cambia. –
-
Sto pensando –
replicò, tamburellando con le dita smaltate di rosso sulle
labbra.
Giocherellò
con le
carte e guardò di sottecchi Jordan.
Fissava
dritto davanti
a sé con quella che a suo giudizio doveva essere
un’aria disinvolta. Peccato
solo che lo conoscesse fin troppo bene per non capire quando fingeva
ostentatamente di essere tranquillo e rilassato.
O
stava bluffando
oppure sperava che lei lo seguisse nella puntata perché
aveva un punto molto
alto.
-
D’accordo, vedo i
tuoi dieci e rilancio di cinque. –
Sbattè
quindici dollari
sul banco proprio nel momento in cui la porta dell’aula di
detenzione veniva
aperta e il professor Blauer faceva la sua comparsa.
Aggrottò
la fronte,
sequestrando immediatamente le carte da poker.
-
Ehy -, protestò Sweet
Pea, - qui c’era una partita in ballo. –
-
Questa è una punizione, ragazzi,
non una festa. –
Ripescando
il libro di
storia per portarsi avanti con lo studio, Flame bofonchiò.
-
Beh, questo spiega l’assenza di
palloncini a forma di animali. –
Il
tentativo di restare
serio del ragazzo fallì miseramente e in men che non si dica
si ritrovarono
entrambi a ridere sotto lo sguardo esasperato del professore.
Blauer
sospirò.
Ah,
ma chi glielo aveva
fatto anni fa di intraprendere quella carriera?
[233 parole]
“You
just give off the impression that you want to murder everyone you look
at.”
Sweet
Pea buttò fuori il fumo
della sigaretta, distendendo le lunghe gambe che si stavano
addormentando per via
dei lunghi minuti passati seduti sui gradini di casa sua.
Il
figlio dei vicini scese dal
pulmino scolastico e attraversò la strada, posando le iridi
azzurre come il
cielo sulla sagoma di Flame e sorridendo timidamente.
Ricordava
le cotte che si avevano
all’età di otto anni, quando si guardavano le
ragazze più grandi con la
consapevolezza che loro non avrebbero visto null’altro che un
moccioso a cui
poter fare da babysitter per guadagnare qualche soldo.
Flame
alzò una mano salutandolo e
il ragazzino sorrise radioso almeno finchè non
spostò lo sguardo su di lui e
ammutolì improvvisamente.
-
Un giorno o l’altro capirò
perché i bambini hanno paura di me – disse,
osservando il marmocchio dei vicini
che dopo aver incrociato il suo sguardo era scappato dentro il suo
trailer e si
era sbattuto la porta alle spalle.
-
Dai
solo l’impressione di voler
uccidere tutti quelli che guardi.
–
-
Eppure tu non sei mai scappata
via. –
-
Certo, questo perché io sono
completamente fuori di testa e trovo questa tua aria da potenziale
serial
killer tremendamente sexy – replicò candidamente.
-
Ah, sì? –
-
Certo, non ti ricordi che da
piccola avevo una cotta tremenda per Billy Loomis di Scream? E
più psicopatico
di quello non c’è nessuno. –
Le
passò un braccio intorno alle
spalle, attirandola a sé, e la baciò con passione.
-
E questo per cosa era? – chiese
lei, quando si furono separati.
-
Per essere così come sei. –
[258
parole]
“Let’s
do some we shouldn’t be doing this things.”
Seduti
sul divano di casa di Flame
erano intenti a guardare un film quando Margareth fece capolino dalla
porta del
salone e si rivolse loro.
-
Esco per il turno; non fate
tardi, domani c’è scuola. –
-
Sì, mamma – replicò Flame, la
testa accoccolata contro il petto di Jordan.
-
E non combinate nulla che non
dovreste fare. –
Davanti
all’espressione
imbarazzata di Jordan, Flame non potè fare a meno di
scoppiare a ridere.
La
porta d’ingresso si chiuse
annunciando che sua madre se n’era andata.
Attese
finchè non sentì il rumore
della macchina che veniva messa in moto, percorreva in retromarcia il
vialetto
e filava via lungo la strada a malapena illuminata.
Dopodichè
calciò via il plaid con
cui si erano coperti, afferrò il telecomando e spense il
televisore.
-
Il film era quasi finito – osservò
il ragazzo.
-
Lo so, ma ho avuto un’idea più
interessante. –
Mettendosi
seduto, decise di
reggerle il gioco.
-
Ah, sì? E che idea sarebbe? –
La
vide sfilarsi con un gesto
fluido la maglietta, mostrando un reggiseno a balconcino di pizzo nero,
e
gettarla a terra per poi ancheggiare verso di lui.
-
Facciamo un po’ di cose
che non
dovremmo fare –
replicò, sedendosi a cavalcioni su di lui e
ondeggiando un po’ i fianchi prima di chinarsi a baciarlo.
Emise
un urletto quando Jordan
invertì le posizioni con un poderoso colpo di reni e la fece
sdraiare sul
divano sotto di lei, prendendo d’assalto il collo pallido e
delicato con baci
famelici.
Alzò
le braccia, aiutandola a
sfilargli la maglietta che indossava, e tornò a baciarla
quasi volesse
divorarla.
Ebbe
un fremito quando sentì le
mani della ragazza indugiare sulla zip dei suoi jeans per poi
abbassarla con
studiata lentezza.
Accarezzò
il ventre asciutto e
muscoloso in un lento movimento che dal petto scendeva sempre
più in basso,
soffermandosi sul bordo dei boxer.
-
Allora che ne dici della mia
idea? –
-
Credo che sia la migliore che
tu abbia mai avuto. –
[329
parole]
Spazio
autrice:
Salve!
Non
so quanti di voi abbiano mai visto Scream (intendo il primo film,
quello
del 1996 per capirci), ma per chi lo avesse fatto Billy Loomis viene
interpretato da un giovane Skeet Ulrich (ovvero FP Jones)
perciò non potevo non
omaggiarlo citandolo in un qualche modo.
Oltre
a questa piccola curiosità volevo informarvi che ho
cominciato
anche una mini long che ha come protagonisti i Ghoulies e in
particolare
Malachai e Lilith (una mia OC) e che prende spunto dalla 2x06 in poi.
Vi
lascio qui il link se vi interessa: https://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3721368&i=1
Al
prossimo aggiornamento.
Stay
tuned.
XO
XO,
Mary