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Autore: Ms Mary Santiago    20/11/2017    0 recensioni
[Riverdale]
[Riverdale]Mini long dedicata principalmente alla coppia Malachai/Lilith (OC) ma con comparsa di altri personaggi della serie con uno sguardo a quella che è la vita dei Ghoulies.
Genere: Erotico, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Violenza
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Controllò per l’ennesima volta il cellulare per poi lasciarlo ricadere con uno sbuffo infastidito sul letto a baldacchino.

Mancava meno di un’ora all’inizio della corsa, Saffron e gli altri sarebbero arrivati all’house of the dead da un momento all’altro e di Lilith non c’era alcuna traccia. Dalla sera precedente sembrava essere ufficialmente scomparsa dai radar.

Era arrabbiata con lui, questo era più che palese e la conosceva abbastanza bene da sapere che non era certo il tipo di ragazza che sarebbe tornata da lui con la coda tra le gambe e lo sguardo triste in cerca di approvazione.

No, Lilith era più il genere che ti fronteggiava e ti tirava un pugno dritto in pieno volto perché l’avevi fatta incazzare una volta di troppo.

E probabilmente era questo che l’affascinava di lei.

Era diversa dalla maggior parte delle ragazze che aveva avuto modo di conoscere durante quei ventun’anni di vita. Non si aspettava nulla da lui, non voleva rose rosse né cene in ristoranti costosi, tantomeno sdolcinati peluche o scatole di cioccolatini a forma di cuore per San Valentino.

Era il suo equivalente al femminile ed era perfettamente consapevole di aver sviluppato una dipendenza da contatto fisico paragonabile a quella dei tossici strafatti di jingle jangle.

E inaspettatamente la cosa non lo disturbava nemmeno lontanamente quanto avrebbe dovuto.

- Rimani a letto a guardare il soffitto ancora per molto oppure ti dai una mossa? –

Si voltò a incrociare le iridi scure di Saffron che lo fissavano dalla soglia della sua camera da letto.

Cazzo, aveva perso tempo a rimuginare su quella strana situazione e aveva perso di vista l’obiettivo fondamentale: la corsa contro il ragazzino di Jones.

- Sto arrivando. –

Si richiuse la porta del bagno personale alle spalle, lasciando che l’acqua calda della doccia scacciasse via ogni ultimo rimasuglio di stanchezza.

Lilith sarebbe venuta.

Non si era mai persa una corsa, figurarsi una importante come quella, doveva smetterla di farsi venire le paranoie come uno stupido adolescente in piena tempesta ormonale.

Indossò il suo solito completo da gara, quello che era diventato un po’ il suo marchio di fabbrica e aggiunse i guanti da pilota.

Uscì dalla stanza e trovò Saffron appoggiato al tavolo della cucina con una tazza di caffè tra le mani e l’altra appoggiata al lavandino a sgocciolare dopo essere stata accuratamente lavata.

- Ho rifatto il caffè, quello che c’era era vecchio e ghiacciato. –

- Di solito al caffè ci pensa … -

Tacque prima di pronunciare il suo nome, ma Saffron doveva aver capito alla perfezione perché molto saggiamente fece finta che l’amico non avesse detto nulla.

Afferrò la tazza che l’amico gli porgeva, assaporando la nera bevanda colombiana, gustando il sapore dei chicchi appena macinati.

- Hai intenzione di spiegarle perché l’hai tagliata fuori oppure vuoi continuare questa stronzata di chi ha la testa più dura? –

- Non c’è nulla da spiegare. Verrà alla corsa, scommetto che quando arriveremo la troveremo già lì. –

Saffron non disse nulla, limitandosi a stringersi nelle spalle e a seguirlo mentre afferrava le chiavi dell’auto e montavano sui sedili diretti al punto d’incontro con i Serpents.

Sterzò fermandosi accanto alle auto del resto dei Ghoulies, smontando e guardandosi attorno.

Il ragazzino di Jones stava vicino alla biondina che aveva provato a intrufolarsi nel garage e accanto a loro c’erano il rosso e la sua fidanzatina contornati da qualche altro ragazzino del North side. I Serpents si tenevano leggermente in disparte, seduti sui sellini delle rispettive moto, poco propensi a mischiarsi sia ai Ghoulies che ai North siders.

Era il gruppo più strano a cui avesse mai assistito.

Sondò le auto presenti, alla ricerca di quella vettura fiammeggiante così tremendamente familiare.

Ma nulla, non c’era da nessuna parte.

Era ancora presto, mancavano una decina di minuti all’orario concordato.

Sarebbe venuta.

Lo sapeva.

Lo sentiva.

 

 

 


 

 

 

 

Prese l’ultima curva a ottanta, calibrando il piede sull’acceleratore e sul freno in modo da tenere la strada.

Era partita con l’idea di non farsi vedere alla gara, ma sapeva nel profondo che un corridore teso o preoccupato non faceva bene il suo lavoro … e non aveva alcun dubbio che Malachai fosse con i nervi tesi nell’attesa di sentire il rumore della sua auto che arrivava sgasando.

Intravide Malachai e il figlio di Jones scambiarsi una stretta di mano ed essere in procinto di entrare in macchina.

Saffron e il ragazzino dai capelli rossi che faceva da navigatore per il suo amichetto erano già ai loro posti sui sedili anteriori del passeggero.

Tirò il freno a mano con vigore, facendosi largo tra i Ghoulies che si spostarono all’istante.

- Kai. –

Non aveva urlato, ma nel silenzio generale la sua voce era risultata chiara e limpida e aveva spinto tutti i presenti a voltarsi verso di lei.

Malachai lasciò la maniglia della portiera, sorridendole sfrontato come a voler farle capire che nel profondo aveva sempre saputo che sarebbe arrivata.

La voglia di prenderlo a pugni e cancellare quel sorrisetto dal bel volto era lancinante, ma si limitò ad afferrarlo per il bavero del giubbotto di pelle e attirarlo verso di lei.

Lo baciò con rabbia e impeto, allontanandosi mentre teneva il labbro inferiore ancora ben stretto tra i denti.

Lo sentì gemere a metà tra il desiderio e il dolore.

- Vedi di tornare tutto intero, così poi posso prenderti a pugni come si deve. –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Due capitoli in un giorno? Ma sì, perché no xD

Diciamo che al momento Malachai e Sweet Pea sono in assoluto i due personaggi che mi ispirano di più nel fandom di Riverdale perciò portare avanti le loro storie mi viene naturale come respirare.

Spero che vogliate lasciarmi una recensioncina per farmi sapere che ne pensate.

Al prossimo capitolo.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

   
 
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