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Autore: queenjane    21/11/2017    0 recensioni
Riprendendo spunto da una mia vecchia storia, Beloved Immortal, ecco il ritorno di due amati personaggi, due sorelle, la loro storia, nella storia, sotto altre angolazioni. Le vicende sullo sfondo tormentato e sontuoso del regime zarista.. Dedicato alle assenze.. Dal prologo .." Il 15 novembre del 1895, la popolazione aspettava i 300 festosi scampanii previsti per la nascita dell’erede al trono, invece ve ne furono solo 101.. "
Era nata solo una bambina, ovvero te..
Chiamata Olga come una delle sorelle del poema di Puskin, Onegin ..
La prima figlia dello zar.
Io discendeva da un audace bastardo, il figlio illegittimo di un marchese, Felipe de Moguer, nato in Spagna, che alla corte di Caterina II acquistò titoli e fama, diventando principe Rostov e Raulov. Io come lui combattei contro la sorte, diventando baro e spia, una principessa rovesciata. Sono Catherine e questa è la mia storia." Catherine dalle iridi cangianti, le sue guerre, l'appassionata storia con Andres dei Fuentes, principe, baro e spia, picador senza timore, gli eroi di un mondo al crepuscolo" .... non avevamo idea,,, Il plotone di esecuzione...
Occhi di onice.
Occhi di zaffiro."
"Let those who remember me, know that I love them" Grand Duchess Olga Nikolaevna.
Genere: Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Periodo Zarista
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Dragon, the Phoenix and the Rose'
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“Davvero, Alessio, è troppo pericoloso.. ci sono tanti disordini, insultano i cosacchi a cavallo che pattugliano le strade e lanciano i sassi..”
“Voglio fare un giro a Piter con te.. Ti prego, voglio uscire, Cat, non ne posso più..La mamma piange sempre, per il suo Amico ..”Strinsi le labbra, dannato Rasputin, se pensavano di annientarla avevano ottenuto solo di moltiplicare le  ansie della zarina e togliere il suo scudo, che in fondo usava il siberiano come paravento per propugnare le sue idee e lui era sempre stato abile nel far coincidere le idee di Alix con le sue, salvo poi morire come era morto. E moltiplicare le sue preoccupazioni per Alessio, il timore che gli venisse una crisi fatale e senza rimedio.
”E mi stanno tutti addosso..”Malinconico “ Mi fanno mettere i pannoloni, direttamente una sponda al letto.. e ..Ordini di mamma, e papà si arrabbia e ordina il contrario e poi lei di continuare…” scosse la testa, una bella contraddizione in termini “ A momenti mi farebbe stare sulla sedia a rotelle e portare sempre in braccio dai marinai. E non va, mica sto male, vorrei fare una bizza poi vedo come è triste e cerco di stare calmo, e non vedo più i miei amici, sai i cadetti o i figli di Deverenko e.. Mi manca Sasha, è stato bello quando è venuto a Mogilev con la tua mamma, prima che combinasse il guaio”mi abbracciò da dietro, la fronte contro la spalla, la nursery era piena di giochi, luce e calore e lui desolato
“Spero che passi, Alexei”diplomatica, che gli dovevo dire, che erano misure dettate da una isterica ansia, un modo per controllare una sfuggente situazione..
. “Comunque, te lo anticipo, qualche ragazzino verrà a giocare.. Non puoi stare sempre con i grandi.. Me lo ha detto tuo padre”
“Gioco volentieri con te e le mie sorelle, ma anche loro tra lavoro come infermiere negli  ospedali e visite.. Non possono sempre starmi dietro. Per disperazione, mi metto a studiare” lo feci girare verso di me, stupita
“Cioè, può essere anche piacevole..” una pausa, era saturo di premure e attenzioni ed era corretto quello che andavamo combinando? Sempre dietro alle sue spalle, un segreto e.. Sapendo che IO, ove si fosse sentito male, lo avrei tenuto in braccio per tutto il tempo, salvo stramazzare, o che non avrei fatto pari a portarlo in bagno, per renderlo indipendente, come era, aveva dodici anni, mica due,  avrei bandito i pannolini
“ E glielo ho detto, che non sono un bambino piccolo, che prenderò i miei provvedimenti, Mamma non ci crede e ..”Rimasi seria “Alexei, se ti porto fuori mi devi dare retta, lo sai”
“Da da..” disse in russo e mi cinse con le braccia. “Oppure portami a vedere l’orfanotrofio, hai avuto delle belle idee”  ne ebbi un’altra “Ora vuoi giocare a carte?” Tentiamo, non possiamo sempre agire di nascosto. “Abbracciami, invece”mi vietai di chiedergli se avesse l’emicrania o qualche dolore e tanto gli avevo promesso che sarebbe uscito. Ne presi coscienza come del suo bisogno cieco e disperato di evadere.

E non era corretto che Alessandra prendesse certe decisioni e suo  marito il contrario, io che  assecondavo, lo zar, mi veniva naturale, pure era equo agire sempre di nascosto.  NO..
E Alessio nel mezzo, che se veniva fuori qualcosa, l’avrebbe riscontata lui. “ Per favore, Cat, io non ho fatto nulla di male “
“Aleksey.. “
“Per favore”
The tears of an angel, I think. “Please, Catherine” “Stop, we’ll see” “Promised?” “Promised. “vedremo, e tanto glielo avevo promesso, rigirandomi senza parere.

Cat, sei la mia mamma.. come Olga,e Tata. La zarina è mia madre, ma la mia mamma sei tu, come loro. Ti bacio e tanto so che ti ho rigirato. Uscirò, ballerò sulla neve, giocherò e .. Starò bene, Catherine, ora sbuffi, chiedo di scattare una foto e ti salgo sulle ginocchia, mi accogli, in automatico, sbuffi che le foto non ti piacciono e soprassiedi per me, il mento sulla mia spalla, rido e sorridi, il vento danza fuori, tra le nuvole e il cielo, sei tenera, buffa.

“In effetti.. non sarebbe una cattiva trovata” Tata appoggiò il mento sul palmo “Sono curiosa..E abbiamo avuto la stessa idea. E tanto la questione la devo sbrigare io, presumo”
“Tua madre tiene in conto il tuo parere..”Mi scrutò con i fantastici occhi grigi, allungati come quelli di un gatto, un radioso splendore “La Governante farà la richiesta..” Una pausa “Bel nomignolo, mi hanno appioppato i ragazz, da un pezzoi” Quando era nata tutti si aspettavano un maschio e i pianti di Alix avevano coperto i suoi fino al pomeriggio inoltrato, era efficiente, organizzata, un modello di precisione come la zarina e ambasciatrice delle richieste fraterne, quando vi era da impetrare qualcosa era la portavoce.
“ E tanto sei in credito, Catherine, sei stata superba”
“Insomma, mi sono messa a ridere dicendo che non mi interessava” a stento mi ero trattenuta dal romperle un piatto in testa, mi ero appellata a tutto il mio auto controllo, lanciando quella che pareva una boutade ed invece era la verità.
“E’ stata cattiva, io non credevo che..” scrollai le spalle, posando le falangi sul ventre, il bambino si mosse, guizzando.

Io e la cara V. non ci eravamo mai sopportate, ci ignoravamo, e tanto sapevo che cercava sempre di mettermi in cattiva luce. Prima di Spala aveva sostenuto che avessi fatto cadere Alessio, che fossi rimasta incinta prima del matrimonio, con Luois.. Tutto falso, chiariamo, tranne che era abile a mettere zizzania. Ai tempi dei soggiorni all’estero mi aveva coniato l’epiteto di spagnola, straniera, salvo strozzarsi per invidia  quando avevo sposato Andres ed ero rimasta incinta dopo un battito di ciglia, che Andres ..
“E’ l’invidia,credo,  lei..è stata sposata e tanto il matrimonio è stato annullato per mancata consumazione dal Santo Sinodo”Gli zigomi diventarono di un leggero color cremisi. Accudiva i feriti, lavandoli, curandoli e la imbarazzava quello. Senso del pudore.
” Avrebbe voluto una sua famiglia, dei figli, Tanik è una constatazione” E invece si era insediata in quella della zarina, diventando una fervente seguace di Rasputin, forse addirittura la sua amante. Per i pettegoli lo era dello zar, organizzava orge e intratteneva una relazione lesbica con la zarina.. Questo no, le orge ed il saffismo, le chiacchiere erano letali e destituite di ogni fondamento, per quegli argomenti specifici. Ero diventata cinica per amarezza
“Perché volerti turbare a quel modo? Io ci sono rimasta”
“Lasciala stare,  di rado le sono andata a genio, in fondo il nomignolo di spagnola o straniera che mi ha coniato è stato profetico ”


“Devo dirvelo”eravamo entrate a prendere il thè nella mauve room di Alix, che era sulla sua chaiselongue, io ero con Tatiana, veramente perplessa dalla frase diretta della Vyribova, in genere ci evitavamo. Il viso grassoccio  atteggiato alla tenerezza, falsa come Giuda, avevo meditato mentre la zarina scuoteva la testa “No..lasciamo perdere”  le faceva segno di tacere, Alix che mi difendeva??“Deve saperlo..si dice che vostro marito .insomma...”gesti vaghi, mezzi sussurri, avevo decodificato in fretta, ecco i trenta denari della maldicenza. Il tutto suggeriva che lo accusasse di infedeltà ai miei danni, insomma ero una povera cornuta e lei si premurava di informarmi, che delizia, un cristiano dovere “Quello che fa non mi interessa, sapete, è un uomo estremamente vigoroso, non mi stupirei di nulla”la avevo zittita, suggerendo scenari che ignorava, senza altro infierire che era una invalida. Si era congedata, annoverando un imprevisto impegno, filando sulle stampelle .. “Tata .. guarda che non batta una testata, per favore..” si era eclissata e Alix mi aveva chiesto scusa per lei. Lasciandomi spiazzata, allibita. E spegnendo il mio afflato di rabbia, che a posteriori realizzavo quanto fosse stata meschina e maligna, da romperle un piatto in testa.. E rispetto al passato ero più calma, posata, almeno formalmente. Finalmente ero cresciuta.


“.. Selfcontrol..Io avrei fatto peggio, Catherine..” “E mi sarei messa al suo livello..  solo per una risata, che pettegolezzi diceva?Olga, non la strozzo, che tanto..” “Che tuo marito è così gagliardo che .. Di un letto rotto..E che è andato a una certa casa di piacere a …” “ALMENO citasse le esatte fonti.. Fuentes de cronica..””Non voglio sapere.. guarda..” Come no, era curiosa, accidenti a lei, mi vedeva ridere di cuore “Forse ha citato il fratello sbagliato, che Enrique ha di questi svaghi.. le frequenta regolarmente, e comunque Andres ci è andato una volta, per l’addio al celibato.. Senza combinare nulla”Ridacchiai, che me lo aveva ben raccontato “O ha smesso, Enrique, ora che si è sposato..” “E il letto?” sorrideva, le orecchie tese come castelli“Il letto era il nostro..” “Catherine sei improponibile..”Divertita, scandalizzata, contenta “Che coppia siete..” “Già.. il mio personale bandito.. hai presente Leporello nel Don Giovanni“lei teoricamente certe cose neanche doveva saperle e invece era vispa, curiosa, anche sua madre, prima ancora di sposarsi, ne sapeva molto sui cosiddetti fatti della vita.. perché prenderci in giro, facendo le false ingenue “Dalla Spagna sono solo mille e tre..“ Avevo citato Mozart, austriaco compositore le cui opere non erano più suonate, che era tedesco…Please, via. In via ottriata, che lei aveva decodificato. Le piaceva suonarlo, prima della guerra al pianoforte, ora no, che era anti patriottico “Sei una meraviglia” “Come te”una scheggia di reciproco divertimento, di luce.


“E tanto per i cattolici, il matrimonio, una volta consumato è indissolubile, Tanik, e qui ne abbiamo la prova evidente”osservai, ormai ero di quattro mesi, quasi cinque “Corna o meno.. non si annulla per quello” solo la morte ci avrebbe separato.
Per dire, Olga Aleksandrovna, sorella dello zar, aveva divorziato nel 1916 e si era sposata con il suo amante, circostanza che dieci anni prima mai si sarebbe avverata. E io lo amavo.. Se fosse andato con qualche altra ne sarei morta. Per amore, orgoglio e puntiglio. Tranne che lui mi aveva dato la sua parola d’onore e io la mia, a prescindere dai voti matrimoniali.  Io e lui, fino alla  fine del mondo. Sorvolando che se lo avessi tradito, andando con un altro, lui ne sarebbe morto.  “E niente divorzio, sarebbe un anatema” e il termine esatto era annullamento, se ti volevi sposare in chiesa, salvo vedovanze.
“Perché ti sei convertita?”evento che non avevo pubblicizzato e ormai..  Lei aveva una fede immensa, incrollabile, che la sosteneva,  non vacillava, non avrebbe mutato, mai, e le pareva incredibile che io lo avessi fatto
“Perché ..dovevo, in un certo senso. La madre di un principe Fuentes deve seguire la religione cattolica, Andres è l’erede di suo padre .. Che mio cognato Enrique alla fine si è sposato e lei appartiene alla borghesia, il titolo passa a lui e poi a nostro figlio. E quello che davvero penso lo tengo in fondo al cuore, e nessuno mi ha obbligato, a convertirmi, sai come posso essere cinica, quando voglio essere pratica” purtroppo ne aveva avuto vari assaggi. “Per il matrimonio sei stata squisita, con i fiori, gli addobbi.. Ed era in tono minore, rispetto a quello con Luois, le tradizioni iberiche per non scatenare un polverone..tralasciando che eravamo vedovi” un compromesso, nessuna damigella, Marianna mia cognata come testimone.. Le figlie dello zar seguivano il credo ortodosso, era già parecchio che avessero assistito alla cerimonia e partecipato alla festa. Il mio solito fatto compiuto, Olga e Alessio lo sapevano, altri no.
“Cat.. non ci pensare, tu e lui vi amate, fine, quella è pura cattiveria! Della Vyribova, non ci badare come hai fatto “
Una pausa reciproca. “Sarà un maschio”
“Vediamo..  Vedremo. Ah .. passando ad altro, pure mia cognata Marianna è incinta.. “ Per la sesta volta, brava a lei “Lo so .. mi ha scritto”
“Bene..  Se è una bambina la vuole chiamare Tatiana, come primo appellativo” Non lo sapeva. Mi sorrise, con il cuore e le labbra “Non Catalina..?” Catherine in spagnolo “Basto e avanzo io.. “ egocentrica come sempre, le strappai un sorriso. “Catherine, sei unica, sempre”sia in bene che in male

A Sua Eccellenza, il Principe Andres Felipe Leon Fuentes, conte de la Cueva” i caratteri erano chiaramente femminili, che roba era giunta da Copenaghen, la Danimarca era rimasta neutrale e da là transitavano raccolte di medicinali, volontari per il fronte e missive. E pettegolezzi. Guardai chi scriveva .. il mittente vi era, una tale Elisabetta de Castro, nome e cognome nulla mi suggerivano. Soprattutto cosa voleva da mio marito?era un pacchettino, che doveva contenere una lettera e poco altro, era giunto dalle terre danesi all’ambasciata spagnola, rimbalzando poi a Carskoe Selo. La posai sul tavolo della colazione, massaggiandomi il ventre,  avere scorso una volta corrispondenza che non mi era indirizzata aveva causato un disastro senza appello. Avevo imparato, forse, tralasciando che guardare il mittente non era un reato
   
 
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