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Autore: Daistiny    22/11/2017    0 recensioni
Eri e sarai sempre la mia casa... la mi sola isola in cui riposare...
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Basch, Gabranth, Un po' tutti
Note: AU, Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Basch insistentemente non voleva credere alle parole di Daisy, eppure le sue orecchie ci sentivano molto bene, nonostante ciò il capitano non riusciva in nessun modo ad accettare le opinioni di quella ragazza, andava contro tutto ciò in cui lui credeva riguardo ad Eclipse e la figura che essa rappresentava.
Come era possibile che quella fanciulla non lo capisse?

Daisy aveva anche cercato di spiegare al capitano le sue ragioni, ma questo non sembrava voler capire. Durante la discussione con il capitano Basch, Daisy decise di andarsi a sedere insieme al uomo in un angolo abbastanza appartato della taverna Mare di sabbia, in maniera tale da parlare senza essere disturbati.
Nel frattempo Daisy ne aveva approfittato per chiamare un cameriere ed ordinare alcune cose, Basch non ordino nulla avendo già cenato in precedenza.

Daisy ordinò come pasto della carne alla griglia ed un insalata e come bevande si fece potare una bottiglia di vino rosso. Basch che le sedeva accanto l'osservò ordinare le varie pietanze senza battere ciglio, giungendo alla conclusione che con molta probabilità la sua conoscente non avesse ancora cenato.

-Per ordinare quelle cose non avete cenato?- domandò l'uomo alzando un sopracciglio, mentre guardava la ragazza, che sembrava non molto entusiasta di rispondere.

-No... ho avuto alcune questioni che me lo hanno impedito...- disse cercando di non dare troppe spiegazioni.

-Questioni di che tipo?- domandò ancora più incuriosito l'huma.

-È qualcosa di cui non voglio parlarne.- rispose in maniera diretta Daisy al capitano, ripensando alla piccola discussione avuta con Dior.

I due continuarono a parlare del più e del meno quando dopo circa un quarto d'ora, il cameriere si presento con le portate ordinate da Daisy accompagnate da una bottiglia di vino rosso.

Daisy butto un occhio alla carne e all'insalata, non le sembravano molto invitanti, la carne trovò che avesse un aspetto strano e così pure l'insalata in cui aveva delle erbe che non aveva mai notato prima.

-Che carne è? Maiale?? - domandò abbastanza scettica Daisy al cameriere che scosse la testa.

-No, non è carne di Seeq per gli Dei! È carne di lupo del deserto.-disse il cameriere descrivendo il tipo di animale a cui apparteneva la carne, Daisy rimase in silenzio a fissare quel piatto, non si era mai trovata mai prima dora a mangiare una pietanza del genere.

La ragazza prego dentro se che almeno l'insalata fosse stata almeno commestibile.

-Senta l'insalata invece spero sia "normale"...- disse con voce alquanto scettica osservando la faccia incredula del cameriere, che non sapeva che rispondere a quella ragazza che trovava così strana.

Il cameriere si sentiva messo in difficoltà ma a toglierlo da quella situazione ci penso Basch.

-Daisy queste pietanze sono cucinate con "ingredienti"  tipici di Dalmasca. Sono tutte cose commestibili, che puoi mangiare tranquillamente. Fino ad adesso voi che cosa avete mangiato? -

A quella domanda Daisy rimase silenziosa non sapeva cosa rispondere, tutte le pietanze che aveva mangiato fino ad allora erano state preparate e cucinate da Dior appositamente per lei. 
Daisy si ricordò quando stava fuori per intere giornate in giro per Rabanastre molto spesso si era ritrovata costretta a mangiare fuori, e spesso aveva avuto non pochi problemi con le pietanze della cucina dalmasca.
Erano davvero pochi i piatti che Daisy riusciva a mangiare, i primi tempi che si era trovata a Rabanastre ad assaggiare la sua cucina la ragazza aveva avuto dei problemi con il loro cibo.
Spesso quando si trovava alla locanda Mare di Sabbia, Daisy cercava di ordinare piatti abbastanza semplici come panini o altro  e se possibile evitava piatti tipici dalmaschi.

Daisy buttò un occhiata poco convinta a Basch e al cameriere, rispondendo con fatica alla domanda del capitano.

-Ho difficoltà a mangiare e digerire i vostri tipici piatti, da dove provengo non mangiamo queste cose...come carne di lupo.-

-Signorina se volete porto via tutto?- domandò il cameriere guardando la ragazza, ma Daisy avendo molta fame e non volendo fare ulteriori questioni decise di " quelle pietanze che aveva ordinato.
Le sembrò quasi inutile aver fatto quella scenetta per quelle due pietanze, sapeva bene che le risultava poco digeribile la cucina di quel luogo.

-No lasciatele... -rispose la ragazza fissando il piatto.

-Come volete..- le rispose il cameriere votando le spalle e andandosene.

Daisy resto per qualche secondo ad osservare quelle due portate mentre vicino a lei, Basch si soffermo ad osservare il profilo di quella ragazza, domandandosi quanto effettivamente la conoscesse o quanto Daisy conoscesse Ivalice, sembrava provenire da tutt'altra parte.

-Davvero avete difficoltà nel mangiare la cucina dalmasca? Eppure mi sembra di avervi visto già diverse volte pranzare qui senza molti problemi.-

-Di solito ordino del Tè o dei panini, qualche dolce... tutte cose semplici... che non richiedono ingredienti particolari come i piatti tipici di sta sera. Non è la prima volta che assaggio la carne del lupo del deserto... è la trovo poco digeribile, dura e insipida... anche molte verdure mi sembrano che abbiano un sapore strano che non so come descrivertelo... Da dove provengo il cibo non è così strano. - Esclamò Daisy ripensando alla sua terra, a sud nello continente di Kerwon al di là della fitta catena montuosa.

-Da dove provenite?- domandò incuriosito il capitano osservando la ragazza, che a differenza sua non voleva dire molto di se.

-Da un posto molto lontano e diverso da questo...- si limitò nel rispondere Daisy mentre cercava di farsi coraggio, nel mandare giù il primo boccone di carne che aveva tagliato mentre era intenta a parlare con il capitano.

La carne di Lupo era dura ed insipida, e con molta difficoltà Daisy la mandava giù. Per fortuna il pezzo di carne era di modeste dimensioni e l'insalata alla fine non era poi molta. Ma comunque a Daisy costava molto terminare quelle pietanze. Eppure nel giro di una ventina di minuti Daisy terminò tutto, grazie anche al vino che di tanto in tanto Daisy beveva  per mandare giù quella strana pietanza, grazie a questo espediente il cibo dalmasco riusciva ad avere un sapore più apprezzabile.

Ma Daisy a furia di bere molto spesso il vino, per rendere il suo cibo più sopportabile aveva finito con l'esagerare e senza che se ne rendesse conto si era scolata giù mezza bottiglia, tanto che ad un certo punto Basch si vide costretto ad intervenire nel togliere il vino dalle mani della ragazza non appena si accorse che la ragazza era diventata brilla.

Senza volerlo o farlo a posta, Daisy aveva finito con alzare troppo il gomito col vino, e il suo comportamento ne aveva fortemente risentito,lasciandosi andare.

-Dovreste smettere... avete esagerato con quel vino... -esclamò il capitano prendendo la bottiglia di vino mezza vuota, togliendola dalle mani di Daisy che da un momento all'altro aveva iniziato ad assumere un atteggiamento più tosto 
euforico rispetto al suo solito. 
La ragazza si metteva a ridere per ogni minima cosa, con una risata sciocca e al quanto irritante a lungo andare. 

-Capitano... è una bella serata perchè vi comportate così?- disse Daisy tutta sorridente ed euforica, con il viso paonazzo per colpa del vino prima di scoppiare in una fragorosa risata.

-Non siete in voi... - disse il capitano preoccupandosi della fanciulla, ma Daisy sembrava invece non preoccuparsene più di tanto, aveva perso ora mai ogni freno inibitore voleva solamente lasciarsi andare.

Daisy non aveva alcuna voglia di ascoltare le parole del capitano, anzi l'alcol che aveva in corpo le stava man mano offuscando la ragione e la sua lucidità, la testa le iniziava a girare e ogni cosa che vedeva in torno  a lei da nitida e definita stava diventando nebbiosa e sfocata... si sentiva molto strana come se non avesse più peso.
E se prima Daisy si ritrovava senza una precisa ragione a ridere per ogni cosa ed essere euforica adesso accadeva l'esatto opposto, le sue paure sembravano venire a galla.

Barcollando Daisy cercò di allontanarsi con una scusa da Basch, ma le risultava tutto molto difficile, non aveva il pieno controllo dei suoi movimenti, dal canto suo il capitano notando lo stato di difficoltà in cui si trovava la ragazza decise di darle una mano nel sorreggerla ed evitare che potesse cadere a causa della sua andatura barcollante.

Per Basch era inaudito che una ragazza si riducesse in quel modo, specialmente una ragazza così giovane, gli sembrava così immaturo da parte di lei.
Mentre il capitano dopo aver pagato il conto per Daisy alla locanda, trascino la giovane donna fuori dalla taverna all'aria aperta, cercandola di farle prendere un po' d'aria e  farla muovere, ma con pochi risultati.
Daisy non sembrava affatto avere un bel aspetto e di certo non era contenta di farsi vedere in quello stato da qualcuno.

-Per favore... lasciatemi sola...-disse Daisy senza avere la minima padronanza di se, sentiva di non avere alcun controllo sulle sue emozioni e in particolar modo su i suoi pensieri.

-State vaneggiando... non siete in voi... è il vino che vi fa parlare! - disse Basch osservando il comportamento bizzarro della ragazza, che non aveva più la padronanza di se.

-Non vogli...- fece per dire Daisy cercandosi di divincolarsi dal capitano, prima di avere un attacco di vomito, che la costrinse ad inginocchiarsi. La carne di lupo mischiata al troppo vino e alla strana insalata le risalirono su, rigettandosi dalla sua bocca.  La testa le scoppiava e tutto in torno a lei girava vorticosamente.
Fu veramente una scena disgustosa e Daisy sentiva di aver toccano ancora una volta il fondo. Sentiva le forze venirle meno per poi svenire senza una precisa ragione.

Basch non era per nulla felice nel vedere quella scena, era solo molto preoccupato per quella ragazza, non sapendo dove Daisy abitasse, il capitano decise di portarla a casa sua una volta li avrebbe a risposo.
Raggiunta l'abitazione del capitano, un alloggio molto modesto rispetto all'appartamento in cui abitava Daisy, Basch decise di stendere la ragazza in una delle sue camere da letto.
La casa di Basch comprendeva quattro stanze, un soggiorno che fungeva anche da cucina, un piccolo bagno e due stanze da letto di cui una per gli ospiti. Anche se quella era una abitazione molto modesta rispetto a dove una volta Basch abitava prima, il capitano non si lamentava affatto della sua attuale abitazione.

L'interno dell'abitazione era abbastanza spartano e spoglio, non c'erano grossi mobili ma solo lo stretto necessario per vivere. Nel soggiorno si trovava un grosso tavolo in legno con due sedie abbastanza malandate, il camino che stava in un angolo della stanza era in pietra, tutto ricoperto di fuliggine che si era raccolta nel tempo. 
La pietra che lo componeva era stata ritagliata in maniera più o meno rozza, mentre, nella stanca c'erano alcuni credenze in legno abbastanza rovinate oltre ad altri mobili vecchi.
La camera le due camere da letto erano un po' più piccole del soggiorno ed arredate in maniera molto spartana ancor di più rispetto al soggiorno. Nella stanza dove dormiva Basch c'era un letto matrimoniale, con due semplici comodini in legno su entrambi i lati, su cui vi erano poggiati dei lui, e una grossa cassa panca poggiata ad una parete di fronte al letto, la stanza presentava una piccola finestra sulla parete sinistra.
Sul letto si trovava una coperta di lana con fantasia geometriche mentre, mentre sulla parete vicino alla testata del letto c'era un'arazzo dai colori molto sbiaditi di cui i motivi si potevano a mala pena intravedere.
Sulla grande cassapanca in legno vi erano poggiati un catino e una brocca d'acqua e vicino un asciugamano bianco piegato con cura.
L'altra stanza da letto era anch'essa arredata in maniera simile, si differiva da quella in cui alloggiava Basch per la presenza di un letto singolo e di un solo comodino. In entrambe le stanze c'era uno specchio di modeste dimensioni.

Se pur di modeste dimensioni la casa di Basch non era così messa male, a lui bastava quel posto ed in un certo senso lo tranquillizzava.
Basch senza esitare portò Daisy nella camera da letto degli ospiti, sdraiandola con molta cura sul letto e coprendola con una coperta, mentre di li a poco lui si diresse nella sua stanza.

Il capitano si sentiva stanco per tutta quella serata così strana e sopra le righe,  si domandò anche cosa avrebbe dovuto farci con quella ragazza, di là nella sua stanza degli ospiti.
La notte passò rapida e veloce, un primo raggio di sole entrò in entrambe le stanze da letto esposte ad est, uno di questi raggi finì sul volto di Daisy che infastidita dalla luce si risvegliò, la ragazza non riusciva a capire dove si trovasse e ancor più non riusciva a capire come fosse arrivata in quel luogo.
Della sera precedente si ricordava poco e niente, i suoi ricordi erano molto confusi... si ricordava soltanto la discussione con Basch poi il malessere e il vuoto più assoluto.

Daisy scosto le coperte e si accorse di aver dormito completamente vestita con i vestiti della sera precedente, abbastanza sconcertata e soprattutto ancora intorpidita dal sonno lentamente si alzò dal letto e  si recò in soggiorno curiosa di capire dove si potesse trovare.
Il suo passo era leggero e silenzioso in maniera tale da non far avvertire la sua presenza agli altri abitanti di quella casa. Ad un certo punto però Daisy si fermo improvvisamente.

-(Che razza di posto è !?) -Pensò la ragazza vedendo le condizioni dell'appartamento in cui si trovava, non poteva crederci ai suoi occhi.

Quella notte Daisy non aveva dormito per nulla bene, tutto il corpo le doleva, soprattutto la schiena ed aveva un forte mal di testa. Dato il pessimo umore della ragazza, il cui unico pensiero era capire dove fosse finita, Daisy si guardò insistentemente a torno per cercare qualche cosa a lei familiare che potesse in qualche modo riconoscere, fin che non vide la figura di Basch inginocchiato in un angolo del soggiorno tutto intento ad accedere un fuoco.

Daisy buttò un'occhiata al grosso tavolo in legno, su cui notò alcune cose, una ciotola ed una bottiglia contenente del latte e poco più in la un pezzo di pane.
Silenziosamente la ragazza osservò la figura del capitano ancora intento a sistemare il fuoco, fin che Daisy stanca non decise di sedersi una una delle sedie afferrandola e trascinandola verso di se, in modo da potersi sedere.

Il rumore della sedia spostata richiamò subito l'attenzione di Basch che subito si volto verso Daisy, che rimase silenziosa ad osservare la figura di quel uomo.
Basch quella mattina aveva indossato i suoi soliti vestiti, mancava solo il gilet in pelle che aveva appoggiato momentaneamente sul divano mentre era intento a sistemare altre cose.
Il capitano era rimasto solo con la sua camicia smanicata che fava intravedere il suo petto. Daisy non potè far a meno di notare quel particolare oltre alla strana collana che l'huma portava.
Dopo tutto quel risveglio non era stato così male, una tale visione mise un po' di buon umore la ragazza, che maliziosamente non smetteva di osservare il capitano, tenendo per sè i suoi pensieri attenta a non far intravedere le sue emozioni.

Vedendo la figura del capitano, Daisy era riuscita a capire grosso modo quello che doveva esserle successo la sera precedente, pregò per tanto dentro di se di non aver fatto nulla di strano, ma soprattutto di non aver detto qualcosa che avrebbe potuto farla pentire.

-Grazie per avermi ospitato.- disse la ragazza guardando negli occhi il capitano, che si sorprese molto nel vedere il modo in cui le si era rivolta Daisy, che fino a quel momento aveva sempre mostrato un modo di fare abbastanza scortese.

-Spero tu ti sia trovata bene...  anche se mi rendo conto tu dovrai essere abituata ad altro?- le domandò il capitano, e la ragazza fece cenno di si con la testa.

-Questo posto... è molto simile ad uno che conosco, ad Haven nei quartieri bassi.- disse la ragazza mentre per un momento ripensò al suo passato, ma senza rendersene conto si era lasciata sfuggire un nome che non doveva per nulla al mondo rivelare.

-Haven!? È il posto da cui provieni !?- le domandò incuriosito l'huma, ma a Daisy quella domanda era molto fastidiosa, erano ormai anni che non tornava più ad Haven e nemmeno a Spargus da quando aveva rotto ogni legame con Jak.

-Non è qualcosa di cui voglio parlare...-rispose Daisy in maniera abbastanza brusca da far intuire a Basch che chiedere quella cosa non era stata una buona idea.
Il capitano intuì molto probabilmente che Daisy stava nascondendo molti segreti, ma non capiva ancora.

-Noto che vi sarete alzata da poco... non avete ancora fatto colazione? Sul tavolo ci sono alcune cose... - disse il capitano, indicando le cibarie sul tavolo.

A Daisy quella situazione sembrava così strana, in qualche modo di sentiva a disagio di fronte alla gentilezza del capitano. Si senti quasi un verme nel aver giudicato e disprezzato quel posto, così diverso e lontano dai suoi canoni.
Si senti che doveva ricambiare in qualche modo quella gentilezza, ma già sapeva che quello che lui  le avrebbe e non era molto entusiasta dell'idea.

-Grazie... della vostra ospitalità siete una persona molto gentile... Mi dispiace che mi abbiate vista in quello stato ieri...se c'è qualcosa che posso fare per voi ditemelo. -disse Daisy abbassando lo sguardo, per un attimo Basch l'osservò, fu quasi tentato di chiederle di incontrare la principessa Ashelia ma qualcosa lo trattene, Daisy le sembrava così diversa in quel momento dalla ragazza altezzosa che aveva conosciuto, ora le sembrava in qualche modo più vera, più umana.

-Okey, ma adesso pensate a ristabilirvi non sembrate avere un bel aspetto.- le disse il capitano.

-Voi avete già fatto colazione? -domandò Daisy al capitano indicando gli alimenti sul tavolo e Basch annuì con la testa. Ma quella per Daisy non si poteva chiamare colazione, era un pasto abbastanza misero per chiunque, solo che non sentiva di avere la faccia tosta per far notare quella cosa.
Forse con molta probabilità Basch lo sapeva già da se, a quel punto Daisy trovò un modo per poter ricambiare il favore che doveva al capitano.
Per un solo secondo gli occhi di Daisy brillarono maliziosamente al pensiero della sua idea, ma infondo la sua idea, non poteva essere così malvagia. 
Daisy si era resa ben conto di quanto poco conoscesse quel individuo, hai suoi occhi le sembrava un tipo molto strano sia nel modo di porsi, che nel modo d'essere.

La ragazza era sempre più incuriosita dalla figura di quel uomo, che non sembrava affatto come lo dipingevano anzi le sue azioni dimostravano il contrario. Si era dimostrato anche abbastanza disinteressato quando Diasy gli aveva proposto di ricambiare il favore, concedendogli quello che lui nei giorni scorsi le aveva cercato di chiedergli.
Daisy si sentiva anche molto disorientata da quella persona così diversa dalle persone con cui lei era abituata ad aver che fare. Per tanto Daisy decise di fare uno sforzo nel cercare di conoscere Basch.

-Capitano voi avete qualche ambizione o siete una di quelle persone che si fa andare bene tutto?- fece incuriosita Daisy guardando l'huma, che si sentì sorpreso nel vedersi chiedere quella domanda.

-La mio unica ambizione è restituire a Dalmasca la sua libertà, e trovare un modo per riabilitare il mio nome. - rispose Basch con la massima serietà.

-Per un paese che ti crede un assassino ed un traditore... quando nemmeno le loro mani sono così pulite? Perchè darvi tanta pena per qualcuno che vi disprezza... non vi capisco. Non avete altro a cui tenere?- domandò Daisy senza tradire un minimo di emozione.

-E voi?- le ridomando Basch rivolgendole una domanda simile.

-Io sono del parere che i traditori non meritino perdono, quanto a me... non mi rimane molto, quel poco che mi è rimasto fa fatica a rimanere in piedi.- Daisy quasi meravigliò nel aver detto quella cosa.

Nel dare quella risposta Daisy si rivide nel capitano, anche se la sua situazione paragonata a quella di Basch era molto diversa, ma ciò che sentiva di aver in comune con lui era l'aver perso tutto quello che avevano anche se in maniera differente.
Basch aveva perso tutto per colpa di un complotto, Daisy aveva perso tutto per sua decisione.

-Cosa è successo di così grave? - le domandò il capitano fissando la ragazza negli occhi, che di fronte quella domanda giro la testa da un lato scuotendola.

-Non è una cosa che mi fa piacere ricordare.- gli rispose Daisy mostrandosi molto contrariata a quella domanda.




Rieccomi qui con un nuovo capitolo di "Isole Sperdute", la storia è ben lontana dal entrare nel vivo, e  diciamo sta subendo molte modifiche da parte mia, per migliorare alcune situazioni o dialoghi all'interno della storia.
Sono convinta che questo capitolo non vi piacerà... anzi non entusiasma nemmeno me, Daisy qui mi sembra aver troppo calato la mano con la sua stronzaggine... ma che ci posso fare se la ragazza è stata troppo viziata, chi sa che nel corso della storia migliori il suo modo di comportarsi.... e capisca che ci sono altre cose più importanti.
Basch le farà cambiare idea e quali sono i segreti che Daisy sta celando?
Io vi lascio ai prossimi capitoli, sperando sempre di migliorare e rendere più interessante questa storia. Spero vivamente di riuscirci... voi fatemi sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo.

Daistiny.




   
 
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