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Autore: Samrov    23/11/2017    0 recensioni
La guerra è finita, Harry ha vinto ma allo stesso tempo ha perso tutto.
Silente gli rivela che ha ancora una cugina in vita, ma se il suo scopo fosse più che riunire una famiglia? E cosa c’entra tutto questo con le dimensioni parallele? E in che modo i nostri nuovi protagonisti salveranno molta gente se la guerra è finita?
Genere: Avventura, Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Black, Famiglia Potter, Harry Potter, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto, Da Epilogo alternativo
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Le frasi in corsivo sono in serpentese.
Ci risentiamo nella nota autrice, buona lettura.

cap.2     FUNERALI

È giunto il momento dei funerali, molti non avranno nessuno che piangerà sulle loro tombe perché tutta la loro famiglia è morta.

Dei Weasley non è rimasto nessuno in vita: 
Ron ucciso da Greyback, 
Ginny, la sua amata ragazza, uccisa da quella pazza di Bellatrix, 
Percy ucciso da Bill per difendere la sua stessa vita e lo stesso Bill morto per mano di Malfoy,  
I gemelli morti da una maledizione vagante,
Charlie morso da Nagini,
Arthur ucciso da Narcisa Malfoy,
La signora Weasley alla fine della battaglia dopo aver visto tutti i corpi dei suoi figli e del marito privi di vita ha abbracciato la morte, il suo cuore non ha retto a un simile dolore.

Molte altre famiglie erano in quella condizione altre semplicemente piangevano per i loro cari. 

Pov Harry

Sento solo dolore nell’aria come lo sento dentro di me, respirare inizia ad essere doloroso e non riesco a smettere di leggere tutti i nomi sulla lastra di pietra simbolo dell’onore dei caduti in guerra.
Il ministro l’ha definita una pietra miliare e che i nomi dei caduti saranno festeggiati come eroi.
Stronzate, ecco cosa penso quel viscido pezzo di uomo non ha neanche partecipato alla battaglia troppo codardo e ora fa il prezioso a parlare di ragazzi che hanno avuto più fegato di lui.

Mi siedo in disparte su una panchina ad ascoltare il discorso senza senso del ministro, quando con la coda dell’occhio vedo una ragazza più grande di me sedersi al mio fianco, non parla guarda avanti a sé.

Alla fine del discorso del ministro so che tocca a me e mentre mi alzo sento la sua mano sul mio braccio che mi costringe a tornare seduto, scuote la testa e si alza dopo aver fatto un cenno ad altri 3 ragazzi, due ragazzi e una ragazza, che non avevo notato prima.
La misteriosa ragazza si alza e prende il posto del ministro anche lui confuso da chi fosse quella misteriosa ragazza, come tutti i presenti d’altronde.

Si ferma a fissare i nomi, li legge ad alta voce e si gira verso di noi e poi da lì iniziò il suo discorso:
<< poteri dire molte cose sapete? Ma nulla smetterà di farvi soffrire, nulla vi farà stare meglio, nessuna sviolinata sull’onore recato o altre stronzate >> e mentre dice questo fissa il ministro.
Devo dire che inizia a piacermi
<< i quattro fondatori hanno avuto dei figli che a loro volta hanno continuato la discendenza ma gli eredi dei quattro fondatori di oggi hanno fallito, io ho fallito, siamo arrivati troppo tardi, per molto tempo Hogwarts non ha avuto bisogno e noi siamo stati tenuti lontani, ci veniva raccontata una storia da piccoli, diceva che se un giorno Hogwarts avesse chiamato noi saremmo dovuti correre ma Hogwarts ha chiamato troppo tardi e noi non abbiamo fatto in tempo >>.
Tutti erano scioccati, quel discorso voleva dire troppe cose e niente, c’era solo confusione sui volti di tutti oltre al dolore, quello sarebbe stato un sentimento costante.
<< il mio nome è Lady Samantha Elizabeth Paverell e sono la discendente di Gryffindor i ragazzi dietro di me sono i discendenti degli altri fondatori e siamo qui per farvi le nostre condoglianze e dirvi che il dolore sarà perpetuo ma che quando vedrete un bambino sorridere o qualcuno passeggiare tranquillo senza paura, siate fieri questo mondo l’avete salvato voi, siate fieri perché io lo sono, Hogwarts stessa lo è, la battaglia ha chiesto il suo prezzo e non sarebbe dovuto succedere. Ma voi avete combattuto, la giornata di oggi e quelle a venire le avete conquistate voi. Nella mia famiglia siamo tutti soldati e quando si perde qualcuno in battaglia si beve in suo onore e si ricorda chi era, si festeggia in suo onore, un ultimo brindisi, un ultimo saluto di congedo.
Ed ora qui io brindo ai caduti un saluto da a soldato a soldati caduti in battaglia perché loro e i loro ideali per cui hanno combattuto non vadano mai dimentica alla salute. >> E detto questo i 4 ragazzi alzarono un bicchiere e dopo un inchino sparirono nel nulla come erano arrivati.

C’era solo silenzio, fu il quadro di Albus a parlare, << mentre la battaglia proseguiva il quadro di un vecchio preside mi chiese perché non avevo chiamato i veri eredi per difenderla, io non sapevo di questa ipotesi e quando l’ho fatta era troppo tardi, sono arrivati subito ma la battaglia era quasi al termine >>.

Nell’attimo di silenzio Harry capì che era davvero il suo turno di parlare, si alza e si dirige davanti a tutti << ho conosciuto tutti loro, erano la mia famiglia e lo sono ancora, non posso pensare di svegliarmi domani e non vederli o sentire le loro voci, tutti abbiamo subito una perdita per colpa di un pazzo e non è giusto. I nomi su questa pietra sono nomi che verranno ricordati in eterno, sono eroi e noi dobbiamo essere fieri di loro e il sacrificio che hanno fatto ma ora possiamo soffrire e piangere, io non sono un soldato ma ho intenzione di fare un brindisi ai caduti, l’ultimo saluto a degli eroi, l’ultimo saluto alla mia famiglia, l’ultimo saluto alle persone migliori che avrei mai potuto conoscere.
È stato un onore combattere con voi >>  finito il mio discorso vedo sorrisi e vengo abbracciato da tutti.

Il funerale è finito e io mi ritrovo nell’ufficio di Albus per salutarlo un’ultima volta << addio preside >>  << addio mio caro ragazzo >>

Prendo le mie cose e mi dirigo fuori dai cancelli di Hogwarts tocco la passaporta e sono pronto a conoscere quella ragazza.
Mi sento risucchiato e atterro malamente ho sempre odiato le passaporte, mi ritrovo in una stradina e capisco che non posso continuare a causa di una potente protezione così non mi rimane che aspettare che si accorgano di me.

Dopo dieci minuti la misteriosa ragazza compare, ora la osservo davvero mentre viene verso di me.
Ha i capelli mossi e mori ma le punte sono bionde, gli occhi sono di un marrone caldo con una striatura leggere di rosso attorno all’iride, il fisico è normale non molto alta e vestita con un paio di jeans e una maglietta.
<< entra pure >> mi dice con una voce dolce e gentile.
La seguo continuiamo a camminare fino ad arrivare davanti a una vera villa, mi sorride e mi fa cenno di entrare, entrato vedo gli altri ragazzi di oggi che stanno parlando e sembrano arrabbiati o almeno uno di loro lo è, ed è da questo che vengo fissato malissimo.
  
<< perché sei qua Harry? >>  la domanda arriva dall’altra ragazza che c’era al funerale, tutto in lei ispira dolcezza, la sua voce e i suoi occhi sono gentili.
<< Silente mi ha detto che qua viveva una mia parente e che avrei dovuto conoscerla >> spiego brevemente non ho voglia di tergiversare.
Sento uno sbuffo misto a risata venire da Samantha e uno dei due ragazzi, quello sbuffo mi ha ricordato Sirius e mentre lo vedo cadere oltre il velo nella mia mente, sento ancora una fitta più dolorosa al petto.
<< Io sono Evelin Hufflepuff, lui è Edward Ravenclaw. Loro son Samantha Paverell e William Gaunt >> appena sento chi sono sto per attaccare l’ultimo Gaunt quando un dubbio mi assale << come è possibile non doveva essere Riddle l’erede di Sepreverde? >>  chiedo mentre lo guardo sfidandolo.
Lui alza un sopracciglio e semplicemente dice << un mezzosangue non può essere l’erede di Slytherin >>.
A quel punto si gira verso mia cugina e il suo sguardo cambia diviene dolce e preoccupato << sei sicura di quello che vuoi fare? >> nella sua voce c’è apprensione e pura preoccupazione.
Lei gli sorride e semplicemente annuisce.
Io non capisco nulla e la mia confusione deve essere palese perché Samantha inizia a parlare.
<< ho inventato un incantesimo per andare in un’altra dimensione, qui non sono riuscita a salvare abbastanza persone, voglio rimediare. Vuoi venire con me Potter? Andremo in una dimensione dove siamo morti e Voldemort è al pieno del suo potere e tu dovrai sconfiggerlo di nuovo, anche questa volte non sarai solo. Noi non ci conosciamo è vero ma sei la mia famiglia e la famiglia si protegge a costo della vita. >>
<< si >> non c’era bisogno di pensare, qui ho perso tutto non ho più nulla per cui andare avanti.
<< fantastico… quando partiamo? >> no, mi rifiuto non può essere stato William a parlare.
<< cosa vuoi fare aiutarlo a conquistare il mondo? Sei un Gaunt perché dovremmo fidarci di te >> urlo inviperito ma lui non si smuove, arriccia il naso e mi risponde pacatamente << due custodi partono e due rimangono e dove va lei vado io, lei è come una sorella per me e la famiglia si protegge Potter >>
<< non mi fido di te >> gli rispondo semplicemente e lui scrolla le spalle come se quello non lo interessasse minimamente.

Dopo la chiacchierata ci fu il momento dei saluti dove piangevano tutti, a quanto pare non saremmo più tornati.
Ho scoperto che gli eredi di Gryffindor e Slytherin vivono insieme e sono come fratello e sorella, la cosa è alquanto scioccante ma non mi esprimo io non so chi sono e mi stanno dando una grossa opportunità e inoltre mi stanno dando una famiglia.

<< Sibilla dobbiamo andare, ho preso tutte le tue cose non devi preoccuparti, Will ci sei? Hai preso tutto? >>   era serpentese quello ne sono certo, lei parla con i serpenti, come è possibile? 
<< come puoi parlare serpentese? >> gli chiedo prima di partire.
<< circa 300 anni fa un Gaunt e una Paverell sono stati insieme, erano amanti però hanno dovuto lasciarsi per sposare i loro promessi, quando lei  ha scoperto di essere incinta ha sposato subito il suo futuro marito e ha fatto finta fosse suo. A quei tempi anche se era una donna aveva il cognome più importante e così è stato dato quello al figlio. Da allora capita che nella nostra discendenza capita qualcuno in cui questo gene si risvegli, a me è successo e se lo parli anche tu allora è successo anche a te. >>
<< no è stato Voldemort quando ha tentato di uccidermi che ero un infante, Silente ha detto che >> mentre parlo mi viene il dubbio che lui abbia sparato a caso.
<< e genetica Potter tu parli con i serpenti a causa della tua discendenza e basta. >>

Era tutto pronto per l’incantesimo e annesso rituale, presto saremmo andati in una nuova dimensione e tutto sarebbe cambiato, un nuovo inizio e la possibilità di salvare chi amo.

<< Harry non dovrai dire a nessuno chi sei ok? Dovrai usare il fascino per renderti irriconoscibile. Voldemort deve continuare a crederti morto, mi dispiace però alla fine potrai rivelare chi sei >> William mi parlò in modo calmo e comprensibile, vedevo l’affetto che li legava e forse stavo iniziando a fidarmi anch’io.

Annuisco e così diamo inizio al rituale …







Nota autrice: se siete arrivati qui vuol dire che la mia storia vi ha interessato e per questo ne sono felice.
Spero vi sia piaciuta, se è così mi piacerebbe leggere le vostre recensioni per sapere cosa ne pensate.
  
Allora per le mie altre storie le aggiorno in settimana, per la storia “ il dono della custode ” aggiorno venerdì mentre per l’altra storia “ il ritorno di un’eroe dimenticato ” aggiorno lunedì.

Grazie. 
   
 
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