Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Herondale7    24/11/2017    6 recensioni
Piccolo avviso:
Il capitolo "Jacopo" appartenente a questa raccolta partecipa al contest “È nella mia natura...” indetto da Nirvana_04 sul forum di Efp.
Salve lettori!
Mi permetto di presentarvi questa raccolta di storie perché non c'è un filo conduttore tra i capitoli che leggerete.
Si tratta proprio di quello che vedete lassù nel titolo: frammenti di storie. Vi parlerò dei miei personaggi, di coloro che vivono nella mia mente e che, ahimè, non ne usciranno mai; sono davvero di ogni tipo e di ogni specie immaginabile, di ogni età e orientamento sessuale, di ogni realtà, da quella medievale a quella futuristica...
Ognuno di loro per me è speciale a modo suo, e spero che riusciranno a conquistare anche voi, che "sfoglierete" i loro passati.
Non mi resta che augurarvi buona lettura, vi aspetto in tanti!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Satrax e Zaziel

Era quasi il tramonto, Satrax stava per tornare verso casa.
Aveva i capelli biondo platino e lisci nascosti sotto un cappuccio nero di una felpa del medesimo colore. I suoi jeans leggermente sgualciti lasciavano intendere che non si curava tanto di sé da quando viveva da solo. Il suo sguardo sembrava perso nel vuoto, di certo non valorizzava quelle iridi verdi, tanto insolite per un demone di sangue come lui; la sua aura era come spenta, opacizzata dalla monotonia che sembrava divorarlo vivo.
Quel giorno era stato difficile tirare avanti senza nutrirsi, ma ce l’aveva fatta così come i precedenti, e ne era più o meno soddisfatto. Si chiedeva come mai tutte le altre specie si dessero un gran da fare per proteggere gli abitanti di quel mondo tanto fragile; pensava che tanto, prima o poi, la specie umana sarebbe stata nient’altro che un ricordo. Che senso aveva tentare di rimandare l’inevitabile?
Fortunatamente quelli come lui, i “bevitori di sangue”, avrebbero avuto di che vivere anche nel caso in cui sarebbe scomparsa. Altri suoi simili non sarebbero stati così felici invece, era il caso dei demoni del dolore e di quelli dell’inconscio, e proprio per questo non avevano intenzione di attaccare i paladini dell’umanità. Per loro gli angeli rappresentavano in un certo qual modo coloro che dosavano le risorse, ossia gli umani, evitando che ognuno facesse ciò che gli pareva fino a estinguerli.
D’altro canto i tutti i demoni, senza distinzione alcuna, evitavano il sovrappopolamento sulla terra ormai da secoli, in particolar modo prima della pace tra le due razze, che sanciva accordi su ogni singola cosa.
Demoni e angeli probabilmente si dovevano tanto a vicenda, ma lungi dal ragazzo pensare che lo avrebbero mai ammesso.
Per la strada la mente gli si era affollata di questi pensieri. Era solito passare sempre per la stessa via una volta al mese, ma quella sera aveva svoltato al vicolo prima senza accorgersene, da quanto aveva lo sguardo perso. Un altro abitudinario, invece che passare per quella strada, ci dormiva direttamente ogni notte.
Appena il ragazzo si accorse da lontano di quella figura accovacciata rizzò la schiena e sollevò il mento, portando indietro le sue ciocche chiarissime. Uscì dalle sue labbra un suono basso e subito dopo corse davanti a quella sagoma piantandocisi di fronte.
«Fatti sotto se proprio devi, non ho intenzione di crepare senza difendermi!» disse togliendosi la felpa dalle spalle. «Che fai? Mi sottovaluti tanto perché sono-» Non ebbe il tempo di terminare la frase che l’altro rispose a tono.
«Sta’ zitto marmocchio, non lo percepisci?» Disse l’uomo ancora seduto per terra, stendendo una gamba e poggiando la testa nera sul muro dell’edificio, osservando gli ultimi istanti di luce nel cielo, prima della fine del tramonto.
Il giovane si sentì preso in contropiede. Non avendo mai visto uno di loro, un angelo, non sapeva proprio cosa intendesse dirgli. Provando a scrutarlo più affondo nell’animo notò che in quest’ultimo sembrava mancasse la gloria combattiva che quelli della sua specie vantavano in gran quantità, la sua aura era di un azzurro così spento che lo aveva scambiato per grigio, mentre quella di Satrax stava ricominciando a essere del colore del sangue, man mano che stava di fronte a lui. Constatato ciò non abbassò la guardia, ma decise di fare un passo avanti, probabilmente spinto dalla curiosità.
«Ora credo di capire… Sei un caduto, giusto? Sembri proprio in gran forma.» Sorrise sarcastico il demone. «Ti hanno scaraventato giù perché volevi unirti a noi? Ho saputo che quando assaggiamo il sangue di quelli come te, poi non riuscite più a starci lontani. Siete dei veri masochisti.»
L’uomo dai capelli neri, di nome Zaziel, si stancò di ascoltare e si tirò su con un’unica spinta. «Mi sembrava di averti detto di stare zitto.» Si avvicinò al demone con uno scatto e lo fissò con una mano alla parete opposta del vicolo. Era più alto, decisamente più atletico ma con vestiti trasandati. «Per colpa tua ora dovrò trovarmi un altro posto dove stare, complimenti. Ti auguro di non incontrarmi più durante queste ore del giorno, o testerò personalmente le voci che girano sulle vostre di debolezze, sono stato chiaro?» non lo avrebbe mai fatto, ma suonava buona come minaccia verso quello che considerava un bambino.
Senza attendere una vera e propria risposta lo lasciò andare; non che Zaziel se ne aspettasse una, ma era veramente stanco di dover continuare a girovagare, e bastava fissarlo per poco nei suoi occhi grigi per percepirlo. Trovare un vicolo nel quale gli angeli non passassero di ronda era difficile di per sé, e sarebbe anche stato meglio evitare quelli nei quali i demoni lo avevano visto o sarebbe diventato presto la loro cena. Considerato ciò si chiese se dopo quell’ennesimo incontro non sarebbe stato meglio andare a vivere nei boschi. Almeno lì nessuno lo avrebbe avuto intorno.
Satrax invece la pensava diversamente. Per quanto fosse intimorito da quel tipo, non voleva lasciarsi scappare l’occasione di conoscere un pennuto che gli potesse spiegare chi fossero gli angeli e che storia avessero. Ogni volta che ne parlava con gli altri demoni loro tergiversavano su altro, e lui sentiva sempre di più la frustrazione addosso.
Senza pensarci troppo gli tirò un pugno allo stomaco. Non lo aveva fatto per attaccare rissa, ma perché non sopportava i tipi presuntuosi come lui solo perché avevano qualche anno in più; e poi l’orgoglio, maledizione, ce n’era davvero in abbondanza in quel caduto, sarebbe stato bene dargli una lezione, pensò.
L’angelo non doveva essere per nulla in forma nonostante la sua forza, sembrava già essere uscito da qualche pestaggio di recente, poiché il pugno gli fece sputare sangue. Sangue che finì sulla camicia e sul collo del demone. Si accasciò a terra e tossì un po’ prima di guardarlo con un’aria veramente spaventosa.
«Oh, mi hai sporcato la camicia. Ci vorrà tempo per lavarla.» Disse con un tono fintamente dispiaciuto. «Semmai in altre ore del giorno ti andasse di dormire su un letto decente abito al venticinque di via Morrison.» Ciò che pronunciò furono parole uscite di getto, era solo interessato alla sua particolare aura, si disse.Non pensò di salutare, in fondo che cosa avrebbe dovuto dire a un angelo sconosciuto appena invitato a casa? Si limitò a sistemare indietro i suoi capelli platino e raccogliere con il dito una goccia cremisi dal suo collo, per poi portarla alla bocca. Era davvero delizioso.

 

Angolo autrice: Bene, eccomi qua! Devo ammettere che pubblicare su efp è stato più impegnativo che farlo su wattpad... Maledetto html. In ogni caso ce l'ho fatta, perciò spero che qualcuno dopo la lettura passi qui e non mi ignori, perché volevo comunicarvi che è possibile che su uno o più personaggi pubblichi più di un capitolo.
Comunque sia, fatemi sapere che ne pensate di questi due qui sopra ;)
Alla prossima,
Herondale.
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Herondale7