Visto che questo
capitolo è un po' più corto degli altri (come se
di solito fossero lunghi XD) ho deciso di pubblicarlo subito insieme al
precedente.
Grazie a chiunque legga, sono benvenute le recensioni e soprattutto
suggerimenti e critiche
CAPITOLO 7
Osservavo la
luce della luna riflettersi sul pavimento e su i vari oggetti che ne
venivano
illuminati. Fissai il letto, si trattava bene, ci si starebbe
comodamente in
due. Rivolsi la mia attenzione alla scrivania con le pile di libri, era
sempre
stato un po’ disordinato, quella a Skyhold era messa uguale
se non peggio,
sembrava che svuotasse un quarto della biblioteca al piano superiore
ogni
volta. Spesso mi ero ritrovata sfinita sul divano nella rotonda con lui
accanto
che leggeva argomenti di ogni tipo, dalle cose più banali,
alle più complicate,
finché il sonno non prendeva il sopravvento. Sorrisi a quel
ricordo, una volta
mi ero svegliata stesa del tutto su di lui, con la testa sul suo petto, i
nostri
corpi aderivano perfettamente e costatai piacevolmente che non gli ero
indifferente, anche se continuava a trattenersi dall’osare
qualcosa di più dei
semplici baci. Avevo sfruttato quel momento prendendomela comoda, anche
se
dubito stesse dormendo. Ridacchiai per poi sospirare profondamente,
avrei fatto
i conti prima del previsto, questa volta non avevo il braccio che mi
stava
facendo impazzire, uno schiaffo bene assestato ci sarebbe stato tutto e
senza
rimorso per avermi lasciato davanti a quell'Eluvian!
Finalmente udii
dei passi provenire dal corridoio, si avvicinavano sempre di
più, la serratura
della porta scattò, entrò senza tanti preamboli e
accese le luci. Lo colse uno
sguardo sgomento, che grande soddisfazione, sorrisi e con un semplice
movimento
della mano, annullai la magia su capelli e occhi. Rimanemmo in
silenzio. Lo
osservai, identico ad un anno fa, stava benissimo con quell'armatura
dorata e
la stola di lupo, gli conferiva un’aurea di rispetto e
potenza, completando la
figura del Dio di cui emanava l’essenza, quella parte di lui
che non aveva più
bisogno di celare e che conoscevo così poco.
Sospirai -Devo
essere sincera, visto che Leliana non ti trovava, pensavo sarebbe stato
più
difficile, ho avuto più fortuna del previsto- mantenni per
adesso un tono
calmo. Mi
guardò sorpreso, per la magia
che avevo fatto e disapprovava la mia presenza, non che fosse
inaspettata
questa sua reazione, ma lui era arrabbiato!? Eseguii un gesto,
un’onda d'urto lo
spinse con forza contro il muro. Era esterrefatto, non se l'aspettava
-Come...?- non gli lasciai finire la frase, gliene rivolsi
un’altra, questa
volta la annullò senza sforzo. Mi avvicinai fino a guardarlo
in faccia, ero furibonda.
-Tu sei
arrabbiato? Tu?! Tu che per tre volte mi hai lasciato, che per tre
volte non ti
sei fidato di me? E continui a non fidarti! E io come una stupida sono
arrivata
fino qui, continuando a essere innamorata di te e voglio solo te!-
Mi rivolse
un’espressione afflitta, non c’era più
traccia del sentimento precedente. Non
mi importava, con tutta la forza che avevo gli tirai
uno schiaffo, rimase interdetto a fissarmi -Questo
è per avermi abbandonato davanti a quel maledetto Eluvian!
Ora che almeno ho
avuto questa soddisfazione, me ne andrò! Vuoi fare da solo?
Vuoi starmi
lontano? Bene! Continua a mentirti e a lottare da solo! Tanto sono solo
una
stupida Dalish che non vale nulla in confronto a un Dio!-
Lo superai
dirigendomi
verso la porta, ma mi passò un braccio sulla vita e uno
più in alto vicino al
viso, bloccandomi e tirandomi verso il suo petto. Provai a liberarmi,
senza
successo. Istintivamente avrei potuto tirargli una gomitata in un
fianco, ma
repressi quell’idea. Non riesco…non riesco a
fargli del male -Lasciami...lasciami
andare, non hai fatto altro da quando ti ho conosciuto, anche se avevi
detto di
non volermi perdere...- dissi con un filo di voce.
Mi strinse
di più a sé, mi vennero le lacrime agli occhi, le
trattenni e urlai -Stupido
orgoglioso! Lasciami!!- mi girai di scatto verso di lui con
l’intento di
spingerlo via, ma mise entrambe le mani sui fianchi bloccandomi e prese
possesso della mia bocca. Cercai di staccarmi, ma mi tirò
più verso di sé insinuandosi
con la lingua e accarezzandomi il palato, mi si annebbiò la
mente -Smettila...-
sussurrai contro le sue labbra. Non aveva senso, nessun senso! Dopo
tutto
questo tempo mi vuole ancora, ma mi allontana da lui! Le lacrime mi
rigarono il
viso, mi baciò ancora più dolcemente. Cedetti.
Sentire dopo tutto quel tempo il
suo sapore e il suo respiro, mi faceva impazzire! Gli misi le mani sul
viso e
lo tirai più
verso di me. Ci staccammo
senza fiato, i miei amati occhi grigi ardevano di desiderio,
appoggiò la sua
fronte alla mia, averlo così vicino, dissolse la rabbia che
per un attimo aveva
preso il sopravvento.
-Ir abelas, perdonami ti
prego- mi allontanai un
poco per guardarlo. Spostò le mani dalla mia vita e lo vidi
armeggiare con velocità
e perizia con i guanti dell’armatura, togliendo anche la
maglia metallica
sottostante, facendo cadere a terra il tutto senza riguardo.
Accarezzò poi il
mio viso asciugandomi le lacrime, notai con la coda
dell’occhio una cicatrice
su tutto il dorso della mano destra, non c’era mai stata e
non era molto
vecchia…cosa gli era successo? -Non dire mai più
che sei una stupida Dalish,
sei unica e la cosa più importante che io abbia a questo
mondo- tutte le difese
che avevo alzato erano svanite, sentii le guance scaldarsi per quella
rivelazione. Lo fissai e gli posai un bacio leggero, un bacio senza
fretta su
quelle labbra calde e morbide. Seppellii l’istinto di
approfondire quel
contatto, ne sentivo il bisogno, ma mi trattenni. Abbassai lo sguardo
-Stupido...- mi strinse a lui affondando una mano tra i miei capelli e
facendomi appoggiare il viso contro la sua spalla, sulla pelliccia
morbida. Adoravo
quel suo fare protettivo e quei baci così
possessivi…non era cambiato, potevano
chiamarlo Temibile Lupo, ma era sempre il mio Solas.
Sospirò
e mi
guardò preoccupato -Non voglio che porti questo mio
peso...tutto quello che è
successo è colpa mia. Solo
mia e io devo
rimediare, non voglio rischiare che ti venga fatto del male o che
cerchino di
ucciderti- i suoi occhi di solito sempre di un grigio chiaro, ora si
erano
adombrati, tristi -Preferisco che tu mi stia lontano... - disse quelle
ultime
parole con voce spezzata. Abbassò
lo
sguardo.
No. Non puoi
farti una cosa simile, non puoi continuare a punirti in eterno e io non
ho
tutto il tempo che hai tu, non posso continuare questo tira e molla
all’infinito,
non me lo posso permettere, non te lo posso permettere -Solas, var lath
vir
suledin- risposi risoluta, mi guardò addolorato -Devi! Non
voglio...- gli misi
una mano sul viso -Ma voglio io! Anche se questo dovesse portarmi alla
morte,
voglio stare con te!- negò con un cenno del capo e si separò da
me. Una fitta mi trafisse il
cuore, per quel gesto. Perché? Perché vuoi
restare da solo?
-Non posso
farti sprecare la tua vita, hai uno spirito unico e raro, a causa dei
miei
errori non puoi buttare via la tua vita- la voce era incrinata,
trasparì un
velo di paura.
Lo fissai
ferita, era così sicuro di se stesso che voleva decidere per
me? Come aveva
fatto l’ultima volta? È assurdo! Preferisce
perdermi davvero in questo modo?
-È la
mia
vita! Quindi mi stai dicendo che preferiresti
vedermi tra le braccia di un altro, ma viva? È
questo vuoi? Che diventi
di un altro?- mi tremava la voce, non rispose. Non hai il coraggio di
affermarlo?
-Credi
davvero che possa dimenticarti e continuare come se non ci fossimo mai
incontrati?-
non proferiva parola. Rispondimi maledizione! Ero in collera -Avrei
dovuto dare
retta a Cole! Cancellare questi sentimenti che provo per te!
Cancellarti come
se non fossi mai esistito! È quello che vuoi, vero?-
Stavo
esitando alla fine, quella volta non ne ebbi il coraggio, ma dovevo
farlo. Non
mi posso tirare indietro ora, non posso continuare così, non
posso continuare a
sperare e non posso costringerlo a fidarsi se non lo vuole fare. Posso solo mettere la
parola fine che lui non
ha il coraggio di pronunciare, so che se costretto lo farà e
sarà troppo
orgoglioso per poi ritornare sui suoi passi. Avrei perso questa
battaglia, e se
sarei sopravvissuta in un modo o nell’altro, poi
dovrò pensare alla guerra, la
sola idea mi è inconcepibile.
-Dimmi quello che non mi hai detto quella sera! Dimmi che non mi ami!! Dillo!- lo provocai con una sicurezza che non avevo, ero a pezzi, chiedergli una cosa del genere è l’ultima che avrei voluto fare. Strinse i pugni con forza, le nocche erano bianche e mi guardò addolorato -Non ti amo, non più, come potrei amare una Dalish- affermò con tono inespressivo. Ebbi quasi un mancamento come se le forze mi venissero meno. Il battito del cuore accelerò ed un dolore devastante nacque nel petto. Stava negando completamente quello che provava per me. L’ira prese il sopravvento -Bene...Fen'harel continua a portare questo nome con orgoglio, te lo meriti, sai ingannare perfino te stesso- mi voltai e me ne andai, il più possibile lontano da lui.
Ir abelas: scusa
Var lath vir suledin: non
rinuncerò
a te
E lo so, la prima versione di questo incontro era molto stile disney all'inizio XD ma fin troppo irrealistica anche per me, alla fine è andata peggiorando fino a questo punto. Dalla sua prima comparsa come vi sembra Solas? E' lui non è lui?
Ho sofferto un po' a scrivere la scena, ma questa volta l'abbiamo mollato noi *evento straordinario*
Al prossimo capitolo ;)