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Autore: ExLuna    28/11/2017    2 recensioni
14 Febbraio, San Valentino. E’ il giorno degli innamorati, è il giorno in cui ogni coppia festeggia la propria felicità e il proprio amore. Ma in alcune città del mondo, San Valentino è anche un giorno di morte, un giorno in cui assassini spietati escono con il favore delle tenebre a caccia di ignare coppie inermi o di potenziali rivali; è una gara, un macabro gioco in cui vince chi ottiene più trofei dalle vittime o sottratte agli sfidanti sconfitti: i ciondoli a forma di cuore.
Ma c’è un cuore che oggi viene rivendicato, un cuore che esige vendetta, un cuore che batte ancora per amore; un cuore insanguinato da una ferita che aspetta solo di essere richiusa.
[SasuSaku. Lieto fine]
Genere: Avventura, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karin, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nessun contesto
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[Nota dell’Autrice: questa mini long la scrissi all’incirca 6 anni fa come storia originale, ed avevo preso ispirazione da alcune immagini e dalla canzone dei Linkin Park.

Siccome mi piaceva ho pensato di riprenderla in mano e adattarla al fandom Naruto, ovviamente SasuSaku.

Non è niente di speciale, ma spero ugualmente che sia di vostro gradimento. Baci baci!!]

 

 

 

Cap. 1 – Sakura, la Rosa del Ciliegio

La vita scorre veloce per i mortali quando sono felici, a volte anche troppo veloce,  tutti sono ignari di quanto prezioso sia ogni singolo istante di ogni singolo giorno, perché nessuno è consapevole che quel giorno potrebbe essere l’ultimo; si pensa al domani con una tale facilità, che anche di fronte alla morte si riesce comunque a sorridere.

Quando senti le sirene delle ambulanze o della polizia, capisci che altre vite sono terminate o stanno per terminare, ma allo stesso tempo speri che quelle vite continuino a raccontare la propria storia, una storia bella piena di sogni e di desideri, una storia felice oppure anche una storia triste, triste proprio come triste è la gioia e l’amore di una coppia di innamorati.

Normalmente quando si sta con qualcuno si dice “mi piaci” anche per le cose più semplici e niente di ciò che era o di ciò che sarà avrà importanza, ciò che conta è il presente, l’amore è adesso ed è bello, almeno finché dura…

Non sono forse i preti che, in chiesa durante il rito del matrimonio, recitano “finché morte non vi separi” ?

Strano eppure da qualche tempo la morte, per chi si ama, arriva molto prima e senza preavviso, prima ancora di avere avuto la possibilità di capire e realizzare ciò che il domani riserva ad ognuno di noi; c’è un giorno, in particolare, che da un po’ di tempo si è trasformato da giorno felice e romantico in un giorno di morte per tutti coloro che hanno la fortuna, o meglio la sfortuna, di essere “innamorato”: quel giorno è diventato rosso, come il sangue che scorre per le strade a partire dalla mezzanotte, nero come le ombre che vagano per la città in cerca delle proprie vittime sacrificali, freddo come la lama degli assassini che la popolano.

Da qualche anno, quando quel giorno arriva, ci si aspetta di sentire le sirene per strada rimbombare con maggior vigore e a mezzanotte precise fino all’alba il concerto in requiem comincia puntuale come un orologio; la polizia è inerme, a volte viene arrestato e condannato qualche delinquente ma nessuno parla, nessuno guarda, nessuno sa cosa stia accadendo realmente da qualche tempo il 14 Febbraio, giorno di San Valentino.

In principio sembravano banali rapine finite male, ma poi si è sparsa la voce di una specie di gioco, di un rito in cui giocatori mascherati da assassini scovano ed uccidono coppie inermi o rivali a cui strappare il trofeo conquistato dalle vittime, i ciondoli a forma di cuore, il dono più prezioso, simbolo indiscusso dell’amore; anche Sakura ne aveva uno, era stato il suo primo ragazzo, era stato il suo primo bacio ed era stato anche il primo con cui aveva fatto sesso e fortunatamente era sempre andato tutto bene, per tutti gli anni delle medie e i primi due anni delle superiori, gli anni più belli, gli anni in cui cominciò ad essere pericoloso per le giovani coppie appartarsi o recarsi in luoghi deserti ed isolati il giorno di San Valentino.

Loro erano sempre stati attenti, avevano sempre avuto l’appoggio e la protezione delle proprie famiglie ed erano sempre stati prudenti, erano stati felici per 5 lunghi anni fino a quando al terzo anno del liceo lui non si era trasferito in un'altra città a causa del lavoro del padre, una città troppo lontana per potersi vedere con regolarità e la separazione fu inevitabile, ci sono state lettere e telefonate ancora per un altro anno fino a quando, a poco a poco, anche quelle si fecero più sporadiche e con il passare dei giorni tutto cominciò a ritornare normale; Sakura cominciò a frequentare altre compagnie di ragazzi e ragazze e ad interessarsi ad altri ragazzi, che a loro volta provavano un certo interesse per quella giovane alta, snella dai capelli rosa e gli occhi verdi.

Ma non c’è niente di normale a questo mondo almeno fino a che non sopraggiunge ancora una volta il 14 Febbraio; questa volta è il turno del fratello minore di Sakura, è lui ora a spasimare per una coetanea di scuola e ad uscire con lei la sera di San Valentino, una cosa normale per tutte le coppie di tutte le età specialmente quelle giovani, Sakura non ha un fidanzato fisso e quindi si accontenta di seguire con gioia la storia del fratellino quindicenne, lei ha appena avuto la patente e su raccomandazione dei genitori sarà lei ad accompagnare i giovani e ad andarli a riprendere, là dove le amministrazioni pubbliche organizzano ogni anno feste e cene in luoghi sicuri come le palestre delle scuole, ristoranti e teatri bene sorvegliati.

Nessuno deve allontanarsi o appartarsi in luoghi isolati, è rischioso anche se purtroppo, e sempre più spesso, viene comunque infranta la regola da parte soprattutto dei più giovani; Sakura non aveva mai trasgredito con il suo ex e fino all’ultimo si raccomandò anche con il fratello e la sua amichetta salutandoli con la mano dal finestrino della macchina e sorridendo apertamente mentre gli osservava incamminarsi verso l’ingresso della palestra.

 

“Divertitevi ma state attenti, non lasciate la scuola. Torno a prendervi alle 2”

 

Così doveva essere, ma quella fu l’ultima volta che ha salutato suo fratello, le ultime parole prima della tragedia.

 

Quattro anni dopo, ancora una volta San Valentino è alle porte, ogni negozio è addobbato con nastri rosa e cuori rossi, ogni pasticceria espone dolci di varie dimensioni a forma di cuore o angioletti, ogni fioraio ha fatto scorta di una grande quantità di rose rosse ed ogni gioielleria confeziona braccialetti collanine e anelli speciali per l’occasione; una in particolare, che si occupa di vendita on-line di ciondoli a forma di cuore di varie dimensioni, da anni riscuote sempre maggiore successo e proprio in quei giorni sta facendo affari d’oro con la vendita dei preziosi monili.

Nessuno sa però che dietro il sito stesso si nasconde un’altra faccia della medaglia ed è proprio da lì che tutto è cominciato, è da lì che da anni il 14 Febbraio da giorno felice è trasformato in un giorno di morte.

Sakura ci aveva messo un po’ a capirlo ma in seguito era riuscita a registrarsi nel sito vero e proprio ed era riuscita ad entrare nel “gioco” senza però mai dimenticare il motivo che la spinge ogni singolo giorno dell’anno a prepararsi a quel momento; scovare tutti i giocatori e renderli inoffensivi, salvare quante più coppie può e trovare colui che ha ucciso suo fratello e la sua fidanzata rubando il ciondolo che lui aveva acquistato: trovare il ciondolo per trovare l’assassino, semplice a dirsi ma più difficile da farsi e Sakura è costretta a partecipare, per quanto pericoloso, ma fondamentale per raggiungere il suo obiettivo: vendicarsi.

Per quattro anni non aveva mai smesso di dimenticare quella notte, che le strappò con prepotenza quanto di più caro le era rimasto, con i suoi stessi occhi vide quanto grande ed assurda potesse essere la follia delle persone, quando all’ora prestabilita si trovò davanti al portone della palestra della scuola un intero esercito di poliziotti e luci blu e bianche fosforescenti che lampeggiavano con intermittenza a centinaia, ragazzi di tutte le età che restavano seduti sui gradini o nelle sedie dentro la palestra ingombra di festoni, giornalisti e curiosi che si muovevano lungo la striscia gialla della polizia che delimitava il luogo del delitto.

Si vociferava “è stata uccisa un’altra coppia di fidanzati”, la decima dicevano altri, ed erano soltanto le due di notte, mancavano ancora 4 ore all’alba quanti ancora ne sarebbero morti dopo il suo piccolo ed innocente fratellino, la cui unica colpa era quella di essersi innamorato e di aver voluto alcuni istanti di intimità tutti per sé con la sua ragazza lontano da occhi indiscreti, che c’era di male in fondo; ma c’era qualcuno che la pensava diversamente, quel qualcuno non aspettava altro che un’altra coppietta, altre vittime sacrificali in nome di un gioco insulso, per il solo gusto di farlo.

Dopo i funerali per Sakura divenne molto di più che un’ossessione, una vera e propria missione, era brava in atletica ma divenne ancora più brava con le spade e le arti marziali, doveva imparare ed allenarsi il più possibile per fronteggiare esseri spietati e certamente più grossi e cattivi di lei, ma lei aveva il vantaggio di essere una donna e di avere una motivazione valida che la rendeva ancora più cattiva degli altri; terminò il liceo e cominciò l’università e per quattro anni aveva lottato, ogni 14 Febbraio era in prima linea contro la morte armata di vendetta: non andava a caccia di coppie di fidanzati, ma solo dei loro potenziali assassini, non li uccideva, li rendeva solo inoffensivi e prendeva loro i trofei che venivano poi restituiti ai legittimi proprietari in un qualche modo, familiari delle defunte vittime.

Era diventata abbastanza brava, tanto da ottenere il soprannome all’interno del gioco di “Rosa del Ciliegio” per via dei suoi capelli rosa, ed era anche riuscita a scoprire che, per quanto la maggioranza dei giocatori fossero uomini, lei non era l’unica donna e fu grazie ad una persona alquanto bizzarra che venne a conoscenza della seconda, senza però sapere che ben presto quella donna ed  un’altra persona inaspettata avrebbero sconvolto la sua vita.

   
 
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