Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: _viola02_    02/12/2017    2 recensioni
[Terza classificata al contest We looked at each other a little too long to be “just friends” indetto da Himeko Kuroba sul forum di efp]
Cosa succede quando tua figlia decide di sapere come hai conosciuto suo papà?
Ma deve scoprirlo a tutti i costi, ovviamente!
E questo è proprio ciò che accade a Lily.
Dal testo:
“Lily Luna Potter era appena stata smistata in Grifondoro, con sua immensa gioia e sollievo.
...
Dopo aver dato la mano a tutti («La figlia di Harry Potter, che gioia!»), finalmente si sedette e fece scorrere lo sguardo sulle altre tavolate, alla ricerca di suo fratello Albus.
...
Per quanto si spremesse le meningi, però, non riusciva a capire chi fosse quel tipo accanto ad Albus.
Capelli biondo platino (probabilmente tinti), occhi di un colore chiaro (a quella distanza non si vedevano bene, per cui non ne capiva il colore), corpo ancora non definito, aria arcigna...
Niente, non ricordava di averlo mai visto.”
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Alice Paciock, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~ Capitolo 2 ~

[28 Agosto, 2038]

Scorpius non voleva. Proprio per niente.
«No, Lily, non andremo avanti con questa storia. Alcyone è PICCOLA! Non può vedere E SENTIRE i nostri discorsi, anche perché eravamo nell'età della ADOLESCENZA!» disse perentorio.
Sua figlia non avrebbe ascoltato parolacce, né doppi sensi. Nemmeno accenni.
«Scorpius, glielo dobbiamo. IO le ho promesso che avremmo continuato la nostra storia QUESTA SERA, e ho intenzione di mantenere la parola data. E per le parolacce basta tapparle le orecchie al momento giusto» aggiunse, scoccandogli un'occhiata ammonitrice che lo avvisò che la moglie era preda di istinti omicidi.
Alla fine si arrese, ma ad una condizione: sarebbe andato anche lui.
Tuttavia, quando si immersero nel Pensatoio, non poté non ammettere con se stesso che era curioso: avrebbe finalmente capito come lo vedeva la moglie a quell'epoca.


[3 Giugno, 2024]

Lily Luna Potter ECCELLEVA in Pozioni, lo sapeva tutta Hogwarts.
Eppure, in quell'aula sotterranea e con la musica sparata a tutto volume nelle sue cuffie, non riusciva a preparare neanche un misero intruglio.
Cercava con tutta se stessa di concentrarsi sul testo della sua canzone preferita (era delle Sorelle Stravagarie, miseriaccia!), ma i suoi pensieri continuavano inesorabilmente a tornare a lui.
Biondo, alto, bello come un dio...
BOOM!
Ecco, era accaduto di nuovo. E la sua favolosa pozione, quella per cui si impegnava da più di un'ora e mezza, era finita nei suoi capelli.

«Mamma, che buffa che sei con quella schiuma rosa tra i capelli!».
«Alcyone, zitta! Voglio godermi la scena» la rimproverò Scorpius, per poi girarsi verso la moglie e commentare, sghignazzando: «Mi ricordo quel giorno, è stato estremamente divertente! Insomma, Lily Potter che fa esplodere una pozione, e non una volta sola, ma ben sette! Data da segnare sul calendario, praticamente».
«Taci, Serpe che non sei altro!».


«Maledizione!» borbottò Lily a mezza voce, mentre si puliva con un colpo di bacchetta «Com'è possibile che mi sia ridotta in questo stato?».
«Semplice, sorellina, hai la testa fra le nuvole».
Lily si girò di scatto, togliendosi le cuffie.
Davanti a lei, appoggiato allo stipite della porta, altri non c'era che Albus, il suo meraviglioso e serpentesco fratellone.
"Certo, meraviglioso e serpentesco, ma mai quanto quel figo di...".
Lily scosse la testa. Quelli non erano pensieri SUOI, poco ma sicuro.
«Come hai fatto a entrare?» chiese, tornando con gli occhi al suo disastro di pozione.
«Dalla porta, sorellina, sai com'è... Noi comuni mortali entriamo da lì, non dalla finestra» rispose lui, guardandola con aria ironica.

«No, beh, qui Albus è stato un genio!» esclamò Scorpius, ridendo come un matto.
«Puoi stare zitto ed evitare di commentare, grazie?».
«Su Lily, non essere così rigidina».
«Io. Non. Sono. Rigidina!».
«Sì, lo sei. E adesso basta parlare e guardiamo, che con le tue interruzioni non riusciamo a capire niente».
«Con le MIE interruzioni?!».
«Shhh! Devi stare zitta!».
«Alcyone» ordinò Lily alla figlia «vieni qui ISTANTANEAMENTE. Devi trattenermi o non risponderò delle mie azioni, e se mi capita... Beh, addio papà!»


Lily arrossì.
Ma perché ultimamente tutti le ricordavano quell'episodio? Non potevano semplicemente dimenticarlo?
«Ho capito, quella volta ti sei divertito, non serve continuare a rimarcarlo. Che vuoi, Al?».
Il ragazzo sospirò.
«Solo sapere come stavi: è da tutto il pomeriggio che si sentono botti dalla nostra Sala Comune, e non è normale che tu faccia così tanti sbagli. Cosa c'è che non va, Lily?».
Quest'ultima capì che era uno dei "momenti seri".
Quando suo fratello Albus la Serpe, infatti, la chiamava Lily e nel suo discorso non c'era neanche una minima traccia di sarcasmo, significava che si stava preoccupando per lei, e che pensava fosse successo veramente qualcosa di grave.
In poche parole, si stava comportando da VERO FRATELLO MAGGIORE.
«Non succede niente, Albus, sono solo preoccupata per l'esame di Pozioni che si terrà domani».
Lui sbuffò, infastidito.
«Non me lo dai a bere, LUNA, sappilo. Tu che sei preoccupata per POZIONI?? Ovvio, come no...».
Ah, pensava di irritarla usando il suo secondo nome? E guerra sia.
«Senti, SEVERUS» cominciò, marcando anche lei sul secondo nome, che lui (a differenza sua) non sopportava proprio per niente «se ho qualcosa che non va saranno affari miei. E soprattutto, perché non dovrei essere preoccupata per l'esame? Okay che sono brava - o ero brava, come vuoi - ma sono comunque i G.U.F.O., e quindi per niente facili!».
«Primo, se hai qualcosa che non va me lo devi dire, perché a dispetto di ciò che credi tu sei un mio affare, e secondo, chissene frega! Tu sei la migliore in Pozioni, superata forse solo da Scorpius, e---».
Albus interruppe di colpo il monologo. Lily aveva la faccia in fiamme.
«Perché sei arrossita?» chiese stupito.
Lily arrossì ancora di più, borbottando un «Non è vero che sono arrossita, è solo una tua impressione» a malapena udibile.
«Sì che sei arrossita, lo si vede lontano un miglio! Ma perché?» si chiese ad alta voce, cercando di capire cosa l'avesse fatta diventare un pomodoro.
«Vediamo, io stavo parlando del fatto che tu sia un mio affare e che mi devi dire dei tuoi problemi, poi ho nominato Scorp, e...».
Albus la guardò con tanto d'occhi.
«Ti piace Scorpius?» chiese a bruciapelo.
Lei arrossì ancora di più, spostando lo sguardo sui suoi piedi.
Lui scoppiò a ridere.
«Ora capisco tutto! La finestra, le pozioni in fumo, il tuo cervello inesistente... Ti sei innamorata del ragazzo che odi di più al mondo, quello che non guarderesti nemmeno se fosse l'ultimo uomo sulla Terra, il tuo caro signor Malfoy!».

«Cos'è questa storia?? Il tuo caro signor Malfoy?? Perché mi ha chiamato così?».
La Lily trentenne arrossì come la quindicenne, e lo fece tacere con un pugno ben piazzato.
«Afferrato il concetto: devo stare zitto!».


«Sì, beh... Non è che mi piaccia veramente... Solo una piccola attrazione... Quelle cose le penso davvero!» disse Lily, cercando di mantenere un minimo di dignità.
Albus le aveva fatto un vero tiro da Serpe: quelle parole le aveva dette proprio quell'inverno, davanti a tutta la famiglia riunita per il Natale, e le aveva ripetute così tante volte da far entrare in testa a tutti che odiava Malfoy.
D'altra parte, era proprio quello lo scopo... Malfoy le piaceva già da tempo, solo non se n'era mai resa conto.
O FORSE SÌ, ma non doveva saperlo nessuno.
«Beh, sorellina, io ti devo lasciare. Ora che so che non sta morendo nessuno posso tornarmene in stanza» dichiarò il Serpeverde, ancora sghignazzante.
Lily divenne paonazza e, saltandogli addosso, esclamò: «Non glielo dirai, vero, fratellone?».
Poi, facendo gli occhi da cucciola, continuò: «E poi non puoi lasciarmi così, sono o non sono un tuo affare?! Mi devi aiutare!».
Albus ghignò, e le rispose: «Ma non posso proprio aiutarti, se no come fai a crescere? Le ragazze grandi sanno cavarsela da sole...».
Poi, però, non resistette a quell'espressione dolce della sorella, e le disse: «Va bene, okay, ti aiuto e non dico niente a Scorp. Risolviamo il tuo problema con Pozioni, avanti».
Lily sorrise, felice.
Lo baciò sulla guancia, e lo ringraziò con un «Grazie, grazie, grazie, fratellone!!» che lo fece sciogliere.
Voleva così tanto bene alla sua sorellina che avrebbe fatto qualsiasi cosa per lei, poco ma sicuro.
Ma, essendo Serpeverde, queste cose rimangono segrete.
Perciò, alzò gli occhi al cielo e ordinò alla Grifondoro di prendere tutto l'occorrente per preparare l'Amortentia.
«Allora, gli ingredienti sono: Uova di Ashwinder... prese! Petali di Rosa... presi! Peperoncino in polvere... preso! Acqua di Luna... presa! Abbiamo tutto, Sergente Albus!» .
«Perfetto, Soldato Lily! Adesso seguiamo bene le istruzioni e prepariamo questa benedetta pozione».
I due fratelli, lavorando sodo, in due ore e mezza finalmente ottennero ciò che speravano.
La pozione era perfetta: madreperlacea, emanava fumo a spirale, e odorava di...
«Sambuco? Come fa a odorare di sambuco?» chiese Lily sgranando gli occhi.
Il maggiore sorrise, malefico.
«Ah, la mia cara sorellina... È proprio una LEGGERA attrazione quella che provi per Malfoy, eh? Sai, lui adora quel gusto di caramella, tant'è che ne odora persino...».
La CARA SORELLINA arrossì per l'ennesima volta, e si annotò mentalmente di non rivelare MAI più a nessuno ciò che si annusa dall'Amortentia.

«Papà, adesso ti insegno una cosa. Vedi che sta diventando tutto più FUMEGGIANTE? Vuol dire che cambiamo scena!» strillò contenta Alcyone, che finalmente poteva insegnare qualcosa al suo papà.
«Cyo, si dice FUMOSA! Te l'ho detto anche l'altra volta!».
«Sì, mamma, va bene. Allora si dice fumosa, papà, non fumeggiante».
Poi, dopo essersi guardata intorno, la bambina chiese: «Ma dove siamo?».
Scorpius, fissando dritto davanti a sé, rispose: «Al campo da Quidditch».


[10 Giugno, 2024]

«Ehi, Lily, oggi hai dato proprio il massimo!»
La ragazza sorrise complice al suo Capitano, rispondendo: «Ovvio, Lys, bisognava mettere i Serpeverde in riga!».
Avevano appena battuto le Serpi 260 a 80, e ovviamente tutta Grifondoro era più che euforica.
Insomma, i Cacciatori avevano segnato punti su punti, Lily aveva preso il Boccino d'oro in pochissimo tempo e il loro portiere aveva fatto parate spettacolari; per di più, grazie a quel punteggio erano saliti al secondo posto nella Coppa delle Case, cosa che non succedeva da quando Lily era stata presa di mira da Scorpius: c'era da festeggiare!
E infatti era proprio quella l'intenzione: la squadra non vedeva l'ora di salire in Sala Comune e dare inizio al party dell'anno.
Solo Lily era un po' più restia, non le erano mai piaciute né feste né le attenzioni, anche se quelle ogni tanto non guastavano.
Così, disse al Capitano: «Lysander, ho ancora voglia di volare... Resterò un altro po' al campo».
«Ma così ti perderai la festa!» esclamò, deciso a non lasciare indietro la sua giocatrice migliore.
«Non mi importa, lo sai. Ci vediamo dopo» concluse, mettendosi in sella al suo manico di scopa.
Poi, in un millisecondo, ecco che era di nuovo in volo.
Il vento tra i capelli, il battito cardiaco accelerato...
Quelle sensazioni la facevano sentire viva. Ecco perché amava così profondamente il Quidditch.
Fece una decina di giri di campo prima di accorgersi che le tribune erano ormai vuote.
"No, non vuote" si disse "c'è Scorpius".
Il ragazzo in questione, infatti, la stava osservando dal basso, con un'espressione a dir poco indecifrabile sul volto.
Lily decise di ignorarlo, era la tattica migliore.
Ormai non facevano altro che litigare: il suo orgoglio non le permetteva di lasciar perdere neanche una critica, e lui non era da meno.
Ma ciò che era proprio impensabile per lei era che si sentiva sempre più attratta da lui.
Era addirittura già capitato che più di una volta si ritrovasse a fissare le sue labbra mentre erano nel mezzo di una lite, o che sentisse l'impulso di abbracciarlo.
E questo la spaventava.
Vero che aveva ammesso che gli piaceva, anzi, che era innamorata di lui, però non si capacitava questi atteggiamenti.
Lei doveva stargli lontano: era un Malfoy, miseriaccia! E lei una Potter, per di più!
Quindi, lo avrebbe evitato nei corridoi, non avrebbe salutato Albus se L'ALTRO era nelle vicinanze e di certo non avrebbe risposto alle sue provocazioni.
Tuttavia, tutti i suoi buoni propositi andarono al diavolo non appena Scorpius la chiamò.
D'improvviso era davanti a lui, senza neanche ricordare come ci fosse arrivata, e non le importava più ciò che si era imposta.
Era come se tutto il suo essere la spingesse nella direzione di Malfoy, e che lei si fosse finalmente lasciata andare.
«Potter».
«Malfoy» rispose lei, fissando lo sguardo nocciola in quello argenteo del ragazzo.
I suoi occhi amavano quello sguardo, era il più bello e il più terrificante tra tutti quelli che avevano incontrato.
Bello per la purezza che ne traboccava, terrificante per la freddezza.
Scorpius Hyperion Malfoy era il ragazzo di metallo, quello che non si piega mai, che gioca con qualsiasi ragazza. Quello che non si innamora.
Però Lily si era accorta di ciò che quegli occhi nascondevano. Amore, gentilezza e altruismo. Amore fraterno, come nel caso di Albus, o familiare, nel caso dei suoi genitori.
Gentilezza e altruismo, invece, erano solo in piccoli gesti, a malapena visibili: una mano quando cadi, un suggerimento bisbigliato, un mezzo sorriso.
«Che stai facendo?».
Lily distolse lo sguardo, posandolo sul suo manico di scopa.
Fece un sorriso amaro. Lui non si sarebbe mai accorto di niente, probabilmente.
Lei era e sarebbe stata sempre solo la sorella più piccola del suo migliore amico, nonché l'odiosa Lily Potter con la quale litigava un giorno sì e l'altro pure.
«Volavo».
«E che cos'hai?».
Una domanda semplice, lineare.
"Che cos'hai?".
"Niente, è solo che ti amo, e tu mi odi. Cosa vuoi che ci sia che non vada?" avrebbe voluto rispondere.
Invece, sotterrando le sue emozioni, disse: «Sto bene, non serve chiederlo».
«Potter» la richiamò.
«Malfoy» rispose per la seconda volta, tornando a guardarlo.
«Potter».
«Ho capito, Malfoy, vuoi chiamarmi. Ed io ti rispondo, sono qui. Adesso puoi dirmi che vuoi?».
Lily era stufa. Scorpius le stava solo facendo perdere tempo, tempo che avrebbe potuto utilizzare per volare, esercitarsi negli incantesimi... Qualsiasi cosa.
«Che cosa ti succede?».
«A... me?».
«Sì, a te. Che cosa ti sta succedendo, Lily?».
L'aveva chiamata Lily. LILY.
Per la prima volta da quando si conoscevano (cinque anni, dieci mesi e dieci giorni), lui l'aveva chiamata con il suo VERO nome.
Non "Potter", non "impicciona". Semplicemente LILY.
E non ragionò più.
«Ti amo, ecco cosa succede. Ti amo così dannatamente da distruggermi, Malfoy, e non mi interessa ciò che pensano. Ti ho amato dal primo giorno, e lo faccio tutt'ora» disse tutto in un fiato, finalmente liberandosi di quel macigno che la opprimeva da mesi.
Neanche un minuto dopo, però, tornò lucida.
Aveva messo a nudo il suo cuore. Gli aveva detto tutto, mettendosi sicuramente in ridicolo e facendola sembrare una sciocca.
Doveva fuggire. Era l'unica soluzione.
Senza più guardarlo montò sul suo manico di scopa, e si librò in aria.
E poi volò, così veloce che nessuno l'avrebbe potuta vedere, così veloce da svanire.
Perché era proprio questo che voleva, al momento: svanire nel vento, entrare a far parte di esso, così da non sentire più niente.

«Alcyone, Scorpius, il ricordo è finito. Dobbiamo uscire» dichiarò la Lily trentenne, realizzando che nessuno dei due aveva commentato quel ricordo.
«Cos... Ah, certo! Amore, bisogna andare via» si riprese Scorpius, uscendo dal suo stato di trance.
Quando i due cercarono la figlia con lo sguardo, capirono perché non avesse parlato neanche una volta nell'ultima mezz'ora.
Stava dormendo in braccia a Scorpius.
I due genitori stettero zitti, guardandola con amore.
Era angelica, con un sorriso sul volto e le gote rosa acceso, probabilmente dalle emozioni della serata.
I boccoli biondi, per di più, sembravano delle vere e proprie cascate d'oro: erano lucenti e finissimi, e soprattutto morbidi.
Abbassando il tono della voce, Lily disse: «Scorpius, dobbiamo metterla a letto».
L'altro annuì, e uscirono dal Pensatoio.


[28 Agosto, 2038]

Lily si infilò tra le coperte, venendo immediatamente abbracciata dal marito.
«Alcyone?» chiese lui, cercandola con gli occhi.
«Tutto a posto, sta dormendo tranquilla».
«Perfetto» .
Scorpius sorrise, posando le labbra su quelle di lei. Quando si staccò, le sussurrò nell'orecchio: «Mi è piaciuta questa serata, sono dei bellissimi AFFARI DA DONNE».
La moglie sorrise.
«Lo so, e tu sei proprio una bella donna. Non c'è nessuno più pettegolo di te, in effetti».
«Ehi! Non è vero».
Scorpius mise il broncio, facendo scoppiare a ridere Lily.
«Oh, sì che è vero, e lo sai anche tu! Ti ricordi quando è venuto fuori che James aveva la ragazza? Anche se non lo sopporti hai voluto sapere tutti i dettagli, anche quelli che non dovrebbe sapere nessuno a parte... Beh, James».
«Ma solo quella volta! E poi, dai, era legittimo: tutti pensavamo che sarebbe rimasto donnaiolo a vita, nessuna moglie o figli, e invece ecco che arriva Eleanor! Scusa tanto se volevo verificare, eh».
«Va bene» concesse Lily, con un sorrisetto «Quella volta non la contiamo. Però non puoi dire niente sui vicini».
«Quali vicini? Noi non abbiamo vicini da anni, Lily» esclamò stranito lui, non capendo.
«Appunto! Sei talmente impiccione che sono scappati tutti!».
«Ehm... Non posso darti torto. Hai vinto, Potter» si arrese lui, alzando le mani come segno di resa.
«Lo so bene, Malfoy, ho vinto da anni»
E, lanciatogli l'ultima occhiata di trionfo, lo abbracciò nella notte.





NOTE DELL'AUTRICE:

Ciao! Sono stata puntualissima, questa volta😉
Beh, non che avessi molto da fare, solo inserire l'html...
Anyway, come vi è sembrato il capitolo?
Io personalmente mi sono divertita un mondo a scriverlo, con i commenti della piccola Alcyone e le battute di Scorpius😂😂
E questo, fra i tre, è in assoluto quello che mi piace di più😍😍
Dedico questo capitolo a mikymusic, Jade_Malfoy e Fenicebook, che hanno messo questa storia tra le preferite; a silvia94, che l'ha messa tra le ricordate; a Lily_Ginny e a prettyvitto che l'hanno messa tra le seguite. Grazie mille 😘😘😘
E ringrazio anche voi lettori silenziosi, che se siete arrivati fino a qui è per me già un grande passo.
Alla prossima settimana,
_viola02_
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: _viola02_