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Autore: Fede883    10/12/2017    2 recensioni
Racconto autobiografico:
Ultima giornata del campionato nazionale di calcio di serie B. Il Bologna si gioca la promozione diretta in serie A in casa contro il Pisa, in questo racconto voglio condividere le emozioni di quella partita e di quel fantastico giorno allo stadio Dall'Ara che ci ha riportato in serie A dopo 3 anni di assenza e dopo tante ingiustizie sul campo e fuori... Alla fine si sa certi amore non finiscono mai, fanno giri immensi e poi ritornano. Forza Bologna sempre e comunque
Genere: Drammatico, Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ci sono giorni che rimangono nella nostra memoria e da li non vanno più via. Max Pezzali cantava nella canzone "Mai uguali":" Sono poche le cose autentiche che restanno e che non perdono valore col passar del tempo ma ne acquistano, come certi frasi e certi attori che dal bianco e nero e dai mille cori di una storia che sai già a memoria ancora ti sorprendono". Quanto ha ragione Max! Eppure di solito ce ne scordiamo delle cose belle, delle cose che ci fanno ancora emozionare, le cose che in qualche modo ci fanno piangere di gioia:

Bologna 1 giugno 2008 - Ore 15:00 - Stadio comunale Renato Dall'Ara.
Io e i miei amici si apprestiamo ad entrare allo stadio per assistere alla partita Bologna - Pisa, una partita non come tutte le altre, una partita che ci può portare in serie A dopo 3 anni di inferno vissuti in serie B dopo una retrocessione orrenda in uno spareggio contro il Parma nel 2005. Oggi si fa la storia e vado allo stadio con tanta voglia di tifare, voglio sostenere il Bologna più che mai, comunque vada sono fiero di tifare questi colori, io ci sono e la mia sciarpa pure. Entrati allo stadio il colpo d'occhio è spettacolare, la curva Andrea Costa è piena di bandiere rossoblu che sventolano alte nel cielo, cantiamo, ci abbracciamo, ci sosteniamo a vicenda perchè sappiamo quanto è importante questa partita, non possiamo più sbagliare, alziamo le sciarpe al cielo, la serie A ci aspetta e noi vogliamo arrivarci, tra poco sapremo la verità. Alle ore 16:00 le due squadre entrano sul campo di gioco, il Bologna è vestito con la consueta maglia rossblu mentre il Pisa veste una maglia bianca con una striscia orrizontale neroazzurra, il Pisa ha svolto un bel campionato, sono riusciti a qualificarsi per i playoff ma la nostra paura è che ci vogliano rovinare la festa per la serie A, noi siamo secondi ma le ultime partite hanno complicato un cammino che sembrava fatto ma una brutta sconfitta a Grosseto ha complicato le cose. Veniamo da una vittoria a Mantova che ci ha mandato con un mezzo piede in serie A ma non lo siamo ancora, il Lecce è terzo e spinge per arrivare secondo e spera in una nostra sconfitta, il terzo posto significherebbe giocarsi i playoff. Le squadre sono in campo, alziamo le sciarpe, le bandiere sventolano e cantiamo, tutto lo stadio è colorato di rossoblu a parte la curva ospiti dove ci sono circa un centinaio di tifosi pisani. Siamo pronti per quella che sarà la partita dell'anno, l'arbitro fischia l'inizio, si parte.
Il Pisa si dimostra subito molto attivo in area offensiva tanto che i loro attaccanti arrivano davanti ad Antonioli più di una volta, sentiamo la pressione degli avversari che si fa molto decisa, i toscani colpiscono anche un palo, "Cavolo partiamo male, molto male". penso mentre guardo la partita con i miei amici, siamo tesi e il sole inizia a picchiare forte, quando si tifa il Bologna si sa che si soffre e quindi ci vuole grande pazienza. Quando meno ce lo aspettiamo il Bologna riesce ad entrare in area di rigore ma il nostro viene steso da un difensore del Pisa, per l'arbitro non ci sono dubbi... E' calcio di rigore. Esultiamo, questo rigore potrebbe valere la serie A, dagli 11 metri va il nostro bomber, Massimo Marazzina, gran parte del nostro successo in questa stagione è stato grazie a lui, Marazzina va sul dischetto, davanti a lui Padelli, il portiere del Pisa e dietro di lui la curva Andrea Costa, sono attimi interminabili che sembrano non finire mai. Finalmente dopo una attesa che a noi tifosi è sembrata lunghissima l'arbitro fischia, Marazzina prende una decisa rincorsa, palla in rete e il Dall'Ara esplode, abbiamo segnato e il risultato è di 1-0 per noi, ci abbracciamo come se ci conoscessimo tutti, c'è chi piange, chi guarda il cielo, chi canta come se non avesse mai cantato prima d'oro, lo speaker dello stadio grida alto:" Ha segnato con il numero 41 Massimo". E tutti noi subito dietro:" Marazzina". E poi di nuovo:" Massimo". e di nuovo noi in coro:" Marazzina"... Sono felice come non mai e tutti noi vediamo la serie A un pò più vicina.

Il secondo tempo è nella norma ma questa squadra mette i brividi, il Pisa colpisce anche una traversa e nei nostri cuori iniziano a comparire numerose sensazioni di paura, la ripresa sembra infinita e non finire, aspettiamo solo il triplice fischio dell'arbitro che non arriva mai. Ci abbracciamo tutti, c'è anche chi piange e chi non riesce a crederci, ma tra poco torneremo di nuovo tra i grandi, dove meritiamo di stare, in serie A. Arriva il fischio dell'arbitro e ci siamo, siamo in serie A. Mi metto a piangere dall'emozione, non ci riesco ancora a credere, qualche anno prima avevo visto la delusione di una retrocessione in serie B con Pagliuca che piangeva attaccato al palo adesso tutto è diverso,sono lacrime di gioia perchè credetemi non c'è cosa più bella di vedere la propria squadra rialzarsi dopo anni di delusioni e soprusi, Milan, Inter, Fiorentina, Napoli, Roma e Lazio tremate, il Bologna è tornato. Lo stadio è una bolgia, in cielo volano dei palloncini colorati di rosso e di blu e ancora non riesco a credere che stia succedendo davvero, in campo ci sono i nostri giocatori che esultano, Antonioli si è denudato rimanendo totalmente in mutande e anche altri giocatori lo seguono. Siamo tutti felici, alcuni di noi vorrebbero entrare in campo a festeggiare, io sono ancora li attacatto alla balaustra dello stadio Dall'Ara a piangere dalla felicità e dall'emozione, le lacrime bagnano la mia sciarpa rossoblu, ci sono persone che piangono per un film e una canzone quella volta piansi per una vittoria della mia squadra. Ho ripensato agli anni prima, alla retrocessione dopo lo spareggio con il Parma, alle delusioni, agli errori arbitrali, ai nostri giocatori che prima di essere calciatori sono uomini, al nostro allenatore che ha dato tanto e ha avuto molto meno, quanti ostacoli, quante parole scritte sui giornali, quanto veleno prima di alzare le sue braccia al cielo. Siamo in serie A, il cielo si colora di rosso e di blu, i colori del Bologna... I nostri colori. Urliamo, blocchiamo una città, in Piazza Maggiore esplode la festa, non si pensa ai problemi, adesso vogliamo goderci ciò che ha fatto il BFC 1909, ce lo meritiamo dopo quello che abbiamo passato. Dall'inferno al paradiso in tre anni, è stata molto lunga ma ci siamo, ci aspetta il ritorno a casa ora. Penso di non aver mai pianto come quel giorno, perchè il calcio non è solo uno sport, il calcio è il tifo, quello sano e non quello degli imbecili che distruggono le automobili o fanno le risse con la polizia, il calcio è abbracciarsi dopo una vittoria anche quando non ci si conosce, si condividono gli stessi colori e basta sapere questo. Ogni tanto quando sono in Piazza Maggiore ripenso a quel pomeriggio, al quel rigore e al boato di una città, la serie A è era li che ci aspettava, abbiamo rischiato anche di perderla altrimenti senza soffrire non ci sarebbe stato gusto secondo alcuni. I cori si alzano in fretta:" Serie A, serie a, ce ne andiamo, ce ne andiamo in serie A". ripenso a quegli istanti, a ciò che è successo dopo, penso alle mie lacrime allo stadio che cadono sulla mia sciarpa, alla mia felicità che non avevo provato nemmeno dopo aver vinto i mondiali nel 2006. Il cielo adesso è rossoblu e l'inferno è soltanto un brutto ricorda, noi siamo il Bologna, lo squadrone che tremare il mondo fa.
Sono passati  9 anni da quella partita e purtroppo c'è stata un altra retrocessione in mezzo, un altro inferno ma questa storia non merita di finire male, dico solo che qualunque cosa succederà, ovunque si giocherà, nonostante tutto quello che potrà accadere io sarò sempre vicino al Bologna, mai abbandonerò la mia sciarpa e i sentimenti che mi legano non solo alla mia squadra del cuore ma anche alla mia città, a casa mia... Sono passati 9 anni ma per me ogni domenica è una grande festa e come sempre il mio posto è sempre li, curva Bulgarelli, stadio Renato Dall'Ara di Bologna. IL BFC è una fede e lo sarà e comunque.
Forza Bologna. 
   
 
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