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Autore: Ms Mary Santiago    15/12/2017    8 recensioni
[STORIA A OC – ISCRIZIONI CHIUSE]
[Storia ispirata da “Assassinio sull’Orient Express]
Un cadavere trovato nel bagno delle ragazze sull’Espresso di Hogwarts qualche minuto prima di rientrare alla stazione di King’s Cross, una vittima illustre amata e odiata in egual misura, decine di possibili sospettati.
*
Dal testo:
Gli Auror si scambiarono un’occhiata eloquente.
Quando erano stati chiamati ad esaminare la scena del crimine avvenuto sull’Espresso per Hogwarts avevano pensato a tutto fuorchè a quello che si erano ritrovati davanti.
Il corpo di Lily Potter, riverso al suolo e paonazzo, non lasciava alcun dubbio su quale fosse stata la dinamica dei fatti.
La ragazza aveva lasciato il suo scompartimento circa venti minuti prima che l’urlo della studentessa del primo anno che aveva rinvenuto il cadavere attirasse l’attenzione generale e non c’era alcun dubbio sul fatto che fosse stata strangolata.
- E adesso chi lo dice al Capo? –
Il suo collega rimase a guardarlo per qualche secondo prima di replicare: - Potremmo sempre farlo insieme. –
Genere: Dark, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 1 & Selezione OC

 

Salve!

Comincio scusandomi per il ritardo con il quale pubblico questa selezione, ma volevo scrivere qualche riga e non allegare semplicemente la lista dei selezionati.

Come sempre chiedo a chi non è stato selezionato di non prendersela, perché ho ricevuto veramente molti OC e non potevo prenderli tutti. Ho pertanto scelto di selezionare un numero quanto più possibile equilibrato di ragazze e ragazzi che potessero essere degli ipotetici assassini per i motivi più disparati.

Detto ciò vi lascio a questo primo piccolo capitolo e alla selezione dei personaggi.

 

 

 

 

 

1 settembre 2025

 

 

 

 

 

- Lily, di questo passo finirai con il perdere il treno! –

La voce di sua madre, proveniente dal piano di sotto, le fece arricciare il naso contrariata. Osservò il riflesso che il grande specchio a figura intera le rimandava, studiando come il giubbotto di pelle di drago s’intonasse al suo abbigliamento.

- Se vuoi puoi tenerlo – considerò la voce del ragazzo che era ancora sdraiato nel bel mezzo del suo letto a baldacchino.

Inarcò un sopracciglio, togliendolo e lanciandoglielo contro.

- Credo proprio che ti tocchi uscire dalla finestra, è fuori discussione che qualcuno sappia che sei stato qui. –

- Potrei Smaterializzarmi. –

Scosse il capo, pettinando le lunghe ciocche color fuoco.

- Lo escludo, le difese che mio padre ha posto nei dintorni della villa te lo impedirebbero … tende a essere tremendamente paranoico quando si tratta di sicurezza. –

- Lily! –

Roteò gli occhi, mordendosi la lingua prima di urlare di rimando qualche imprecazione particolarmente colorita diretta alla sua genitrice, mentre il ragazzo capita l’antifona scavalcava il davanzale e le rivolgeva un sorrisetto sghembo.

- Ci vediamo sul treno. –

Sventolò una mano a mezz’aria, sorridendo pigramente a sua volta.

- Forse. –

 Afferrò la bacchetta e fece levitare il baule dietro di lei mentre si chiudeva la porta della camera alle spalle e scendeva al piano inferiore.

- Eccomi qui, non c’è bisogno di urlare come una banshee furiosa. –

Ginny parve voler dire qualcosa alla figlia, ma l’intervento conciliante di Harry riportò entrambe sui binari.

- Coraggio, ragazze, non è il momento di discutere … Lily starà via per nove mesi. –

E lei era la cocca di papà.

Non che nessuno l’avesse mai detto ad alta voce, ma la cosa era a dir poco evidente.

La più piccola, l’unica femminuccia, l’istinto protettivo del Salvatore del mondo magico si era manifestato in tutto il suo antico splendore e ciò aveva comportato la sistematica assenza di rimproveri troppo esagitati o punizioni eccessivamente severe.

- Già -, convenne lei scoccando un bacio sulla guancia del padre, - e poi rischiamo di fare tardi; perciò, come diceva la mamma, è ora di muoversi. –

Intravide con la coda dell’occhio l’espressione esasperata di sua madre, che aveva da tempo imparato a riconoscere i suoi giochetti di manipolazione ai danni del padre, ma la ignorò con palese indifferenza e prese sottobraccio il padre conducendolo verso la macchina che li avrebbe condotti alla stazione.

 

 

 

 

 

*

 

 

 

- Come sono andate le vacanze? – chiese Jonathan mentre s’incamminava lungo la banchina del binario in compagnia dei suoi storici migliori amici.

Se per alcuni vedere due Grifondoro in perenne compagnia di un Serpeverde era qualcosa di singolare lui non la vedeva minimamente in quel modo.

Era praticamente cresciuto in compagnia di Razor ed Ares, perciò il fatto che quest’ultimo fosse finito tra i verde argento mentre lui e Razor erano rosso oro non aveva portato alcuna modifica allo status quo della loro amicizia.

- In pratica sono stato agli arresti domiciliari, i miei non hanno preso molto bene quella lettera mandata dalla McGranitt – replicò Razor, sorridendo malandrino, - ma se pensano che questo basti a domare il spirito di combinaguai si sbagliano di grosso. –

- La Mc non aveva detto che ti avrebbe tolto la spilla da Capitano? –

- Lo ha minacciato -, confermò continuando a sorridere, - ma sappiamo benissimo tutti quanti che non lo farà mai. Ci tiene troppo all’idea che Grifondoro vinca nuovamente la Coppa. È dall’ultimo anno di James Sirius Potter che Grifondoro non vince. –

Ovvero da ben tre anni, un’onta che l’anziana Preside faticava a digerire.

- Grifondoro vincerà la Coppa di Quidditch solo se passerà sopra al mio cadavere – intervenne Ares.

- Oh, andiamo, sono due anni consecutivi che ce l’avete voi … un po’ per uno non fa male a nessuno. –

Il Serpeverde si accigliò guardandolo come se gli avesse completamente dato di volta il cervello.

- Non ti lascerò vincere Raz. –

- Nemmeno se ti corrompessi con i compiti di Aritmanzia completamente svolti? –

Scosse il capo, ridendo. – Nemmeno in quel caso, male che vada chiederò a Jonathan di passarmeli dopo che li avrà copiati da te. –

Razor sgranò gli occhi, incredulo, voltandosi verso il compagno di Casa.

- E tu lo faresti? –

- In cambio di un aiuto nel prendere un M.A.G.O decente in Storia della magia? Senza esitare un istante. –

Alzò gli occhi al cielo, bofonchiando qualcosa sullo scarso spirito di competitività dell’amico e su quanto avrebbe dovuto impegnarsi per fare in modo che entrambi si pentissero di quel loro ostacolarlo in modo così schietto.

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

- Fammi indovinare, un’altra volta la cara Lily? – chiese Ellaria quando Alfred s’intrufolò nel loro solito scompartimento con il fiato corto di chi si era scapicollato per prendere il treno in tempo.

Calcò sulla parola “cara” in modo tanto sibilino che il disgusto che provava nei suoi confronti fu più che evidente.

- Non ti va proprio a genio, eh? –

- Una piccola, spocchiosa, traditrice del suo sangue? Hai davvero bisogno di chiederlo? –

- È più del suo stato di sangue – obiettò.

- Certo, infatti ti sta rigirando proprio per bene non c’è che dire. Dimmi, dopo aver passato l’estate ai suoi comodi, hai ottenuto quello che speravi? –

Alfred rimase in silenzio, la mascella contratta e i pugni serrati lungo i fianchi.

Ellaria era la sua migliore amica, ma certe volte la schiettezza e la durezza con cui si rivolgeva a chi la circondava aveva il potere di ferire le persone come schegge di vetro.

E, sebbene a lui piacesse non darlo a vedere, lui non era di certo immune.

- No -, ammise, - Lily non ha minimamente parlato di tornare insieme. –

Ellaria gli rivolse un’occhiata che valse più di mille parole e il cui significato era palese: “io te l’avevo detto”.

E sì era vero, l’aveva fatto più volte, ma lui non le aveva prestato alcuna attenzione.

- Quindi cosa pensi di fare in proposito? Ti togli di mente quella sgualdrina dai capelli rossi oppure vuoi roderti il fegato per tutto l’anno? –

Riaprì la porta dello scompartimento, ignorando la domanda principale dell’amica e limitandosi a dire: - Tra poco comincia la riunione nella carrozza dei Prefetti, sarà meglio che vada, ci vediamo più tardi. –

 

 

 

 

 

 

*

 

 

Dalia si sporse ad osservare il quaderno sul quale Kailey era china a disegnare con impegno con i suoi carboncini.

- Allora è come la pianta che dicevi di aver visto? – chiese la Tassorosso mostrandole finalmente lo schizzo che aveva ultimato.

Corrugando la fronte osservò l’immagine con fare pensieroso e alla fine annuì.

- Sì, direi che ci siamo. –

- E che tipo di pianta è? –

- Rafflesia Arnoldi. Me l’hanno portata degli amici di famiglia che sanno della mia passione per l’Erbologia, ma purtroppo non ho potuto portarla con me per studiarla meglio … anche se spero che la Sprout mi sappia fornire qualche informazione in più perché nella biblioteca di famiglia c’erano veramente poche nozioni a riguardo – replicò Dalia.

Sentendo nominare la sua Capo Casa Kailey si ritrovò a sorridere.

Dopotutto la donna non era solo il Capo di Tassorosso, ma anche la docente che più di ogni altra preferiva, complice l’amore che nutriva per la materia.

- Quando glielo chiedi dovrò fare in modo di essere presente anche io, questa pianta sembra tremendamente affascinante. –

La porta dello scompartimento che veniva aperta di scatto preannunciò la comparsa dell’ultimo membro del loro eterogeneo terzetto.

Raja Nott, trucco nero attorno alle iridi color ghiaccio, capelli biondi perennemente scompigliati che le conferivano un’aria selvaggia, e stivali in pelle di drago alla moschettiera accompagnati da short e top dello stesso materiale.

- Cosa è tremendamente affascinante? –

- Una pianta che hanno regalato a Dalia - rispose Kailey proprio mentre Dalia le domandava dove si fosse cacciata per tutta la prima ora di viaggio.

- Ero da Razor, Ares e Jonathan … a proposito, Kai, credo che tu debba andare alla carrozza per la riunione. Jon è uscito dallo scompartimento cinque minuti fa – aggiunse lasciandosi ricadere sul sedile rimasto libero.

Lanciò un’occhiata all’orologio da taschino, sussultando.

- Hai ragione, è tardissimo! Cercate di non mettervi nei gaui mentre non ci sono. –

L’occhiata significativa era diretta in particolare a Raja, che in quel momento sorrideva come un gatto che avesse appena mangiato un canarino.

-Prometto che non combineremo nulla d’irreparabile … se tutto va secondo i piani – garantì la bionda Corvonero.

- Stare con Razor ti fa male -, decretò Dalia ma sorrideva in contrasto con il tono della sua voce, - l’ho sempre sostenuto. –

- Non l’ho mai negato. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

Lou soffocò uno sbadiglio.

Era più di un’ora che si trovavano nella carrozza per decidere i turni che i Prefetti e i Caposcuola avrebbero adottato per il mese di settembre e ancora non si riusciva a giungere a una soluzione che fosse soddisfacente per tutti i presenti.

- Sto solo dicendo che non credo che i Caposcuola debbano avere il sabato sera impegnato -, insistè Lily, - dato che oltre ai nostri impegni istituzionali entrambi facciamo parte del Lumaclub. Non potremmo eseguire le ronde se Lumacorno dovesse decidere di organizzare una delle sue cene durante il fine settimana. –

- Sono perfettamente d’accordo e lo stesso vale anche per me in quanto membro del Lumaclub – convenne Nicole, sorridendo complice all’amica.

- Tu che ne pensi Alfred, per te ci sono problemi? –

Il loro compagno di Casa impiegò qualche secondo a capire di essere ormai totalmente incastrato.

- No, non direi. –

- Bene, quindi siamo quattro contro due. –

- Io non ho mica detto che sono d’accordo con voi – fece notare Jonathan.

- Oh, andiamo, non dirmi che vuoi farti il sabato e la domenica sera – sbuffò Nicole.

- No, come non vuole farli nessun altro. Perché non facciamo a estrazione? –

Lou sorrise mentre le due ragazze sbuffavano e roteavano gli occhi al cielo.

Jonathan era sempre stato uno di quei tipi che stimavano correttezza e precisione sopra ogni cosa, era per quello che nel bel mezzo di quel gruppo era l’unico con cui si trovava bene durante le ronde.

- D’accordo, Andersen, ma se mi tocca un turno di schifo ti uccido. –

La prima ad estrarre fu Lily, che strinse tra le dita affusolate il foglietto del martedì e del giovedì sera. A Jonathan toccò invece il lunedì e il mercoledì sera.

- Come ci dividiamo noi Prefetti? – domandò Kailey, alzando la mano timidamente.

- Che preferenze avete? –

Lou fece scattare a sua volta la mano a mezz’aria, - Io posso coprire con te il turno di lunedì … e non ho problemi nel prendermi quello del sabato. –

L’altro turno del sabato venne assegnato al prefetto femminile di Grifondoro.

- Quindi a Nicole e Kailey va il turno di venerdì sera … mentre Alfred prende quello di domenica e di giovedì – concluse Jonathan mentre finiva di completare la tabella apponendo i cognomi negli spazi appositi.

- Quindi abbiamo finito? – chiese Nicole, visibilmente spazientita.

- Sì, possiamo tutti liberarci della rispettiva presenza. –

- Grazie a Salazar. –

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

Lily scese dal treno seguita a ruota da Margot e Nicole, le sue due fide dame di compagnia e probabilmente la cosa più vicina a delle amiche del cuore che avesse.

Individuò all’istante una delle carrozze ancora libere, dirottando le ragazze in quella direzione, e scansò con decisione un ragazzino del secondo anno che stava per salirvi.

- Cercatene un’altra, questa è riservata agli studenti dell’ultimo anno. –

Il piccoletto fece per replicare, ma doveva averla riconosciuta perché tentennò e poi si allontanò a passi rapidi alla ricerca di un'altra carrozza.

- Complimenti, mettere in fuga un ragazzino di dodici anni è una mossa di vera classe – considerò la voce di Ares.

- Certe volte i novellini vanno rimessi al loro posto –, replicò la rossa impassibile, - Tu piuttosto hai bisogno di un passaggio? –

- Credo di riuscire a cavarmela da solo, sono un ragazzo cresciuto ormai – replicò ironico.

Le iridi azzurre della Serpeverde si soffermarono con una vaga scintilla d’apprezzamento sulle spalle larghe, le braccia muscolose e gli intensi occhi color cioccolato del Capitano della loro Casa.

- Oh, sì, su questo non c’è alcun dubbio. Allora immagino che ci vedremo al castello – concluse, prendendo posto sulla carrozza e venendo immediatamente imitata dalle amiche.

Quando la carrozza fu ormai in movimento e a una distanza sufficiente dagli altri affinchè le loro parole non venissero udite Margot ruppe il silenzio.

- Ho sempre pensato che Ares fosse un bel ragazzo, ma in nome di Merlino, l’estate lo ha reso ancora più mozzafiato. –

- È notevole -, convenne Nicole, - ma praticamente inavvicinabile. –

Lily sorrise maliziosa.

- Allora immagino che sedurlo sarà una sfida ancora più stimolante. Dopotutto Caposcuola e Capitano sono una bella accoppiata. –

Nicole parve sul punto di replicare con una delle sue solite frecciatine, ma all’ultimo momento chiuse la bocca dalle labbra morbide e tornite e decise di tenere per sé i propri pensieri.

Dopotutto non era scritto proprio da nessuna parte che la ragazza che avrebbe fatto capitolare il bel Capitano dovesse essere Lily.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve di nuovo!

Come vi dicevo qui sotto trovate i nomi, i prestavolto e alcune info sui personaggi selezionati.

Spero che questo capitolo introduttivo vi sia piaciuto.

Al prossimo aggiornamento.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

 

 

 

 

Dalia Eulalia Rowle (PV Maia Mitchell) – VI anno, Serpeverde. Membro del Lumaclub.

Ellaria Burke (PV Scarlett Byrne) – VII anno, Serpeverde. Cacciatrice e membro del Lumaclub.

Nicole Queen (PV Nina Dobrev) – VII anno, Serpeverde. Prefetto e membro del Lumaclub.

Alfred North (PV Channing Tatum) – VI anno, Serpeverde. Prefetto.

Kailey Valerie Stuart (PV Willa Holland) – VII anno, Tassorosso. Prefetto e Portiere.

Margot Clarisse Taris (PV Miley Cyrus) – VII anno, Tassorosso. Scrittrice per il giornalino scolastico.

Lou Tommy Stark (PV Dylan Sprayberry) – VI anno, Corvonero. Prefetto e Battitore.

Raja Nott (PV Cara Delevingne) – VII anno, Corvonero. Battitrice e membro del Lumaclub.

Jonathan Andersen (PV ?) – VII anno, Grifondoro. Caposcuola e membro del Lumaclub.

   
 
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