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Autore: Le VAMP    28/12/2017    1 recensioni
“Total Drama” è nato da un’idea di Bob Hawkins: voleva parlare della colpevolezza del mondo dello spettacolo di far girare tutto intorno al denaro. Aveva assunto un ex conduttore televisivo, Chris McLean, che avrebbe dovuto dare di sé un’immagine spietata, negativa: doveva riassumere tutto ciò che potesse esserci di malato nel business.
Il punto è che, purtroppo, da lì a quattro anni che sono trascorsi alla fine è divenuto uno di quei show dipendenti dall’audience…probabilmente è anche per questo che non riuscivo a trovare nuovi spunti.
-James Hall, sceneggiatore
[In questa storia i personaggi inseriti come produttori o appartenenti alla troupe del programma televisivo sono fittizi]
Genere: Angst | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Second: Study the market

Ci vollero più di cinque mesi per preparare i nuovi personaggi e cercare nuovi attori. I veterani non avevano reagito poi così male nel sapere che avevano chiuso: molti di loro erano soddisfatti di tutto quello che avevano costruito in quei tre anni –i ritmi di produzione erano incredibilmente veloci–; approfittavano della celebrità per realizzare progetti personali, qualcuno si lanciò per davvero nel campo della musica (McGrady non scherzava quando diceva di voler incidere dei dischi), ed altri erano semplicemente stanchi.

Fu presa un'importante decisione sul nuovo cast: la maggior parte di loro sarebbero stati dei dilettanti. Avevano calcolato i rischi, ma alla fine fu considerata l’idea di rendere i personaggi scoppiettanti e realistici, per rendere tutto ancora più assurdo e spettacolare. Sarebbero stati personaggi veri, tranne che per due attori: i due finalisti Cameron Corduroy Wilkins e Rudolph "Lightning" Savage sarebbero stati attori di quel circolo -dovendo scontrarsi fino all’ultimo episodio i produttori avevano preferito non rischiare- e le due star ovviamente, la coppia di turno: Mike Doran e Zoey Moore[1]: forse fu anche per questo motivo che il numero di concorrenti era stato dimezzato.  

Ad esempio Dakota Milton e Samson Froud erano per davvero una ragazzetta ricca di città e un nerd appassionato di videogame: i giovani spettatori si sarebbero immedesimati maggiormente!
Anche se, dovevano ammetterlo, c’erano dei casi piuttosto particolari, per l’esattezza tre.
Il primo riguardava un soldato proveniente dall’esercito, Brick McArthur, un ex cadetto che avrebbe dovuto infondere simpatia nelle forze armate; aveva accettato di recitare delle gags anche piuttosto imbarazzanti sul conto del suo personaggio, sarebbe stata una bella sfida.
Mai arduo quanto l’incarico di Scott Wallis: veniva dalla campagna, e a lui era stato affidato il personaggio “villain” della stagione. Erano di quelle folli idee che vennero ad Hall e al regista mentre cercavano un volto che potesse incarnare il nuovo cattivo e furono colpiti dall’ispirazione: di tanto in tanto capitava anche negli studios che qualcuno si credesse un vero artista; e per ultima c’era Dawn Medrek, che dovettero rivoltare come un calzino affinché assomigliasse al personaggio stravagante di una famosa saga fantasy: il carattere dell’attrice era perfetto, i produttori l’avevano inizialmente vista come un’ottima garanzia di profitto per avvicinare i giovani appassionati del sovrannaturale, e c’era perfino qualcuno che ammetteva di voler investire in qualche effetto speciale spettacolare…probabilmente questo qualcuno non aveva tenuto in considerazione i costi per le spese chirurgiche che aveva affrontato la ragazza.

I provini furono registrati e mandati in onda per circa un mese, si avvicinava il giorno in cui sarebbe stata girata la prima puntata. Durante la cena d’inaugurazione erano tutti lì, nuovi e vecchi “concorrenti”: tutti loro erano divenuti delle celebrità grazie a quel reality. A quale prezzo?
Nessuno del nuovo cast se lo stava chiedendo, impazienti di lavorare e stare al contratto che avevano firmato, il famoso contratto che, nel loro caso, li avrebbe incastrati alla Starsky per una stagione; la paga era buona: dovevano solo vendere la loro immagine e costruire il personaggio che gli era assegnato anche fuori dallo show.
Anche Beth Gadon era lì, disfattasi degli occhiali e dell’apparecchio, mentre scherzava su come ora le servissero delle lenti: prima ci vedeva benissimo, purtroppo le cose per lei andarono male da quando le chiesero di indossare occhiali veri per rendere il tutto più realistico. Erano affamati di realismo, tutto quello che accadeva doveva essere verosimile agli occhi degli spettatori, dovevano soffrire davvero insieme ai loro concorrenti preferiti.
Ognuno per quella sera s’era trovato qualcuno con cui discutere: i due futuri finalisti parlavano fra loro e Rudolph Savage andava lamentandosi per la parte del palestrato senza cervello che gli era stata assegnata; non poteva credere che gli avessero dato un ruolo così stupido, tuttavia vi era costretto: il contratto era ottimo e gli serviva un trampolo di lancio sperando che qualcuno lo notasse.

Improvvisamente McLean entrò nella sala furibondo, borbottando tra sé e sé
«Che branco di incompetenti, stanno cadendo troppo nell’assurdo. Saranno investimenti inutili, sì, andrà a finire male» si prese un bicchiere di champagne che servì per il brindisi a cui mancò, lo bevve d’un sorso e poi se ne andò, lasciando parte degli invitati perplessi.

Non poté mancare il duo dei super cattivi che andarono a studiare il loro “discendente”: sembrava fin troppo pensieroso per buttarsi nel mondo dello spettacolo.
«Signor Wallis?»
Che non l’avesse sentita o non le volesse rispondere era comunque un brutto segno. Sia Wilson che Burromuerto, perfettamente in salute ed elegantemente abbigliato come tutti gli altri, decisero di sedersi vicino al novellino per capire se sarebbe stato in grado di gestire le nuove situazioni.
«Voi vi siete costruiti un piano d’azione o avete lasciato tutto ad Hall? Io non ho mai pensato a vere e proprie strategie…che dovrei fare?» era visibilmente turbato. Non riusciva a sostenere entrambi gli sguardi, teneva una mano poggiata alla nuca.
Heather fu la prima a intervenire e spiegare in fretta come stavano le cose:
«Il punto è guadagnarsi l’odio del pubblico. Ci sono tanti ragazzini idioti che seguono il programma: il nostro è uno dei ruoli più facili» facili da recitare, non da sostenere. Sarebbe stato tutto più semplice se i loro contratti fossero stati quelli di comuni attori, per questo comprese appieno la risposta del ragazzo maggiormente inquietato
«Stiamo scherzando? È la nostra faccia che mettiamo, non stiamo recitando la parte di qualche personaggio. Intendo: lì mi conosceranno come Scott, e Scott è il mio nome!» ed allora fu Alejandro a dire la sua, poggiandosi sulle ginocchia per raccogliere i propri pensieri
«Qui dipende da come riesci a lavorarti i produttori. Nel programma vogliono tre cose: demenzialità, sadismo e pettegolezzi. Sono stato io ad avere l’idea di inserire quel tipo di relazione tra i nostri due personaggi» indicò con un cenno la collega Wilson «perché non mi piaceva tutta quell’invincibilità che mostrava “Alejandro” nello show, volevo alleggerire. Gli ho convinti parlando di quanto potenziale avesse un problematico rapporto con Heather come rivali alla pari, poi loro hanno insistito per mettere in mezzo un inserto romantico e ci siamo sistemati così, anche se non era proprio quello che avevo in mente. Devi conoscere il mercato»

In quel momento giunsero le sceneggiature delle prime due puntate, entrò James Hall con i colleghi e lo stesso Hawkins che andò a congratularsi personalmente con le nuove star e tutti gli operatori che si trovavano lì: ciascun attore ne ottenne una copia. I tre villains lessero insieme la parte, e dopo qualche occhiata scettica venne la resa finale della signorina Wilson
«Perfetto, dovrai giocarti tutto sull’ignoranza»
«Vorresti insinuare qualcosa?» a quella reazione piccata ella si spiegò meglio
«Crea un buon contrasto. Se reciti la parte del cattivone maldestro vedrai che riuscirai a guadagnarti una buona fetta di pubblico, se proprio non vuoi scatenare l’odio degli spettatori»

Oltre a quel confronto c’era anche quello tra Sierra Obonsawin e Zoey Moore: le stava spiegando come era nata l’esigenza di costruire il suo personaggio
«Diciamo che oltre a rappresentare la figura della tipica “fangirl” scatenata serviva qualcuno che sostituisse le pazzie di Isabella…stava diventando sempre più complicato gestirla secondo le sceneggiature previste»
«E poi? Non ti hanno voluta più?»
«Non so, forse sono arrivata troppo tardi. Comunque non preoccuparti, sono sicura che tu invece andrai benissimo» ma dietro quell’occhiolino ci vedeva una persona che soffriva.

E la giovane ci stette a pensare per un bel po’ di tempo. Ci pensò fino a quando arrivò il giorno in cui dovettero girare la prima puntata: le vennero dei terribili crampi quando aveva i truccatori attorno che ultimavano i preparativi, dovette prendere dei medicinali.
Andò in giro per il set a ripetere le battute, guardare cosa facessero i macchinisti, ed ebbe anche l’occasione di stringere la mano a Doran –con cui non aveva avuto modo di parlare durante la cerimonia–: era la nuova "gallina dalle uova d'oro" dei produttori. Certo, gestire cinque personaggi in uno non era roba da niente.
Prima che arrivasse il segnale del regista e iniziassero le riprese ci fu Hall ad andare incontro ai due ragazzi e prenderli per le spalle: «Mi raccomando: occhioni dolci dai primi minuti. Il pubblico è vostro».

3, 2, 1…Ciack, si gira.


[1] Cognome fittizio

___________
Invito all'ascolto, in particolar modo per i due capitoli successivi oltre che questo, del brano
Psycho Circus dei Kiss, portare attenzione al testo e provare a dare un'interpretazione. 

   
 
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