ragazze! È un piacere ritrovarvi^^
So
che avevo promesso di tornare con una long su Draco e Hermione... e più o meno è così...
Questa
non è quella cui vi avevo accennato, ma è una Draco/Hermione (più o meno, cioè, non fatevi ingannare dal titolo... è su di
loro come coppia!) ed è anche una long (più o meno... insomma, sono solo 4
capitoli...). È una cosina che mi è venuta strada facendo e, dato
che sono oberata per via degli esami, ho pensato che sarebbe stato
carino postare questa prima di partire per le vacanze e poi al ritorno si
vedrà...
Felici?? Come no!
Piccola
nota riguardo questa storia: sono particolarmente soddisfatta dei titoli che ho
dato ^^ Probabilmente non vi interessava ma ho deciso
di dirvelo lo stesso XDXDXD
Buona
lettura...
Mon
HO LASCIATO Draco Malfoy
1 egoista, egocentrico,
arrogante, vanesio: lui
La donna camminava a testa alta e spalle dritte per la
piccola via. Aveva imparato presto quanto, anche una commissione così stupida,
fosse un modo per mostrare se stessi e tener alto il buon nome della famiglia.
In realtà non glien’era mai
fregato più di tanto di quel cognome, ma l’orgoglio... tutto quello che aveva
fatto in quegli anni, come dimostrarsi una perfetta padrona di casa, era stato
esclusivamente per sbattere in faccia a chi aveva detto che non sarebbe stata
all’altezza, che lei poteva fare qualunque cosa.
Si sentiva addosso molti
sguardi, c’era abituata, ma possibile che anche la mattina la gente non avesse
altro da fare? Beh, certo, le voci dovevano già essere arrivate fin lì...
Entrò nella piccola pasticceria senza guardare in
faccia a nessuno.
Adorava quel negozio e tutti i suoi odori e ogni volta che
andava a trovare Ginny, faceva uno strappo alla sua normale dieta, per una
colazione tutta zuccherosa.
Appuntarsi mentalmente: “la
mattina non è un buon momento per andare in giro, troppe comari in libertà”
Ed erano anche stupide! Non capivano che le vedeva
sparlare dallo specchio dietro il bancone?
Sguardi scettici e altri soddisfatti in un continuo ping pong di “ma no dai” e “sì, ti dico di sì”.
Hermione Granger mise da parte la sua cocciutaggine
tutta Grifondoro e resistette finché i croissant non furono al sicuro tra le
sue mani.
Dopo di ché, quasi alla porta,
si voltò all’ennesimo brusio e scoppiò con un:
-Sì, ho lasciato Draco Malfoy! Qualcosa in contrario?-
***
-Ma dai, davvero hai detto quello?-
Davanti a una bella tazza di the con gli amati
croissant davanti, Hermione alzò le spalle esili.
-Volevo anche aggiungere che l’ho lasciato perché è un
egoista, egocentrico, arrogante, vanesio, ma c’era la governante dei McGill e lo sai quanto è pettegola quella!-
Ginevra Weasley annuì convinta. Non c’era niente di
meglio per Hermione che andare dall’amica di sempre Ginny, quando litigava col
fidanzato. La rossa era immancabilmente pronta con una nuova serie di insulti, probabilmente inventati durante la notte, per
dar contro a quello che definiva la loro spina nel fianco.
Ginevra Weasley e Draco Malfoy si erano sempre
detestati, perché mai qualcosa avrebbe dovuto cambiare?
Hermione ci aveva fatto l’abitudine ai loro
battibecchi, risolvendo la cosa col farli incontrare il meno possibile ed
evitare di nominare il nome di uno davanti all’altro.
Tranne ovviamente quando era arrabbiata con lui e raggiungeva l’amica per
sfogarsi.
Dal canto suo Ginevra questa volta non sapeva proprio come
comportarsi. Quando aveva aperto la porta una sera della settimana precedente e
si era vista davanti la riccia, con tanto di valige al
seguito che le diceva semplicemente “l’ho lasciato”, aveva sentito chiaramente
il coro dell’alleluia.
Dopo due bicchieri di amaro e tutto l’elenco delle
manchevolezze del biondo, a cui la Weasley aveva
risposto ad ognuna con un “io te l’ho sempre detto”, erano arrivati al punto
cruciale.
Hermione aveva perso il sorriso con cui fino a quel
momento si era mostrata e abbassando lo sguardo sul bicchiere aveva mormorato
-E poi sono
sicura che mi tradisce.-
Cavoli, gli angioletti del coro alle sue spalle si
erano quasi strozzati con la loro stessa saliva e Ginny stessa
non era sicura di ciò che aveva sentito -Come..?-
-Sì, mi tradisce, ha un’amante- Hermione aveva
utilizzato un tono da bambina estremamente buffo, ma
non c’era niente da ridere.
O forse sì, perché anche solo il pensiero di quanto
appena affermato faceva ridere. Insomma, Ginny non aveva mai sopportato il
Malfuretto e ogni volta che si vedevano non si
risparmiavano insulti di alcun genere. Ma di una cosa
la rossa era sicura: Draco Malfoy era realmente innamorato della sua amica.
Ecco l’unico motivo per cui non aveva mai fatto niente
per sabotare davvero quella relazione. Ed ecco perché ora le pareva assurdo
sentire quelle parole.
Sì, Draco Malfoy era egoista, i suoi interessi venivano
prima di tutto, ma Hermione era uno dei suoi interessi
più grandi.
Draco Malfoy era un egocentrico e vanesio (anche se
magari non ai livelli del suo compare Zabini).
Malfoy era soprattutto arrogante, anche se questo suo
lato poteva affascinare.
Ma
Ginny non riusciva a credere che fosse un traditore. Perché la sua amica era
l’unica cosa che gli fosse interessata in quegli anni, era stato tutto.
-Come fai a dirlo?- chiese con tono che cercava di
stare calmo.
Hermione aveva giocherellato un po’ con la tazza prima
di sospirare -Sai, non è mai stato uno da piccole attenzioni. Lui è uno da
grossi gesti, spesso riparatori, ma non da piccole cose giornaliere, per lui la
quotidianità è noia. Ma l’ho sempre saputo. E comunque
lui è sempre riuscito a farmi sentire importante. Quei rari e piccoli momenti,
quando c’erano, erano per me, e nessun altro.-
Ginny annuì cercando di seguire il filo di pensieri dispiegato
dall’amica. Effettivamente li aveva osservati spesso, alle feste in cui si
erano ritrovati tutti quanti. Sembravano spesso due estranei per come si
comportavano, ma poi, come si avvicinavano, una specie di elettricità correva fra di loro.
Inoltre, a parte le volte che Hermione si presentava da lei per lamentarsi, e Ginny aveva il sospetto
che ogni tanto lo facesse solo per renderla felice, in tutti quegli otto anni
dalla fine della scuola la sua amica era stata felice. Inspiegabilmente lui
l’aveva resa tale.
Che cos’era accaduto?
-E ora?-
Hermione sbuffò, quasi scocciata dalla sua stessa
ammissione -Ora sono più di due settimane che a stento lo vedo, dice di avere
un sacco di riunioni, e se ne sta sempre all’ufficio in centro. Si inventa delle scuse, lo capisco!- ora sembrava
arrabbiata.
-Hai provato a parlare con lui?- tentò Ginny, che
intanto cercava, a mente più lucida della diretta interessata, di analizzare la
cosa.
-Cosa credi? È Draco Malfoy, non si riesce a parlare
con lui!-
Silenzio mentre quella grande verità prendeva
posto nelle loro menti.
-E poi...- eccole le lacrime
che dispettose facevano capolino fra le ciglia della mora -Ho..ho trovato nei
suoi pantaloni..un cartellino del gioielliere...-
Ginevra la guardò senza capire.
-Lui non mi ha regalato nessun gioiello ultimamente e io controllo le tasche dei suoi pantaloni ogni volta che
li mette a lavare, perché lui non vuole che lo facciano gli elfi...-
Ancora uno sguardo poco chiaro.
-Ha comprato un gioiello ultimamente... e non era per me.-
Hermione distolse lo sguardo, puntandolo sulla
finestra. Non voleva mostrare quanto tutto quello la facesse soffrire.
Ginny, per la prima volta, decise di sua spontanea
volontà che avrebbe incontrato Draco Malfoy. Sperava che dopo il chiarimento,
almeno uno di loro due fosse rimasto in vita per
riferirlo ad Hermione.
Non
volete uccidermi vero? Lo so che non stanno momentaneamente insieme, ma
fidatevi delle mie doti di terapista di coppia... hem...
Fatemi
sapere se c’è qualcosa che non va (dovrei aver corretto tutti gli errori
ortografici), o se anche voi avete riso almeno un po’... altrimenti vuol dire
che sono io da rinchiudere... !!
Un grazie speciale alla mia famiglia virtuale, la famiglia Chan che in quest'ultimo periodo mi è stata vicina(metaforicamente) e mi ha regalato momenti meravigliosi! Grazie^^
A
presto Mon!