Prologo
La nave ora mai è prossima ad attraccare, la costa è sempre più vicina anche la solita foschia sembra sparire vicino alla terra. La luce del faro si fa man mano sempre più grande e intensa, a ogni metro che la barca consuma.La grande luna piena in cielo illumina un poco il porto e le acque scure che si Increspano in superficie e intorno allo scafo di legno facendo dondolare appena l imbarcazione.
L'aria salmastra si è mescolata con quella di bruciato, di cibo, di pesce fresco e di escrementi. Anche il rumore si è fatto più forte, non si sente solo il fragore delle onde e degli uccelli ma pure il vociare delle persone e delle navi un baccano di una città viva. Sulla nave c'è un clima di festa, molti ringraziano Andraste per il viaggio altri sono semplicemente felici e usano l 'occasione per bere del rum o quello che sembra tale dato, l ' olezzo che esce dalle botti spaccate alla bene in meglio.
Alcuni ballano e suonano sopra il ponte, insomma c'è una vera e propria festa a bordo tranne per una figura che sta in disparte verso la prua della nave. Li seduta con le gambe accavalcate c'è una ragazza di circa vent' anni vestita con una semplice armatura di cuoio leggera, due spade riposte nelle fodere dietro la schiena che formano una X e degli stivaletti di cuoio rinforzato come anche i bracciali.
L' aspetto non è trasandato dunque ma la chioma castana\rossa racchiusa in una treccia stretta che cade morbida sul sinuoso petto è spettinata cosi come anche le unghie poco curate e mangiucchiate. Gli occhi Verde smeraldo sono puntati sulla terra ferma, non si spostano da quella vista nemmeno un secondo, il viso ovale è contorto in una smorfia nervosa e quasi ansiosa tanto da portare il pollice verso la bocca rosa e screpolata per morsicchiare l ulnghia nervosa. Il vento le infastidisce leggermente, la frangia di traverso che copre in parte l ampia fronte e un po gli occhi le solletica, dandole ancora più fastidio come se non bastasse la vista del porto.
Quanto
tempo è passato dal' ultima volta che aveva visto la
cittadina? dieci,dodici, no sedici anni troppi o forse troppo pochi per
dimenticare. Ricorda bene o male il suo passato da bimba , quella
però sera non l ha mai dimenticata.Vive ancora nel terrore e
nella paura, la Prole oscura che era entrata come un fulmine nel
orfanotrofio: la morte delle persone a lei care,il dolore e tutto il
resto per lei è ancora una ferita viva.
Fa un lunghissimo respiro, che le riempie pienamente i polmoni d' aria
salmastra che le pizzica un pò l' interno del naso.
Socchiude gli occhi, sentendo le lunga ciglia incastrarsi perfettamente
tra loro. un minuto di silenzio ecco cosa desidera, invece la fanciulla
non può averlo nemmeno per errore visto il frastuono della
festa che si svolge dietro di lei a pochi metri di distanza. Questo
rumore ora l infastidisce solitamente non è cosi cupa come
oggi, l idea di tornare non le piace per niente.
Non sa nulla del suo passato, non sa niente di chi è o di chi è figlia non sa propino nulla sa solo il suo nome Nyx. Forse è figlia di una scappatella? una figlia indesiderata o qualcosa di simile altrimenti la giovane non si spiega il perché del suo abbandono. Non ha dei veri ricordi di sua madre o di suo padre , infondo aveva quattro anni e non può ricordare molto anzi! Osserva il motivo che la portata nuovamente nel Ferelden dalle sue Terre libere o liberi confini, un mago un eretico.
Non
ha mai avuto problemi con nessun tipo di razza o classe in generale
basta che non le si va contro è una tipa pacifica. L' uomo
un nobile dei liberi confini voleva una scorta di merceari che l
accompagnasse fino al conclave dove si sarebbe svolta un importante
riunione per mettere pace a questa insulsa guerra che da ventanni circa
si bruciava in tutto il mondo. Il mago ha la pelle scusa, pelato e
abbastanza anziano ma è molto gentile una sorta di nonno
saggio almeno per Nyx l uomo risulta cosi nella sua giovane
età. Sono sette i mercenari assunti e sono tutti suoi ex
compagni d istituto scappati come lei il giorno che la struttura fu
attaccata dai Prole Oscura.
ecco cosa è stata costretta a diventare per vivere tra le
strade di Kirkwall al servizio di un qualche mafioso o malfattore. In
parte si era stancata di questa vita, per questo quando il
più grande dei suoi "fratelli" l invitò a
partecipare a questa spedizione non ha nemmeno ascoltato dove doveva
portarlo che accettò subito. Eccola qui infine, seduta su
una scomoda seduta, ossia una cassa di legno marcio e puzzolente su una
barca in direzione di Denerim.
Un altro lungo respiro il suo mentre si alza repentina dalla sua seduta, si stiracchia la schiena e le braccia rivolte verso l alto tirando ogni muscolo e nervo teso come per rilassarsi. socchiuse gli occhi e per qualche frazione di secondo le sembra di sentire una voce famigliare e dolce chiamarla la ragazza spalanca gli occhi guardandosi in torno nessuna la chiama, al momento stanno scendendo tutti ora mai , visto che è stato montato il pontile per la bancina e la gente scende con tutta la sua roba. bisbiglia a se stessa più che alla folla , guardandosi intorno ancora una volta ma niente, solo frutto della sua fantasia...nemmeno è arrivata che già la mente le scatena brutti ricordi.