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Autore: Kalam    08/01/2018    0 recensioni
Attenzione, spoiler degli eventi narrati nel manga, e presenza di tanti OC (soprattutto demoni antichi)
Sono passati mille anni dalla vittoria di Zatch nella battaglia per decidere il re dei demoni, e ora la tradizione vuole che un'altra battaglia venga combattuta per proclamare l'erede al trono. Tuttavia, eventi disastrosi impediscono l'inizio dello scontro e minacciano di causare la distruzione del Makai. Come reagiranno i vari demoni a questa catastrofe che sembra segnare la fine della loro storia?
P.S. Potrà sembrare una raccolta di storie separate all'inizio, ma ho intenzione di far convergere le varie trame piano piano
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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Bari si fermò a ripensare alla stupidità della sua razza, dei suoi simili. Sembrava che ormai tutti fossero impazziti o semplicemente si fossero totalmente rassegnati, decidendo di combattere tra di loro per il solo gusto di farlo.
Non seppellì il cadavere di Keith, ma lo lasciò sul bagnasciuga a marcire; non meritava certo pietà o compassione dopo quello che aveva fatto.
Bari si accinse a tornare nella sua caverna, quando capì che qualcosa non andava. Sentiva una presenza all’interno del suo rifugio, ed era straordinariamente potente. Strinse i pugni preparandosi al peggio, entrò e vide, seduta su una roccia con fare altezzoso, una donna alta, dai lunghi capelli viola che scivolavano delicatamente sulle spalle. I grandi occhi di un rosso acceso creavano un contrasto particolare con il pallore del viso. Indossava un cerchietto adorno di gioielli che scopriva la fronte dai capelli, una giacca nera e dei pantaloni aderenti blu.
Aveva le unghie truccate di rosso e fissava Bari dalla roccia come se fosse seduta su un trono.
“Salve, demone; ti consiglio di nascondere quel tuo amichetto che hai ucciso, dato che potrebbe attirare altri nemici e non mi piace essere disturbata, sai”
“Chi sei?” Chiese Bari. “Quel cerchietto vale quanto la corona di questo mondo probabilmente. Dove l’hai trovato?”
“Questo cerchietto? Ah, ma certo. Questo è la corona di questo mondo, ma forse sei troppo giovane per ricordarti di me”
“Ho chiesto chi sei, donna. Cosa ci fai qui?”
“Oh quante domande. Se è per questo, anch’io ti ho detto di nascondere l’altro demone ma tu non mi hai voluto ascoltare” Si atteggiava come una regina, parlando in modo quasi offeso.
“Non lo farò. Se qualcuno verrà qui a disturbarmi per combattere, dovrà vedersela con me sul serio. Non sopporto i demoni che vedono questo disastro come l’occasione per uccidersi a vicenda. Se proprio vogliono morire, avranno quello che si meritano.”
“Ma che pensieri nobili… Purtroppo però, il destino di questo mondo è segnato; questa è la quinta battaglia dei demoni, l’apocalisse, quella nella quale tutti i demoni di tutte le generazioni hanno la possibilità di confrontarsi e dimostrare di essere i migliori. Nel corso delle quattro battaglie per diventare re, sai quanti sono ancora tormentati dalla frustrazione di aver perso? Hai idea di quanti attendessero un’altra occasione per primeggiare? Capisco il tuo ragionamento e lo condivido. Nulla di tutto questo ha senso, ma alla fine non mi sembra che tu ti stia tenendo fuori dai giochi: hai ucciso quel demone, e non è stato il primo”.
“E’ stato lui a chiedermi di combattere, e gli altri che ho ucciso mi hanno attaccato impazziti. Dovevo lasciarmi uccidere?”
“No, infatti non dovevi lasciarti uccidere, dovevi sopravvivere. La tua è sicuramente una bella morale, ma sappi che non potrai applicarla in questa situazione. Tutti vogliono uccidere tutti, quindi tutti vogliono uccidere anche te. Secondo i tuoi principi ti ritroverai comunque a sterminare la tua razza”
“Oppure posso allearmi con qualcuno” disse Bari “come ad esempio tu. Non mi sembri impazzita, non mi sembri bramosa di uccidere qualcuno”
“Non mi schiererò mai a fianco di un bambino. Hai idea della persona con cui stai parlando? Torna quando sarai uno degli ultimi venti sopravvissuti e ne riparleremo”.
“E se fossi tu a morire prima che ne rimangano venti?”
“Perché non provi a uccidermi tu, allora, paladino dei giusti? Io non sono giusta, contesto la tua morale, e non mi schiero con te perché vedo tutta questa situazione come è veramente: una guerra, che tu non puoi fermare. Ah, tra l’altro, questo nascondiglio è molto carino, credo che mi fermerò qui, e tu te ne dovrai andare”
“Ma cosa…”
Bari iniziò a sentire la sua rabbia gonfiarsi e i suoi poteri esplodere davanti alla sfacciata che aveva di fronte. Creò un vortice sul suo pugno, e caricò a una velocità incredibile.
Mirò al cuore della donna, e vide il suo vortice che si avvicinava, sempre di più. Ghignò, vedendo che l’aveva colta di sorpresa. Sfiorò la giacca…
Si ritrovò un attimo dopo sdraiato sul bagnasciuga, di fianco al corpo esanime di Keith. La donna era in piedi che lo osservava, mentre teneva in mano una lunga spada ricurva.
Bari fissò con orrore quell’arma. Sangue colava da essa. Provò ad alzarsi e sentì un dolore atroce alla spalla. Si girò, incredulo, e vide quello che non avrebbe mai voluto vedere. Il suo braccio era appoggiato di fianco a lui, mentre la sua spalla era stata troncata di netto dalla spada.
Rifletté qualche secondo, cercando di ricordare come tutto fosse successo. Era sul punto di ucciderla, ce l’aveva fatta. Come era possibile che ora si ritrovasse in un altro luogo con un braccio tagliato?
“Come… Come hai fatto?”
“Ragazzino, credi che io sia diventata la regina dei demoni per caso? Prima che sorgesse la dinastia Bell, io ero sul trono, dopo aver vinto la seconda battaglia per decidere il sovrano del Makai. Ora vai, nascondi da qualche parte questo orrendo cadavere e trova qualche amico in questo mondo deserto. Il mio nome è Iris, ricordati di me. Quando saremo rimasti in pochi, ci rivedremo.”
“Iris, io tornerò, e ti sconfiggerò, ti ucciderò nel peggiore dei modi possibili”
“No, non lo farai. Morirai se solo ci proverai. Tranquillo, mi ringrazierai per quello che ho fatto. Ho solo cercato di aprirti gli occhi, ma se sei ancora convinto dei tuoi bei principi, beh, non rimane altra scelta se non quella di buttarti di nuovo nella mischia. Buona fortuna.”
Prima che Bari potesse dire qualcosa in risposta, Iris era già sparita. Guardò il cadavere di Keith, ormai irriconoscibile. Lo afferrò con forza e urlando lo gettò più lontano possibile nel mare davanti a lui.
Si girò verso la spiaggia, preparandosi ad un nuovo viaggio, e ignorando il sangue che colava sul fianco dalla spalla, iniziò a camminare.
   
 
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