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Autore: slayerkitty    11/01/2018    3 recensioni
""Mi state dando un ultimatum?" sussurrò Blaine.
"E' l'unico modo che pensiamo possa servire a comunicare con te" rispose il padre in tono severo.
"Papà non è come se potessi cambiare" gli occhi di Blaine si riempirono di lacrime, ma si trattenne rifiutando di piangere, " sono gay... questo è quello che sono".
"Allora... hai fatto la tua scelta"...."
Solo una piccola precisazione... un personaggio morirà... ( già dal primo capitolo... in realtà)...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Carole Hudson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Blaine non aveva idea di come comportarsi con i membri delle New Directions .

Nel complesso… erano estremamente diversi l’uno dall’altro… ma guardarli interagire tra loro…fu a dir poco... straordinario.

Sapeva che i suoi amici alla Dalton erano diversi, certamente, ma loro... erano quasi al limite dell’estremo.

Non aiutò il fatto che avessero deciso che Blaine fosse la loro nuova persona preferita.

Lui e Kurt passarono la maggior parte della cena a parlare della loro affrettata fuga d’amore in Canada.

Rachel passò quasi tutta la cena a fargli il terzo grado sulla Dalton e sui Warblers fin quando Kurt non le ricordò apertamente che si erano appena diplomati e che Blaine lo avrebbe fatto il giorno dopo , quindi per quale motivo tutti pensavano che Blaine fosse li per chi sa quale sotterfugio?

Blaine gli fu davvero grato perché non aveva idea di come rispondere alla metà delle domande che gli stava facendo Rachel.

Finn passò la serata furioso con loro mentre gli altri fecero sentire Blaine come se fosse al centro dell’Inquisizione spagnola.

Blaine dedusse che Finn era ancora arrabbiato con lui e Kurt per essere scappati per sposarsi.

Non aveva idea di cosa fare per migliorare le cose… probabilmente nulla... visto che era qualcosa tra Finn e Kurt.

Ma comunque avrebbe voluto poter aiutare.

I genitori di tutti i ragazzi erano seduti dall’altro lato del tavolo... Blaine non aveva idea di chi fossero i genitori , ma stavano parlando intensamente tra loro.

Blaine si chiese se stessero discutendo del loro matrimonio e, ancora una volta, si sentì male.

Si stava imponendo nella vita di Kurt, stava costringendo Kurt a mentire  ai suoi amici ed alla sua famiglia e si odiò.

Si odiò per essere stato così cocciuto nel non voler rintracciare Cooper ma prima di tutto odiò  i suoi genitori per averlo messo in questo casino.

Allo stesso tempo , però, sapeva che ormai non potevano più tornare indietro.

Kurt aveva bisogno di soldi.

Ed anche se sapeva che avrebbe potuto trovare un altro modo , Kurt non avrebbe potuto... e questo lo lasciava ad un punto morto.

Sospirò.

All'improvviso , Kurt strinse la mano che Blaine aveva poggiato sul tavolo, quella con cui stringeva forte una forchetta.

"Tutto bene? " mormorò Kurt.

Blaine poté solo fissare le loro mani intrecciate , sorpreso.

Era quasi sicuro che quella fosse la prima volta che Kurt lo avesse toccato volontariamente.

Tutte le altre volte era stato Blaine a fare il primo passo .

"So che Rachel è una rompiscatole... ma ucciderla con una forchetta è sia complicato che un reato federale".

"Grazie a dio ci sei tu che me lo ricordi" riuscì a dire Blaine, distogliendo lo sguardo dalle loro mani per guardare Kurt in viso.

"Beh... sei bellissimo e non posso sopportare l'idea che tu ti sporca il vestito" rispose Kurt, sorridendo.

Blaine gli sorrise , stringendo più forte la sua mano.

"Allora Blaine..." Rachel interruppe quel loro momento, " quali sono i tuoi piani per il college?"

"Oh... " disse Blaine , voltando le spalle a Kurt, " Um... L'NYU... in autunno"

Rachel spalancò gli occhi e leggermente anche la bocca, come se fosse rimasta sconvolta dalla notizia.

Blaine si chiese cosa Rachel potesse , eventualmente, dire sul fatto che sarebbe andato all'NYU, ma i suoi pensieri furono interrotti da un urlo.

"Andrai a New York?" praticamente urlò Rachel, facendo zittire tutto il tavolo.

"Si..." rispose con calma Blaine, " è lì che c'è l'NYU"

"Non tu!" rispose Rachel gesticolando, "Kurt!... voi due siete sposati , quindi Kurt verrà con te, giusto?"

"Si Rachel..." disse Kurt al suo posto e Blaine gliene fu silenziosamente grato, " Andrò a New York".

Rachel strillò di nuovo , poi si lanciò letteralmente dalla sedia e , facendo il giro del tavolo, abbracciò Kurt.

"Allora posso finalmente dare a tutti la meravigliosa notizia" annunciò Rachel , " sono entrata alla Nyada"

Kurt cominciò a strillare , abbracciando forte Rachel.

"Sono così fiero di te" esclamò.

Blaine si sforzò di sorridere.

Ebbe la sensazione che Rachel sarebbe stata parte permanente delle loro vite per il prossimo anno.

Blaine prese un sorso d'acqua mentre tutti si congratulavano con lei , che stava parlando con Kurt dei loro piani.

Alzò gli occhi e vide Carole con le lacrime agli occhi , così distolse lo sguardo, sentendosi nuovamente colpevole, solo per incrociare lo sguardo di Finn che lo stava fissando più duramente che mai.



"New York?" chiese Carole dolcemente, mentre loro quattro si dirigevano in salotto, essendo appena tornati a casa dalla cena.

"Te lo avrei detto" disse Kurt, " Blaine andrà all'NYU in autunno ed io andrò a New York con lui".

"Come pagherete il posto in cui vivrete insieme?" volle sapere Carole, sedendosi su quella che Kurt aveva sempre considerato la poltrona di suo padre ( in realtà la poltrona era del padre di Finn, ma Burt si sedeva sempre lì da quando Carole e Finn si erano trasferiti).

"Ho un fondo fiduciario" rispose Blaine, dirigendosi verso il divano , seguito da Kurt.

"Capisco" disse Carole, " quindi è questa la "cosa che è successa"? chiese.

Il cuore di Kurt perse un battito... Carolo li aveva scoperti? Sapeva quello che aveva fatto per aiutarli?

"Cosa?" disse tremando.

"Vi siete sposati perché non volevi che Blaine andasse a New York lasciandoti qui?" disse Carole.

Kurt guardò Blaine, accordandosi con lo sguardo.

“È una delle ragioni" confermò Kurt, " dopo quello che è successo a papà... io... io non posso..." si bloccò, incapace di trovare le parole giuste.

Ma il suo viso fu molto espressivo perché il volto di Carole si addolcì ed ora era sia felice che arrabbiata.

"Oh tesoro..." rispose , " ho capito... avrei solo voluto che avreste aspettato fin quando non foste stati più grandi"

"Finn e Rachel sono fidanzati" puntualizzò Kurt, sapendo che si stava arrampicando sugli specchi.

Era stato contrario al matrimonio di Rachel e Finn fin da quando Rachel glielo aveva detto a Febbraio e non era rimasto esattamente in silenzio.

Carole inarcò un sopracciglio.

"Tu e Blaine non siete Finn e Rachel" fu tutto quello che disse e Kurt pensò che stava tenendo i suoi sentimenti per se.

Non voleva allontanare Finn dopotutto e se sposare Rachel era quello che voleva , Kurt sapeva che Carole lo avrebbe sostenuto .

"Cosa ne pensano i tuoi del vostro matrimonio?"

Carole guardò Blaine .

"So che hai detto che sarebbero stati contrari..."

"I miei genitori non vogliono avere nulla a che fare con me" disse Blaine a voce bassa, " a meno che non cambi il mio modo di essere... non sono più il benvenuto nella loro vita a partire da domani".

Kurt rimase sorpreso nel vedere gli occhi di Blaine riempirsi di lacrime ed allungò una mano per stringere quella di Blaine.

Era diventato ormai istintivo allungarsi per toccare Blaine.

Non aveva mai avuto questo tipo di relazione con un ragazzo, con cui poteva fare solo questo... toccarsi.

Kurt poteva contare sulle dita di una mano le volte in cui lui e Finn si erano abbracciati, ed i ragazzi a scuola , nonostante fossero "simpatici" con Kurt, di certo non sarebbero stati disposti a toccarlo.

Blaine strinse più forte la mano di Kurt intrecciando le loro dita.

Kurt si chiese quando si era abituato a questa sensazione... ma spinse via questi pensieri perché non poteva abituarsi a tutto questo.

Lui e Blaine erano solo... una cosa temporanea.

"Questa è un'altra delle ragioni per cui abbiamo affrettato le cose" si intromise Kurt, " e so che non abbiamo davvero parlato prima, anche se Blaine ha già portato dentro alcune delle sue cose... avevamo pensato di rimanere qui fin quando non partiremo per New York... Va bene?"

"Certo che va bene" disse Carole.

"Vado a letto" disse Finn all'improvviso.

Se ne andò , con passo pesante , dal salotto e al piano di sopra, i suoi passi riecheggiarono dietro di lui.

“È davvero arrabbiato con me e Blaine, vero?”  chiese Kurt, il senso di colpa fece stringere ancora di più il nodo allo stomaco.

Si sentiva male, così strinse più forte la mano di Blaine.

“È più di questo” rispose Carole, “Ha ricevuto la lettera dalla Pace* oggi”.

“Non è entrato” disse Kurt, sospirando e chiudendo gli occhi, “ e Rachel è entrata alla Nyada”

“Hmm” disse Carole, concordando, “lo lascio tranquillo per qualche giorno “.

Kurt annuì.

“Penso che andremo a letto... abbiamo parecchio di fare e poi Blaine deve andare a prendere le sue cose alla Dalton”.

“Il diploma è domani sera” aggiunse Blaine.

“A che ora?” chiese Carole.

“Alla stessa ora di Kurt e Finn” le disse Blaine.

“Bene” disse Carole, “ ci sarò”.

“Signora Hum… Carole” si corresse Blaine rapidamente dopo lo sguardo divertito di Carole, “Non devi... voglio dire... non mi aspetto... “

“Fai parte della famiglia ora” rispose Carole, allungandosi per accarezzarlo sulle ginocchia, “ ci sarò”.

Blaine gli sorrise , tremante, e Kurt capì che era il momento giusto per portare Blaine al piano di sopra per prepararsi ad andare a dormire.


Blaine entrò nella camera da letto di Kurt ( la loro?) e si chiuse la porta alle spalle.

La stanza era arredata con gusto e a Blaine piaceva molto.

Tutto urlava Kurt per lui... qualcosa che Blaine aveva capito anche solo dopo un paio di giorni.

Kurt era seduto davanti ad una specchiera all’angolo, già indossava il suo pigiama coordinato.

Si stava spalmando sul viso una specie di crema.

“Mi dispiace” si scusò , vedendo Blaine dietro di lui, “ ho una routine idratante lunga”

“Si vede” disse Blaine prima di potersi fermare.

Si chiese se la pelle del viso di Kurt fosse morbida come quella della mani.

Ignorò questo pensiero ( e tutti gli altri pensieri che aveva avuto su di lui , dopo che Kurt aveva cantato alla cerimonia) e fissò il letto.

“Sei sicuro che non vuoi che vada a dormire nella camera degli ospiti o sul pavimento o...”

“Non essere sciocco...” gli disse Kurt, “ siamo sposati e Carole e Finn si aspettano che condividiamo il letto e non permetterei comunque a nessuno di dormire sul pavimento”.

Blaine si tolse la vestaglia , restando con il pantalone del pigiama ed una maglietta bianca.

Era stato felice di aver avuto un momento per se stesso, mentre si cambiava... Carole, non intenzionalmente, aveva toccato un nervo scoperto e Blaine aveva avuto bisogno di un attimo per riprendersi.

Era determinato a non permettere ai suoi genitori di buttarlo giù ed odiava il fatto che una semplice affermazione di Carole, definendolo uno di famiglia, era stata sufficiente a fargli perdere il controllo.

Blaine piegò le sue cose e le poggiò sulla sedia accanto a letto, perso nei suoi pensieri.

“Stai bene?” la voce di Kurt lo riportò alla realtà e Blaine tirò su la testa.

“Si... sto bene” rispose “ ci sono solo un sacco di cose che ho... che abbiamo bisogno di fare domani...”

“Prima in banca, giusto?” confermò Kurt.

Blaine annuì.

“Si... abbiamo il certificato di matrimonio e Wes ci aspetterà li... poi devo fare una veloce prova con i Warblers per il diploma e stavo pensando... che forse... potresti aiutarmi ad impacchettare le mie cose , per avvantaggiarci , mentre lo faccio.”

“Ma certo che lo farò...” concordò Kurt, spegnendo le luci della specchiera per poi avvicinarsi al letto.

L’unica luce ancora accesa nella stanza era il lumetto sul comodino e la luce fioca faceva sembrare Kurt un essere ultraterreno.

Entrambi salirono sul letto di Kurt , che era molto più grande rispetto a quello che avevano condiviso in Canada, quindi c’era molto più spazio .

“Poi pensavo che potevamo fare una cena veloce da qualche parte per poi andare alla cerimonia” continuò Blaine.

Kurt annuì, allungandosi a spegnere la luce.

La stanza sprofondò al buio.

“Buonanotte Kurt” sussurrò Blaine.

“Buonanotte Blaine” mormorò Kurt, già girato su un fianco , dando le spalle a Blaine.

Blaine tirò su le braccia dietro la testa, sotto il cuscino, e chiuse gli occhi.

Era esausto; si sarebbe addormentato, sicuramente, velocemente, ma non fu così.

Ogni volta che stava per addormentarsi , Kurt si spostava leggermente ed il movimento lo faceva svegliare.

“Mi dispiace” si scusò Kurt a voce bassa, dopo un’ora, “ non dormo molto… credevo che dopo la notte scorsa... di poter avere la possibilità...”

“Posso provare a fare una cosa?” chiese Blaine, poggiandosi su un braccio, voltandosi verso Kurt.

Anche Kurt si voltò a guardare Blaine.

“Tipo cosa?” volle sapere Kurt.

“Solo…” Blaine si spostò, sistemandosi sul fianco per poi avvicinarsi a Kurt.

Kurt praticamente saltò per lo spavento.

“Rilassati... non voglio... molestarti”

“Scusa” mormorò Kurt, “ non sono abituato ad... avere un ragazzo nel mio letto”.

“Nemmeno io.. “ ridacchiò Blaine, “ il mio ex... non era proprio un tipo da coccole”.

Blaine fece scivolare un braccio attorno la vita di Kurt e , prendendo la sua mano, intrecciò le loro dita.

“Ora...” disse Blaine, “ cerca di regolarizzare il tuo respiro col mio”.

Rimasero stesi insieme a respirare dolcemente al buio; Blaine abbracciato forte a Kurt.

Fu solo quando , circa 20 minuti dopo, Kurt si addormentò che Blaine si lasciò scappare un sorriso soddisfatto.



NOTE

Scusate se non ho pubblicato ieri... ma ero stanchissima

La Pace è un'università privata di New York

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Va beh... alla settimana prossima....
   
 
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