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Autore: Fede883    13/01/2018    3 recensioni
L'attrice inglese Jennifer Simons deve recarsi a fare una intervista in una stazione radio, durante il tragitto conoscerà Jonas e Jonathan, il primo un senza tetto infastidito da una baby gang, il secondo un ragazzo francese di colore che viene insultato con insulti razzisti da un passeggero sulla metropolitana di New York. Jennifer difenderà entrambi imparando una grande lezione ovvero che le buone azioni hanno sempre la meglio su quelle brutte.
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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E' pomeriggio e finalmente posso uscire, devo recarmi a fare un intervista in una radio di New York, sono pronta per andare fuori e saluto Felicity:" Ciao Felicity ci vediamo tra due ore circa, spero che duri poco l'intervista!". Felicity sta provando un kata di karate in salotto e mi dice sorridendomi:" Ciao stellina, non ti preoccupare, non ho fretta, fai una buona intervista!". Sorrido alla mia amica ed esco di casa.
Appena esco e passo qualche casa mi accorgo di un gruppo di ragazzini che sta molestando un senzatetto anziano e così intervengo subito, queste cose non le accetto e dico ai ragazzini:" Basta, lasciatelo stare, andate via!". Uno di questi si avvicina a me, mi scruta atteggiandosi come un rapper da strapazzo, ma chi si crede di essere? Eminem? Porta un capellino dei Lakers al contrario e mi dice in modo provocatorio:" Questo è il mio quartiere troia!". Come scusa? Stai scherzando spero? Lo guardo senza perderlo di vista e li dico senza mostrarmi spaventata:" Insultarmi ti rende molto intelligente sai, il quartiere è di tutti, lascia stare quel vecchio oppure ti faccio rimpiangere di avermi incontrato, mi sono spiegata!". Il ragazzino si pavoneggia davanti a me e mi dice:" Ma ch vuoi? Ci stavamo solo divertendo noi, sei nel mio quartiere hai capito? Detto io legge qua, tu chi diavolo sei?". Oddio vorrei spaccarli la faccia, stupido americano arrogante e mostrandomi divertita li rispondo:" Sono Jennifer Simons, l'attrice, sicuramente mi conosci!". Il gruppo di ragazzini si mette a ridere e il cappetto dice sorridendomi:" Non ti conosco Jennifer Simons, comunque attrice qui hai sbagliato posto per dettare legge!". Mi avvicino al ragazzino e li prendo il braccio e li faccio una leva come se li dovessi rompere il braccio dicendoli:" Ascolta stronzetto non ci metto niente a romperti questo braccio, te lo spezzo hai capito? Pensa che sfiga se ti rompessi l'ossicino del braccio, dopo vai a piangere dalla mammina però, lasciate stare questa persona mi sono spiegata, è giunto il momento che qualcuno vi insegni un pò di buone maniere, andatevene ora!". I ragazzini scappano spaventati e soccorro il senzatetto.

Il senzatetto dice di chiamarsi Jonas e li dico sorridendoli:" Ciao Jonas, sono Jennifer, ascolta hai bisogno di un ambulanza? Devi andare in ospedale? Devo chiamare il 911? Dimmelo se hai bisogno di qualunque cosa!". Il vecchio non mi sembra spaventato, è logico che ormai è abituato ad essere infastidito per strada dalle baby gang, prendo fuori dalla mia forsa il portafoglio e prendo una banconota da 100 dollari e li dico mostrandogliela:" Questi sono 100 dollari Jonas, prendili e vai a comprarti dei vestiti nuovi o a fare una bella cenetta al ristorante, sono per te!". Jonas mi sorride dicendomi in modo molto soddisfatto:" Oh grazie mille cara ma non posso accettare veramente, mi fa piacere che tu mi abbia difeso ma non posso prenderlo questo denaro!".Insisto anche se devo dire che mi sorprende che un senzatetto rifiuti del denaro e li dico mostrandogli ancora le banconote da 100 dollari:" Jonas prendi questi soldi, a me non servono, prendili tu e fanne buon uso, non ti preoccupare per me, sono in una buona situazione finanziaria grazie al mio lavoro, non sono senza soldi, prendili e fai ciò che ritieni più giusto fare!". Jonas però mi fa no con la testa dicendo:" Sei davvero una persona di gran cuore ma credimi non mi servono questi soldi, grazie comunque per la tua infinita bontà!". Prendo di nuovo il portafoglio e prendo fuori una altra banconota da 100 dollari e adesso sono 200 in tutto e li dico:" Se non li prendi mi offendo sappilo, sono 200 dollari questi, regalati un lusso per una volta, tienili tu che ne hai più bisogno di me!". Questa volta Jonas prende le due banconote verdi, sembra che questa persona non abbia mai visto tanti soldi in una volta sola, gli occhi gli luccicano dalla forte emozione e mi abbraccia sorridendomi e li dico in modo deciso e convinto:" Questi sono 200 dollari, fanne buon uso Jonas, fai tutto ciò che non sei riuscito a fare durante questi anni!". E' felicissimo e lo posso notare dall'espressione che c'è sul suo viso, ci diamo l'ultimo abbraccio e continuo per la mia strada, ho aiutato una persona e questa cosa mi rende molto orgogliosa di me stessa.
In metropolitana mi metto vicino ad un ragazzo di colore, sicuramente di etnia africana e vicino a me c'è invece un personaggio vestito in modo punk con tanto di cresta che mi dice:" Ma perchè una bella ragazza come te si mette a sedere vicino ad un negro?". Sono basita, non riesco a credere a quello che sto vedendo e sentendo oggi, lo guardo con occhi pieni di rabbia e li dico in modo parecchio incazzato:" Perchè invece tu sei così demente, razzista maledetto!". Il ragazzo punk mi osserva dicendomi in modo divertito:" Ho solo chiesto perchè ti eri messa vicino al negro, tutto qua!". Ok basta, mi alzo e lo guardo fisso negli occhi dicendoli:" Si dice di colore, hai capito, se lo chiami ancora negro giuro che sarà l'ultima cosa che dirai da quella tua bocca, razzista!". Lui se ne va scrutandomi e mi metto a sedere vicino al ragazzo dicendoli:" Scusalo ma è un idiota, sua madre si vede che non gli ha insegnato l'educazione!". Il ragazzo mi sorride e mi risponde in francese:" Je vous connais, vous êtes l'actrice Jennifer Simons, j'ai vu votre film "Fox action" vraiment merveilleux!". Sorrido emozionata, conosco molto bene il francese come lingua e li rispondo con molta gratitudine:" Je vous remercie chaleureusement pour les beaux compliments, j'ai mis tous les efforts possibles, c'était mon tout premier film dans lequel j'ai agi, merci beaucoup, quel est votre nom?". Il ragazzo mi sorride e mi dice con grande entusiasmo:" Mon nom est Jonathan et je suis de Paris, je suis ici pour de courtes vacances, quelle chance je vous ai rencontré Jennifer, merci de me défendre d'abord, heureusement, il n'y a pas que des gens racistes dans le monde, vous aimez Paris comme une ville?Puis-je vous demander si vous pouvez me donner un autographe et un selfie ensemble? ". Cavolo che giornata... Sorrido e rispondo sempre in francese:" J'adore Paris, ravie de te rencontrer Jonathan, j'aime vraiment la France, certainement pas de problème, pour l'autographe tu as un stylo ou une feuille de papier? Je suis heureux de vous laisser mon autographe!". Jonahtan tira fuori dalla sua borsa a tracolla una mia foto presa dal set di "Fox action" dove interpeto Jyn sicuramente la trovata su Google ma sono comunque felice di poter firmare un autografo, mi consegna anche un pennarello nero indelebile e li firmo la foto facendoli anche una dedica in francese e subito ci scattiamo ben due selfie e ci salutiamo in modo molto caloroso, arrivo alla mia fermata e scendo, che giornata mamma mia e sono solamente le 15:00 del pomeriggio, chissà cosa mi accadrà da qui ad arrivare a stasera, sono molto curiosa di saperlo e di viverlo, ma sono in ritardo per l'intervista quindi è meglio che mi sbrighi ad uscire da questa stazione della metropolitana e recarmi subito alla radio dove mi staranno aspettando, sono la solita ritardataria, come sempre, ma alla fine nonostante tutto Jennifer Simons riesce sempre a portare a termine i suoi impegni professionali e non. Sono pronta per l'intervista, mi incammino alla ricerca della stazione radio, chissà che domande mi faranno? Penso che lo scoprirò a tempo debito, non vedo l'ora di raccontare tutto a Felicity di questa giornata davvero piena di sorprese, piacevoli e anche non purtroppo, dai Jenny basta pensare! Muoviti e via a fare questa benedetta intervista prima che ti diano per dispersa.
   
 
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