Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Sistxh    15/01/2018    8 recensioni
La prima cosa che dovete sapere leggendo queste pagine è che non vi è un vero e proprio inizio.
Né una vera conclusione, a dirla tutta. Questa è la mia versione dei fatti.
Questi sono i miei pensieri riguardo tutto quello che è successo e se state leggendo, quasi sicuramente è perché sono morto.
Qui non ci sono bugie -che è poi quello che vi aspettavate da me- solo la realtà dei fatti.
Diffidate di quello che vi è stato detto, l'Oscurità è una forza cosmica troppo vasta per comprenderla.
Datemi del cinico, freddo e disumano ma io non sono mai stato tipo da accettare le cose sulla parola,
e si dà il caso che sappia che la mia storia non è altro che trama e metafora, che è poi ciò di cui sono fatte tutte le storie.
E ciò che le rende un successo o una leggenda, è come la storia viene raccontata, e da chi.
Altri hanno già avuto l'occasione di raccontare la loro versione dei fatti.
Questa è la mia. Partiamo dal giorno in cui sono nato...
-Benjamin Solo.
Genere: Romantico, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Han Solo, Kylo Ren, Luke Skywalker, Nuovo personaggio, Principessa Leia Organa
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Klelia and Kylo Trilogy.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                                                        II.
 
"Non ho mai saputo cosa fare.
Non ho mai avuto la minima idea di cosa farmene dell'immenso potere che mi scorreva nelle vene.
Mi sono sempre sentito in trappola, in un vortice oscuro di follia dal quale non sono mai riuscito ad uscire,
non importava quanto velocemente provassi a correre.  E tutt'ora non so cosa fare.
Sono incastrato nel momento, nel costante dolore provocato dal male che mi divora dall'interno.
Le mie urla per loro erano sussurri, non hanno compreso che pur essendo cupo e solitario,
avevo semplicemente bisogno di qualcuno che mi stringesse.
Ma va bene così... hanno cercato di fare il loro meglio.
Tutte le stelle sono nate nel buio e tutta l'Oscurità è destinata a morire nella Luce."
 
 
Leila è sempre riuscita a percepire il bene in Ben, già da neonato emanava delle sensazioni che riuscivano a calmarla appena lo prendeva in braccio. Dopo la sua nascita, decise di prendersi delle settimane di riposo ma poi il lavoro cominciò a chiamarla, quindi fu costretta a chiedere l'aiuto di Winter Celchu; colei che era stata la sua balia. In pratica si prendeva cura di Ben quando Leila non poteva, occupata ad essere uno dei capi fondatori della Nuova Repubblica.
 Han cercò di essere presente il più possibile, anche se passava le giornate in giro a fare chissà cosa. Tuttavia la sera tornava sempre, a scaldare quella parte del letto di Leila che era sempre stata fredda e a lei bastava; l'importante era vederlo passare del tempo con suo figlio e soprattutto che tornasse da lei. Lo stesso valeva per lui, entrambi erano fieri di loro figlio.
 Ben era un bambino educato e solare che amava passare il tempo giocando nei giardini della base Ribelle. Leila se la ricordava perfettamente la risata di suo figlio, il sorriso stampato sul suo volto mentre Chewbecca lo rincorreva facendolo sfrenare fino a perdere il fiato. Ben era molto intelligente, Leila non gli aveva fatto mancare l'istruzione da parte degli insegnanti più qualificati di Yavin IV. Il bambino adorava leggere, aveva sempre il naso fra i libri e gli piaceva anche scrivere.
 Un giorno quando la madre tornò a casa, esaltato al massimo, le chiese di procurargli un set di calligrafia; Leila non se lo fece dire due volte e provvide subito. Il giorno dopo, al suo risveglio, il piccolo Solo trovò il set posto con cura sulla scrivania della sua camera e subito si precipitò ad usarlo. Le sue giornate passavano così fra scrittura, lettura, lezioni e passeggiate nei cortili. Tutte le sere, per farlo addormentare, Leila gli raccontava le storie della loro stirpe: dei Jedi, dei Padawan e di Luke Skywalker. 
"Quando potrò incontrare zio Luke?" le chiedeva impaziente.
E lei rispondeva dicendogli che un giorno glielo avrebbe permesso, quando non sarebbe stato pericoloso. 
 Durante i primi anni dell'adolescenza suo figlio cambiò. Ben divenne cupo e solitario pur non sapendo quanto dolorosa fosse la solitudine. Sorrideva di rado e Leila non aveva il coraggio di chiedergli cosa stesse succedendo, troppo codarda per sentire la risposta, perché in fondo già la conosceva. Sapeva che prima o poi il momento sarebbe giunto, la parte Oscura in lui si stava risvegliando ma lei già era stata avvisata.
 Dopo poche settimane dalla nascita di Ben, una voce iniziò a farle visita mentre dormiva, plasmando i suoi sogni in incubi, facendola svegliare nel bel mezzo della notte, affannata e zuppa di sudore. Han la calmava, a volte riusciva a riaddormentarsi, altre restava per ore a guardare il soffitto, incapace di chiudere gli occhi, pensando a quelle parole.
"Organa... io... sono la sabbia nera...
che assorbirà tutta l'acqua cristallina che scorre nel cuore di tuo figlio...
il destino del giovane Solo... è già segnato."
Quella voce non riusciva a togliersela dalla testa, quindi fu costretta a prendere una decisione; avrebbe finalmente mandato Ben da Luke.  

 
Così quando Han tornò da uno dei suoi viaggi, stanca della situazione gli chiese di andare a parlare con suo figlio.
"Vuoi che io, io? gli vada a parlare?" le chiese Han indicando sé stesso, era sconvolto"Tu sei pazza." commentò sedendosi al bordo del letto. Leila lo vide prendersi la testa fra le mani con fare disperato.
"Ci sto pensando da settimane," rivelò avanzando lentamente "e penso sia giunto il momento di portarlo da Luke, fargli conoscere la vera potenza della Luce." 
Han sollevò il capo "Lo sai che non sono bravo a parlare di cose serie, preferisco scherzare e divertirmi con lui. Quel ragazzo è tutto per me e non voglio rovinare quello che abbiamo."
"Pensaci, sei pur sempre suo padre." Leila cercò di consolarlo "Io ho provato a parlargli ma con me non vuole, sembra ...  spaventato. E non ho il coraggio di dirgli che presto lo abbandoneremo per permettergli di adempiere il suo destino." 
Leila poggiò una mano sulla spalla di Han "Fallo per me."
In risposta l'uomo annuì, prima di lasciarle un bacio sulle labbra.
 
In seguito Han uscì dalla loro camera e percorso un lungo corridoio. Passando di fronte ad una vetrata, notò come si fosse già fatto buio; era appena tornato da un viaggio, tutto quello che voleva era togliersi i vestiti sporchi di dosso, farsi una doccia, gustare un buon pasto, abbracciare suo figlio e poi dormire profondamente assieme alla sua amata. 
Ma l'ordine cronologico delle cose era stato completamente stravolto dalla discussione che aveva intrapreso assieme a Leila. Doveva ammetterlo, amava vederla preoccupata per loro figlio e la amava ancor di più quando si arrabbiava con lui a causa della sua assenza. Quando gli urlava contro diventava rossa in viso e lui non voleva far altro che baciarla e vederla sciogliersi sotto il suo tocco ma se lo avesse fatto lei lo avrebbe schiaffeggiato sonoramente.
 
 Giunse di fronte alla porta della camera di Ben, che non vedeva da settimane, era pronto a fallire miseramente e a sentirsi il padre peggiore della galassia. Fece per bussare ma la porta si aprì all'improvviso; Ben lo aveva percepito attraverso la Forza. Han che di Forza se ne intendeva poco, rimase colpito da quel gesto e si chiese quanto fosse divenuto potente suo figlio. Dovevano mandarlo da Luke al più presto.
 Han si fece coraggio ed entrò. Vide Ben seduto a terra, era di spalle e guardava fuori dalla finestra, l'unica fonte di luce proveniva dalla luna, vivida nel cielo notturno. Ben girò il capo lentamente e quando vide il padre rimase sorpreso, nessuno dei due accennava a muoversi e rimasero fermi a guardarsi; poi Han avanzò, andandosi a sedere accanto al ragazzo. "Tua madre mi ha detto che ormai non le parli più, è molto preoccupata e lo sono anch'io," pronunciò tutto d'un fiato, poi riprese "Crediamo sia giunto il momento di portarti da Luke."
Appena pronunciò quel nome Ben ebbe un sussultò. 
"Luke Skywalker?" chiese con audacia.
"Sì, tuo zio. Prima di fare la tua scelta dovresti almeno ricevere un addestramento adeguato, diventare un Padawan, conoscere le numerose vie della Forza..."
"Lo sai padre, in questo periodo ho iniziato a pensare che sia meglio camminare con un amico nell'Oscurità che da solo nella Luce." confessò Ben.
Han gli poggiò le mani sulle spalle "E' qui che sbagli. Ben, tu non sei solo... hai me, tua madre, tuo zio e presto conoscerai altre persone come te."
Ben si alzò di scatto "E alla fine a cosa sarà servito!? Sì, diventerò un Jedi e se poi l'attrazione per l'Oscurità sarà troppo forte!?" stava per piangere a causa della frustrazione "Quello che volete fare voi è abbandonarmi!" urlò. 
 
Han era meravigliato, suo figlio ormai sedicenne era cresciuto, cavolo se era cresciuto. Era quasi alto quanto lui, i tratti del viso si erano definiti e il suo tono di voce era molto più profondo di quanto ricordasse. I rimorsi lo tormentavano, se solo fosse stato più presente avrebbe potuto vederlo crescere e incontrarlo periodicamente per poi ritrovarsi di fronte un giovane uomo. "Ben, non dire sciocchezze io e tua madre ti amiamo." ed era la verità.
Han pensava che quel ragazzo fosse l'unica cosa giusta e buona che fosse mai riuscito a fare nella sua vita.
Ben scosse la testa in segno di dissenso "Volete liberarvi di me, perché per voi sono solo un peso. Invece quello che voglio io è essere buon, ma per natura mi sento come se non fossi destinato ad esserlo." a quel punto anche Han si alzò in piedi e cercò di abbracciare suo figlio ma Ben si allontanò da quella presa disgustato non perché odiava suo padre, ma sé stesso. 
 Si incolpava. Si diceva che era stato lui a far entrare l'Oscurità nella sua vita, era solo un bambino quando Snoke era entrato in contatto con lui per la prima volta; inaspettatamente non ebbe paura. Non aveva detto niente alla madre ed essendo curioso aveva continuato a parlare con l'essere, dandogli l'opportunità di entrare nella sua mente ed influenzarlo sotto tutti i punti di vista. 
"Ben, ascoltami, lo so che il mondo ti appare nero come le tenebre in questo momento, ma devi continuare a provare e troverai sicuramente un barlume di Luce." quelle parole colpirono Ben dritto al cuore, che a poco a poco si calmò.
"Ti prometto che verremo a visitarti una volta a settimana, tutte le settimane."
"Lo giuri?" chiese Ben.
"Lo giuro." 
Il giovane si avvicinò titubante a suo padre, incerto sul da farsi. Han intuendo quello che voleva, spalancò le braccia e Ben si fiondò su di lui, abbracciandolo fortissimo "Mi sei mancato padre."
"Anche tu Ben, anche tu." si abbracciarono per un tempo che sembrò infinito, poi allentarono la presa fino a staccarsi l'uno dall'altro "Adesso cerca di riposare, domani parlerai con tua madre e ti scuserai con lei per il comportamento che hai avuto." enunciò Han serio e Ben annuì.
Con fare dolce gli scombinò i capelli, prima di avviarsi verso l'uscita "Buonanotte, padre."
"Buonanotte, Ben." 
 
 
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Sistxh