Capitolo 25
“Non avevo intenzione di comandarti, volevo solo avere la
conferma…questo pugnale è falso!” disse Emma per poi sospirare tristemente e
passarsi una mano sul viso.
“Ma questo non è possibile. Come può quell’essere essere
entrato in possesso del mio pugnale senza che me ne accorgessi?” chiese Gold
più a sé stesso che agli altri. Non aveva parole e doveva ammettere che era spaventato.
“Emma, ci vuoi mettere al corrente di cosa sta succedendo una
volta per tutta?” chiese Regina spazientita dalla donna che continuava a non
rispondere alle sue domande.
“Quell’essere ha trovato un altro modo per impossessarsi dei
miei poteri. Con il pugnale del signore oscuro!” rispose finalmente Emma.
“Ma non è possibile, non sei più un signore oscuro!” disse
David.
“No, ma con una piccola abilità da signore oscuro che le è
rimasta e cercando il suo nome fra i tanti che possono comparire sul pugnale, questo sarebbe possibile. Dico bene?” chiese
Regina.
La donna annuì e abbassò la testa.
Killian fece un passo avanti e chiese “Coccodrillo
c’è qualcosa che possiamo fare per proteggere Emma da quella lama?”
Gold lo guardò piuttosto infastidito “Secondo te, se ci fosse
un modo per proteggersi da quel pugnale, non lo avrei usato a mio vantaggio?
No, certo che non c’è…a giudicare di come si stanno mettendo le cose, la tua
cara mogliettina ha le ore contate!”
“Tremotino!” lo rimproverò Belle,
vedendo la preoccupazione sul volto della salvatrice.
“C’è un’altra cosa. Se ora sono qui a parlare con voi, non è
perché siete venuti a soccorrermi in tempo. In realtà quell’essere aveva già
provato a pugnalarmi, solo che qualcosa lo ha fermato!” disse Emma, guardando i
presenti “Non so cosa sia successo, ma uno scudo magico mi ha protetto, tutte
le volte in cui ha provato a colpirmi. Io non ho usato la magia e non so come
sia possibile!”
Regina, incuriosita da questo fatto, provò a lanciare una
sfera di fuoco ad Emma, senza dirle nulla, ma a pochi centimetri dalla donna,
questa palla si dissolse nel nulla.
Killian, arrabbiato per il suo azzardo, le
urlò contro “Cosa avevi intenzione di fare? Ti è dato di volta il cervello?”
“Volevo solo vedere questo scudo in azione e dare una
spiegazione!” disse Regina “E comunque non avrei fatto del male ad Emma, come
hai visto il mio potere è svanito prima che la colpisse!”
Emma sospirò di sollievo e disse “Regina, la prossima volta
che vuoi fare un esperimento su di me, avvertimi!”
“Hai detto che non sei tu a usare quei poteri e dubito che il
bambino possa essere così potente. Non sei curiosa di sapere cosa sia questo
fenomeno?” chiese Regina.
“Certo, ma potrebbe essere solo capitato quella volta e non
ho tanta voglia di rischiare la mia vita e quella del bambino, per soddisfare
la tua curiosità!” disse Emma seccata.
“Ho già detto che quella sfera non ti avrebbe colpito!” si
difese Regina.
“Avresti potuto sbagliare i calcoli o…” cominciò David
infastidito anch’esso.
“Ti devo forse ricordare che non sono nuova alla magia?”
disse Regina anch’essa infastidita dalle accuse.
“Smettetela!” urlò Gold piuttosto nervoso “A volte mi
sembrate solo dei poveri idioti. Non è tanto difficile capire perché si è
attivato quello scudo quando Emma è stata in pericolo!” disse Gold facendo la
stessa cosa che aveva fatto Regina, con una sola differenza. Lui usò il suo
bastone per colpire Emma, ma senza la minima intenzione di fermarsi. Voleva
colpirla e di fatto questo scudo comparve di nuovo.
Tutti guardarono Gold confusi ed esso spiegò “Ho usato
il mio bastone con l’intento di ferire
Emma, non ho fatto una finta come Regina. Ecco perché con me lo scudo ha
funzionato!”
Emma lo guardò ancora confusa e chiese “Vuoi dire che questo
scudo si attiva solo quando sono seriamente in pericolo?”
Gold scosse la testa “Non tu, ma il tuo bambino. È un potere
che sprigioni tu stessa a tua insaputa per proteggere la tua prole. È l’amore
materno o il vero amore che esiste tra madre e figlio…come preferite chiamarlo.
In genere questo potere rende immuni da cose di uguale e inferiore potenza rispetto
all’essere magico. Facendo un esempio se al tuo posto ci fosse stata Regina, il
pugnale non si sarebbe nemmeno accorto dello scudo, in quanto i poteri del
signore oscuro sono più potenti dei suoi, ma tu Emma…sei la salvatrice e
l’essere più potente al mondo!”
“Non mi sembra di essere così potente. Tu sei sempre stato
più potente di me!” disse Emma.
“Solo perché non ti sei mai impegnata. Dato che i miei poteri
derivano da una parte dei poteri di un salvatore oscuro, è palese che una volta
risvegliati i tuoi in modo definitivo, tu possa sconfiggermi. Tu non te ne
accorgi, ma sono sicura che Regina, proprio come me è in grado di percepire una
notevole aumento di potenza nei tuoi poteri!” disse Gold, che ricevette una
conferma da Regina.
“Emma, aprire portali temporali è una cosa che si è sempre
ritenuta impossibile, tu invece ci riesci come se fosse un gioco. Questo la
dice lunga sulle tue capacità!” disse Regina.
Emma non era certa delle parole di Regina. Era vero che era
riuscita a creare un portale temporale, ma era anche vero che non sapeva se
sarebbe nuovamente riuscita in un impresa del genere e nonostante quello che
Gold e Regina le dicessero, lei non si sentiva più potente, al contrario si
sentiva esattamente come prima, insicura delle sue capacità. Il fatto che fosse
protetta da uno scudo magico avrebbe dovuto tranquillizzarla, ma come
quell’essere era riuscito a trovare un altro modo per ucciderla, avrebbe potuto
benissimo trovare un metodo per raggirare quello scudo e quindi poteva benissimo
non sopravvivere a un altro scontro con lui.
“Scusate ragazzi, ma…questo essere ha rubato il pugnale per
uccidere Emma, ma potrebbe controllare Tremotino?”
chiese Belle preoccupata dall’eventualità, dato che una cosa del genere era già
successa.
Emma e Regina si guardarono e sospirarono prima di mettere al
corrente tutti del tentativo di quell’essere di uccidere Tremotino
del passato e il fatto che ora aveva a disposizione il pugnale, oltre a
comandarlo, poteva farlo cadere sotto il suo possesso e ucciderlo facilmente
rientrando nuovamente in possesso dei suoi poteri.
Detto questo Tremotino si recò con
fare agitato nel suo retrobottega, dove cominciò a fare un gran baccano.
“Tremotino, cosa stai facendo?”
Chiese Belle preoccupata per il marito, in quanto si poteva ben vedere
l’agitazione che in quel momento stava provando.
“Non ho nessuna intenzione di restare fermo mentre
quell’essere decide di venire ad uccidermi per riprendersi i poteri. Non cederò
senza a combattere!” disse Gold determinato.
“Sbaglio o avevi detto che quell’essere è più potente di te e
che non c’è un modo per contrastare quel pugnale?” chiese Killian.
Gold lo guardò seccato “Cosa dovrei fare allora? Restare
fermo senza fare niente? Non ho tutta sta voglia di morire, oltre al fatto che
anche io ho una famiglia da proteggere e se quell’essere entrasse nuovamente in
possesso dei suoi poteri, potrebbe diventare una minaccia difficile da
contrastare, perché avrebbe gli stessi poteri di Emma, in quanto salvatore
anch’egli, se non di più!” disse Gold, facendo sussultare i presenti a quelle
parole.
“Cosa vuoi dire con se non di più. Quell’essere riacquistati
i suoi poteri dovrebbe almeno avere la stessa potenza di Emma, non superiore!”
disse David preoccupato.
“Ti ricordo che quando Emma ha ucciso Killian,
quando erano entrambi signori oscuri, ho acquisito i poteri di tutti i signori
oscuri, compresi i poteri di vostra figlia!” disse Gold.
“Allora andando a sommare i poteri oscuri di centinaia di
persone, dovresti essere tu l’essere più potente esistente!” disse Regina “E tu
stesso hai detto che Emma è più potente di te!”
“L’ho detto e lo ripeto. Con i poteri di tutti i signori
oscuri, sono più potente del signore oscuro che ero una volta. In sostanza,
ogni signore oscuro ha una potenza diversa dall’altra, in base a quanto si è
predisposi alla magia, ma anche il più inutile essere al mondo che non ha
alcuna affinità con la magia, acquisendo
i poteri del signore oscuro, diventa temibile di fronte alla maggior parte
delle persone non dotate di poteri. Io rispetto al mio predecessore ero più
potente, perché a quanto sembra, nonostante la mia codardia, se avessi
praticato le arti magiche, qualcosa sarei stato in grado di fare. Emma se
avesse ceduto al male, sarebbe stata la più potente signore oscura, in quanto
possedeva già di suo dei poteri magici molto potenti. Tu Regina come signora
oscura, saresti stata più potente di me, perché hai parecchie doti in fatto di
magia. In pratica i poteri del signore oscuro ti danno dei poteri molto forti e
questi vanno a risvegliare i poteri che il prescelto avrebbe avuto se avesse
deciso di praticare le arti magiche come hai fatto tu Regina. Quindi io quando
ho assorbito i poteri dei signori oscuri, ho semplicemente aggiunto ai miei
solo il di più, quello che io ancora non avevo. Non ho sommato nella loro
interezza tutti i poteri! Mettendola sui numeri, se io avevo il 50% della
potenza e un altro signore oscuro il 60%, acquisendo i suoi poteri non avrei
fatto 50 più 60, ma avrei acquisito quel 10% in più che non avevo!”
“Ma se hai assorbito anche i poteri di Emma allora…” cominciò
Killian.
“Emma non ha mai ceduto all’oscurità, quindi solo una piccola
parte dei suoi poteri è stata contaminata e quella parte mi ha reso più
potente, ma non tanto quanto la salvatrice!” disse Gold.
“Ma se è così che funziona allora, l’anti salvatore non
potrebbe aumentare i suoi poteri acquisendo nuovamente i tuoi, ne tanto meno i
miei, avendo la stessa potenza!” disse Emma.
“Mi dispiace contraddirti salvatrice, ma la faccenda è più
complessa. Entrambi potete accrescere i vostri poteri volendo, c’è pur sempre
un limite, ma potete. Inoltre tu è lui avete la stessa potenza, ma la natura
dei vostri poteri è diversa. La sua magia è oscura, la tua è di luce.
Possedendole entrambe diventerebbe inarrestabile per il semplice fatto che
possedendo le due magie più potenti conosciute, nessuno potrebbe contrastarlo.
Perché tu puoi perdere contro di lui e lui contro di te? Perché i vostri poteri
hanno nature diverse e una può prevalere sull’altra. Se fossero della stessa
natura, vincerebbe il più potente, se invece aveste la stessa potenza e la
stessa magia, diventerebbe una battaglia infinita, senza alcun vincitore. Per
questo non ci sono mai due salvatori nello stesso periodo. Come si dice, morto
un salvatore se ne fa un altro. Io, Aladin e te,
siamo tutti salvatori, ma nessuno coetaneo all’altro!” disse Gold mettendo fine
alla sua spiegazione.
“Ok, tutto questo è affascinante, ma dobbiamo trovare un modo
per impedire che quell’essere diventi ancora più potente di quello che è.
Allora qualcuno ha suggerimenti?” chiese
David preoccupato per l’intera situazione. Sua figlia anche con lo scudo, non
era fuori pericolo.
“Purtroppo non saprei cosa inventarmi per proteggere Gold da
una eventuale minaccia!” disse Regina.
“Dobbiamo limitarci allora a sperare che quell’essere non
abbia voglia di impossessarsi dei suoi poteri?” chiese Killian.
“Un modo ci sarebbe!” disse Emma, attirando l’attenzione su
di sè “Gold dovrebbe lasciare la città!”.