Storie originali > Soprannaturale
Segui la storia  |       
Autore: Caste96    01/02/2018    0 recensioni
Una guerra millenaria arriva sulla terra e 5 giovani vengono scelti per combatterla e per questo poteri antichi verranno risvegliati dentro di loro.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

NICHOLAS

 

 

 

 

La ragazza dai capelli rossi emise un altro gemito , il ragazzo di pelle scura teneva i pugni serrati così forte che sembrava che si stessero rompendo e una vena nella fronte continuava gonfiarsi sempre di più.

Zaira sorrise mentre i quattro nuovi arrivati si sistemavano affianco a lui, Nicholas non pote' non notare che il bambino dagli occhi grigi che aveva parlato prima continuava a fissarlo come se cercasse qualcosa dentro di lui.

-”Si, voi diverrete delle armi, diverrete dei guerrieri così formidabili che ci aiuterete nella nostra ultima missione.” disse Zaira.

“Guerrieri? Armi? Cosa state dicendo? Tutto questo è assurdo, come potrei mai aiutarvi? Mi avete visto?” esclamò disperato il ragazzino dai capelli neri.

“T'insegneremo noi, vedete voi non siete dei semplici ragazzi, il vostro Etheras ha scelto voi, combattere è nel vostro destino.” continuò il principe.

“E non avete neanche scelta.” disse senza mostrare la minima emozione il bambino dagli occhi grigi.

Dopo qualche secondo di silenzio Nicholas alzò gli occhi e chiese:

”Cos'è un Etheras?”

Zaira sorrise e disse:

“Vedi ragazzo l'universo è come un immenso organismo, accresce e degenera come voi o come il mio attuale corpo. Ogni pianeta ha un'energia propria che fa parte di questo grande organismo, possiamo dire che questa è una sorta di intelligenza che vede e sente e tutto, praticamente omniscente che cerca di mantenere l'equilibrio, ogni pianeta possiede questa energia e quando il pianeta ne ha bisogna l'Etheras interviene e come fa un organismo a difendersi? Libera degli anticorpi, voi siete questo, voi siete i suoi titani.”

“Le uniche minacce che vedo siete voi” disse avanzando il ragazzo di colore.

Il principe si rabbuiò, la luce cominciò a farsi più intensa.

“Minacce? Si dici bene Arek potremmo tranquillamente esserlo ma sei un illuso se pensi che nell'universo siamo solo noi gli unici esseri viventi nell'universo e se io e ciò che rimane del mio popolo siamo qui è solo perchè una minaccia c'è ed è reale ragazzino.”

Ci fu un'altra pausa ma questa volta non per incredulità ma per paura, la luce della stanza continuava ad aumentare mentre Zaira sembrava guardare il ragazzo di colore ma guardandolo attentamente si poteva notare che non stava guardando lui ,sembrava perso nei suoi pensieri.

Il bambino dagli occhi grigi si avvicinò al principe e disse qualcosa nell'orecchio di quest'ultimo che lo fece tornare in sé.

Tornò cosi a fissare i ragazzi e la luce tornò normale, continuò: “Ci sono tante razze presenti nell'Universo ma stanno diminuendo ogni secolo che passa, sempre di più, divorati da un'oscurità che non potete neanche immaginare, l'oscurità alimentata dagli Zerath rimasti. Loro sono i nemici contro cui dovremo combattere insieme, noi distruggeremo gli Zerath e così finalmente vendicherò il mio popolo.”

“Mi rendo conto che quello che vi sto dicendo è difficile da capire e immaginare, ma vi assicuro che è la verità e posso immaginare che vi possiate sentire come delle macchine da guerra ma non posso farci nulla,è il vostro destino, vi dovete rendere conto che siete le uniche possibilità rimaste al vostro popolo, al vostro mondo. “

Il bambino dagli occhi grigi che era rimasto affianco do Zaira avanzò fluttuando e disse:

“il vostro Etheras è giovane e forte, noi vi insegneremo ad usarlo. Col suo permesso principe noi torniamo nel sito” cosi dicendo si inchinò verso il principe e se ne andò insieme al gruppetto con cui era arrivato lasciandoo cosi nella stanza solamente Zaira e i cinque ragazzi.

“Bene, per adesso è tutto, fra 24 ore inizieremo l'addestramento, questa parte di astronave è vostra , tra poco arriverà il vostro pranzo.... mi stavo inoltre dimenticando di spiegarvi come fate a comprendere me e comprendervi tra voi visto che normalmente parlate lingue diverse, finchè sarete in questa nave parlerete nella lingua madre del mio popolo, voi non ve ne rendete conto ma lo state già facendo, in questa nave sarà sempre cosi. Vi lascio, vi consiglio intanto di fare conoscenza tra di voi ma non dimenticate di riposarvi, non avrete mai più un giorno libero per molto tempo.” e cosi dicendo se ne andò girando l'angolo del corridoio dove Nicholas si era seduto ad ammirare la Terra.

Rimanerono così i cinque ragazzi ma per un po' nessuno ebbe il coraggio di dire una parola.

Il silenzio venne interrotto nuovamente dai singhiozzi della ragazza dai capello rossi, Nicholas era indeciso se andare a consolarla ma la ragazza bionda lo precedette, si sedette cosi vicino a lei e la abbracciò, dopo quell'interminabile abbraccio disse dolcemente : “ Io sono Sarah”

“Barbara “ rispose l'altra singhiozzando.

“io sono Tom” disse avvicinandosi a loro il ragazzino dai capelli neri, aveva ancora gli occhi gonfi dal pianto di prima, ma ormai si era calmato.

“Io sono Nicholas” disse cercando di sorridere.

A questo punto Nicholas si girò verso il ragazzo di colore che era ormai l'unico a non essersi presentato.

“Come faccio a sapere che voi siete umani? Che non siete come loro?” disse lui a questo punto.

“Bhe innanzitutto non stiamo volando, poi non è il più immediato dei nostri problemi, una razza aliena ci ha rapiti e vuole addestarci a combattere le loro battaglie, sembra assurdo.” disse Nicholas mentre si guardava per bene attorno.

“Cazzo...” aggiunse Sarah sospirando.

Dopo qualche secondo il ragazzo di colore disse: “ Io sono Arek, vengo dal Kenya”

“Piacere Arek, io sono italiano, voi ?” chiese girandosi verso Sarah, Barbara e Tom che erano seduti in un angolo.

“Io sono canadese” disse Sarah, a quel punto Nicholas si soffermò a guardarla più attentamente, era veramente bellissima, i capelli biondi risaltavano sulla sua pelle candida, i suoi occhi verdi lo catturarono mentre lo guardavano loro volta.

“Io sono irlandese” disse Barbara.

“Io sono americano” disse allora Tom non guardando Nicholas visto che aveva la faccia poggiata sulle ginocchia .

Dopo le presentazioni Nicholas torna alla vetrata che dava sulla terra, lo spettacolo davanti alui lo catturava sempre di più, questa volta non fu il solo, anche Sarah lo seguì e senza dire nulla si sedette vicina a lui e si persero a guardare quel magnifico panorama senza scambiare una parola.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: Caste96