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Autore: biatris    19/02/2018    0 recensioni
Un nuovo anno è alle porte per Claire, giovanissima insegnante di un lussuoso liceo privato della capitale. Riuscirà la professoressa a farsi strada tra lezioni, scartoffie, verifiche e soprattutto nuovi alunni?
Un nuovo anno è alle porte anche per Giacomo, e con esso una nuova scuola dopo i fallimenti precedenti. Come sarà questo nuovo ambiente pieno di nuove lezioni, compagni, ma, più di tutto, nuovi docenti?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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GIACOMO POV
 
Erano passati quarantasette giorni. Quarantasette stramaledettissimi giorni, pensò Giacomo, dall'ultima volta che si erano parlati fuori da scuola.  Ormai era novembre ed iniziava a fare freddo. Quella mattina entrò in classe in ritardo, come al solito.
-Giacomo, pensi di poter fare quello che vuoi in questa scuola?- lo accolse la voce di Claire -Sono le otto e un quarto. Ora per piacere esci e vai in bidelleria. Entrerai alla seconda ora-
Giacomo guardò la donna perplesso. Non era da lei fare cose del genere.
-Prof, ma io...- tentò di protestare inutilmente.
-Le regole non sono diverse per te rispetto agli altri- disse solo lei.
Non gli rimaneva altro che andare in bidelleria, si disse Giacomo. Sospirò e scese al piano terra.
Mentre scendeva le scale un paio di professori salivano. Non erano suoi docenti, ma aveva un'idea di chi fossero.
-Va beh, io non so come faccia- disse uno dei due -Io al posto suo sarei già scoppiata...-
Non sapeva di chi parlassero, ma potevano tranquillamente parlare di Claire. Dopotutto la poverina aveva appena finito di urlare e sicuramente i due l’avevano sentita, vista anche la porta aperta.
Proseguì fino al pian terreno.
 
 
CLAIRE POV
 
Che cavolo le era preso? Si chiese Claire. Non aveva mai reagito così, ma quando Giacomo era entrato non era più stata padrona di sé stessa.
Certo, in fondo sapeva bene perché. L'aver scoperto di essere...oddio, non riusciva nemmeno a dirlo, di aspettare un bambino, la aveva sconvolta. E il bambino era suo, sicuramente, innegabilmente, inspiegabilmente. Si chiese ancora una volta come fosse stato possibile. Una volta sola era successo, si disse. Una di troppo, aggiunse la sua mente.
Si ripromise di parlargli il più in fretta possibile.
Proseguì con la lezione. Quando finì sistemò le sue cose. Vide Giacomo, prese un lungo respiro e gli disse
-Giacomo, potrei parlarti un attimo?-
Il ragazzo annuì e la seguì fuori dall'aula. Dopotutto non avrebbe potuto fare altrimenti. Era sempre una sua insegnante. Incontrarono il collega dell'ora successiva.
-Mi prendo un attimo Giacomo- disse.
L'uomo annuì. Claire portò il ragazzo in un'aula vuota.
Giacomo la fissava. Avrebbe voluto sapere cosa stava pensando.
Giacomo- esordì -Io...-
Cosa poteva dirgli? Il ragazzo continuava a fissarla.
-Prof, tutto bene?- chiese.
Per Claire fu troppo. Scoppiò a piangere disperatamente. Non riusciva a smettere. Non riusciva nemmeno più a respirare.
Il ragazzo ebbe paura. La guardava. Le si avvicinò. Poi la abbracciò in silenzio e la tenne stretta finché lei non fu calma.
-Ti va di dirmi cosa c'è?- le chiese piano.
Claire sospirò, poi tutto d'un botto disse.
-Sono incinta.-
 
 
GIACOMO POV
 
Giacomo era congelato sul posto. Claire era incinta. E presumibilmente il padre era lui. Cosa avrebbe dovuto fare? Come avrebbero fatto a gestire tutto? E cosa sarebbe successo se qualcuno lo avesse saputo? Era reato probabilmente. Si sentiva troppo piccolo per una cosa così grande. Dopotutto era ancora un ragazzino, andava ancora a scuola...
Si riscosse quando sentì Claire muoversi.
-Io...Non dovevo dirtelo...- farfugliò.
Cercò di scappare, ma Giacomo fu più veloce. La prese per un polso.
-Claire, che cosa stai dicendo? - le chiese -Certo che dovevi dirmelo! Tu aspetti un bambino! Tu aspetti il nostro bambino! Sei spaventata, anch'io lo sono, ma non ti lascerò affrontare tutto da sola!- disse deciso.
Claire lo fissò. Si asciugò le lacrime.
-Giacomo, io...Tu sei ancora un bambino...- disse.
Giacomo sorrise. Era incredibile come cercasse di proteggerlo anche in quella situazione assurda.
-Claire, sono un bambino che ha fatto una cosa da grandi. E ora ne pago le conseguenze da grandi. Non voglio lasciarti sola. E non voglio scappare dalle conseguenze delle mie azioni! E' anche il mio bambino, è il nostro bambino! - disse.
Claire sorrise tra le lacrime.
-Io...Grazie Giacomo- sussurrò.
Il ragazzo scosse la testa.
-Non avrai davvero pensato che ti lasciassi da sola ad affrontare tutto? - chiese.
Claire alzò le spalle. L’aveva pensato. E in fondo lui ne avrebbe avuto tutto il diritto. Aveva solo diciotto anni, si disse.
Giacomo la abbracciò.
-Come pensi di dirlo a tutti?- le chiese poi -Cioè, pensi di rendere pubblico quello che c'è stato tra di noi?-
Claire sospirò.
-Non ne ho idea. Non sapevo nemmeno come dirlo a te- ammise -Ma per ora e finché si riesce vorrei tenerlo per me, o meglio per noi. -
Giacomo annuì. Era d'accordo.
-Ora vado, mi daranno per disperso- le sorrise.
Claire annuì.
-Certo, ti accompagno in classe, mi prendo la responsabilità. - disse Claire facendogli strada.
 
 
CLAIRE POV
 
Quando Claire aprì la porta della terza D le sembrò che entrambi gli occhi di ognuno dei suoi alunni fossero puntati su di lei. Si domandò quanto ci sarebbe voluto perché tutti lo sapessero. Sperava che questo non sarebbe mai successo, ma la vedeva difficile.
-Scusami Maurizio, ho preso un attimo Giacomo perché c'era un piccolo problema- disse al collega.
Maurizio annuì e sorrise.
-Certo Claire, non preoccuparti, tanto non credo che se fosse stato in classe sarebbe stato molto diverso, vero Amati?- disse al ragazzo.
Giacomo sorrise un po' in imbarazzo ed andò a sedersi. In effetti il docente aveva ragione. Ma lui non ci fece caso. Non riusciva a togliersi quella parola dalla testa: incinta. Si sentiva come un condannato a morte in attesa del boia.
Claire invece uscì dall'aula. Quando chiuse la porta sospirò di sollievo. Forse sarebbe riuscita ad arrivare alla fine dell'anno. Forse.
  
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