Ehilà gente del Web,
ci sono parole per la mia assenza?, No
non credo ( è un anno e mezzo che non pubblico niente =( ) ,
potrei perdermi a
cercare mille giustificazioni ma, non c’è ne sono,
spero solo che apprezziate
che appena ho potuto ho ripreso in mano tutto per essere di nuovo qui,
se
qualcuno di voi ha ancora la forza e la pazienza di leggere questa mia
incasinata storia vi lascio al nuovo capitolo, non vi farò
ulteriori promesse
che finirebbero per essere sicuramente disinluse, posso solo dirvi che
ho
qualche giorno libero causa ( o fortuna) neve e sto passando queste ore
a
rispondere ai vostri commenti, e a buttare giù pagine e
pagine per mettere fine
a tutto il supplizio che è questo racconto.
Ci tenevo inoltre a dirvi che
nonostante l’epocale assenza ho
continuato a seguire tutti voi silenziosamente, leggendo ogni parola
che mi
avete scritto o innamorandomi di nuove e vecchie storie di bravissime
scrittrici che ho scoperto e che mi ha accompagnato in questi anni.
Vi mando un enorme bacio, siete
nel mio cuore sempre!
Una promessa, come una ricompensa per aver persistito nella vita da soli,
come il credere in noi e nella possibilità dell'amore,
una decisione da ignorare che semplicemente riemerge dal dolore del passato,
un'alleanza che lega due anime, ma le separa dai precedenti legami,
la celebrazione di una facile vittoria, e la sfida che ne precede.
Perché in due si è meglio che da soli come una squadra dopo la tempesta dei mondi.
Per questa notte è una semplice formalità,
solo un annuncio al mondo dei sentimenti che esistono da lungo tempo,
promesse fatte tanto tempo fa,
nello spazio dei nostri cuori >
Non è possibile, sto sicuramente sognando, non
può essere nient’altro che un
sogno, non posso credere che lui sia qui, ora, e che soprattutto mi
stia
davvero baciando, ma non appena lo sento afferrarmi con forza i capelli
capisco
che lui è qui, è davvero qui.
“ Akito”
Per un attimo si stacca da questo bacio e mi osserva, non voglio che
questo
succeda, non voglio che questo succeda mai più, me ne frego
se è sbagliato, me
ne frego se questo farà male a qualcuno, io lo voglio, io lo
amo ed è l’unica
cosa che conta, lui sembra avermi letto nel pensiero perché
si rituffa sulle
mie labbra con più urgenza di prima, lo voglio dentro di me,
adesso.
Non mi importa se a qualche metro di distanza la mia Aya sta soffrendo,
non mi
importa se il mio ragazzo e la mia migliore amica sono al piano di
sotto, devo
averlo, afferro con forse troppa veemenza la sua camicia che finisce
sul
pavimento, dandomi la possibilità di bearmi di nuovo del suo
corpo perfetto,
accarezzo ogni singolo centimetro del suo petto, e sento il suo cuore
rimbombare contro la mia mano, quasi a volermi ricordare che ogni suo
battito
mi appartiene, lui mi osserva con aria stupita forse non si aspettava
una tale intraprendenza
da me.
“ Fa l’amore con me, ora”, riesco a dar
voce ai miei pensieri, e mentalmente
spero con tutta me stessa che accolga la mia richiesta che risulta
più
disperata di quanto vorrei, lo sento afferrare il mio vestito con un
incertezza
che mi spaventa a morte, mi aspetto che da un momento
all’altro mi allontani e
se ne vada da qui, forse per sempre.
“Sana io…non” il panico si impossessa di
me, non vuole, non mi vuole più, il
cuore mi batte cosi forte che rischia di esplodere, perdonami,
perdonami amore
mio non faccio altro che farti soffrire.
“Scusa…io non so, io…non ho il diritto
di”, sento le sue dita appoggiarsi sulle
mie labbra, segno che ora è lui che vuole parlare
“ Non pensare che non voglia, non c’è
niente che vorrei di più…ma non posso, non
riesco più a gestire questa situazione, e dopo quello che
è successo a Tsu io”
“ Ti sei pentito?”
“ Mai….ma ho capito che quello che abbiamo fatto
è sbagliato, e voglio provare
ad andare avanti…senza di te”, senza di me? Vuole
andare avanti senza di me?
No! non è possibile.
“ Fuka e Nao non se lo meritano”, sussulto non lo
aveva mai chiamato per nome,
lui, il mio ragazzo...
“Hai ragione”, so che l’aveva, ma non
riesco ad accettarlo, perché deve finire
cosi?
“ Dovresti andare” che senso ha lottare ancora,
anche l’ultimo briciolo di
speranza era miseramente caduto al suolo, come un soldato perito in
battaglia.
Lo vedo voltarmi le spalle, sapendo che questa volta non si sarebbe
più voltato
indietro, era definitivamente finita e l’unica cosa che avrei
potuto fare,
l’unica scelta che mi restava era dimenticare….
POV. AYA:
Osservo il piccolo led luminoso che scandisce attimo per attimo il
tempo che
passa, tre, tre e un minuto, tre e due minuti, tre e…nuove e
calde lacrime mi
appannano nuovamente la vista, so bene che quello che è
successo era
inevitabile, anche se avessi taciuto, anche se avessi scelto di
rinunciare a
Gomi niente sarebbe cambiato, non avrei mai potuto sposare Tsu, non
avrei
proprio potuto farlo, non lo amavo, o meglio, non lo amavo
più e per quanto il
distacco mi facesse, e mi farà sicuramente soffrire
è la cosa giusta da fare,
non è giusto condannarlo ad una vita miserabile con una
donna che non lo
meritava, doveva essere felice, doveva esserlo per forza….
“Aya?”, oh Gomi, che cosa ci sta succedendo?
avevamo immaginato un centinaio di
volte questo momento, lo avevamo sognato e desiderato cosi tanto, ed
ora che
sta succedendo non riusciamo nemmeno a guardarci in faccia
“ Dormi?”, come avrei potuto? Il riposo
è un lusso troppo grande per una come
me
“No”
“Hai bisogno di qualcosa?” di te, stringimi
“ No, grazie”
“Okay, vado nella mia stanza a fare le valigie”
“ Okay”
“ Aya…mi dispiace, non avrei mai voluto che
finisse in questo modo, che lo
scoprissero cosi, ma non potevo rinunciare a te, non potevo permettere
a Tsu di
chiederti di…spero mi perdonerai”, perdonarlo? e
di cosa? Per aver avuto il
coraggio che io non ho, e non ho mai avuto?, io ti amo Gomi, ma
stanotte non
riesco proprio a dirtelo, stanotte proprio non posso.
“ Gomi io…”, un colpo alla porta fa
sussultare entrambi, una piccola massa di
capelli rossi fa capolino e chiede il permesso per entrare, come se lei
ne
avesse mai avuto bisogno.
“Sana entra pure, io stavo andando”
“No Gomi non andartene per colpa mia”, non
è per colpa tua amica mia, la colpa
è solo mia
“ Devo preparare le valigie, buonanotte” e le
dedica un sorriso talmente finto
che sento il cuore perdere un battito, perdonami amore.
“Ciao”
“Ciao”
“Come ti senti?”, vuota, colpevole, vigliacca, un
mostro...
“ Starò bene”
“ Certo che si”, oh Sana, non ci credi nemmeno tu
“ Ho pensato di portarti una cosa” e mi passa una
tavoletta di cioccolato,
bianco con nocciole, il mio preferito, le sorrido mentre si siede sul
bordo del
letto accarezzandomi i capelli.
“ Ti ricordi quella volta in terza liceo quando litigai con
Hisae e Fuka per
quella stupida festa?*, loro non mi parlarono per settimane, ma tu, tu
eri li,
stavi al mio fianco nei corridoi e mi difendevi da ogni loro
occhiataccia, per
non lasciarmi sola hai finito per farti odiare anche tu, sai Aya non te
l’ho
mai detto ma, quel gesto è stato il più bello che
qualcuno abbia mai fatto per
me, in quel momento ebbi le conferma di quanto sia importante la nostra
amicizia, e voglio dirti che qualunque cosa farai, qualunque errore
commetterai, io sarò sempre dalla tua parte”
“Sana”, le sue parole cosi sincere, cosi belle non
possono impedire a nuove
lacrime di cadere, mi sorride e sposta il mio corpo troppo stanco per
sdraiarsi
al mio fianco, l’abbraccio immediatamente incapace di dire
anche solo una
parola.
“ Ti perdoneranno, ne sono convinta”
“ Lo spero, lo spero davvero”
“ Sarà cosi…deve essere
cosi”, e anche se mi da le spalle i miei occhi
registrano una lacrima che solca la sua guancia, so che quelle parole
non sono
un incoraggiamento solo per me, e devo farlo, devo aiutarla.
“ Che succede?”, la sento sussultare, ti conosco,
meglio di quanto credi
“ Niente”, so che in questa notte non vuoi farmi
carico anche dei tuoi problemi
“ Sana”, sospira, sa che non intendo arrendermi
“ Se ne è andato, questa volta per
sempre”, cosa?, come è possibile?, e
perché
lei ora è qui? possibile che non l’avesse
trattenuto?
“ L’ho lasciato andare” mi risponde come
se avesse letto nella mia testa la
domanda, “ ero pronta a dire la verità, io pronta
sul serio questa volta, ma a
quanto pare è tardi” oh mia piccola Sana.
“Sono sicura che cambierà idea”, ero
davvero sicura?, no per niente.
“ No Aya, mi ha detto chiaramente che intende continuare la
sua vita senza di
me”, questo significava solo una cosa, avrebbe continuato a
stare con Fuka
“ Avrà il suo lieto fine con lei, fine della
storia”
“ La storia non è finita”, no non poteva
essere finita.
“ E’ cosi Aya….lui non mi ama
più”
“ Non ci credo, a questo no”, tsk, lui non
l’amava più? l’amore tra quei due
era più forte della certezza stessa che il sole sorgesse
ogni giorno, avrei
creduto a tutto nella vita, tranne che a questo
“ Fidati, è la verità…ma lo
sai?, forse è meglio cosi, forse siamo
semplicemente destinati a rimanere legati senza poterci mai veramente
unire,
come una di quelle storie che leggi nei libri, di cui ti innamori
follemente ma
che sai già dalla prima riga, che sarà destinata
a finire male”
“come Romeo e Giulietta”
“ Lo sai Aya?”
“ Cosa?”
“ Ho sempre odiato quella storia”
*******************
POV. FUKA:
Sono passate da poco le tre, Naozumi era salito in camera per riposare un pò so che domani pagherò amaramente questa notte senza sonno, ma non riesco a dormire, ripenso a Tsu, Hisae, Gomi e Aya, Aya…avevo sempre rispettato quella ragazza, la consideravo un amica leale, una fidanzata leale, una persona leale, come era stato possibile che lei, proprio lei, avesse fatto una cosa simile.
Afferro la bottiglia di vino sul tavolo ancora imbandito per la cena di addio a questa casa, ignari del fatto che gli unici addii ci furono solo tra le persone, le persone che avevo sempre chiamato amici, senza mai sapere che in realtà, non li avevo mai veramente conosciuti.
Mi ritrovo ad aver bisogno di sedermi sulla veranda nonostante la temperatura non proprio mite, ma stare in questa stanza testimone della fine di due amicizie e di due amori è troppo per me, mi chiedo se mi sarei mai accorta della verità, se avessi guardato meglio, avrei colto uno sguardo?, avrei catturato un sorriso?, avrei percepito un desiderio proibito? no!, non credo, ero consapevole dal momento esatto in cui entrai a far parte di quel gruppo cosi strano che sarei per sempre rimasta quella nuova, quella arrivata dopo, l’amica di serie B, quella che non aveva visto nascere l’amore tra Tsu e Aya, quella che non aveva visto il cambiamento tra Hisae e Gomi, quella che non aveva assistito alla trasformazione del ragazzo che amava, legandolo ad un'altra per il resto della vita, lei, Rossana, sua croce e delizia, amica e nemica da sempre, talvolta alleata, troppo spesso rivale per colpa di quegli occhi che tormentavano entrambi i nostri cuori, anche se la consapevolezza che fosse una causa persa sin dall’inizio non mi aveva abbandonata nemmeno per un secondo dai tempi delle medie, sapevo allora come lo so ora che Akito non mi ama, e se per un qualsiasi folle motivo un giorno l’avesse fatto, non sarà mai lontanamente simile a quello che lui prova per lei, centinaia e centinaia di volte in questi anni pensai di lasciarlo andare, ma non ci sono mai riuscita, stasera però, avevo avuto la prova di quanto in realtà, fosse semplice, Aya e Gomi lo avevano fatto, e io? Ero forse più stupida? ,o meno coraggiosa di loro?, certamente no!, in questa notte, che è la notte dei nuovi inizi, dovrei scriverne uno nuovo anche per me, sospiro cercando la forza necessaria per desiderarlo davvero…un nuovo inizio.
E’ ormai l’alba quando decido di lasciare ogni mia indecisione alla notte appena trascorsa, ad ogni passo me ne convinco sempre più, si!, lascerò Akito e potrò andare avanti, cercando finalmente un amore che sia soltanto mio, con la coda dell’occhio vedo Aya e Sana dormire abbracciate, le osservo a lungo consapevole che quando il sole sorgerà, niente per nessuno di noi, sarà più lo stesso, raggiungo fiera e sicura la stanza che condivido con l’uomo che avevo amato per tutta la vita, sarebbe stata dura lasciarlo?, certamente si, non era la mancanza d’amore a farmi agire, ne tanto meno la mancata voglia di stare con lui, ma era necessario che qualcuno mettesse la parola fine a questo finto e triste rapporto di facciata, addio mio primo amore non ti dimenticherò, mi sorprendo nello scoprire che non sta dormendo ma ben si mi aspetta sveglio con un bicchiere vuoto in mano, ci guardiamo un secondo che sembra infinito, occhi negli occhi, ad anime scoperte.
“Sei sveglio”
“ Ti aspettavo”
“ Non l’hai mai fatto”, una parte di me si pente immediatamente di averlo detto non volevo un epilogo patetico, lo era già stata tutta la nostra storia.
“Hai ragione”, sussulto, non mi aspettavo questa risposta
“ Akito devo parlarti”
“ Anch’io”
“ So già quello che vuoi dirmi”, vuoi lasciarmi per lei, ma non te lo permetterò
“ No, non credo”, davvero? Mi riteneva così stupida?
“ Penso che sia giunto il momento, Akito credo….anzi sono convinta che noi dovrem”
“ Ricominciare daccapo, un nuovo inizio…insieme”
“Cosa?”
“ So che ultimamente, anzi no, so che sono sempre stato un pessimo fidanzato per te, ti ho sempre dato poco e niente in tutti questi anni”, non è possibile, mi stava veramente dicendo questo?
“ Akito io”
“ Ascoltami Fuka, ti chiedo solo di darmi una possibilità”, lo avevo fatto per anni
“ So che non me lo merito, ma dopo quello che è successo a Tsu e Hisae ho finalmente capito che non si può dare per scontata la fiducia che gli altri hanno per te, e che se hai la fortuna di trovare qualcuno che ti ama per quello che sei veramente, e non ti abbandona anche se lo meriteresti, non puoi farla andare via, per ciò ti chiedo….non lasciarmi andare via”, mi stava veramente chiedendo di non lasciarlo?, vorrei poterli urlare che no, non meritava un'altra possibilità, che meritava ogni sofferenza per averla sempre chiusa fuori per fare posto ad un'altra
“ Io non so cosa dire” e non lo sapevo davvero, dio, possibile che avesse davvero capito che me ne stavo andando e che veramente non volesse perdermi?
“ Non devi dirmi niente, ti chiedo solo di pensarci….lo farai?”, come potevo non farlo, io ti amo
“Si”
“Okay”, e ciò che accade dopo mi lascia completamente senza parole, le sue braccia su di me, mi sta abbracciando, lo aveva mai fatto?, non me lo ricordo, il suo non è un abbraccio qualunque, mi stringe a sé con possesso, con disperazione come se avesse davvero paura di un mio rifiuto, avvicina le sue labbra al mio orecchio provocandomi un infinità di brividi…
“Ricordati di questa notte perché l’inizio di tutto”POV.
NAOZUMI :
Il
ritorno a casa da
quella che doveva essere una semplice vacanza tra amici si era
trasformata in
una guerra tra fazioni, da una parte c’era Tsu, Hisae, Fuka e
Akito, dall’altra
Aya, Gomi e Sana, la mia Sana, soffriva molto per tutta la questione,
aveva
promesso ad Aya di non lasciarla ma essere costretta a schierarsi per
lei era
molto più dura di quanto volesse dare a vedere, tecnicamente
nessuno aveva
chiesto di farlo ma era chiaro che esistesse una frattura, lo si notava
in sala
mensa, dalla disposizione dei banchi in classe, da come si salutavano
all’uscita
di scuola, io dalla mia cercavo di distrarre Sana ogni volta che
potevo, non
conoscevo bene nessuno dei suoi amici, e non avevo una confidenza tale
da
potermi immischiare e sospettavo che lei non avrebbe nemmeno voluto che
io lo
facessi, l’unico mio ruolo era quello di farla ridere,
passarla a prendere a
fine lezioni, in sostanza, comportarmi come sempre.
Passarono
i giorni,
le settimane, i mesi, precisamente due, mancava poco alla fine
dell’anno
scolastico e vedevo Sana stranamente impegnata negli studi, se non la
conoscessi da anni avrei detto guardandola da fuori che era la classica
secchiona, passava intere giornate sul suo pc a scrivere tesi, leggere
libri,
esercitarsi nella matematica, e anche se agli occhi di tutti quelli che
la
conoscevano poteva sembrare una barzelletta, non lo era, era diventata
brava, davvero
brava, sospettavo che quell’ improvviso cambiamento
dipendesse dal fatto che le
cose tra tutti loro peggioravano ogni secondo di più,
ricordo ancora quel
giorno di metà aprile, aspettavo appoggiato alla mia auto
che Sana uscisse da
scuola, la vedi ridere e scherzare con Aya camminando a braccetto,
sorrisi a
mia volta, successe tutto molto velocemente, Hisae camminava al fianco
di Fuka
e qualche passo indietro potei vedere Hayama e Tsu, non so
tutt’ora cosa scatenò
quella reazione, Hisae diede una spallata molto poco accidentale ad Aya
facendole cadere rovinosamente tutti i libri per terra, per me fu
istintivo
andare ad aiutarla, le sorrisi notando una lacrima che cercò
subito di
nascondere, con la coda dell’occhio vedi il volto di Sana e
sapevo che sarebbe
scoppiata da un momento all’altro la conoscevo troppo bene.
“
Hisae”, lei si girò
a guardarla come se fosse un povero verme schiacciato da una suola di
scarpe,
sentii dentro di me la rabbia montare, nessuno poteva guardare cosi la
mia Sana
“Cosa?”
“
Come cosa? l’hai
fatto apposta chiedile scusa”, amavo il suo coraggio, la sua
incorruttibile anima
da paladina della giustizia, la sfidò con uno sguardo da
< sto
aspettando> che mi fece quasi ridere.
“
Non è colpa mia,
era in mezzo ai piedi ”
“
Era in mezzo ai
piedi? davvero?”, Aya afferrò la mano di Sana come
ad intimarla a finirla li,
sapendo che no, non l’avrebbe finita li
Vidi
Hisae
avvicinarsi pericolosamente a lei, voleva quello scontro, lo stava
aspettando,
osservai Hayama muovere qualche passo nella loro direzione pronto a
scattare
per dividerle e per quanto odiassi quel loro simbiotico rapporto dovevo
ammettere
che la conosceva come le sue tasche, forse anche meglio.
“
Si in mezzo ai
piedi, ma è naturale farlo giusto?, si è messa in
mezzo tra me e Gomi, si è
messa in mezzo tra Gomi e Tsu, e quando ti metti sempre in mezzo prima
o poi
finisci a faccia a terra, e quando finisci a terra cara Aya puoi solo
che
strisciare come la lurida traditrice, bugiarda e puttana che
sei”
Dritto,
preciso, in
pieno volto, lo schiaffo che la colpisce rimbomba così forte
che metà del corpo
studentesco si gira a guardare verso di noi, siamo tutti completamenti
sconvolti
nessuno si aspettava una cosa del genere da Sana.
“Meglio
essere una
puttana che una frigida stronza come te, invece di chiederti
perché Aya abbia
tradito te, chiediti perché l’ha fatto il tuo
ragazzo”, sussulto questo era
troppo anche per lei, non avevo mai pensato che parole cosi cattive
potessero
uscire dalla bocca di colei che avevo sempre considerato perfetta, e
come se i
miei pensieri gli fossero entrati nella testa, indietreggia di qualche
passo,
colpita dalla violenza delle sue stesse parole.
“
Io….Hisae scusami,
non volevo dirlo”
“
Tu per me sei morta”,
scandisce ogni sillaba in modo che il messaggio gli arrivi chiaro e
forte, la
notizia di quello scontro doveva aver fatto velocemente il giro
dell’istituto perché
vedi arrivare a gran velocità Gomi che subito
aiutò Aya ad alzarsi ancora in
ginocchio tra i libri, “Tu per me sei morta, lo siete tutti e
tre” regalando un
ultimo glaciale sguardo anche alla coppia di sfortunati amanti.