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Autore: StephEnKing1985    11/03/2018    0 recensioni
Brian è fidanzato da dieci anni insieme a Corrado. La loro sembrerebbe un'unione felice, almeno dal lato di Corrado: ha un lavoro che gli piace, vive in un bell'appartamento e ama il suo ragazzo. Purtroppo da parte di Brian invece, qualcosa non va: da troppo tempo egli avverte la mancanza di rapporti fisici con Corrado, per questo comincia a chiedersi se lo desideri e lo ami ancora.
Alla ricerca di conferme e di una risposta, durante una serata in discoteca Brian s'imbatte in Riccardo, affascinante quanto misterioso artista, con cui incomincerà un rapporto clandestino.
Durante i loro incontri, Brian finirà per innamorarsi del tenebroso Riccardo, con ciò mettendo in discussione la sua relazione decennale con Corrado. Tormentato dai dubbi, il povero Brian dovrà prendere una decisione: continuare la sua relazione con Corrado e abbandonare Riccardo, o proseguire quest'ultima, con tutto ciò che ne conseguirebbe...?
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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1.

 

 

 

Brian aprì gli occhi nella stanza immersa nella penombra del primo mattino, illuminata solo dalla luce diafana delle prime ore del giorno. Accanto a lui, Corrado dormiva profondamente. Ancora mezzo addormentato, l’osservò per un momento: il ragazzo dormiva con il braccio sinistro sotto il cuscino, come se si sorreggesse la testa. Le gambe erano divaricate, ma non abbastanza da togliergli spazio.

Osservò la piccola foresta di pelo sul suo petto carnoso, ed i capelli, che da castani stavano iniziando a perdere il pigmento originario, diventando grigi. La mano destra era mollemente poggiata sul fianco, in direzione del bassoventre, dove sotto al tessuto dell’intimo, c’era un rigonfiamento promettente.

Invogliato da tale visione, Brian si avvicinò al suo ragazzo, gli prese il braccio destro e gli scivolò sotto, aderendo con il sedere al rigonfiamento, quindi armeggiò per abbassarsi le mutande. Dietro di lui, Corrado dormiva ancora, come un angioletto in sovrappeso.

Continuando ad armeggiare, Brian sbuffò, quindi si girò nuovamente e lo guardò. La voglia era ancora tanta, ma Corrado sembrava non reagire. Sospirando pensò che magari per quella mattina si sarebbe potuto accontentare di un giochetto innocente.

Scivolò sotto il piumone come un’anguilla.

Ancora mezzo addormentato, Corrado si svegliò del tutto quando si sentì bagnato dalle parti del suo pene. Accortosi di cos’aveva causato quella sensazione, si mise a ridacchiare imbarazzato.

- Amore… no, dai… - biascicò, cercando di sottrarsi al gioco del suo ragazzo.

- Dai tu… – mormorò Brian da sotto la coperta – …lasciami giocare. E poi tu sei eccitato, quindi…! –

- Sì ma devo andare a pisciare, scemo… è per quello che sono dritto. – sentenziò con una risatina, mentre carezzava i capelli biondi e arruffati del suo boyfriend, che lo ignorò bellamente.

Cercò di sottrarsi al giochetto di Brian chiudendo leggermente le gambe salvo poi riaprirle per paura di soffocare il fidanzato, desiderando che smettesse prima che la troppa eccitazione gli impedisse definitivamente di urinare in un secondo momento.

- Amore…? Dai, mi lasci andare a fare la pipì? Se continui così non riuscirò più a farla. –

- Uffa… - Brian smise di dilettarsi nel suo giochetto, sbuffando e passandosi il dorso della mano sulle labbra. Guardò il suo ragazzo con un’espressione leggermente imbronciata.

Corrado gli andò vicino e lo prese a sé, ma Brian gli si sottrasse.

- Non stavi andando male, comunque… - disse, in una voce bassa e sensuale che Brian non mancò di apprezzare. Il ragazzo biondo allora gli si accoccolò addosso, e Corrado lo baciò dolcemente sulle labbra.

- Buongiorno, cucciolotto mio – lo salutò.

- Buongiorno, cucciolone mio – rispose Brian, allungandosi su di lui come un gatto. Lo guardò da sotto con un sorriso.

 

Da un paio d’anni a quella parte, Brian si era abituato al fatto che il suo uomo avesse in mente altro, oltre al sesso. In tutto quel tempo non erano certo mancate le occasioni per farlo (eccetto i periodi in cui Corrado era in trasferta per via del lavoro), però, semplicemente, non era successo.

E Brian avrebbe dato chissà cosa affinché accadesse, mentre si chiedeva se l’attrazione, il desiderio e la complicità fossero ancora presenti nel loro ménage.

Da parte sua, Brian li provava nei confronti di Corrado, ma quest’ultimo forse non era dello stesso avviso. Un po’ di tempo prima avevano anche affrontato l’argomento, ma era stata una vittoria a metà: alla domanda di Brian “ti interesso ancora?”, Corrado aveva risposto di sì, ma aveva anche aggiunto che fare l’amore con lui era una cosa talmente bella e unica che, temeva, si sarebbe sciupata facendola troppo spesso.

Lì per lì Brian si era sentito lusingato da tale eleganza, ma questa non bastava a soddisfare i suoi bisogni fisiologici e, ancor di più, il suo bisogno di sentirsi ancora desiderato da un ragazzo.

Come uscire da quella situazione? Apparentemente non c’era via di fuga, a meno di non voler tradire Corrado. Ma quella era una strada che Brian non avrebbe mai voluto percorrere: tanto casino non valeva un po’ di sesso, e a Brian il casino non era mai piaciuto.

Però i momenti in cui avrebbe accettato volentieri dei casini (tipo un partner sessuale innamorato di lui che gli si presentava sotto casa facendogli una scenata come aveva fatto Carlo, il suo migliore amico) pur di sentirsi soddisfatto non erano mancati, dal momento che Corrado sembrava vivere in un mondo tutto suo.

 

Seduto al tavolo di cucina, Brian stava spalmando Nutella su alcuni waffles appena sfornati, mettendoli poi su un piatto. Poco dopo udì il rumore dello scarico dell’acqua e la porta del bagno che si apriva, rivelando Corrado ancora in canottiera e mutande che si stiracchiava, avvicinandosi al tavolo.

- Mmm…! Che profumino di waffle! –

- Fatti da me in persona, non te lo dimenticare. –

- Ah, che bello avere un fidanzatino come te… bello, dolce… e anche bravo a cucinare! –

- Scommetto che è l’ultima la qualità più importante per te, vero? –

Mentre masticava, Corrado fece l’occhiolino e rispose – Ci puoi scommettere, baby. –

Brian rise dell’espressione soddisfatta di Corrado, con le labbra sporche di nutella. Fece per asciugargliele con un tovagliolo, ma poi si trattenne e andò direttamente a baciargliele.

Corrado rispose al bacetto, sporcandogli a sua volta le labbra.

- Dovremmo provarlo qualche volta a letto. Lei che ne dice ingegnere? –

- Dico che ha avuto un’ottima idea, Signorino. – rispose, quindi riprese a mangiare i waffle, godendoseli in silenzio, mentre Brian lo guardava.

Allora Brian allungò un piede sotto il tavolo, andando ad accarezzare la gamba di Corrado.

- E che ne direbbe di provarla subito…? –

Corrado ridacchiò, mentre finiva l’ultimo waffle e beveva il caffè. – Mi piacerebbe… ma devo scappare a lavoro. Riunione importante, oggi. Non ti dico che palle… -

Brian sospirò, alzandosi dalla sedia.

- Mi dispiace, amore. –

- Non preoccuparti – rispose solamente – il lavoro è lavoro. –

Corrado gli andò vicino e gli regalò un bacio su una guancia e poi sulle labbra.

– Ehi. Brian. –

Brian lo guardò.

- Lo sai che ti amo, vero? –

- Sì. –

- Tu mi ami? –

- Sì. Uomo impegnato. –

Corrado sorrise, quindi lo prese a sé e l’abbracciò dolcemente, andando a baciargli il collo. Brian abbracciò forte il suo ragazzone, godendosi le sue labbra calde ed il suo profumo.

- Stasera cerco di tornare presto, così magari ci si diverte – sussurrò in un orecchio, quindi Brian gli saltò letteralmente addosso, aggrappandosi a lui come un koala.

- Io ti voglio adesso – mormorò, baciandolo. Corrado rispose ai baci, ma non si lasciò corrompere da tanto impeto. Brian allora saltò giù da lui e gli sorrise civettuolo.

- Vado a vestirmi, altrimenti andrà a finire che mi licenzieranno – mormorò Corrado con un sorriso.

 

- Aspetta amore! – esclamò Brian, mentre Corrado apriva la porta d’ingresso.

- Cosa c’è? –

- Stavi dimenticando l’alimentatore – rispose Brian, porgendogli il cavo bianco del suo portatile.

- Ah già! Grazie amore. Meno male che ci sei tu…! –

Brian gli sorrise. Corrado lo premiò con un ultimo bacio, quindi lo salutò ed uscì di casa.

Rimasto solo, Brian andò in bagno. Si guardò allo specchio, valutando se farsi la barba o meno, quindi andò a sedersi sul water. La voglia era ancora tanta, quindi doveva trovare qualcosa per soddisfarla. Si alzò dal water e andò a sedersi sul divano, dove sul tavolino era poggiato il suo portatile.

Fece volare i tasti sulla tastiera, collegandosi ad un sito.

E anche oggi, mi tocca fare a mano, pensò, mentre sceglieva un filmino e dava sfogo alla sua voglia insoddisfatta.

   
 
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