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Autore: Ms Mary Santiago    16/03/2018    1 recensioni
Possono persone completamente opposte trovare l’amore?
Possono dei fratelli dividersi per sempre e dei perfetti estranei diventare più che parenti di sangue?
Può un’amicizia lunga anni sfaldarsi nel nulla?
Possono gli anni di guerra dividere e spaccare in due una scuola?
I lunghi sette anni di scuola dei Malandrini ci hanno insegnato che in effetti tutto questo è possibile.
Alle volte una singola scelta può cambiare l’arco di decine di vite, proprio come il battito di una farfalla può generare un urgano a migliaia di chilometri di distanza.
Alcuni estratti
III anno:
“Io e lei? Mai nella vita.”
“Le storie d’amore più durature cominciano proprio con queste parole.”
*
IV anno:
“Reg …”
“No, non dirlo. Sirius ha un fratello, solo che quel fratello non sono io.”
*
V anno:
“Avresti mai pensato che le cose sarebbero finite così tra di noi?”
“Che ci saremmo spaccati in due parti separate e distinte, intendi? No, mai. Ma tu hai fatto una scelta e io ho fatto la mia … e andiamo in direzioni opposte.”
*
VII anno:
“Ti ricordi? Dove vai tu vado io.”
[Dal primo al settimo anno dei Malandrini! Coppie: Jily; Sirius/OC; Remus/OC; Regulus/OC]
Genere: Generale, Guerra, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Mangiamorte, Nuovo personaggio, Regulus Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Capitolo 2

 

 

 

 

 

 

 

2 settembre 1971

 

 

 

 

 

- Credi che quelli cresceranno mai? –

Mary seguì lo sguardo di Lily, osservando i ragazzi che mangiavano davanti a loro. O per meglio dire, Remus e Peter mangiavano mentre Sirius e James sembravano impegnati in una battaglia di cibo in piena regola.

- Ne dubito. Del resto sono ragazzi, credo che su certe cose semplicemente non ci arrivino. –

Scoppiarono a ridere all’unisono, risate che tacquero quando un pezzo di bacon croccante finì sui capelli di Lily.

- D’accordo, adesso basta, li uccido – sentenziò rossa, alzandosi in piedi e marciando risolutamente fino all’altro lato della tavolata.

Prese entrambi per un orecchio e li scrollò con vigore, minacciandoli di Schiantarli non appena avesse capito come fare.

- Credo che sia solo fiato sprecato; siamo in camera con loro due, sono iper attivi – constatò la voce pacata e vagamente dolce di Remus.

- Le mie condoglianze allora -, sorrise Mary, - danno l’idea di essere coinquilini piuttosto molesti. –

- Dopo un po’ ci si fa l’abitudine. –

Doveva avere ragione, perché Lily tornò al suo posto con la fronte ancora aggrottata ma uscita palesemente sconfitta dalla discussione.

- Posso farti una domanda, Remus? –

- Certo, Lily. –

- Cosa ci trovi in loro? –

Il ragazzo parve tentennare prima di rispondere.

- Non ho mai avuto molti amici e loro mi hanno accettato subito … sono brave persone al di là di tutta quell’euforia, non è vero Peter? –

Il ragazzo paffuto dai capelli color sabbia annuì, ingoiando velocemente un boccone particolarmente grande che quasi lo strozzò.

- Sì, dici bene Remus, sono simpatici. –

Lily tuttavia appariva ancora decisamente scettica, perciò Mary decise di deviare il discorso portandolo su un terreno neutrale.

- Avete già dato un’occhiata gli orari? –

- Sì. Cominciamo la mattina con una doppia ora di Pozioni con Serpeverde, a seguire Incantesimi con i Tassorosso e poi Cura delle Creature Magiche con i Corvonero. –

Alla parola Serpeverde sia James che Sirius parvero dimenticarsi all’istante della guerra di cibo in cui erano coinvolti e presero a partecipare attivamente alla conversazione dei loro compagni.

- Sarà una vera tortura, i Serpeverde sono dei viscidi idioti – constatò James.

- Il mio migliore amico è finito a Serpeverde e così anche la ragazza che abbiamo conosciuto ieri – li difese immediatamente Lily, piccata.

- Appunto. Non so dirti nulla della ragazza, ma Mocciosus non è che ci abbia fatto chissà che grande impressione – la rimbeccò Sirius, sorridendo irriverente.

- Potrei dire lo stesso di te e Potter. –

- Dimmi Evans, ho la faccia di uno a cui frega qualcosa di quello che pensi? –

- No, hai solo la faccia di un borioso imbecille, Black. –

Mary alzò le mani in segno di resa, intervenendo tra i due, - D’accordo, tregua. Manca poco all’inizio delle lezioni e non vorremo certo fare tardi il primo giorno. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

- Di cosa credi che stiano discutendo al tavolo di Grifondoro? –

Severus si voltò verso di lei, inarcando un sopracciglio con aria decisamente indifferente.

- Idiozie? –

- Parti sempre dal presupposto che siano tutti degli idioti? Non fraintendermi, Potter e Black lo sono di certo, ma gli altri non sembrano male. –

Severus si strinse nelle spalle, tornando a mangiare il suo porridge.

- Che problemi hai con Sirius? –

Erin si voltò verso il ragazzo che era scivolato sulla panca accanto a lei; era lo stesso biondo che l’aveva aiutata a portare il baule sull’Espresso ed era in compagnia dei suoi due amici.

- Diciamo che non mi ha fatto un’impressione particolarmente positiva. –

- Già, è la pecora nera della famiglia. –

Davanti all’espressione perplessa della ragazza, il moro seduto di fronte a lei spiegò: - Evan è suo cugino da parte di madre. A proposito, questo mi ricorda che ieri non ci siamo presentati -, le porse la mano, - Rabastan Lestrange. E il nostro taciturno amico è Hedrick Mulciber, anche lui è al primo anno. –

Annuì, riconoscendo il ragazzo che aveva erroneamente giudicato di un paio d’anni più grande di lei, che era stato Smistato la sera precedente un paio di persone dopo di lei.

- Erin Macmillan – replicò, accettando la mano che le veniva porta.

A quelle parole anche Hedrick le tese la mano, atteggiando il volto a un’espressione improvvisamente più amichevole.

- Non avevo capito che fossi anche tu un membro delle Sacre Ventotto. –

- Quindi ieri hai pensato di trattarmi come se fossi una blatta perché non conoscevi il mio Stato di sangue? –

Hedrick parve non sapere bene come replicare e si limitò a prendere diplomaticamente un lungo sorso di succo di zucca mentre Rabastan ridacchiava: – Però, che caratterino. –

- Mi piace dire le cose dritte in faccia. –

- Lo vedo e lo apprezzo. Tu, mia cara, ti sei ufficialmente guadagnata la mia simpatia. –

- E la cosa dovrebbe farmi sentire onorata? – ironizzò.

Rabastan rise di nuovo.

- Oh Salazar, credo che potrei anche innamorarmi di questa ragazza! –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Non appena ebbe messo piede all’interno dell’aula di Pozioni Erin cercò un posto da occupare, consapevole che Lily e Severus avrebbero fatto coppia durante tutte le lezioni che condividevano.

Vide che i ragazzi di Grifondoro avevano occupato gli ultimi due banchi della fila di destra così optò all’istante per quella di sinistra; più distanza metteva da Black e Potter e meglio era.

Mary la vide, alzando una mano per attirare la sua attenzione, ma quando capì che non si sarebbe avvicinata al quartetto radunò le sue cose e fu lei a spostarsi di banco.

- Tu e Lily non li tollerate proprio eppure sanno essere simpatici. –

Inarcò un sopracciglio.

- Ti giuro -, insistè Mary, - sono divertenti. –

- Credo che la loro idea di divertimento viaggi a chilometri di distanza dalla mia. –

- D’accordo -, si strinse nelle spalle, - io ho provato a fare da paciere ma a quanto pare tu e Lily avete la stessa testa dura. –

- Su questo non c’è dubbio – convenne, sorridendo prima di mettere mano al libro di Pozioni, - Come pensi che te la caverai con questa materia? –

- Uhm … più o meno tremendamente? –

- Magnifico, allora potremmo tentare di stabilire un record facendo saltare in aria il calderone il primo giorno di lezioni … Dici che qualcuno c’è mai riuscito? –

Risero.

- E poi dici che tu e quei quattro non avete nulla in comune. –

Davanti allo sguardo contrariato dell’amica, Mary si affrettò ad aggiungere: - Stavo solo scherzando! –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

14 settembre 1971

 

 

 

 

 

- Quel tipo ha lo sguardo più inquietante che abbia mai visto – decretò Marlene mentre prendeva posto sotto alla grande quercia insieme a Kala, Mary ed Erin.

La Serpeverde alzò lo sguardo dal libro d’Incantesimi e seguì lo sguardo della bionda Corvonero.

- Intendi Mulciber? –

- Già, ha sempre quell’aria da completo psicopatico. –

- È vero -, convenne Kala, - alla lezione di Difesa Contro le Arti Oscure di stamattina mi fissava in un modo decisamente poco amichevole. –

- Non è colpa tua, è lui che ha problemi con chiunque non faccia parte delle Sacre Ventotto. –

- Ah, un fanatico della purezza magica? –

- Più o meno, ma fortunatamente passo poco tempo in sua compagnia. –

- Io comunque continuo a sostenere che sia il tipo capace di sventrare animaletti catturati ai margini della Foresta Proibita – concluse Mary, suscitando le smorfie disgustate delle amiche.

- Mary! –

- Che c’è? Non sono mica io quella che scuoia coniglietti. –

- Nessuno scuoia coniglietti -, precisò Erin visto che quelle loro affermazioni sembravano sul punto di turbare profondamente Marlene, - neppure Hedrick Mulciber. –

- Giusto, i conigli sono prede troppo facili … magari scuoia Babbani. –

- Mary, smettila! – la rimproverò nuovamente Kala.

- D’accordo, d’accordo, non dirò più nulla che possa turbare le vostre innocenti orecchie. Comunque il giorno in cui lo incrimineranno per omicidio io vi dirò “ve l’avevo detto” – concluse.

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

- Deve essere una sorta di record studentesco. Dubito che ci sia qualcuno che sia finito in punizione entro la prima settimana di scuola – considerò Remus mentre rientravano nel dormitorio di Grifondoro.

- Oh, andiamo Rem, ormai la settimana di punizione è finita perciò smettila di farci la predica. –

- Già, mamma, promettiamo che non lo faremo più – convenne Sirius.

Remus alzò gli occhi al cielo.

- Trovo veramente offensivo il fatto che mi facciate così sprovveduto da credere seriamente che non sarete in punizione entro due settimane da oggi. –

- Sei ingiusto -, obiettò James, - noi possiamo finire in punizione anche domani stesso! –

- Non credo che quella di Remus fosse una sfida, James … - provò a fargli notare Peter, ma sembrava che lui e Sirius fossero già con la mente che galoppava verso la prossima marachella da combinare.

- Lascia perdere, Peter … quei due sono incorreggibili. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

12 ottobre 1971

 

 

 

 

 

- Evans, ehi Evans! –

Lily continuò a camminare imperterrita lungo il corridoio alla volta dell’infermeria.

- Evans! –

Continuò a far finta di non sentire la voce di Potter che continuava a chiamarla con insistenza.

James corse fino a che non le fu davanti, sbarrandole il passo.

- Evans, ti stavo chiamando da dieci minuti, non mi sentivi? –

Gli andava riconosciuto se non altro il merito di essere tremendamente insistente, questo andava detto.

- Certo che ti sentivo, Potter, ma ti ignoravo. –

- Ah … non è mica un comportamento molto carino. –

Proprio lui le veniva a parlare di educazione e gentilezza?

Ma che grandissima faccia di bronzo.

- Sai cos’altro non è molto carino? Far finire qualcuno in infermeria mentre continua a sputare incessantemente lumache. –

- Era solo uno scherzo innocente, ci siamo divertiti tutti quanti. –

- No, Potter. Tu e i tuoi amichetti vi siete divertiti, non di certo Severus né tantomeno io. –

- Andiamo, non si è fatto male nessuno, era un incantesimo completamente innocuo. –

- Certo, adesso scusami ma devo andare a trovare il mio migliore amico. Buona giornata, Potter. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

- Per l’ennesima volta, è stato un incidente! –

Sirius schivò il libro di Storia della magia che la ragazza di fronte a lui gli aveva appena lanciato contro, ignorando palesemente le regole di comportamento all’interno della biblioteca scolastica.

Eppure sembrava che Madama Pince fosse troppo divertita dalla cosa per intervenire in sua difesa; un comportamento inaccettabile a suo giudizio, visto che se fosse stato lui a fare una cosa del genere si sarebbe ritrovato nell’ufficio di Gazza all’istante.

- Sul serio, Macmillan, te la prendi troppo. –

- Troppo? Io me la prendo troppo? – gli fece eco Erin, lanciandogli contro una boccetta d’inchiostro.

- Certo, puoi sempre riscriverlo no? –

- Posso sempre riscri … ma io ti ammazzo! –

Erin fece per scavalcare il bancone di studio e lanciarsi contro di lui, ma fortunatamente Sirius aveva i riflessi di un gatto e riuscì a schivarla.

Kala e Marlene dal canto loro spostarono le sedie per permettere all’amica di fare il giro del tavolo e dare l’assalto al Grifondoro, ridendo come pazze davanti a quel teatrino.

Infine Peter, con l’aria di chi non sapeva palesemente che pesci prendere, continuava a borbottare timidi tentativi di placare la furia della Serpeverde.

- Ci sarà pure una soluzione per riparare il danno, no? –

Erin gli puntò contro un dito con fare minaccioso.

- Se non stai zitto, Minus, uccido anche te. –

- D’accordo, io ho provato a difenderti, ma forse non avresti dovuto macchiarle il tema di Storia. –

- E che ne sapevo io che avrebbe reagito così? – replicò Sirius, nascondendosi dietro allo scaffale più vicino.

- Io non so più che fare – bofonchiò Peter, rivolgendosi alle due ragazze rimaste in disparte, - Voi avete idee? –

- Prova a cercare Remus, magari lui sa come fare. –

- Giusto, cerca Remus, lui mi salverà – convenne Sirius.

- Nessuno ti salverà, Black, sei un morto che cammina! –

E davanti a quelle iridi grigio azzurre che lo fissavano furenti Sirius seppe che molto probabilmente aveva ragione … forse davvero non sarebbe uscito vivo di lì.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Eccoci qui con il nuovo capitolo, spero che vi piaccia e ringrazio coloro che hanno recensito, inserito tra le preferite, le ricordate e le seguite la storia.

Ci sentiamo con il prossimo capitolo.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

   
 
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