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Autore: Lilylunapotter1    17/03/2018    2 recensioni
Questa storia è il sequel di "Insieme", sempre scritta da me.
I malandrini, Lily, Marlene e i Paciock hanno appena finito il loro ultimo anno ad Hogwarts e sono pronti a buttarsi a capofitto nella loro nuova vita.
Tra amori, perdite e l'ascesa di Voldemort, quali saranno stati i sentimenti e gli avvenimenti dei nostri protagonisti?
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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TAC TAC TAC
Lily Evans camminava a passo svelto in una stradina di Spinner’s End guardandosi indietro di tanto in tanto e l’unico rumore che si udiva era quello dei suoi stivaletti con un po’ di tacco.
James aveva insistito tanto per accompagnarla ma lei sentiva che era una cosa che doveva fare da sola, non se la sentiva di farla con nessuno.
Passò accanto al parco che era esattamente come lo ricordava dall’ultima volta che ci era stata con i malandrini e le sue amiche: sembrava che non fosse cambiato assolutamente nulla.
Superò il negozio di antiquariato e svoltò l’angolo guardandosi ancora indietro.
Camminò ancora per altri dieci minuti buoni immersa nel familiare odore di carbone e fumo tipico delle zone in cui abitava fino ad arrivare nella via in cui era nata.
Casa sua era stata dichiarata agibile sotto sorveglianza da quando era andata a fuoco la notte della morte dei suoi genitori e Petunia, pochi giorni prima, le aveva mandato una lettera per dirle che avrebbe venduto il terreno e le avrebbe mandato la sua parte di denaro.
Davanti al vialetto la aspettava un tizio che doveva sorvegliare la casa mentre lei era dentro a prendere le poche cose che si erano salvate dalle fiamme.
“Lily Evans?” domandò il ragazzo che doveva avere poco più di venticinque anni.
Lily annuì così lui aggiunse: “Prego può entrare io la aspetterò qui. Se ha bisogno di me mi trova proprio qua fuori”.
Lily avanzò nell’ingresso e subito l’odore di chiuso misto a bruciato la inondarono.
Notò senza sorpresa che Petunia era già passata a fare razzia di tutto ciò che poteva portare nella sua nuova casa nel Surrey, dove si era trasferita con Vernon.
Salì al piano di sopra diretta in camera sua e si rese conto che era molto più intatto rispetto a di sotto dove presumibilmente i mangiamorte avevano appiccato l’incendio.
Entrò nella sua camera spingendo leggermente la porta già aperta e la ritrovò esattamente come l’aveva lasciata.
Tirò fuori dalla borsa una scatola e la ingrandì con la magia poi la posò sul letto cominciando a metterci dentro tutte le sue cose più care che si rivelarono non essere troppe.
Prese il malloppo di lettere che aveva ricevuto durante le estati a casa, alcuni vestiti rimasti nell’armadio e alcune fotografie che aveva appoggiato sul comodino.
Si avviò verso la porta e guardò per l’ultima volta la stanza che l’aveva accompagnata negli anni e un lieto quanto doloroso ricordo le riaffiorò nella mente…
 
“Non piangere Lily, quei bambini non sanno che tu sei speciale..” disse una donna tenendo una bambina dai capelli rossi sulle gambe e cercando di rassicurarla.
“Perché sono così diversa, mamma?” domandò la piccola Lily tra i singhiozzi.
Ma prima che la madre potesse rispondere qualcosa picchiò alla finestra: un gufo.
“Ma che..?” sussurrò la donna alzandosi e avviandosi verso la finestra. Il gufo picchiò di nuovo sul vetro, stavolta con maggiore insistenza.
Aprì la finestra e il gufo andò a posarsi sopra la scrivania della figlia porgendo una zampa a cui era legata una lettera.
Non appena la signora Evans con mani tremanti la staccò dall’animale, quello sparì fuori dalla finestra.
“Che cos’è?” domandò Lily che fino a quel momento era rimasta in silenzio incuriosita.
“Alfred! Alfred vieni presto!” gridò Lilian dopo aver letto la lettera in silenzio.
Il signor Evans entrò trafelato nella stanza della figlia più piccola e lesse la lettera che la moglie gli porgeva.
Scorse velocemente le parole sul foglio bianco poi alzò lo sguardo per guardare Lily che era ancora confusa.
“Lo sapevo che eri speciale!”.
 
Sembrava passato un secolo dal giorno che aveva ricevuto la sua lettera per Hogwarts, un secolo da quando suo padre le aveva annunciato di essere davvero speciale.
Chiuse la porta con un scatto rapido mentre gli occhi si riempivano di lacrime bollenti.
Scese le scale e andò in salotto dove mise nello scatolone altre fotografie e pochi altri oggetti che erano sopravvissuti alle fiamme poi guardò un' ultima volta il salotto e uscì frettolosamente. Non riusciva a star lì un attimo di più.
 
 
Erano tornati a casa da una settimana e già erano tutti indaffarati tra l’organizzazione dell’imminente matrimonio e quella dell’ordine.
Quella stessa sera erano tutti riuniti a casa Potter per una breve riunione di gestione e la signora Potter aveva servito del the per tutti.
“Per prima cosa dobbiamo rimanere concentrati su quello che facciamo. Niente distrazioni. Come vedete la vostra compagna corvonero non si è più presentata, comprensibile. Abbiamo però nove nuove reclute e, da quanto so, neanche male” disse Moody con fare pratico e sbrigativo.
“Per il momento il vostro unico ruolo sarà quello di fare ronde a Diagon Alley e ad Hogsmeade, non susciterete sospetti e sembrereto solo dei ragazzi che si godono l’estate prima di entrare nel mondo del lavoro” aggiunse dopo un po’.
“Quindi non parteciperemo alle missioni?!” domandò James indignato.
“Per il momento no. Delle missioni ci occuperemo noi”” rispose Charlus serio guardando il figlio.
“Quindi mentre voi andate fuori a morire noi dobbiamo fare le passeggiate a Hogsmeade e Diagon Alley?!” sbottò Sirius dando man forte all’amico.
“Sentite: là fuori regna il caos e già mandarvi a spasso da soli quando molti sanno le posizioni delle vostre famiglie è un rischio. Inoltre molti mi ucciderebbero se vi mandassi in missione così inesperti, sareste carne da macello! So che voi due vi volete sposare, ci volete arrivare a quel giorno o no?!” sbottò Moody sbattendo loro in faccia la realtà.
I ragazzi si zittirono tutti e Lily guardò James preoccupata.
“Davvero ragazzi, è meglio così per il momento” disse Edgar Bones serio mentre, attorno a lui, tutti gli adulti annuivano.
“Ora proseguiamo… Gideon, Fabian, novità da Arthur per quanto riguarda il ministero?”  domandò Moody rivolgendosi ai fratelli Prewett.
“Da quanto ci ha detto Arthur pare Minchum non voglia ancora ammettere che queste scomparse e attacchi possano essere collegati a Voldemort. È sempre più circondato da infiltrati e uno di questi è Malfoy” rispose Fabian.
“Bene, voi continuate a indagare con Arthur, so che per il momento lui non vuole entrare nell’ordine ma una mano dal ministero fa sempre bene” disse Moody.
“E lo credo che non vuole entrarci. Insomma con due gemelli appena nati e altri tre figli più o meno piccoli…” borbottò Charlus.
“Sì hanno un gran bel da fare!” asserì Gideon con un leggero sorriso sul volto.
“Bene ora bando alle chiacchiere. Silente vuole che vi ricordi che dobbiamo sempre mantenere prudenza e è meglio non gironzolare troppo da soli nei punti dove sappiamo possano trovarsi i mangiamorte. E manda anche i suoi saluti” concluse Moody
“Per i turni dei ragazzi ci penso io, Alastor” disse infine Charlus e tutti acconsentirono.
Quando finalmente tutti i membri dell’ordine furono spariti, alcuni fra i ragazzi restarono a chiacchierare.
“Sir, come mai Marl non è potuta venire? Ha detto che mi avrebbe spiegato al più presto ma magari tu sai qualcosa…” chiese Lily.
“Ha avuto qualche problemino con i suoi. Sai loro non si sono esposti più di tanto e quando lei ha detto loro che era entrata nell’ordine senza consultarli bhè… non l’hanno presa benissimo” rispose Sirius serio.
“In effetti li capisco un po’. Insomma,  Weasley e i Mckinnon sono due delle famiglie più conosciute per essere… sì isomma a favore dei babbani” aggiunse Peter con ovvietà.
“Spero solo che i suoi genitori ragionino. Ormai è grande, ha il diritto di decidere per se stessa” disse James serio guardando fisso la sua tazza di the.
“A proposito… credete che Silente abbia detto già a tutti della mia condizione?” domandò Remus piuttosto teso.
“No io non credo emus, non è da Silente fare qualcosa che ti riguarda senza consultarti…” rispose Lily sedendoglisi accanto con fare amichevole.
“Ma voi credete che dovrei dirlo?” domandò a quel punto il licantropo serio.
James, Sirius e Peter si guardarono furtivamente: attendevano quella conversazione da giorni ormai.
“Io credo faresti meglio, insomma alla fine potresti essere ancora più utile…” borbottò Sirius non del tutto convinto.
“Sì forse. Mio padre mi ha detto che nell’Europa dell’est ci sono alcune tribù che non attaccano gli umani magari Silente vorrebbe mandarti  a sondare il terreno” buttò lì James mentre Remus annuiva convinto.
“Cosa?! State scherzando spero! Non lascerete che Remus si metta ancora più in pericolo di quanto già non siamo tutti noi?!” sbottò Lily contrariata.
“Lily calmati. Se posso rendermi ancora più utile e se Silente lo riterrà opportuno non mi tirerò indietro” disse pacato Remus cercando di farla risedere.
“Remus! Ma sarebbe pericolosissimo!”disse Lily sempre più arrabbiata e stupita.
“Già, lo so. Ma quando abbiamo deciso di entrare nell’ordine sapevamo che non saremmo andati a fare una scampagnata” rispose Remus questa volta più determinato tanto che Lily non trovò nulla da ribattere.
“Me ne vado a dormire” borbottò soltanto la rossa prima di sparire fuori dal salotto sbattendo la porta e lasciando i malandrini in silenzio.
“Scusatela, è molto spaventata e poi stamattina è tornata a casa dei suoi genitori a prendere le poche cose che le sono rimaste…” cercò di dire James anche se non ce n’era assolutamente bisogno.
“Figurati James, chi di noi non è spaventato?!”  rispose Sirius dandogli una pacca sulla spalla.
“Già. A proposito come procedono i preparativi per l’evento dell’anno?” chiese Remus cercando di rallegrare un po’ i toni.
“Mia madre e Lily stanno organizzando tutto al meglio. Ancora siamo nelle fasi iniziali e per fortuna non mi hanno coinvolto molto ancora. Non oso immaginare cosa sarà più avanti. Comunque per il momento Lily ha deciso le sue damigelle e sta scegliendo il colore dei loro abiti” rispose James alzandosi e aprendo una bottiglia di Whisky incendiario da offrire agli amici.
“E per il posto? Avete già deciso?” domandò Sirius.
“Siamo ancora indecisi, di certo ci sposeremo all’aperto ma ancora non abbiamo confermato nulla. Brindiamo va…” rispose James prima di alzare verso l’alto il suo bicchiere.
“A un mondo migliore” borbottò Sirius serio.
“A un mondo migliore!” dissero in coro gli altri tre.
 
 
 
Note dell’autrice:
Ciao a tutti!
Per chi non avesse mai letto niente di mio, questa storia è il sequel di “Insieme” che ha visto protagonisti i malandrini, Lily, Marlene e molti altri durante il loro ultimo anno ad Hogwarts.
Qui, invece, riprendiamo da subito dopo la fine della scuola e vediamo i ragazzi già presi dall’Ordine della Fenice e dall’organizzazione del matrimonio.
Nel capitolo ci sono sicuramente degli input per argomenti che verranno trattatti nei prossimi capitoli… vediamo se indovinate! Muahahahahahah
Che cosa aggiungere ancora? Spero vogliate esprimere un giudizio su questo primo capitolo e poi chissaà, anche più avanti.
Un abbraccio, Lilylunapotter
   
 
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