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Autore: carrion    21/03/2018    2 recensioni
Dopo aver sconfitto l'Anuk-ite e i cacciatori, Liam aveva bisogno di una pausa;
lui e Theo decidono quindi di partire per un viaggio on the road.
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Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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“Faceva molto meno schifo quando non ero un lupo.” borbottò Liam, arricciando il naso mentre guardava le scarpe davanti a lui.

“Mettile e basta.” rise Theo, indossando le sue scarpe a noleggio senza fare scenate.

“Puzzano.” disse Liam, picchiando un piede contro il tappeto morbido.

“Smetti mai di lamentati?”

“Lo farei se le persone la smettessero di lasciare liquidi corporei sulle cose che devo usare.” disse Liam.

“E’ solo sudore, Liam.”

“E’ sudore di piedi” disse Liam. “E’ il sudore peggiore.” Theo non gli rispose nemmeno, spostò solo lo sguardo sulle persone che camminavano per il corridoio della sala giochi. Liam sospirò e infilò il piede dentro le stupide e puzzolenti scarpe a noleggio. “Dovrò lavarmi i piedi nella candeggina.”

“Bevila piuttosto. Così non ti lamenterai più del sudore dei piedi.” mormorò Theo, guardando il piccolo ristorante accanto alle piste da bowling. “Vuoi mangiare qualcosa prima o dopo aver giocato?”

“Così morirei” borbottò Liam.

“Non cambia il concetto.” disse Theo scendendo dalla sedia. Liam si spostò per allacciarsi le scarpe. “Quindi cibo o-“

“Dopo, se per te va bene. Voglio giocare.” disse Liam, spostando lo sguardo verso la pista dietro di loro, il suono dei birilli che cadevano e delle famiglie che ridevano echeggiavano in tutto l’ambiente. Era un suono che in qualche modo, nonostante la sua generale avversione verso il bowling, lo facevano sorridere. Gli ricordava l’infanzia, le feste passate con tutti i parenti. Theo prese il braccio di Liam nel momento in cui aveva finito di scrutare la pista, spingendolo verso la loro. Le scarpe da bowling di Liam scivolavano facilmente sul pavimento così si lasciò trascinare da Theo come un cane al guinzaglio. “Su che pista siamo?” chiese Liam, iniziano finalmente a caminare da solo. Theo lasciò il suo braccio. Infilò la mano in tasca e con gli occhi scrutò i numeri segnati sopra alle piste.

“Quindici.” disse Theo, girandosi verso la pista giusta. Liam scivolò giù dal piccolo gradino dietro di lui, le scarpe ticchettarono a contatto con il pavimento scintillante. “Vuoi iniziare o-“

“Dobbiamo preparare il tabellone prima.” disse Liam, spingendo Theo e muovendosi verso il piccolo display. Iniziò a scrivere, aggiungendo Theo come primo giocatore. Liam soffocò una risata, ma a quanto pare non abbastanza visto che improvvisamente Theo era dietro di lui. Guardando oltre la sua spalla verso il piccolo schermo. Liam sentì lo sbuffare infastidito di Theo sulla nuca.

“Theodork, davvero?”

“E’ tipo Theodore ma-“

“Sì. Ho capito. Non è esattamente intelligente.” disse Theo. “Cambialo.”

“Non posso, l’ho già salvato.” disse Liam felice. Le mani di Theo si appoggiarono sulla sua vita, spostandolo bruscamente. Nel momento in cui Liam si rigirò le mani di Theo si stavano già muovendo sullo schermo. Gli occhi di Liam si spostarono sullo schermo sopra alla pista.

“Non-“

“Troppo tardi.” cinguettò Theo. “L’ho salvato.” Liam digrignò i denti. Guardando verso lo schermo.

“Lascerai mai perdere?” ringhiò Liam.

“Sogna pure, Pumpkin.” rispose Theo. Liam guardò lo schermo mettendo il muso. Theodore VS Pumpkin. Sembrava il titolo di un osceno film di Disney Channel. Guardò verso Theo che si stava sedendo su un' economica sedia di plastica, prima che potesse sistemarsi bene Liam lo stava strattonando.

“Devi andare tu per primo, idiota.”

“Lo so.” Theo rise, spingendo Liam e dirigendosi verso le palle. Prese la prima che gli capitò a tiro, una rosa brillantinata che Liam era sicuro fosse per bambini. “Quindi.. quali sono le regole?” chiese calmo, lanciando la palla su e giù in una mano come se fosse una pallina da tennis.

“Le regole?” fece eco Liam, alzando le sopracciglia. Theo fece spallucce.

“Si, le regole.”

“E’ il bowliing.”

“Grazie per l’affermazione illuminante.” rispose Theo. “Questo non mi spiega le regole.”

“Amico. Non ci sono regole nel bowling.” disse piano Liam. Gli occhi di Theo si spostarono verso la palla nella sua mano. “Quand’è ultima volta che hai giocato a bowling?”

“Qualche anno fa.” disse Theo.

“Quanti sono qualche?”

“non lo so.. tipo diciotto.”

“Di.. non hai mai giocato a bowling?”

“Direi di no.” mormorò Theo. Facendo girare la palla sul dito come se fosse una palla da basket.

“Perchè ci hai scommesso allora?”

“Perchè nel momento in cui saprò le regole sono sicuro di poterti battere.” disse Theo rivolgendo un ghigno arrogante a Liam. “Quindi muoviti.” Liam resistette a malapena nel dirgli che doveva superare la linea all’inizio della pista.

“ok, bene. Puoi tirare due volte per ogni turno.” disse Liam. “a meno che fai strike, che è quando butti giù tutti i birilli in una volta. Quindi semplicemente prendi una palla. Tirala sulla pista e cerca di colpire pù birilli che riesci. Però non superare la linea.” disse Liam indicando la linea rossa che segnava l’inizio della pista.

“Cosa succede se supero la linea?”

“Un allarme inizia a suonare dicendoti che il tiro è nullo e quindi ottieni zero punti. E’ davvero semplice.”

“Giusto.” disse Theo. “Quindi devo solo.. tirarla.”

“Si” disse Liam, Theo annuì, lanciandosi la palla tra le mani un’altra volta, si avvicinò di più alla linea, soppesando la palla tra le mani, Liam lo guardò mentre la sollevava. “NO! SOTTOBRACCIO THEO!” Urlò Liam. Theo velocemente evitò il lancio e strinse la palla al petto girandosi verso Liam con gli occhi spalancati. Liam mimò il movimento senza nemmeno cercare di nascondere il sorrisetto divertito sulla sua faccia.

“Lo sapevo.” disse Theo. “Stavo scherzando.” Liam sollevò un sopracciglio. “Zitto.” sospirò Theo.

“I buchi sono lì per infilarci e dita.” disse Liam. “In caso tu non stessi scherzando.” Liam lo guardò mentre Theo riposizionava la mano sulla palla, ridendo contento alle sue spalle.

“Smettila di sorridere, idiota.” borbottò Theo.

“Non sono io che non so come si gioca.” borbottò piano Liam.

“Ti ho sentito.” disse Theo, lanciando la palla sulla pista. Liam la guardò mentre colpiva con un rimbalzo la pista prima di continuare a rotolare verso i birilli. Curvò drasticamente verso la fine. Liam era sicuro che non avrebbe dovuto sperare nel fallimento del tiro di Theo ma si sentì di nuovo ridere perché vedeva le possibilità che fosse un bel tiro diminuire sempre più. Sfortunatamente, colpì comunque un paio di birilli, facendone cadere tre dal lato con uno schiocco.

“Quello era.. decente.” mentì Liam.

“Mi stavo solo riscaldando.” rise Theo, perdendo una nuova palla e dirigendosi verso la linea di nuovo.

“Vuoi che ti alzi le barriere?” chiese Liam, Theo non rispose, lanciò solo la palla. Liam alzò un sopracciglio quando rimbalzò ancora .

“Forse l’hai lanciata troppo forte. “ disse Liam. La palla virò di nuovo, curvando verso lo stesso angolo. Liam rise mentre passava tra il buco che avevano lasciato i birilli prima.

Sarà facile pensò felice Liam.

“Sono sicuro che migliorerai con un po’ di pratica.” mormorò Liam, dando una pacca sulla schiena di Theo mentre si lasciava andare contro al sedie un’altra volta. Prese una palla e si mosse verso la linea, lanciando la palla e guardandola con un sorriso mentre correva veloce nel mezzo della pista.

Il sorriso cadde nel momento in cui la palla decise di virare come aveva fatto quella di Theo, colpendo un paio di birilli a lato.

“Vuoi che ti alzi le barriere?” chiese Theo, praticamente trasudando autocompiacimento.

“Ci sto andando piano con te” borbottò Liam, andando a recuperare una nuova palla.

“Lo apprezzo.” disse Theo con un cenno.

C’era un motivo per cui Liam non era andato a giocare a bowling per un po’ di anni. Il motivo era che non era molto bravo a giocare, anche se, certo, non faceva schifo. Di solito faceva un paio di strike durante la partita ma non eccelleva. Era un principiante.

E Liam.. bè.. era competitivo. Non era solo il fatto che gli piacesse vincere, il fatto era che odiava perdere. Forse era un po’ esageratamente drammatico ma perdere lo faceva stare davvero male la maggior parte delle volte. Come se fosse un fallimento. Aveva dovuto smettere di giocare a candy crush dopo aver lanciato il suo cellulare contro il muro dopo che aveva fallito un livello per l’ennesima volta.

Liam ci aveva scommesso sul fatto che Theo non avesse giocato a bowling con i dottori del terrore, aveva solo immaginato che Theo avesse giocato almeno una volta prima che andasse con loro. Pensò che forse avrebbe dovuto andarci piano con Theo, ma.. è che.. non gli piaceva perdere. Ed era bowling, qualcosa in cui di solito non vinceva e ora, bè ora non doveva esse un magnifico giocatore di bowling, doveva essere solo migliore di qualcuno che non aveva mai giocato in vita sua.

Avrebbe dovuto abbassare il prezzo della vittoria? probabilmente.

Lo avrebbe fatto? Per nulla al mondo.

Liam avrebbe sfruttato l’inesperienza di Theo perché ne valeva la pena e poi avrebbe parlato con Theo dei suoi incubi e poi, bè poi Liam avrebbe spinto il culo di Theo in macchina e si sarebbe assicurato che Theo dormisse almeno quindici ore o qualcosa di simile e si sarebbe finalmente sbarazzato delle occhiaie sotto agli occhi.

*

“Ok, mi stai prendendo per il culo?!” sibilò liam guardando lo schermo. Il loro punteggio finale stava lampeggiando, entrambi avevano totalizzato 117 punti. Theo si lasciò scappare una risata vicino a Liam, i capelli gli ricaddero sugli occhi mentre piegava la testa. “Non è divertente! E’ tipo.. impossibile.” Liam ringhiò. Gli ultimi tre tiri di Theo erano stati strike. Liam stava per vincere prima che Theo barasse.

“Ovviamente non lo è.”

“Parità, amico.” esclamò Liam. “Non è normale! E’ che- c'e un creatura sovrannaturale qui? Siamo i bersagli di qualcuno?” perché no, Liam non stava pensando che un essere sovrannaturale fosse il motivo per cui lui non aveva vinto.

“Si, perché delle creature maligne sono conosciute per mandare a puttane partite di bowling.” disse Theo, con la voce alleggerita dal divertimento mentre scattava una foto al tabellone del punteggio. “Liam, è solo una coincidenza” disse Theo cercando di calmare Liam.

“Stiles dice che non esistono le coincidenze.”

“Stiles pensava che Jar Jar Binks fosse un signore dei Sith. Cedimi, le sue opinioni non sono sempre giuste. “mormorò Theo.

“Pensava che-“

“Non importa. Dai and-“

“No. Giochiamo ancora.”

“Cosa?”

“Hai barato. Avrei vinto. Stavo per vincere e poi tu hai iniziato a barare.”

“Come fai a barare nel bowling, pensavo che non ci fossero regole.”

“Ho visto i tuoi occhi brillare! Quegli strike sono finti. Giochiamo ancora e questa volta ti farò il culo.”

“Davvero?”

“davvero.” insistette Liam. “ Se avessi saputo che potevamo usare i nostri poteri avrei ripulito la pista come te.” Theo incrociò le braccia, guardando Liam per un momento, passandosi la lingua sule labbra.

“Ok.” disse Theo, facendo un ghigno. “Sono pronto a batterti ancora.”

“Abbiamo fatto patta! Non hai vint-“

“non ho mai giocato prima, penso che conti come vittoria del princ-“ Liam lo ignorò.

Avvicinandosi allo schermo per una nuova partita.

*

Liam guardò male la folla di persone che festeggiava attorno a lui. Theo si girò, facendo un piccolo inchino alla folla urlante. I suoi occhi incontrarono quelli di Liam, le labbra arricciate in un ghigno arrogante mentre gli fece l’occhiolino. Liam gli fece il medio in risposta.

“Divertiti a battermi ora.” disse Theo, pavoneggiandosi. Liam prese una palla, Tirò una spallata a Theo mentre passava e si avvicinava al corridoio. Lanciò la palla. Gli occhi si illuminarono a malapena.

Guardò la palla che rotolava con un sospiro triste mentre colpiva il centro dei birilli facendoli cadere tutti. Gli schiamazzi si alzarono dalla folla un’altra volta. Liam fece ricadere le spalle, che erano in tensione ancora. Un forte botto risuonò nella stanza mentre un cameriere fece volare dei coriandoli. Theo lo prese, facendolo girare e facendogli fissare l' uomo vestito in un uniforme rossa che stava sorreggendo il telefono di Theo.

“Sorridi Pumpkin.” disse Theo. Liam guardò il suo viso, o almeno, ci provò, ma i suoi occhi videro i coriandoli cadere in testa a Theo e il modo in cui le borse sotto ai suoi occhi sembravano sparire quando rideva , orgoglioso e fiero. Liam odiò il sorriso che si fece strada sulla sua faccia.

Ovviamente Theoaveva accettato, così Liam non sarebbe stato felice di fare un punteggio perfetto perché lo avrebbe fatto un secondo dopo di lui. E ovviamente avrebbe fatto in questo modo perché così Liam non avrebbe potuto essere incazzato con lui per questo, non quando stava sorridendo  ed era felice e stava chiedendo a qualcuno di fare loro un stupida foto come se fosse una cazzo di laurea o qualcosa di simile. Liam non riusciva nemmeno ad essere infastidito del fatto che le persone gli stavano urlando ‘bel lavoro pumpkin’, perché c’era un altro gruppo che faceva la stessa cosa con Theodork.

*

“E’ stato divertente.” mormorò Theo, stiracchiandosi sul sedile posteriore, con ancora dei coriandoli  colorati tra i capelli.

“abbiamo pareggiato. Due volte”disse Liam guardando fuori dal finestrino.

“Abbiamo giocato una partita perfetta e ci hanno regalato la cena”disse Theo, Liam sentì i sedili che scricchiolavano mentre si muoveva. “quindi smettila di brontolare” Liam ignorò i calci di Theo al poggiatesta del suo sedile. “Liam, davvero che problemi-“

“E’ stato uno spreco di tempo” sospirò Liam.  Theo rimase zitto, il suo piede fermò l’assalto al sedile di Liam.

“Uno spreco di tempo?” disse Theo dopo qualche secondo, la voce bassa ma ferma, accusatoria. Tracciata di odio. “Scusa di averti fatto perdere del tempo cercando di divertirci. Sai benissimo che non dobbiamo continuare questi salti di stato in stato. Possiamo tornare a Beacon Hills se è diventato troppo noio-“

“Non voglio tornare a beacon Hills.” ribatte Liam. “Solo che.. avevamo una scommessa. E ora quella scommessa non ha più senso.

“Davvero?” chiese Theo. “E’ per questo che hai messo il muso per tutta la serata? Perché nessuno ha vinto una stupida scommessa?”

“No. Perché io non ho vinto la stupida scommessa!” sibilò Liam.

“non sai proprio perdere Liam.”

“Hai delle occhiaie grandi che il Texas” sbottò Liam, girandosi per guardare Theo. La testa di Theo era appoggiata alla portiera della macchina, con le mani intrecciate dietro di essa. Alzò un sopracciglio sardonico guardando Liam “hai passato tutta la scorsa notte a camminare avanti e indietro vicino alla macchina bevendo caffè.”

“No non è-“

“Si. E’ vero, ti sentivo ed era davvero snervante. Quindi si, posso anche essere un pessimo perdente ma non è questo il punto. Il punto è che tu fai schifo nel prenderti cura di te stesso. Non voglio passare un’altra notte ad ascoltarti mentre cerchi di morire di sonno perché sei troppo spaventato per dormire-“

“Non ho paura di dormire.” sibilò Theo, mettendosi seduto e guardandolo in cagnesco. “non ho paura di niente. Mi metto a dormire adesso.” disse Theo minaccioso, il che, onestamente, era probabilmente la cosa più strana con cui Liam fosse mai stato inacciato. Theo sembrò capirlo e le sue spalle si rilassarono di nuovo, le sue mani si spostarono dalla sua testa alla faccia.

“Cosa?” chiese Liam.

“Solo.. stai zitto e ammetti che ti sei divertito oggi."

“Come posso fare entrambe le cose allo stesso tempo?” Theo fece ricadere la mani in grembo. “Voglio solo aiutarti è così brutto?”

“No. “ disse Theo, la sua espressione divenne stranamente dolce. “Ma non ho bisogno del tuo aiuto.”

“Se non ti serviva il mio aiuto allora perché ti sei offerto di dirmelo?”

“Perchè, pensavo che avrei vinto e tu avresti dovuto imboccarmi:” Ammise Theo con ua scrollata di spalle e un sorriso.

“Sei un idiota.”

“Sono un gran giocatore di bowling però:”

“Si.. quando bari.”borbottò Liam. Theo ricominciò a prendere a calci il suo sedile  e Liam lo schiaffeggiò via. “ Se non ti serve il mio aiuto dormirai sta notte?”

“Lo farei se tu smettessi di borbottare.” disse Theo. “Sai quanto è difficile cercare di dormire quando hai il muso? Fai puzzare tutta la macchina di adolescente arrabbiato”

*

Mantenendo la parola Theo dormì. Liam era abbastanza sicuro che non voleva farlo davvero, che stava solo aspettando che Liam si addormentasse per poi uscire dalla macchina e camminare verso il bar che avevano passato sulla strada prima che si fossero fermati per la notte. Ma liam aveva dormito molto di più di Theo ultimamente e si stava ancora facendo passare il fastidio bruciante di non aver vinto. Quindi fu più che felice di distrarsi tranquillamente con il telefono finché  lo sbuffare infastidito di Theo era cessato ed era diventato un respiro pesante come se avesse forzato i suoi occhi a chiudersi e a cedere al sonno.

Quando Theo si addormento Liam era passato da ‘cose da fare in Utah’ a cose da fare in Europa’. Certo, nessuna di quelle sarebbe stata utile per il loro viaggio, ma bè, lo doveva a Mason per essere scappato con Theo e bè, ora che poteva davvero dire di conoscere qualcuno che viveva in Europa ci sarebbe stata la possibilità che sua madre l’avrebbe lasciato andare. Specialmente se fosse tornato a casa sano e salvo dal viaggio on the road. Liam aveva cercato dall’Inghilterra alla Croazia, facendo una lista delle cose che voleva fare e mandandola a Mason in un infinito messaggio del quale era sicuro che Mason si sarebbe lamentato la mattina seguente. Quando sentì la pelle d’oca crescere sulla sua pelle e il naso arricciassi per il forte odore di paura.

Le dita di Liam si gelarono, fermandosi sopra allo schermo quando sentì un lamento. I suoi occhi saettarono verso Theo, il sudore stava già iniziando a formarsi sulla sua fronte, il suo respiro era affannato e il suo cuore batteva velocissimo.

Liam lo guardò, abbandonando il cellulare a lato mentre Theo si rigirava sul sedile. In viso aveva un espressione corrucciata come se stesse soffrendo. Un altro grugnito povenì da Theo, un sussurro del nome di sua sorella che fece corrucciare il viso di Liam allo stesso modo.

I suoi occhi caddero sulla mano di Theo, che era stretta a pugno attorno alla coperta mentre emetteva un altro gemito. Liam non aveva mai pensato che avrebbe guardato Theo gemere nel sonno e sperato con tutto se stesso che stesse avendo un sogno erotico. E invece, eccolo lì, bloccato nella macchina di Theo, sperando davvero che fosse un sogno erotico. Avrebbe saputo come affrontare un sogno erotico, si sarebbe seduto e avrebbe riso di come Theo si era scaldato e lo avrebbe preso in giro la mattina seguente.

Ma un incubo, bè, quella era tutta un’altra storia. Principalmente perché sapeva che Theo avrebbe trovato molto più imbarazzante sapere che Liam sapeva che stava avendo un incubo piuttosto che sapere del sogno erotico. Theo lo avrebbe ignorato, sicuramente sarebbe arrossito ma poi avrebbe rigirato il tutto e avrebbe fatto imbarazzare Liam per essere stato testimone di un Theo accaldato, anche solo in sogno, piuttosto che imbarazzarsi perché aveva fatto lui quel sogno. Ma un incubo. Un incubo avrebbe messo Theo di cattivo umore e avrebbe lasciato nella macchina quel forte odore di terrore che nessuno dei due sarebbe stato capace di ignorare. Un incubo faceva male da ascoltare, perché Theo non doveva aver paura. Non doveva rimanere colpito dale cose che aveva fatto. Doveva essere inscalfibile. Theo doveva essere il protagonista degli incubi di qualcuno, doveva essere il mostro sotto al letto e tutti sapevano che i mostri non avevano paura.

Theo gemette ancora, il suo cuore iniziò a battere ancora più forte, e l’odore di panico iniziò a impestare tutta la macchina. Liam si avvicinò prima di riuscire a fermarsi, con le mani delicatamente staccò la mano di Theo dalla coperta. La mano di Theo era sudata quando Liam la prese nella sua, il braccio in una posizione scomoda sopra al sedile per cercare di tenere Theo il più fermo possibile. La cosa peggiore di Theo che si risvegliava dall’incubo davanti a Liam sarebbe stata Theo che si svegliava dall’incubo davanti a Liam mentre Liam gli stava stringendo di nascosto la mano cercando di dargli conforto.

Gli artigli gli infilzarono la mano e si trattenne per non urlare, stringendo la presa, si mosse, lasciando l’altra mano libera di infilarsi nella mischia e coprendo la mano di Theo tra le sue. Liam si leccò le labbra, sforzandosi di ignorare il dolore dovuto agli artigli. Iniziò a ticchettare le dita sul dorso della mano di Theo, una volta, due. Ricreando il suo battito cardiaco sulla pelle di Theo. Calmo e stabile.

Forse aveva perso l’occasione di farsi raccontare da Theo dei suoi incubi, per aiutarlo mentre era cosciente. Forse Theo era così testardo che non avrebbe mantenuto la promessa nemmeno se Liam avesse vinto e Liam non avrebbe potuto fare nulla di più che chiedere di poterlo aiutare. Ma questo, questo lo poteva fare. Quindi ignorò il fatto che il palmo di Theo era troppo caldo contro il suo, ignoro gli artigli nella pelle e si concentrò sul ticchettio delle sue dita sulla pelle di Theo. Una volta, due.

Guardò le ultime tracce dell’incubo scomparire. Mentre gli artigli si ritraevano e il sudore sulla sua fronte si asciugava. Ascoltò il battito cardiaco di Theo rallentare un’altra volta e il suo respiro diminuire fino ad andare ritmo con quello di Liam prima che quello di Theo divenne più pacato, il suo corpo si rilassò contro il sedile. La mano un peso morto in quella di Liam.

Aspettò finché era sicuro che Theo non servisse più il delicato ticchettio delle sue dita contro la pelle che lo teneva ancorato alla realtà prima che ritraesse la sua mano sinistra. Lasciò quella destra, girandosi piano finché non trovò una posizione comoda per sdraiarsi senza mollare la presa. Intrecciò le dita con quelle di Theo, ticchettando con il pollice sul dorso della sua mano, un movimento che si trasformò fin troppo presto in piccoli cerchi disegnati sulla sua pelle.

“Sarebbe molto più facile se me ne parlassi” sospirò Liam. Le dita di Theo si mossero ma rimase addormentato. Così rilassato e a proprio agio in un modo che fece sentire Liam stranamente felice a guardarlo dormire così beatamente, dei coriandoli erano ancora incastrati nei suoi capelli scuri e in qualsiasi altro momento Liam sarebbe stato felice di distruggere quella tranquillità scattando una foto così avrebbe potuto prendere in giro Theo il giorno dopo, ma in quel momento a Lima non poteva importare di meno che sembrasse come se un unicorno gli avesse vomitato addosso, non quando dormiva così e sentiva il suo palmo caldo nel suo.


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My HEART.
non so cosa altro dire. Adoro Liam anche se è tonto e adoro i piccoli passi di Theo nelle piccole cose di cui non ha mai potuto fare esperienza.
AAAAh idk amo troppo questa ff e amo loro.

 

  
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