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Autore: alessandroago_94    22/03/2018    7 recensioni
Altra raccolta di componimenti poetici molto semplici.
Genere: Generale, Poesia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vuoto dentro

VUOTO DENTRO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ti ho conosciuto

tramite la passione per i libri e la lettura;

eri più grande di me di qualche anno,

forse per questo ti ho un po’ divinizzata.

Così, nella mia vita sei entrata

piano,

di soppiatto;

percepivo il tuo respiro

calmo, che s’irradiava fin nel mio cuore.

E poi, cos’è successo?

Perché c’è stato questo brusco stop?

All’inizio ci capivamo,

ci intortavamo,

quasi a vicenda, ma tu di più,

sembrava ci tenessi a me.

Ma sul più bello è apparsa la fama;

la tua era fame

di successo,

era desiderio

represso.

Tutto il giorno con il cellulare tra le mani,

anche di notte, senza eguali.

Era più vita, quella?

Conoscenti nelle chat,

tantissimi contatti nuovi su Whatsapp,

migliaia di amici sui social più famosi,

e tutti quanti, nel complesso,

apparivano così estroversi…

tra te e il mondo, all’improvviso, è calato il sipario;

il cellulare, nuovo divario,

squillava sempre.

Tu rispondevi continuamente,

sembrava un incubo vissuto a palpebre ben aperte.

Io stavo male, a volte speravo in un tuo contatto,

anche solo in un tuo messaggio,

il tuo profilo attivo ormai giorno e notte,

lo studio e gli impegni che si scioglievano al sole,

come neve in primavera.

Lo sapevi che io stavo male?

C’erano mattine in cui mi alzavo

e finivo subito a chiudermi in bagno.

I conati mi percuotevano;

era l’ansia da prestazione,

che non sarebbe servita a nulla.

Non hai mai notato quando uscivo dai locali affollati

e mi eclissavo all’improvviso?

Eppure ho passato un’ora intera

in preda ad una mia crisi, a soffrire sotto un cielo

inerme.

E c’era solo lo sciabordio lento dell’alta marea

che s’innalzava nel porto;

tu dov’eri?

Mi hai mai compreso?

Sei mai stata a mio fianco, anche solo mentalmente?

Io mi limitavo a lottare contro me stesso

per non mostrare l’universo

che celavo dietro ad un velo di finta felicità.

Un giorno, ti ho detto che eri cambiata;

ma tu eri così lontana,

tu eri cosa vana.

I tuoi occhi erano bloccati sullo schermo del cellulare,

e allora ho capito che la mia era stata tutta fissazione,

una mai esistita emozione

che ha confuso la mia mente.

Mi chiedo come abbiano fatto, le generazioni precedenti

alla nostra, ad avere amici, a scovare l’amore e a sposarsi;

a crederci;

io non ci credo, come posso

se vedo solo sguardi persi, come il tuo,

se non scorgo più nulla?

Ho lasciato perdere, fasulla

la mia finta cordialità,

era tutto fuorché la verità.

È che anche tu mi hai lasciato un vuoto dentro;

un vuoto che mi ha lasciato

ogni persona che mi ha abbandonato

lungo il cammino della vita.

Mi hai anche detto che forse non mi conoscevi tanto bene,

ed avevi ragione, perché se il risultato è stato questo,

non c’eravamo mai davvero conosciuti e capiti.

Mi chiedo se credo ancora nel prossimo;

la verità la si trova solo tra due opposti,

tra due pensieri contrapposti.

È che con il prossimo si deve stare attenti,

altrimenti

ti prende per un braccio, ti rallenta e poi ti cestina,

appena può.

Ora io percepisco solo il mio cuore

che batte a vuoto;

è mai cambiato qualcosa, d’altronde?

Gli alberi che scuotono le loro fronde,

attorno a me, grazie all’aiuto del vento,

creano un rumore così suggestivo…

 

Vorrei soffocare in questa natura

senza eguali;

lasciare che la mia parte di umanità

si fonda e si confonda

con animali, piante… forme di vita

che non siano umane.

C’è ancora lo spirito degli antenati dentro di me,

e pulsa, per questo il mio cuore è fiero, ora, d’esser vuoto;

il cellulare non riuscirà mai a pensare il sopravvento,

il posto che spetta

a chi ancora sto aspettando

e che quasi di sicuro non incontrerò mai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTA DELL’AUTORE

 

 

 

Poesia un po’ così… molto sentita, davvero. Molto. L’ho scritta con passione, legata a qualche ricordo.

Spero non riderete di me, povero illuso che soffre interiormente per ogni cosa.

Credo, questa volta, che tocchi a me ringraziare questa poesia, per aver dato voce al mio animo.

E grazie anche a voi, carissime amiche, perché senza il vostro sostegno, la vostra gentilezza e la vostra presenza, vi assicuro che starei decisamente molto peggio. Grazie per esserci ^^

Un’ultima cosa; non fraintendete il testo, poiché esso tratta solo di quella che sembrava, almeno all’inizio, una bellissima e sincera amicizia.

Grazie di tutto ^^

 

   
 
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