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Autore: Cielo_Pietra    31/03/2018    1 recensioni
Abbiamo lasciato Teodora Lupin (figlia di Tonks e Remus) alla fine del suo primo anno scolastico, dove aveva imparato molte cose su se stessa, cosa avrà in serbo per lei il futuro?. Attualmente però si trova al quinto anno nel castello, sarà maturata in questi anni? come sarà cambiato il rapporto coi suoi amici e suo fratello? avrà imparato, la cosa più difficile per lei, ad amare?! Leggete e lo saprete.....
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Potter, Famiglia Weasley, Fenrir Greyback, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio | Coppie: Rose/Scorpius, Teddy/Victorie
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
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ciao meravigliose creaurine magiche, poteva la qui presente io, lasciarvi tutte le vacanze di Pasqua, sena un capitolo nuovo nuovo??? la risposta è no!!!! quindi eccolo a voi, la bozza era tremendamente corta, quindi ho dovuto aggiungere pezzi per allungarlo. Spero vi piaccia, buona lettura!!!


































 Quando tornai alla Torre era appena scattato il coprifuoco, la Sala Comune era ancora piena di studenti che cercavano di finire i compiti, unendomi a loro con poca voglia notai di avere già poche energie. La luna era sempre più vicina e la mia gola sempre più secca, non sapevo se avrei potuto resistere in mezzo a tutte quelle persone, ma ci avrei provato. Il mattino mi svegliai in Sala Comune, appoggiata sul tavolo dove stavo facendo i compiti la sera prima, molti studenti, come me, si erano risvegliati intorno al tavolo o sulle poltrone, cercando di capire se avevano concluso i compiti oppure si erano addormentati prima di finirli. Mi diressi subito alle scale per andare in camera mia a prepararmi per la mia prima lezione, fortunatamente prima di assopirmi ero riuscita a scrivere il mio saggio per Difesa Contro le Arti Oscure. La mia prima lezione della mattinata consisteva in Erbologia e col Professor Paciock stavamo facendo lezione nella serra numero 3, ovviamente ci fu un incidente e un Tassorosso finì in infermeria. Erbologia è sempre stata una materia affascinante a mio parere, peccato che molti studenti prendendola alla leggera, finiscono per farsi male. Subito dopo, avevo Difesa Contro le Arti Oscure e così consegnai il compito al professore, era rimasto stropicciato considerando che ci avevo dormito sopra questa notte, ma le mie forze erano calate notevolmente quindi non avevo trovato la volontà o il tempo di ricopiarlo in un foglio pulito. Dirigendomi nella Sala Grande, ebbi un mancamento e finì a terra rovinosamente, qualcuno mi portò in infermeria e appena mi fui ripresa un po’, l’infermiera mi lasciò andare. Prima di raggiungere la Sala Grande venni prelevata con la forza e chiusa in uno stanzino, i miei capelli per lo stupore si tinsero subito di magenta, davanti a me si presentarono Victoire e Rose con degli strani oggetti in mano.
‘’Siete matte, ragazze?’’ chiesi io
‘’Probabile, ma abbiamo una missione personale’’ annunciò Rose fissando con sguardo maligno la sua complice
‘’Ovvero? ’’ domandai io conoscendo la risposta
‘’Dobbiamo truccarti per l’incontro con mio fratello’’ disse Victoire aprendo il suo beauty-case
‘’Far che?! Ragazze sto andando a sputare sangue su un pavimento ’’ risposi io cercando di uscire, prima di essere bloccata da loro
‘’Tienila ferma, io la trucco ’’ disse Victoire a sua cugina
Rose mi immobilizzò su una sedia, cercavo di divincolarmi ma non riuscivo a muovermi, sentivo il sudore cadermi sulle guance e gli occhi cominciare a bruciare, mi stavo innervosendo e più mi tenevano bloccata a truccarmi contro la mia volontà tanto più mi arrabbiavo. Alla fine mi lasciarono andare, avevo dato sfogo a tutta la mia forza di volontà per resistere a non sfiorarle con un dito, quindi erano riuscite a truccarmi, ero rimasta ancora qualche minuto ferma nello stanzino delle scope, per calmarmi. I miei artigli erano riusciti a uscire momentaneamente a causa dei sentimenti negativi che stavo manifestando, per mantenere la mente ferma e lucida, me li sono conficcati nei palmi delle mani finchè non sono scomparsi da soli.   
 
 
 
 
 Andai a pranzo ma non avevo fame, presi una mela dalla cesta e uscì dal castello, però notai che non mi andava nemmeno quella e così la gettai via, mi andai a mettere in giardino, mi sedetti all’ombra di un albero e fissai il vuoto.
‘’Ciao raggio di sole ’’ si annunciò una voce alle mie spalle
‘’Mi togli la luce’’ dissi io tranquillamente
‘’Non sapevo amassi il sole’’ rispose lui
‘’Nemmeno io’’ dissi mettendomi seduta
‘’Sei pronta? ‘’ domandò lui con il sorriso
‘’Ho forse scelta?!’’ domandai io
‘’No’’ rispose lui
‘’Ecco appunto, ciao Louis’’ salutai io, mentre mi alzavo in piedi
A quel punto Louis si bloccò mezzo istante a guardarmi in volto, gli occhi fuori dalle orbite e la bocca spalancata
‘’OHI, chi ti ha massacrato così?!’’ domandò lui mettendosi a ridere
‘’Le ragazze! Mi sono strofinata la faccia per 10 minuti, questa roba non viene via’’ dissi emettendo un ringhio che mi partì dal fondo dello stomaco
‘’Pensavo che la tua perfida zia, ti costringesse al trucco per quelle famosissime cene di gala ’’ ribatté lui 
‘’Si, ed anche a abiti sgargianti, tacchi alti e capelli in ordine, ma non in periodo di luna’’ dissi io
‘’Mi piacerebbe vederti’’ commentò Louis
‘’Scordatelo’’ tagliai di netto io
Louis ed io come da accordato ci dirigemmo alla Stamberga Strillante di primo pomeriggio, lui mi aveva portato da mangiare e il piano consisteva nel stare lì finché non sorgeva il sole, ordini del Ministero, a me non cambiava molto ma Louis era costretto a passare una notte senza poter dormire per colpa mia.
‘’Allora hai portato quello strano gioco con te?!’’ chiesi io
‘’Si certo, i miei zii lo usavano l’ultima settimana di vacanza, mi sono fatto spiegare le regole’’ disse Louis
‘’Come hai detto che si chiamano? ’’ domandai io
‘’I babbani le chiamano carte, non ne capisco il senso ma sembra che sia un passatempo divertente’’ rispose lui
Finalmente superammo il passaggio e sbucammo nella Stamberga. In questi anni avevo apportato qualche modifica, il letto era sistemato, le finestre le avevo riparate, il tavolo l’avevo sostituito con uno nuovo e ci avevo messo delle sedie. Giocammo a quello strano e primitivo gioco babbano finchè non caddi a terra dalla sedia a causa del dolore e li rimasi. Ora dopo ora a fissare quel pavimento, dolore e rabbia si mischiavano nella testa, Louis rimaneva lì con me seduto al mio fianco, un nuovo sentimento si faceva strada nella mia mente, era la paura di rimanere sola, di dover affrontare questa tortura senza di lui, tutto il mio corpo era dolorante ma la mia mente pensava solo alla carne fresca che avevo lì vicino, la sua carne.
‘’Vattene’’ ringhiai io
‘’Non ci penso proprio’’ rispose lui
‘’Ho voglia di… sangue e no…non vorrei fosse…il… tuo’’ dissi io faticosamente
La gola mi bruciava, sentivo la bocca in fiamme, un dolore unico percorse la distanza che andava dalle mie labbra al mio stomaco, cacciai un urlo così forte che spaccò un vetro e l’aria fresca della sera poté irrompere nella stanza.
‘’Non ti lascerò mai sola’’ annunciò lui, nel frattempo mi si avvicinò e finì per farmi da cuscino, mi asciugava il sudore col suo fazzoletto ed io chiusi gli occhi
‘’Perché? ’’ domandai io, capisco il suo lavoro ma non comprendo il motivo per la quale rischi tanto la sua vita, mai ci arriverò
Il volto di Louis si fece improvvisamente serio alla mia domanda, poi fece un sorriso rilassato e sicuro, aprì la bocca per rispondere alla mia domanda ma non fece in tempo a parlare che un’altra voce nota irruppe nella stanza con arroganza.
‘’Non è luogo per te umano, vattene’’ disse una voce dietro alle spalle di Louis
‘’Chi…è? ’’ domandai con un filo di voce
A quel punto sentii percorrere a grandi passi la stanza, la persona in questione venne sul davanti in modo che io potessi vederla, la scena si presentava surreale, io con la testa sulle gambe di Louis mentre soffrivo come un cane. Feci uno sforzo e aprì leggermente gli occhi, la vista era sfocata ma la luce che emanavano i miei occhi mi permise lo stesso di riconoscere il volto di quel ragazzo sbucato dal nulla.
‘’Se…sei tornato’’ dissi in un sussurro, sentendo che le forze mi stavano abbandonando definitivamente
‘’Come promesso, non me ne andrò più, finché avrai bisogno di me’’ disse Zakaria toccandomi i capelli, prima che richiudessi gli occhi
‘’Comodo vero, sparire per anni e poi tornare così, io le sono rimasto accanto mentre tu eri a fare il lupo ferito in giro per il mondo ’’ ribatte Louis alzando la voce ‘’Quando finisci di scappare, fammi un fischiò, ti lancio un bastone’’ concluse lui
‘’Ba..sta’’ emisi io senza voce, intimandogli di smetterla
‘’Provaci stecchetto, magari quello che hai in mano serve a qualcosa’’ disse Zakaria arrabbiato
‘’Avvicinati, vediamo se raggiungi prima la mia gola o la tomba’’ controbatte il Weasley  
‘’basta’’ dissi con voce tremante e perdendo sudore dal viso
‘’ALLONTANATI DA LEI, non lo dirò due volte’’ ringhiò Zakaria sfoderando gli artigli
‘’Obbligami’’ disse Louis puntandogli la bacchetta alla gola e con un sorrisetto di spavalderia sul volto, ma restando fermo a farmi da cuscino
Mi sollevai di scattò e mi misi in mezzo a loro, non volevo vederli litigare, mi era insopportabile soprattutto ora che stavo male, soprattutto adesso che li riavevo entrambi al mio fianco, non razionalizzai bene quel movimento, appena mi tirai su, mi accorsi che tutto intorno a me si faceva lentamente buio, avevo esaurito le energie, persi conoscenza e l’ultima cosa che ricordo del resto della nottata furono delle voci che mi chiamarono, voci bianche e velate come se le ascoltassi da chilometri di distanza, poi più nulla.














Zakaria è tornato yeahhhhhh hahahahahhaha chissà come mai hahahaha comunque tante sorprese nei prossimi capitoli, quindi state pronti. Buona Pasqua a tutti e regalatemi un commento, alla prossima! 
   
 
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