Piaghe
da decubito e cicatrici
<< Kuro mi serve un favore >>
<< Dimmi >>
<< Una volta in ufficio controlla i resoconti dell'anno scorso >>
<< Ok >>
<< Ah e l'agenda! In caso facci una foto e me la mandi con what'sapp >>
<< Si >>
<< E poi chiama il signor... >>
<< Sumire sono passati solo quattro giorni, ed è stato il capo a darti queste ferie, quindi datti una calmata. Ci vediamo mercoledì >>
Kuro mi chiude il telefono in faccia e io lo fisso male malissimo.
<< Hai finito di fare la malata del controllo? >>
Sbuffo.
<< Hai una vaga idea del cataclisma che si forma in ufficio se per caso qualcosa va male? >>
Kankuro finge una faccia spaventata.
<< Uh... esploderà tutto! >> dice con finto panico.
Scuoto la testa ma mi ritrovo a sorridere.
L'ultimo mese è stato meraviglioso, talmente meraviglioso che non me ne frega niente se Matsuri si è trasformata in una isterica wedding planner, o se Gaara mi delega impegni su impegni perché ovviamente deve andare dietro a Matsuri.
Forse è per questo che ha deciso di darmi dei giorni di ferie.
Quattro giorni prima...
Matsuri è davanti la mia scrivania con aria tutta pimpante.
Si è presentata lì all'improvviso e mi si è attaccata come una papera con Lorenz.
<< Ehi andiamo a... che stai facendo? >>
<< I resoconti per domani >>
<< No Sumy da domani sei in ferie >>
Mi metto a ridere.
<< Magari. Senti le previsioni dicono che potrebbe grandinare quindi dovremo tenere Sheldon al coperto >>
<< Guarda che sono seria >>
<< Confermo Sumire >>
Raggelo. Dietro di lei c'è Gaara.
Quando è apparso? Ma non è che per caso è davvero uno spettro?
<< Che? >> dico con un filo di voce.
Guardo Gaara e poi riguardo Matsuri.
<< Ah e stasera torni con noi con la limousine. Buon lavoro >>
Scende al piano di sotto con la sua solita energia.
Una volta soli mi avvicino a Gaara.
<< Gaara ascolti >>Dopo la vacanza sulla neve lo chiamo per nome ma continuo a dargli del lei.
<< Immagino che questa storia delle ferie sia stata una richiesta di Matsuri ma non … >>
<< Ammetto sia stata una sua richiesta, ma la condivido Sumire … dopotutto hai un sacco di ferie arretrate >>
Mi irrigidisco.
<< Ok... >>
<< Inoltre per il momento non aspetto chiamate urgenti quindi se vuoi prenditi una pausa e raggiungi tua sorella al piano di sotto >>
<< Ok... >>
… ok....
Sento le labbra di Kankuro sul collo.
<< Ehi... che hai? >>
Mi giro e lo guardo negli occhi.
Quel ragazzo ha la capacità di rendermi sana di mente. E non è poco.
Nell'ultimo mese ci siamo visti quasi tutti i giorni anche se stiamo ben attenti a non farlo sapere in giro.
Visto che sono praticamente sola a casa ho deciso di accettare il suo invito a passare queste ferie a casa sua.
Abbiamo trascorso quasi tutto il tempo a giocare, si anche coi videogiochi, e devo dire che è molto forte. Anche se gongola un po' troppo quando vince.
Mi giro e poggio la testa sul suo petto.
<< Nulla. Stavo pensando … al pranzo >>
<< Sono le 15 passate... >>
Sbatto le palpebre analizzando l'informazione.
<< Che? >>
Lui poggia la labbra sulla mia spalla ed annuisce.
<< Abbiamo passato mezza giornata a letto? >>
Lui sorride piuttosto compiaciuto ed annuisce di nuovo.
<< Ah ok... >>
Ce ne stiamo in silenzio un paio di minuti, io sdraiata sul suo braccio e Kankuro intento a darmi dei morbidi baci sulla spalla.
<< Spuntino? >>
<< Si. Ci sto >>
*
<< Quando hai parlato di spuntino intendevo a letto. Servito da te >>
Kankuro ride mentre è intento ad aprire la bustina di ketchup per le patatine.
Stiamo passeggiando in una stradina vicino il parco.
<< Lo so che stai lavorando sodo per formare sul tuo corpo delle piaghe da decubito, ma devi rimandare i tuoi piani malvagi >>
<< Uff... detesto quando ti metti tra me e le mie piaghe da decubito >> dico prendendo una patatina << ...io non dico niente quando ti metti a fare parkour sui tetti >>
Lui alza la testa con aria orgogliosa.
<< Fare attività fisica fa bene >>
<< Le cicatrici non fanno bene >> dico con un tono che smonterebbe anche il più antipatico dei palloni gonfiati.
<< Non metterti tra me e le mie cicatrici >>
Mi giro a fissarlo con le labbra appena socchiuse indecisa se ridere o tirargli un pugno.
Una cosa è stare con uno che sopporta i tuoi disturbi mentali un'altra è stare con uno che ha i tuoi stessi disturbi mentali.
Sto per rispondere quando vengo interrotta da una voce familiare.
<< Sumire >>
Mi giro di scatto.
<< Deidara >>
Il ragazzo mi guarda, poi guarda Kankuro, poi mi guarda di nuovo.
Io mi sento a disagio: adoro il biondino, gli voglio un sacco bene però è un tale pettegolo.
Non voglio che si sappia di me e di Kankuro, qualsiasi cosa stia capitando tra di noi è meglio aspettare dopo il matrimonio... e oltre.
Dei dei alza un sopracciglio.
<< Tu sei il fratello del suo capo >>
Kankuro annuisce senza troppi preamboli.
<< Si.. tu sei quello che mi fissava dentro la sauna durante le vacanze di natale? >>
Io spalanco gli occhi mentre Deidara diventa bordeaux.
<< Ecco... io ecco... >>
Mi viene da ridere, non avevo mai visto Dei in difficoltà. Solitamente è così sfacciato da mettere lui a disagio la gente.
Kankuro lo fissa con un sorrisetto da stronzo colossale. Credo si stia divertendo un mondo.
<< Ti chiami Deidara giusto? >>
Lui si limita ad annuire.
<< Si... >>
<< Anche io ho un nome, pensa un po'. Mi chiamo Kankuro >>
Mi porto una mano davanti la faccia.
Ecco adesso iniziano ad insultarsi...
<< Comunque, che sorpresa vedervi qui. Che fate? >>
<< Sumi sta cercando di superare il suo record personale di panini >>
Mi tolgo la mano dalla faccia e aggrotto la fronte, contemporaneamente Deidara accenna un sorrisetto divertito.
<< Ah sarà un'impresa difficile. Sai quanto mangia? >>
<< Ehi >>
Kankuro gli lancia un sorrisetto complice.
<< Beh però si allena parecchio. Magari ce la fa >>
<< Kankuro! >>
I due si mettono a ridere.
<< A certo. “Insultiamo Sumire time” >> dico agitando le mani.
Mi allontano accelerando il passo.
<< Eddai. Che permalosa! >> dice Deidara agitando la mano.
<< Stronzi! >>
Con un paio di veloci passi Kankuro mi raggiunge alzandomi con un solo braccio.
Mannaggia al palestrato.
<< Dai scema. Andiamo a distenderci sul prato >>
<< NO >>
Deidara si avvicina al mio viso.
<< Sai che c'è chi fa sport al parco? >>
Lo fisso cercando di dargli un pugno in testa ma Kankuro mi blocca il braccio.
Missione fallita.
<< Ehi ma tu da che parte stai? >>
Lui sorride tutto soddisfatto.
<< Non so, devo decidere. Il biondo mi sta simpatico >>
Ah fantastico. Ecco a voi stronzo e più stronzo finalmente riuniti!