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Autore: Uzumaki_Devil_Dario    07/04/2018    1 recensioni
Quando il giorno diventa notte, Tokyo cambia e diventa un nuovo mondo: la reputazione si crea nelle competizioni sulle strade e la vita pulsa del motore delle automobili dalle carene fiammanti e dai carburanti pompati al protossido di azoto.
Qui la parola "velocità" è sinonimo di forza e di vita. O sei veloce o non sei niente.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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IN POCHE PAROLE…
 
 
…che in realtà proprio poche non saranno.
E rieccoci qui. Come promesso, mi sono ritagliato un po’ di tempo (tutta una mattinata) per condividere con voi ciò che ancora mi restava da scrivere. Vi descriverò qui la parte conclusiva di Tokyo Underground ma non solo, vi darò anche delle descrizioni sulla trama di altre tre storie brevi che per parecchio tempo ho conservato solo nella mia testa. Comincerò proprio da queste tre storie, se non vi dispiace, in modo da riservarvi il pezzo forte alla fine.
Quindi, in poche parole…
 
APHRODITE
Una breve longfic di rating rosso con protagonisti Minato e Kushina.
Nell’antica Grecia, Minato è un tessagliero, ex-soldato ora dedito allo studio e all’adorazione delle belle arti. Seguendo questa vocazione, intraprende un viaggio alla volta dell’Olimpo, sulla cui vetta vivono gli dei e le loro servitù, nella speranza di diventare un servitore delle dee Muse e, grazie a loro, apprendere nuove conoscenze sull’arte.
È noto a chiunque che i servigi resi agli dei vengono ricompensati con grande ricchezza e prosperità e un giorno di libertà ogni sei lavorativi, giorno in cui i servi possono dimorare in delle lussuose dimore nella città di Olimpia ai piedi del monte divino; tuttavia, non è dato loro scegliere quale dio dovranno servire per tutta la vita, è una decisione che sarà presa solo dalle volontà divine.
Quando si unisce alla schiera dei nuovi servitori volontari, Minato finisce, inaspettatamente, al servizio di Afrodite, dea dell’amore, della bellezza, della fecondità, della sensualità e dei giardini. Rammaricato di non poter essere al fianco delle Muse, non gli resta che rassegnarsi al suo nuovo incarico e accedere al palazzo della dea (impersonata da Kushina). Incontrando per la prima volta la divinità ne resta inevitabilmente ammaliato e fa la conoscenza del suo gruppo di bizzarri servitori, tra i quali vi è un ermafrodita.
Nei tempi che seguono, Afrodite dimostra di covare un profondo interesse per il giovane Minato, lo intrattiene in lunghe discussioni in cui lo istruisce su molti segreti sugli dei, sulle loro origini e anche su sé stessa, insegnandogli diverse forme di amore sia spirituale sia fisico, non mancando di sottoporlo spesso a giocose seduzioni nelle sue camere da letto e nella fonte di Acidalia che finiscono con un piacevole epilogo. In una di queste occasioni, Minato viene perfino colto di sorpresa dalla dea in persona scesa nella notte dall’Olimpo per sorprenderlo nel letto nella sua stessa casa, durante uno dei suoi giorni di libertà.
Minato, pur non disdegnando la vita del servo non dura come immaginava e nonostante i momenti di piacevole compagnia che Afrodite concede più a lui che a chiunque altro, non cela nemmeno la sua amarezza mai scomparsa per non poter mai incontrare le Muse e apprendere le loro arti, poiché ad un servitore non sarà mai concesso guardare un dio diverso da quello che serve. Il rimpianto sarà tale che col tempo diverrà disprezzo verso la vita al servizio della dea, verso la dea stessa e il continuare a essere un suo semplice strumento di svago sessuale, in particolare quando in un’occasione è costretto ad assistere, insieme a tutti gli altri servi – seppur col capo chinato – ad Afrodite che accoglie passionalmente il dio Ares nel suo letto. Alla dea non nasconde tutta la delusione e il biasimo nei suoi confronti, anche a costo di offenderla e provocarla, al che chiede di poter essere liberato. Afrodite, ferita e oltraggiata, respinge la sua richiesta, seppur Minato continui a ripeterla più e più volte ad ogni suo rigetto, fino a quando la dea, ormai sul punto di odiarlo per il suo giudizio su di lei, la esaudisce intimandogli di non tornare più sull’Olimpo e precludendogli per sempre di incontrare le Muse.
Giorni dopo, durante il suo viaggio per lasciare Olimpia, a Minato riappare la dea Afrodite sotto spoglie di comune donna mortale, seppur a lui riconoscibile. I veri sentimenti di entrambi vengono allo scoperto, lei che ammette di averlo particolarmente a cuore e lui che, in fondo, prova una sorta di ammirazione verso di lei e le è grato per i suoi insegnamenti su ogni significato e sfaccettatura dell’amore che, in un certo qual modo, hanno arricchito la sua visione dell’arte. Gli viene offerta la possibilità di tornare sull’Olimpo come servo diretto delle dee Muse, con la condizione speciale di poter accedere alle stanze di Afrodite per poterle fare visita in qualsiasi momento.
Minato sceglie di tornare, sì, ma per servire l’unica dea che veramente adora: Afrodite.
 
STORIA TRAGICA SENZA NOME
Questa storia, sempre del fandom di Naruto, è sempre stata nulla più che un’idea nella mia testa e non l’ho mai sviluppata veramente, non le ho dato un titolo e né ero certo se l’avrei mai scritta, ma visto che comunque l’avevo in mente tanto vale farvela conoscere.
Il protagonista è un Boruto adolescente, quasi maturo, costretto a combattere contro la sorella Himawari che lo odia con tutta sé stessa perché lo ritiene colpevole della morte di loro padre. Col proseguire della trama, viene scoperto che Himawari è stata posseduta dallo spirito di Indra, antenato degli Uchiha, risvegliatosi per portare avanti la millenaria lotta tra fratelli che non ha avuto fine col duello tra Naruto e Sasuke alla Valle dell’Epilogo; allo stesso modo Ashura si è reincarnato in Boruto per aiutare il giovane Uzumaki contro il fratello reincarnato. La corruzione Indra in Himawari è talmente innaturale – essendosi manifestato in una non-Uchiha - che gli occhi della ragazza, anziché il Byakugan, possiedono uno Sharingan Ipnotico atipico.
Durante la battaglia tra fratello e sorella giunge Hinata per fermarli, seppur già recentemente abbia tentato di frenare la furia distruttiva della figlia rimettendoci un occhio e un braccio, tanto che porta ancora bende sanguinolente sulle ferite.
 
Il finale non è saputo. Come ho detto, non mi sono mai preso la briga di sviluppare la storia più di tanto. Certo è che si sarebbe conclusa con la morte di altri uno o due membri della famiglia Uzumaki.
 
LA CASA DELL’AMORE DI MADAME ORIHIME
Giappone, 1467.
Il potere dello shogunato di Ashikaga, legato alla debole base di potere della capitale imperiale Kyoto, sta diminuendo. I nobili minori delle regioni periferiche accrescono la propria autonomia, i loro domini sono visti sempre più come piccoli regni indipendenti. Una qualsiasi percezione di affronto o di ingiustizia può scatenare un conflitto tra questi signori.
Si è vicini a un'inevitabile guerra tra le casate rivali Hosokawa e Yamana, entrambe intente a tramare per il controllo della politica nella capitale.

 
Questa fanfiction è diversa dalle precedenti, in quanto con essa volevo cimentarmi per la prima volta nel fandom di Bleach. La storia mi sconfinferava al punto che avevo scritto già un’introduzione e una fine, come potete vedere.
Protagonisti sono Orihime Inoue e Ichigo Kurosaki, entrambi ambientati, come avrete capito, nell’antico Giappone medievale. La prima è la proprietaria di una sorta di casa per incontri, dove le coppie possono incontrarsi, conoscersi, anche innamorarsi e, volendo, condividere bei momenti insieme usufruendo delle speciali camere per ospiti, motivo per cui tale casa viene spesso scambiata - a torto - per un semplice bordello con donne più raffinate della media; il secondo, invece, è un capitano militare sotto il comando del clan Yamana. Quando Ichigo non è occupato a dover combattere per il clan e i loro complotti, va a trovare molto spesso Orihime nella sua casa dell’amore, senza che i due nascondano i sentimenti e la passione che provano l’uno per l’altra, talvolta consumandole anche in una delle suddette camere speciali.
Nella storia vediamo Orihime gestire la sua casa dell’amore e, in quell’occasione, ricevere la visita dell’amato Ichigo. Non molto dopo, però, giungono altri visitatori, guardie del clan Hosokawa che pretendono la compagnia delle donne come fossero entrati in qualunque altro bordello. Poiché la loro presenza causa disturbi agli altri ospiti, fanno resistenza alle richieste di Orihime di andarsene e la mettono sempre più in disagio e in difficoltà, Ichigo si interpone tra le tre guardie e le donne della casa, intimando loro di andarsene adesso prima di arrecare altri disturbi. Sfruttando l’astio che intercorre tra le casate rivali, i tre uomini assalgono Ichigo, che tuttavia li disarma e li mette a terra per poi ributtarli nella polvere in mezzo alla strada e obbligandoli alla fuga.
Terminata la schermaglia, i due amanti hanno finalmente modo di gioire della reciproca compagnia e di condividere spensierati momenti di intimità nelle stanze private di Orihime.
 
Poche settimane dopo, la guerra tra i clan rivali è scoppiata e la distruzione coinvolge l’intera capitale imperiale. Durante i disordini, Ichigo, capendo che la sconfitta degli Yamana è ormai imminente e che il clan è caduto, corre per la città alla ricerca di Orihime. Scopre che la sua casa dell’amore è stata distrutta, tuttavia Orihime è riuscita a rifugiarsi in tempo e si rincontra con Ichigo, gli spiega che aveva preparato la fuga anzitempo, avendo previsto ciò che sarebbe avvenuto, e tutte le donne della casa sono già riuscite a scappare. Non essendoci nient’altro da fare, i due tentano insieme di scappare dalla capitale con grandi fatiche, Ichigo incontra diversi soldati nemici sulla strada e subisce numerose ferite nel corso dei combattimenti. Alla fine, riescono a impadronirsi di carro e cavallo e a superare i confini murari della città, ormai verso la rovina, lasciandosi la guerra alle spalle e fuggendo verso sorte a tutti ignota.
 
Nel 1477 la guerra ha termine. Kyoto è rasa al suolo, lo shogunato di Ashikaga assiste alla propria decadenza e diventa un fantoccio governativo nelle mani del clan Hosokawa, che ora è il vero detentore del potere. La capitale viene in seguito ricostruita, ma sia essa che la dinastia imperiale perdono progressivamente il proprio prestigio: quando, nel 1500, muore il centotreesimo imperatore in ritiro Go-Tsuchimikado, la corte non avrà il denaro per permettersi una nuova incoronazione e il Giappone rimarrà senza imperatore per vent'anni.
Ichigo e Orihime sono scappati dai disordini bellici dopo il primo mese di guerra, sparendo senza lasciare traccia alcuna della loro fuga. La tomba segreta che reca i loro nomi e contiene i loro corpi tumulati insieme viene ritrovata nel 1590 nello shogunato di Kamakura.

 
TOKYO UNDERGROUND
Breve riepilogo della situazione come l’avevo lasciata: Naruto e Sasuke hanno sfidato il clan Alba di Obito facendo esplodere il loro autosalone. Per cause varie sono finiti separati anziché affrontarli insieme come avevano premeditato, ma fino ad ora sono lo stesso riusciti a cavarsela: Hidan è precipitato con la macchina da una sopraelevata interrotta a quindici metri di altezza, Kakuzu è stato ucciso da Sasori durante l’inseguimento di Sasuke, Zetsu è stato buttato giù da Naruto dalla stessa sopraelevata di prima per salvare Hinata che era andata a cercarlo, ma la stessa fine l’ha fatta la Sunny Dawn, così Hinata ora è nell’auto di Naruto con lui. La storia era rimasta con Naruto e Hinata inseguiti da Kisame mentre cercano di raggiungere Sasuke localizzandolo con la stessa applicazione tablet con cui venivano monitorate le corse all’Underground.
Si riprende da questo punto. Hinata spiega a Naruto come ha fatto a trovarlo: poiché lui le aveva telefonato chiedendole come funzionasse l’applicazione di monitoraggio (in “Tokyo Chaos – I), lei aveva dedotto che, per qualche motivo, stessero usando gli stessi localizzatori dell’Underground, per cui, preoccupata a morte per Naruto, ha usato la stessa applicazione per cercare in tutta Tokyo dei segnali in rapido movimento, cosa che le ha permesso di individuare grosso modo le zone in cui si trovavano rispettivamente Naruto e Sasuke; scegliendone una da prendere, ha finito per incontrare Sasuke che le ha indicato dove trovare Naruto.
I due riescono a ricongiungersi a Sasuke, che nel frattempo è ancora alle prese con Sasori, così tutti e tre insieme uniscono le forze per affrontare i due restanti Alba. Insieme riescono a sbarazzarsene in qualche maniera (non avevo ancora pensato a come, già vi ho spiegato che le idee per le scene d’azione erano praticamente esaurite). L’unico rimasto in gioco è Obito, che però, per qualche strano motivo, non si è mai unito alla corsa e non hanno idea di dove si trovino. Sasuke stesso aveva notato sul tablet che la sua auto si era allontanata in direzione opposta rispetto agli altri Alba, ma non aveva potuto seguire il suo segnale per non perdere di vista quello di Naruto e degli altri Racers.
Mentre discutono il da farsi, Obito si mostra proprio in quel momento, prendendo tutti sorpresa: non è più sulla BMW sulla quale Sasuke aveva apposto il rilevatore, adesso è alla guida di una Pilbeam-Millington da corse sportive modificata con una tenuta su strada pubblica e con un motore che di gran lunga supera le potenzialità dei loro. La Kurama e la Avenger di Naruto e Sasuke sono pesantemente danneggiate e, ciò nonostante, sono costretti a fuggire da Obito alla guida di una vettura molto più potente della loro. Cosa ancora peggiore, non possono monitorare i suoi movimenti senza un localizzatore sulla Pilbeam, mentre Obito, che si era accorto di quello apposto sulla sua BMW, si è reso conto del loro piano e usa uno schermo integrato nel volante della auto per conoscere tutti i loro spostamenti.
Ha inizio la corsa più difficile e pericolosa di tutta la serata, resa più complicata dall’arrivo di una miriade di volanti della polizia. Inizialmente, Naruto e Sasuke cercano di distaccare Obito, ma presto si rendono conto che non hanno alcun modo di seminare la sua auto molto più veloce delle loro e assistono anche al modo in cui Obito riesce a sbaragliare tutte le volanti della polizia causando una serie di incidenti a catena. Decidono così di affrontarlo direttamente, tentando di depistarlo, prenderlo di sorpresa con manovre dell’ultimo second, anche di chiuderlo a tenaglia, ma nessuna delle loro strategie funziona poiché Obito è in grado di prevederle tutte sul tablet. L’Avenger viene scaraventata contro la parete in vetro di un palazzo, sfondandola, mentre la Kurama viene ribaltata in aria facendo un giro completo su sé stessa e atterrando sulle ruote ma danneggiata al punto da non riuscire quasi più a correre; Naruto, Sasuke e Hinata sono feriti.
Obito decide di sbarazzarsi totalmente di loro usando il regalo che gli era stato fatto dal trafficante d’armi Gen Masahiro al termine dell’incontro con gli yakuza, contenuto nel borsone che si era portato dietro: un RPG assemblabile e munito di tre testate esplosive. Come garantito dallo yakuza, il montaggio si rivela semplice, tanto che Obito è pronto in due minuti a lanciare il primo colpo contro Kurama con Naruto e Hinata dentro. All’ultimo momento, Sasuke salta fuori dal palazzo in cui era finito, la Avenger ancora in corsa ma al limite delle possibilità. Anche Naruto riaccende la sua Kurama, sebbene ormai anche la sua auto sia quasi del tutto inutilizzabile.
È lo sprint finale: Naruto e Sasuke vogliono attaccare Obito adesso prima che abbia il tempo di tornare dentro la sua vettura, così danno gas più che possono e, affiancati, gli si gettano addosso. Obito raccoglie la sfida e cerca di fermarli sparando il primo razzo. Naruto e Sasuke si distanziano tra loro, il colpo esplode sull’asfalto in mezzo e l’esplosione li destabilizza, tuttavia riescono a mantenere il controllo senza fermarsi. Obito carica e fa fuoco per la seconda volta, il colpo sfiora la fiancata di Kurama ed esplode alle loro spalle, lo scoppio sbalza l’auto sollevando da terra per qualche secondo tutta la parte posteriore. Negli ultimi metri che separano i due fronti, Obito si rende conto di non avere il tempo di caricare il terzo colpo, così cerca di ritornare nella vettura, ma non fa in tempo a rimontare che viene raggiunto e travolto dai due Racers; tutta la sua metà inferiore del corpo viene schiacciata tra la sua Pilbeam, la Kurama e l’Avenger.
Naruto, Sasuke e Hinata scendono dalle loro auto e guardano in faccia il nemico, sconfitto e gravemente ferito ma ancora cosciente. Sopraggiunge poco dopo Itachi, che per quasi tutto il tempo ha cercato di unirsi a loro, a bordo della Mazda RX-8 che possedeva quando era ancora nel clan Uchiha. Rivela di aver continuato a tenere d’occhio Obito anche dopo essere stato scoperto e cacciato da Alba, attendendo che facesse un passo falso, fino a quella sera stessa in cui lo ha seguito nel garage dove teneva la Pilbeam; dopo che se n’era andato con l’auto, Itachi si era intrufolato lì dentro e, come aveva immaginato, ha trovato gli hard disk contenenti i file con tutti i conti del suo racket. La carriera di yakuza di Obito sembra conclusa giusto poco dopo essere cominciata, non fosse per l’arrivo improvviso di Gen Masahiro a bordo di un elicottero paramilitare, chiamato in precedenza dallo stesso Obito con una richiesta di supporto prima di prendere la Pilbeam. Vengono tutti assaliti da una pioggia di colpi di mitragliatrice, costretti a ripararsi dietro le auto semidistrutte, senza via di fuga né modo di rispondere al fuoco. Da lontano, Sasuke grida a Naruto facendogli vedere l’RPG di Obito rimasto a terra, non troppo lontano dall’Uzumaki, la terza e ultima testata è ancora utilizzabile. Naruto si getta disperato a raccogliere l’arma, ma è pesante e non sa come si usi, perciò la passa a Sasuke che incamera l’ultimo razzo e, svelto, lo spara contro Gen. Il razzo non colpisce direttamente l’elicottero ma trapassa le pale principali e il velivolo precipita a terra esplodendo: Gen Masahiro muore, facendo perdere a Obito l’unico contatto che aveva con la Yakuza.
Prima che arrivino le autorità a presidiare la zpna, i Racers se ne vanno recuperando le carcasse delle loro auto semidistrutte, compresa la Sunny Dawn, con l’aiuto dei clan Uchiha, Hyuga e del duo A-B.
 
La mattina dopo, tutti i notiziari, parlano della notte trascorsa: per i media, colpevole di tutto ciò è Obito Uchiha, trovato da solo in mezzo alla strada a bordo di un’auto modificata illegalmente, reduce di un disastroso incidente che lo ha menomato e in possesso illegittimo di un’arma militare e di hard disk che, visionati in seguito, hanno rivelato tutto il suo giro in nero di affari. Si presume che l’Uchiha stesse cercando di scappare dalle forze dell’ordine per nascondere le prove del suo giro criminale e che abbia opposto una forte resistenza causando una serie di incidenti finendone coinvolto lui stesso. Trasportato in ospedale, si prevede che le lesioni alle gambe, al bacino e a parte del midollo spinale saranno permanenti e non potrà mai più camminare. A seguito del suo ricovero, sarà processato e condannato al carcere.
 
È passato un mese.
Naruto, dopo due settimane dagli avvenimenti, è tornato a vivere a casa dei suoi.
Una mattina, Hinata si reca alla tomba di Neji. Gli racconta quanto è successo, si confida con lui, gli parla di come il suo rapporto con Naruto vada sempre bene ma vorrebbe diventasse qualcosa di più speciale. Poco dopo, con grande sorpresa, Hinata vede arrivare suo padre Hiashi che la raggiunge e le chiede di potersi sedere accanto a lei. L’uomo le parla dello zio Hizashi, di come la morte del figlio Neji lo abbia sconvolto al punto da abbandonare il suo posto nella compagnia di famiglia. Tutto ciò gli ha aperto gli occhi, lo ha reso consapevole del bene che in realtà vuole a Hinata e, dimostrandosi profondamente rammaricato, le chiede perdono per il suo comportamento. Genitore e figlia si riavvicinano, parlano insieme come mai hanno fatto e riallacciano i rapporti.
In seguito, Hinata incontra Naruto dicendogli di essersi riavvicinata a suo padre, di avergli parlato anche di lui e delle sue spiccate abilità di meccanico, così ora l’uomo desidera conoscere di persona il ragazzo per vedere di che stoffa è fatto. Il giorno dell’incontro, vanno insieme nell’ufficio di Hiashi Hyuga e Naruto, preparatosi il meglio possibile ma parecchio nervoso, incontra per la prima volta il padre di Hinata e capo della grande compagnia Hyuga, affiancato da un collaboratore. Dopo qualche presentazione, Hiashi è interessato alle capacità meccaniche di Naruto e, nel corso del colloquio, lo sottopone a una serie di test pratici. Vedendo i suoi brillanti risultati, Hiashi parla di un’espansione molto prossima della compagnia nel settore motoristico sportivo; Naruto riceve l’offerta di un lavoro per la compagnia in questo settore, dopo che avrà sostenuto un tirocinio di due anni all’interno della stessa, offerta che l’Uzumaki raccoglie con entusiasmo.
Quella sera, per festeggiare, Naruto e Hinata programmano un’uscita insieme. Naruto raggiunge la ragazza a casa sua un po’ in anticipo, lei sta ancora finendo di prepararsi, così la aspetta nel salotto d’ingresso. Nell’attesa, si sofferma sul ripiano dei DVD e, infilato quasi di nascosto in mezzo a tutti, nota un disco che, a differenza degli altri, è conservato in una custodia non rigida di plastica trasparente: sopra c’è scritto “Regalo a Naruto”. Fortemente incuriosito, controlla che Hinata non stia scendendo in quel momento, inserisce il disco nel lettore DVD e, a volume non troppo alto, preme play: è una registrazione su CD fatta con una videocamera montata forse su treppiede, essa riprende Hinata nella sua stanza e in ginocchio sul letto… con indosso la sola camicia da notte! La ragazza nel video, chiaramente nervosa e rossa per il forte imbarazzo, ride dicendo di sentirsi un po’ sciocca a fare una cosa del genere, ma ci tiene a fargli una sorpresa molto speciale e privata per il suo compleanno – che sarebbe stato nei prossimi giorni – gli parla di tutto quello che prova per lui, di quanto desideri stare sempre più tempo al suo fianco e di quanto desidererebbe portare il loro rapporto a un livello più profondo, sapendo che anche lui lo vuole; il tutto mentre, poco a poco, si sfila la veste a notte quasi fin sotto il petto… finché non dice di ricordarsi stupidamente che Naruto, non possedendo una televisione e tantomeno un lettore DVD, non potrebbe farsene niente del disco, così si avvicina alla telecamera per spegnere tutto.
Hinata scopre Naruto a guardare il video poco prima che la registrazione si interrompa. Fra i due si viene a creare un’enorme tensione imbarazzante in cui Hinata prova a spiegare che l’aveva preparato due giorni fa e voleva darglielo per il suo compleanno, ma dopo averci rinunciato aveva temporaneamente conservato il CD e si era dimenticata di disfarsene. Cala un lungo momento di silenzio, finché Naruto, decidendo farsi coraggio una buona volta, chiede a Hinata un cambio di programmi per la serata. Lei, capendo, pur timidamente, accetta. Tutti e due salgono al piano di sopra.
La mattina dopo, quando Naruto va da Teuchi e Ayame a spiegare loro i suoi progetti sul futuro, Ayame lo tormenta pur di sapere com’è andata la serata con Hinata, sapendo che sarebbero usciti insieme. Naruto si rassegna a doverle raccontare tutto quello che è successo veramente, concludendo la scena con Ayame esultante per essere riuscita a coronare la loro agognata “noche de fuego”.
 
Un altro anno dopo.
Kushina è stata rilasciata ed è tornata a casa dopo una pena di undici mesi ottenuta grazie all’intervento dell’avvocato Orinori Shunsuke, assunto in precedenza da Sasuke come “anticipo” per Naruto in cambio del suo aiuto contro gli Alba. Karui è uscita di prigione mesi prima di lei.
I Racers che una volta frequentavano l’Underground, nel frattempo, hanno deciso di bazzicare gli altri punti di raduno sparsi per Tokyo pur di continuare a correre. Naruto e Hinata sono attualmente in cerca di un luogo in cui far rinascere l’Underground e girano per la città alla ricerca di un posto ideale. Fuori dal centro abitato c’è una raffineria completamente in disuso che potrebbe fare al caso loro, dove il tracciato esterno che la circonda è ottima per le gare e si collega anche alle autostrade.
La voce tra i Racers viene sparsa in breve tempo, così nel giro di poche settimane la raffineria è diventata la nuova Tokyo Underground, popolata e tornata a nuova vita come la sua precedente sede. Itachi è tornato a far parte del clan Uchiha, mentre Hinata è diventata capoclan degli Hyuga. Nel mezzo della serata, mentre le corse sono sul vivo, sopraggiunge un nuovo clan di Racers, gli Ootsutsuki, desiderosi di sfidare i migliori Racers del posto. Hinata, Sasuke e Naruto si fanno avanti accettando la sfida.
Nel momento in cui ha inizio la corsa, la storia ha il suo sospirato epilogo. Finisce qui “Tokyo Underground”.

SPAZIO AUTORE
Questo è quanto. Spero che tutto quello che avete letto sia stato di vostro gradimento, anche se non ve l'ho potuto scrivere nel modo in cui avrei voluto. Se qualcosa non vi è rimasta chiara, chiedete pure nei commenti quello che volete.
Non credo di dover aggiungere altro, tutto l'essenziale che dovevo dirvi già ve l'ho detto nel precedente aggiornamento. Sfrutterò questo ultimo spazio a disposizione per dare un caro saluto come autore a EFP: ringrazio sinceramente di cuore la sua founder Erika per il magnifico sito da lei creato e che mi ha reso parte di una meravigliosa parte del web, agli amministratori del sito per il lavoro che svolgono e soprattutto un gigantesco GRAZIE a tutti i lettori, i recensori e i sostenitori del passato e anche di oggi che sono stati con me incoraggiandomi ad andare avanti sin dal mio terzo anno di superiori. Eccomi qui dieci anni dopo, che è davvero parecchio tempo, pensandoci ora: da allora sono cambiate parecchie cose nella mia vita e un po' credo di essere cambiato anche io.
Comunque, chiudo qui per evitare di renderla una cosa troppo melensa. Uzumaki_Devil_Dario chiude le porte e, per l'ultima volta, vi dice

Jaa na!
   
 
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