Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: cussolettapink    07/04/2018    6 recensioni
Brath Hill, questo era il nome del quartiere dove erano capitati. Lo chiamavano "il quartiere del non ritorno" e, sebbene sembrasse il titolo di un horror di quarta categoria, era tristemente noto per essere uno dei quartieri più malfamati dell'intera Gran Bretagna.
"Facciamo così allora: Se tu esci puoi affrontare quello che ti succederà ma noi lasceremo in pace la tua fidanzatina. Se invece ci lasci lei, ti lasceremo andare senza fare neanche un graffio a te o alla tua auto"
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Chapter 15 – Soothe

Uscì da sotto la doccia solo nel momento in cui sentì Harry battere contro la porta.

Non si era minimamente accorta di esserci rimasta così a lungo e quindi di aver scaturito la preoccupazione del riccio.

Si avvolse un asciugamano intorno al corpo e uno intorno ai capelli.

Recuperato e indossato l’intimo e una tuta, aprì la porta ancora con i capelli raccolti nella salvietta.

“Scusami, non volevo metterti fretta ma mi stavo preoccupando”.

La bionda trovò terribilmente tenero il comportamento che aveva nei suoi confronti, si sentiva il cristallo più delicato del mondo sotto il suo sguardo.

“Tranquillo, hai fatto bene”.

Lo sguardo del riccio però era rivolto alle braccia nude della ragazza, ancora arrossate dal forte sfregamento con la spugna.

Cautamente, Harry si avvicinò a lei fino a stringerla in un abbraccio.

“Nicole, te l’ho già detto ma te lo ripeto: sono qui con te, niente e nessuno potrà mai più sfiorarti, te lo giuro sulla mia vita” quelle parole, così profonde e serie, portarono la ragazza a stringersi ancora di più a lui.

“Non so cosa farei se tu non fossi con me… non lasciarmi da sola ti prego” con la voce flebile e il volto premuto contro la maglia del riccio, la ragazza si lasciò nuovamente andare alle lacrime, stringendosi quanto più riusciva al corpo del ragazzo.

“Non lo farò, tranquilla”.

Separandosi dall’abbraccio, tornò in bagno per prendere il phon.

“Posso aiutarti?”. Prendendo la sedia che si trovava davanti la scrivania della bionda, la fece accomodare cominciando a spazzolarle i capelli.

Nicole chiuse gli occhi, beandosi di quelle attenzioni così premurose che quasi la commossero.

Una volta terminato, i ragazzi scesero in cucina.
 


Il disastro che Harry era riuscito a creare solo per cucinare due uova portarono la ragazza a una distrazione forzata, visto che dovette pulire tutto il macello creato.

Le uova, ammise però, erano venute davvero buone.

“C’è qualcosa che questo ragazzo non fa magnificamente?” Liz era decisamente molto più loquace in quel momento, visto che continuava a commentare Harry e ogni suo minimo movimento.

Finito di mangiare, si accomodarono sul divano in salone e accesero la televisione.

Nicole continuava a rimanere sempre vicina al ragazzo, infatti anche in quel momento lei si trovava accoccolata al suo petto mentre lui le circondava con un braccio le spalle.

Una chiamata distrasse all’improvviso i due ragazzi, portando Harry a prendere il cellulare e ad aggrottare le sopracciglia confuso.

“Ehi Zayn, che succede?” rispose, mentre Nicole abbassava il volume della televisione per permettere al castano di sentire meglio la conversazione.

“Cosa?! Non ci posso credere” i pugni stretti fecero intuire alla ragazza che non doveva trattarsi di una buona notizia, in quella giornata che di positivo non aveva avuto nulla.

Un’altra suoneria cominciò a inondare la casa con la sua suoneria.

Separandosi dall’ abbraccio, anche la bionda si alzò per andare a rispondere.

Mamma

“Mamma?” rispose la ragazza, spostandosi lontana da Harry per fare in modo che la donna non notasse la voce maschile in sottofondo.

“Ciao tesoro mio” la voce della madre riuscì subito a infondere nella ragazza una sorta di pace, risvegliandole nei ricordi quei momenti in cui da piccola sgattaiolava via dalla sua stanza per andarsi a mettere nel letto in mezzo ai suoi genitori.

Quella sensazione di protezione e benessere quel giorno le mancava come non mai.

“Che bello che hai chiamato, come stai? Papà?”

“Siamo molto arrabbiati signorina! Il fatto che ci sei venuta a trovare non mi sembra una scusa per sparire completamente! Ogni tanto mi scordo che ho una figlia, sai?”

Percependo il tono scherzoso della mamma, la ragazza non riuscì a trattenere una risata.

“Perdono, sono stati dei giorni molto… agitati” sospirò, cercando comunque di non far trasparire troppo dal suo tono di voce come stesse realmente.

“Piccola mia, stai poco bene? Hai una vocina…” non c’era ovviamente niente da fare, le madri certe cose le percepivano immediatamente.

“Ma no figurati, sono solo molto stanca”

“Non ti preoccupare, lo sai che non sei da solo!” la voce del ragazzo, che probabilmente stava ancora parlando con il moro, fece scaturire un silenzio dall’altra parte del ricevitore.

“Amore mio, sei forse con un ragazzo?” la madre aveva quel grande talento di passare dall’essere premurosa a pettegola in meno di un secondo.

“Mamma! E’ un mio amico, stavamo guardando un programma quando mi hai chiamato” dandosi della stupida poco dopo, la bionda capì che aveva appena confessato alla madre che si trovava con un ragazzo in casa.

“Umh, signorina vedi di comportarti come io e tuo padre ti abbiamo insegnato” il tono divertito della donna però si incrinò leggermente, quando parlò nuovamente con la ragazza “E’ per colpa di questo ragazzo che stai male? Lo sai che tu sei la mia bambina, dimmi come si chiama e gli farò un bel discorsetto”.

Alzando gli occhi al cielo sorridendo, si affrettò a replicare alla donna.

“Ma di solito non sono i padri quelli gelosi e iperprotettivi? Comunque no, Harry mi sta aiutando a stare meglio. E’ un periodo molto stressante all’università e senza di lui darei di matto”.

“Ah quindi si chiama Harry eh? Interessante, interessante. Mi piace come nome”.

Nicole sentì il ragazzo chiudere la chiamata, quindi si apprestò a fare lo stesso.

“Ora devo andare mamma… grazie, grazie di essere la mamma migliore del mondo e di sapermi migliorare la giornata come nessun altro. Ti voglio tanto bene”.

“Te ne voglio moltissimo anche io tesoro, ora attacco prima che tuo padre capisca che sto parlando con te e prenda il telefono per tenerti incollata un’ora a parlare con lui… non vorrei che Harry sia costretto ad aspettare”.

“Harry? Con chi stai parlando cara?” la voce del padre si udì in lontananza, segno che era appena entrato nella stanza in cui si trovava la madre.

“Oh, nessuno caro, ti saluta Nicole”.

“La mia principessa! Perché non me lo hai detto subito? Passamela”.

“Non se ne parla, adesso ha da fare. Ci chiamerà domani giusto piccola?”.

“Certo mamma. Ciao ciao” sorridendo, la bionda attaccò mentre in lontananza si sentiva il padre continuare a parlare “Visto che parlavi con nostra figlia, chi diamine è Harry?!”.

Chiudendo la chiamata, si apprestò a tornare verso il riccio che sedeva sul divano tenendosi la testa tra le mani.

“Ehi, che succede?” si preoccupò lei, sedendosi al suo fianco.

“Un problema, non preoccuparti però non sono cose a cui devi pensare adesso” posandole una mano sulla guancia, le sorrise stancamente.

La bionda immaginò che anche per lui quelle ore dovevano essere state infernali.

“Harry… ti va di dormire da me stasera? Non vorrei rimanere sola e-”

“Sì” la interruppe subito “sarei rimasto anche se tu non me lo avessi chiesto” sorridendo, la strinse forte contro il petto “Scrivo a un amico e mi faccio portare un cambio” prendendo il cellulare, il riccio digitò velocemente un messaggio per poi mettere nuovamente via il telefono.

“Che amico? Perché non lo chiedi a Zayn o a uno degli altri ragazzi?” notando l’utilizzo della parola amico invece che il nome di uno del gruppo, la bionda immaginò che stesse parlando di qualcun altro.

“Al momento hanno tutti da fare con un’altra faccenda. Niall subito dopo che ce ne siamo andati ha preparato i bagagli: Sta andando a vivere a Londra per allontanarsi dal padre e prima che fai quella faccia no, non ha salutato o avvertito nessuno. Zayn me lo ha appena detto, non ne avevo idea. Capisco però quello che deve aver passato anche lui oggi e il suo desiderio di allontanarsi da quel mondo schifoso. Sono sicuro che tempo due giorni si farà sentire… così abbiamo la scusa per andare a trovarlo a Londra, meglio no?” cercava di sorridere ma si capiva da un chilometro di distanza che l’amico gli sarebbe mancato molto e che in quel momento non era questa cosa a preoccuparlo.

“Niall se ne è andato… Denise lo sa?” si preoccupò subito per l’amica, che non sentiva da quella mattina.

“Sì, Zayn mi ha detto che Liam stava andando a Londra con la macchina e i bagagli mentre lui era partito in moto e si era fermato a casa dei nonni di Denise per salutarla, comunque ora stanno tornando”.

“Capisco… che vuol dire che stanno tornando? Anche Niall? E’ successo qualcosa, vero?”

Alzando gli occhi al cielo, Harry la strinse a lui.

“Te ne parlerò stasera se ti vedrò più calma ok? Per ora non preoccuparti. Stanno tornando entrambi, Niall ha rimandato la partenza a domani per una cosa. Ti accompagnerò a salutarlo, se lo vorrai ci possiamo incontrare al centro domani pomeriggio che lavoro in panetteria. Potresti venire con me”

“Va bene mi arrendo, per ora hai vinto. Stasera però mi dirai cosa è successo. Tengo molto ai ragazzi e se è successo qualcosa voglio assolutamente saperlo”.

“Sei semplicemente stupenda”.

Il riccio la strinse forte, per poi allontanarsi e guardarla dritta negli occhi. I respiri si mischiavano, tanta era la vicinanza. Desiderava solamente baciarla, baciarla fino a che entrambi non fossero rimasti senza fiato. Capiva però che doveva lasciare spazio alla bionda per metabolizzare tutto ciò che era accaduto quella giornata.

Il vibrare del telefono distrasse i ragazzi.

“E’ il mio” “E’ il mio” esclamarono entrambi, sorridendo poi per la coincidenza.

L’amico di Harry gli aveva portato il cambio e lo stava aspettando ai piedi del palazzo, così il riccio si mise al volo la giacca e dopo aver lasciato un bacio sulla fronte di Nicole si avviò per le scale.

Prese il suo cellulare e vide scritto sopra il nome della sua migliore amica.

Non appena rispose, un’ondata di domande la travolsero.

“Nicole! Grazie a Dio stai bene! Niall è venuto qui e mi ha detto cosa è successo, sappi che ho già fatto il biglietto del pullman e domani arrivo da te!”

“Denny calmati adesso!” sorridendo per la preoccupazione dell’amica - chiaro segno di quanto fosse forte il legame che le univa -  cercò di tranquillizzarla.

“Calmarmi? Non puoi capire quanto io mi senta in colpa per averti lasciata da sola. Te lo giuro, non succederò più anima

Anima era un nomignolo con cui si chiamavano veramente raramente, un soprannome che utilizzavano solo in quei momenti profondi in cui dovevano manifestare il proprio affetto per l’altra.

Entrambe ben sapevano quanto fossero praticamente due parti divise della stessa persona; era sempre stato così e sempre lo sarebbe stato.
 

Pur sorridendo calde lacrime cominciarono a scenderle dal viso. Si rintanò in cucina per parlare senza farsi vedere da Harry, che nel frattempo era risalito con il cambio di vestiti.

“Denny… è stata la giornata più brutta della mia vita…” la voce, spezzata dalle lacrime, si trasformò ben presto in singhiozzante quando la ragazza cominciò a piangere più copiosamente.

“Va tutto bene Nì, ormai è finita e niente e nessuno ti potrà mai fare del male” la voce della castana era morbida e gentile.

Conoscendo perfettamente la bionda, sapeva che mostrarsi agitata avrebbe solamente peggiorato la situazione e – nonostante in quel momento volesse solo spaccare tutto, Denise cercò di controllarsi pur di stare al fianco della sua amica quanto più le fosse possibile.

“Nicole? Dove sei?” si udì chiedere dalla voce di Harry, che non aveva ritrovato la bionda in soggiorno.

“Sono in cucina al telefono con Denise Harry, arrivo tra poco” cercando di impostare la voce su un tono quanto più normale, la bionda rispose al riccio prima di tornare a prestare attenzione all’amica.

“Ci sta Harry con te?” chiese Denise, sollevata dal fatto che l’amica con sarebbe rimasta da sola neanche un secondo.

“Sì, rimane con me questa notte… non me la sentivo di rimanere da sola”.

“Ne sono felice, domani verrò a dargli il cambio, se lo vorrai” tenendo un tono più giocoso sull’ultima parte della frase, la castana cercò di risollevare l’umore all’amica.

“Certo che lo vorrò, ho bisogno dell’altra parte della mia anima no?”.

“Ora vado tesoro, qualsiasi cosa chiamami. Arrivo domani alle 10,00 quindi per le 11,00 sono a casa tua”.

“Va bene Denny, a domani allora. Buona notte”. Chiusa la chiamata, tornò in salone dal riccio.

Si era fatto ormai molto tardi e il riccio si stava cambiando con una tuta più comoda.

Lo sorprese mentre aveva ancora la maglietta del ‘pigiama’ in mano, a petto nudo. Il fisico del ragazzo era asciutto e ricoperto di tatuaggi, molti più di quanti la ragazza potesse immaginare.

“S-scusami, non volevo” si coprì gli occhi con una mano “torno in cucina”.

“Nicole calmati, non sono mica nudo” ghignando, il ragazzo la guardò “e posso assicurarti che avresti tutto l’interesse a guardarmi”.

“Ah ah, ma quanto sei divertente Harry” alzando gli occhi al cielo, la bionda tornò a sedersi sul divano.

La stanchezza di tutta la giornata gli si era riversata completamente addosso, complice forse anche il piccolo sfogo che aveva avuto con Denise poco prima.

“Andiamo a dormire che dici?” porgendole la mano, Harry la guidò fino alla camera da letto.

Le sistemò le coperte e solo quando si chinò per lasciarle un bacio sulla fronte la bionda capì che lui non avesse intenzione di mettersi vicino a lei.

“Non rimani qui?” gli chiese infatti.

Trovandosi preso in contropiede, rimase per qualche secondo in piedi vicino al letto.

“Pensavo di farti compagnia fino a quando non ti saresti addormentata e poi di andare a dormire sul divano...”

“Ma non dire sciocchezze, vieni qui dai…” facendogli spazio, si spostò al lato del letto per lasciargli il giusto spazio. “Ho bisogno di stare tra le tue braccia… per essere sicura che nessun altro potrà farlo quando mi sarò addormentata”.

Quella situazione l’aveva scossa così tanto da farle temere cosa sarebbe potuto accadere una volta che avesse chiuso gli occhi, così si strinse forte a lui sperando di trovare in lui la forza e la serenità per passare una notte decente.

“Notte Nicole”

“Notte Harry, grazie di tutto” chiudendo gli occhi stremata,  cadde tra le braccia di Morfeo quasi subito.


 
**********
 
Angolo autrice!
Ma buongiorno a tutti! Aggiornamento del weekend e di 2.300 parole! Contente?
Qui ho dedicato tanti bei momenti a Harry e Nicole (Harole, sotto gentile suggerimento di TheHideWords che ringrazio infinitamente per sopportarmi tutti i giorni e per spronarmi a scrivere!
Un grazie speciale va anche a crazylion, senza di te tutta la parte con la mamma non ci sarebbe stata, GRAZIE! Grazie perchè ho amato scriverla!
E un grazie speciale a tutte voi che seguite!
Saluti,
Liz
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: cussolettapink