Serie TV > Smallville
Ricorda la storia  |       
Autore: Ily18    03/07/2009    4 recensioni
ATTENZIONE:SPOILER per l'ottava stagione! (Clois) Clark si ritrova nel fienile a riflettere e Lana, dopo il suo ritorno, lo raggiunge lì. I due parlano un po' di tutto quello successo in sua assenza e Clark arriva a capire che può fare benissimo a meno di lei, perchè nella sua vita c'è già la sua "Wild Cherry".
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Clark Kent, Lana Lang, Lois Lane
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
A/N: Salve a tutti! Questa è la mia prima ff su Smallville. Visto che ultimamente mi sono riscoperta grande fan del telefilm (in particolare di Lois e Clark!) mi è girata in mente questa ideuzza che ho deciso di mettere nero su bianco.
Come avete letto nei personaggi presenti, nonostante questa sia una ff Clois, c'è anche Lana di mezzo. Lo so, lo so, mi odiate tutti XD ma vi prometto che il suo scopo nella storia ce l'ha!
Spero di aver c'entrato al meglio il carattere di ogni personaggio presente in questo capitolo. In caso non l'avessi fatto, mi aspetto che qualcuno di voi me lo faccia notare, così da rimediare un po' nel prossimo! :)
Bene, basta parlare, ora si legge! Ci si vede alla fine del capitolo! Buona lettura. :)

ps: come avrete notato, ho messo l'avviso spoiler e au e ora spiego velocemente perchè.
La storia è ambientata nell'ottava stagione, più o meno verso l'episodio 14, per cui chi non sa cosa succede negli episodi precedenti, dovrebbe evitare di leggere per non rischiare spoiler.
Ora passiamo alla spiegazione del perchè ho messo l'avviso AU xd L'ho messo più che altro per quello che succederà dopo la conversazione che leggerete qui sotto. Una cosa che penso non vedremo mai in Smallville :(

pps: Giuro che è l'ultimo! XD
Vorrei fare una precisazione veloce sui dialoghi. Alcuni di quelli che leggerete in corsivo, sono presi direttamente dal tf. Visto che odio le traduzioni in italiano, quelle battute che leggerete, sono degli arrangiamenti fatti da me XD




Clark si trovava nel fienile, lo sguardo perso nel vuoto mentre guardava il mondo da lassù.
Erano successe tante cose negli ultimi giorni e ognuna di queste lo aveva colpito e segnato.

Chloe era stata rapita da Davis, Jimmy era stato ferito mortalmente da quel mostro che aveva fatto irruzione nel fienile durante il suo matrimonio e Lana era tornata a Smallville.

L’ultima volta che Clark aveva sentito la voce di Lana, era stata in un video che gli aveva lasciato per dirgli addio.
Da quel giorno in poi, tutto era cambiato per lui.
Aveva iniziato a prendere più seriamente il suo destino da superuomo e la criminalità di Metropolis aveva finalmente fatto conoscenza con la Macchia Rossa e Blu; aveva iniziato a lavorare al Daily Planet, grazie al modulo che Lois gli aveva dato; e, beh, Lois.

Come ignorare il fatto che loro due negli ultimi mesi si erano avvicinati sempre più?

La sua relazione con Lois è stata sempre un po’ altalenante.
Fin dai primi giorni i due si sono sempre punzecchiati con battutine e hanno sempre fatto credere all’altro che potevano benissimo fare tutto da soli. Ma la verità è che quando l’uno ha avuto bisogno di conforto, l’altro era sempre lì pronto a darglielo.
E da grandi amici quale erano, la cosa si è evoluta in…

Clark non volle finire il pensiero. Non poteva averci pensato seriamente.
L’unica persona che è sempre stata molto più che un’amica per lui, era Lana.
La stessa Lana che lo aveva abbandonato con un messaggio registrato; la stessa Lana che gli aveva spezzato il cuore; la stessa Lana che ora era tornata da chissà dove.

Lana non era lì a consolarlo quando stava male. Lois sì.

E mentre nuovi pensieri continuavano a formarsi nella sua mente, un battito cardiaco familiare lo riportò alla realtà.

Si voltò lentamente per notare che Lana aveva appena fatto il suo ingresso nel fienile ed era ferma sull’ultimo gradino, in attesa che lui dicesse qualcosa.

Incrociò le braccia al petto prima di sorridere debolmente. “Lana.”

“Clark.” Rispose lei, facendo qualche passo avanti verso di lui e sorridendo a sua volta. “Era da tanto che non salivo qui.” Continuò imbarazzata, indicando con dei brevi gesti il santa sanctorum di Clark.

“Già.” Rispose Clark quasi freddamente. L’ultima cosa di cui aveva bisogno ora, era un discorso di circostanza, fatto di frasi fatte.

L’imbarazzo era quasi palpabile tra loro, come era ovvio che fosse.
Erano passati mesi dall’ultima volta che erano stati così vicini, nella stessa stanza.

E per grande sorpresa di Clark, era passato tanto tempo dall’ultima volta che aveva pensato seriamente a lei. Che fosse veramente tutto merito della vicinanza di Lois?
Di certo il suo buon umore e il modo in cui riusciva a calmarlo, avevano aiutato parecchio.

“Clark,” Lana riprese a parlare, questa volta con un tono quasi mortificato, come se si stesse preparando a delle scuse, “so che tra noi le cose non potranno tornare come prima, almeno non in poco tempo, ma voglio che tu sappia che lasciare Smallville è stato più duro per me, che per te.”

‘Lasciare Smallville…’ pensò Clark, quasi sorpreso dal fatto che il non averle sentito dire ‘lasciare te’ non lo aveva ferito come pensava.

“Lana, le cose son cambiate molto in questi mesi in cui sei stata via.” Spiegò Clark, senza sapere bene dove andare a finire con quella frase.
E’ vero, le cose erano cambiate, ma erano cambiate veramente così tanto da rendere impossibile che lei tornasse a far parte della sua vita?

‘Lois.’ Pensò subito Clark, quasi senza rendersene conto.

“Già, ho sentito della Macchia Rossa e Blu.” Sorrise lei.

“Non è solo quello, Lana.” Rispose un po’ distaccato, ancora un po’ sorpreso che il suo pensiero qualche minuto prima sia corso subito a Lois.
Cosa gli stava prendendo? Sul serio pensava che Lois avrebbe sostituito Lana così facilmente?

“E che altro c’è, Clark?” Gli chiese.

Clark la guardò, prima di voltarle le spalle e riprendere a fissare il panorama che si scorgeva dalla sua finestra. “Il tuo ritorno,” disse ignorando la sua domanda, “a cosa è dovuto realmente?”

Lana abbassò lo sguardo sorridendo tra sé. Clark era sempre rimasto il solito che conosceva lei. Quando c’era un argomento che lo imbarazzava o di cui non voleva parlare, tendeva sempre a cambiare argomento. “Sono qui solo per il matrimonio della mia migliore amica.”

Clark la sentì fare qualche piccolo passo verso di lui, per poi raggiungerlo e appoggiarsi allo stipite della finestra opposto a quello dove stava lui.
Girò leggermente il viso per guardarla e le sorrise.

Avendola così vicino notò tanti piccoli cambiamenti in lei, cambiamenti che qualche mese fa lo avrebbero fatto rimanere senza respiro. Ma non oggi.
I suoi occhi sembravano un po’ più spenti rispetto a come li ricordava lui; il suo sorriso non gli stringeva più lo stomaco come quando era una matricola; i suoi morbidi capelli non avevano più lo stesso profumo che avrebbe riconosciuto ovunque; e il sentire la sua mano sopra la sua, non gli bloccava più il respiro come prima.

Clark Kent era cresciuto, non era più il timido ragazzino delle superiori che conosceva lei.

“Per cui non ti fermerai per molto qui a Smallville?” Chiese, cercando di suonare il più distaccato possibile, ma fallendo miseramente.
Che diavolo gli prendeva? Un minuto prima si era auto convinto che non ci fosse spazio per lei nella sua nuova vita e ora sembrava quasi implorarla di rimanere lì?
Doveva smetterla di tenere il piede in due staffe, lo aveva fatto per troppo tempo.
Era giunto il momento di scegliere: O Lana o nessuno.

’Lois.’

Ancora una volta, il pensiero di Lois si fece spazio nella sua mente. Perché continuava a succedere? Perché il suo nome gli veniva in mente ogni volta che pensava a come riuscire ad andare avanti senza Lana?

“Dipende da te, Clark.” Disse subito Lana, quasi una preghiera silenziosa a chiederle di rimanere.

“Son cambiate tante cose, Lana…” Si limitò a dire Clark, guardando nuovamente fuori dalla finestra.

“Questo l’hai già detto, Clark.” Gli sorrise. “Ora dimmi cosa è cambiato.” Gli mise una mano sul bicipite destro, quasi ad incoraggiarlo ad andare avanti.

Clark notò come il sentire il calore della sua mano attraverso il tessuto della sua inseparabile t-shirt rossa, non gli faceva più l’effetto devastante di qualche tempo prima.

‘Quando lo fa Lois invece, sento… brividi ovunque.’ Pensò Clark tra sé, lasciandosi finalmente andare ad un sorriso.

Pensava che parlare con Lana avrebbe solo peggiorato le cose, invece ora gli sembrava che un confronto diretto con lei, lo stesse finalmente aiutando a razionalizzare tutto.

“Lana, in questi ultimi mesi senza di te, ho potuto contare sull’aiuto di tutti i miei amici.” Clark iniziò a parlare, quasi le stesse raccontando un lungo racconto. “Chloe, Jimmy, Oliver,-“

“Lois.” Continuò lei, prima che potesse dirlo lui.

Clark la guardò sorpreso. “Sì, Lois.” Sorrise nuovamente non appena il suo nome lasciò le sue labbra. Il solo nominarla aveva un effetto rilassante su di lui. Di sicuro se fosse stata lì con lui le avrebbe detto qualcosa come: “Oh, andiamo Smallville, non tirarti indietro proprio ora! Dio solo sa quando sarà il tuo prossimo attacco di coraggio!” per poi dargli un affettuoso buffetto sulla spalla.
Sorrise nell’immaginarsi quella scena.

“Wow, il solo nominarla ti fa sentire bene.” Disse Lana, notando l’espressione di Clark che cambiava e si distendeva.

Nuovamente la guardò sorpreso. Come poteva anche solo intuire come si sentiva, se nemmeno lui ne era tanto sicuro?
Insomma, lui e Lois hanno lavorato fianco a fianco per qualche mese ormai, ma lui non ha mai visto una sorta di particolare interesse nei suoi confronti, giusto? Non che Lois gli abbia mai fatto capire che avrebbe voluto portare la loro relazione al livello successivo, no?
Pure quella confessione nella cantina del gioielliere pazzo, era tutta una farsa, visto che era riuscita abilmente a far scivolare il sensore dal dito, vero?

“Beh, a dire il vero non credo che-”

Lana alzò prontamente una mano e lo interruppe nuovamente. “Clark… Ricordi il nostro discorso su te e Lois? Quello in cui mi dicesti che lei era scontrosa e adorava avere il comando in tutto quello che faceva?”

Clark ritornò indietro con la memoria a qualche anno prima. Rivide sé stesso un po’ più giovane che parlava con una Lana con qualche anno in meno che era appena tornata da Parigi con un nuovo fidanzato, Jason.
Il primo pensiero di Lana fu che lui e Lois stessero insieme. Clark sorrise a quel pensiero.
Ricordò le parole di Lana riferite ad un’ipotetica storia tra lui e Lois e le ripeté a voce alta: “Le storie migliori cominciano così.” Sorrise nuovamente abbassando lo sguardo.

“Esatto.” Si limitò a dire Lana, prima di continuare. “Era palese già all’epoca, che voi due sareste diventati qualcosa di più, Clark.”

“Lana, per ora non esiste nessun Lois e Clark.” Precisò subito Clark.

“Perché siete entrambi troppo testardi per ammettere che avete un disperato bisogno l’uno dell’altro.” Disse onesta. “Non vi rendete conto che state rimandando l’inevitabile.”

“Ne sei convinta?” Le chiese curioso di sapere cos’altro aveva da dire in proposito.
Il fatto che per lei fosse così palese che lui e Lois sarebbero finiti inevitabilmente insieme, lo spaventava. Era così chiaro a tutti, eccetto loro due?

“Clark, ricordi quando Lois viveva qui alla fattoria?” Chiese improvvisamente Lana, senza che Clark ne capisse il motivo.

“Come dimenticarlo?” Sorrise Clark ricordando quel periodo. “Ho fatto più docce fredde in quel periodo che in tutta la mia vita.” Scosse la testa divertito, ripensandoci. “Per non parlare dei cartoni del latte vuoti che Lois scordava di buttare; dei tentativi falliti di cucinare una colazione decente; fogli di campagna elettorale sparsi ovunque; e tanti, tantissimi starnuti ogni volta che Shelby le passava accanto.” Rise di gusto soprattutto per l’ultima parte. La sua mente tornò indietro a tutte le volte che lui e Lois stavano nel fienile a fare il bagnetto a Shelby, a come lui la prendeva in giro per la sua allergia e a come lei gli rispondeva puntualmente per le righe. In particolare gli venne in mente un loro scambio di battute.

‘Pensavo che fargli il bagno mi avrebbe aiutato con la mia allergia.’ Ricordò come Lois avesse starnutito qualche secondo prima, e di come Shelby l’avesse appena schizzata ovunque con il suo scuotersi di dosso l’acqua.

‘Magari sei allergica anche al sapone.’ Le disse sorridendo, sperando di averla vinta almeno questa volta.

‘Magari sono allergica a te.’ Gli rispose nuovamente. Ancora una volta Lane 1 Kent 0, ma la cosa lo faceva sorridere, invece di rattristarlo, nonostante l’espressione offesa che aveva mostrato a Lois prima di passarle l’asciugamano che gli aveva chiesto.

Tornò nuovamente con la mente al fienile, nel presente, con Lana che lo guardava con una punta di tristezza.

“Davvero tanti ricordi per una persona che non reputi importante.” Gli fece notare.

“Non ho mai detto che Lois non sia importante per me, Lana.” Si affrettò subito a puntualizzare.
Dio solo sa dove sarebbe adesso se non fosse stato per Lois che lo aveva aiutato a raccogliere i pezzi del suo cuore spezzato e a rimettere in piedi la sua vita.
Probabilmente se non fosse stato per lei, avrebbe passato gli ultimi mesi rinchiuso nel salone di casa sua a vedere e rivedere il video di addio di Lana, continuando a piangersi addosso. Niente Macchia Rossa e Blu, niente Daily Planet, ma solo tanta tristezza.
Lois Lane era terribilmente importante per Clark Kent.

“Dopo che tu hai deciso di andartene via da Smallville, è stata Lois che mi ha aiutato a riprendermi.” Le disse, infilando le mani nelle tasche dei jeans che indossava sempre quando faceva i lavori lì alla fattoria. “Se non fosse stato per lei, probabilmente non avrei tutto quello che ho ora.” Sospirò, prima di continuare. “Per cui sì, Lois è molto importante per me.” Dopo aver fatto questa specie di confessione più a sé stesso che a Lana, si sentì un peso di meno sullo stomaco.
Sarebbe stato così facile dirlo anche a Lois? Ovviamente no.

“Ed ecco il perché ti ho chiesto se ricordavi il periodo in cui viveva qui, Clark.” Disse Lana, collegandosi alla domanda che gli aveva fatto qualche secondo prima. “Per quando io e Lois fossimo amiche, il periodo in cui lei viveva sotto il tuo stesso tetto è stato il più duro per me.” Ammise, quasi come una sconfitta. “ E tutto quello che hai appena detto, conferma che in fondo avevo ragione.”

“Lana,” disse Clark sorpreso da quelle parole, “in quel periodo Lois era solo un’amica per me.” Parlare al passato dell’amicizia con Lois lo colpì. Stava iniziando a capire dove inserire i pezzi mancanti del puzzle.

“Questo è quello che ti sei sempre detto Clark, quello che hai voluto sempre credere.” Gli sorrise, scuotendo lievemente la testa. “La verità è che tra te e lei c’è sempre stato qualcosa, come un filo invisibile che sembrava collegarvi sin dal primo momento che vi siete conosciuti. Ogni volta che qualcuno entrava in una stanza con voi due, sentiva che l’attrazione era palese. Solo che tutti sembravano rendersene conto, tranne voi due.”

Le parole di Lana lo riportarono indietro di qualche mese, facendogli rivivere alcuni momenti passati con Lois.

Ripensò alla notte in cui disse a Lois che sarebbero stati vicini al Daily Planet; al giorno dopo, in cui lei lo aiutò nel suo primo giorno di lavoro a trovare un completo adatto; a quando lei era sembrata gelosa di Tess Mercer e del colloquio privato che aveva voluto avere con Clark nel suo primo giorno di lavoro; a come aveva reagito quando lo aveva beccato con Maxima nell’ascensore. Dio se gli era sembrata ferita e sconvolta. Ma dopotutto lei aveva detto che tutto andava bene,no? Perché mai gli avrebbe dovuto mentire?

Si soffermò al giorno in cui dovettero fingere di essere due fidanzati che si preparavano alle nozze. Per quanto provava a non pensarci, dovette ammettere che la sensazione che aveva provato nel metterle l’anello al dito lo aveva lasciato di sasso. Come poteva una cosa così semplice emozionarlo così tanto? Clark sapeva che quello era stato solo un gioco, un modo come un altro per indagare la scomparsa di Chloe e Jimmy, ma allora perché quei momenti continuavano a passargli di fronte agli occhi ogni volta che cercava di prendere sonno?

E ovviamente, tra i vari momenti passati con Lois, non poté ignorare il più recente, l’ultimo che avevano vissuto insieme. Il ballo durante il matrimonio di Chloe e Jimmy.
La melodia del sassofono che suonava in sottofondo quando la scorse dall’altra parte della stanza, era ancora così chiara nella sua mente.
Il suo sguardo imbarazzato nel notare che lui la guardava da lontano e la sua stupida scusa per evitare di rimanere entrambi nella stessa stanza, mentre quella musica romantica continuava a suonare.
Il suo, finalmente, trovare il coraggio per bloccarla e non farla uscire, prendendole improvvisamente la mano e indicando la pista da ballo con un cenno del capo, convincendola con quel suo sorriso a concederle quel ballo.
E poi quel loro non guardarsi mentre ballavano, perché entrambi imbarazzati da quella situazione che per loro era così nuova, ma che in realtà sembrava essere la cosa più naturale del mondo.
E poi quei ragazzi che passando spinsero Lois tra le sue braccia. Gli sguardi che entrambi si scambiarono, come un via libera per portare la loro relazione al livello successivo, come un tacito accordo che sanciva che finalmente potevano essere sinceri l’uno con l’altra sui rispettivi sentimenti. La mano di lei sul suo petto, quasi come un’ultima richiesta finale prima di procedere con quello che avrebbe dato finalmente il via ad un nuovo inizio per loro.
E infine, quei pochi attimi in cui i loro visi si avvicinarono, così lentamente che il tutto sembrava una dolce tortura che pareva non finire mai. Entrambi desiderosi di lasciarsi finalmente andare a quello che in cuor loro avevano sempre desiderato.
Il tutto prima che la voce di Chloe riportasse entrambi alla realtà. Il ritorno di Lana e il conseguente stato di shock di Clark che gli aveva fatto ignorare del tutto Lois.

Perché si era comportato così? Perché non aveva ignorato quella voce e aveva continuato a fare quello che aspettava di fare da tanto? Perché le cose dovevano essere così complicate tra lui e Lois?
E soprattutto, perché Lois era sparita nel nulla quando Lana aveva fatto il suo ritorno? Perché non è rimasta di fianco a lui, invece di scappare?

“Senti Clark, so cosa è successo tra te e Lois durante il matrimonio di Chloe e Jimmy.” Clark rimase sorpreso da quelle parole. Ovviamente avrebbe dovuto immaginare che gli altri invitati avessero notato il quasi bacio che lui e Lois si stavano per scambiare al centro della pista da ballo, ma in quel momento per lui esistevano solo lui e Lois. “E sono venuta qui a parlarti per capire se effettivamente c’era ancora qualche possibilità per me e te di stare insieme.”

“Lana,” disse Clark sospirando nuovamente e sorridendole, “resterai sempre una persona speciale per me.” Clark notò Lana rispondere al suo sorriso. “Farai sempre parte della mia vita, in un modo o nell’altro. Sarai sempre la ragazza che mi faceva arrossire ogni volta che la vedevo nei corridoi della scuola, la cheerleader con cui ogni ragazzo vorrebbe uscire.” Sorrisero nuovamente entrambi. “Ma è questo il punto, Lana. Con te sarò sempre il timido ragazzo di campagna. Solo un ragazzo.” Disse finalmente, notando un sorriso triste apparire sulle labbra di Lana. “Mentre con Lois… Beh, con Lois sono l’uomo che ho sempre voluto essere, Lana. L’uomo che mio padre avrebbe voluto che diventassi.” Disse pensando a quanto suo padre sarebbe stato orgoglioso di lui se lo avesse potuto vedere.

“La Macchia Rossa e Blu.” Disse Lana quasi a voce bassa e con la voce un po’ rotta dall’emozione.

“Non si tratta solo di quello. Grazie a lei e alle sue regole potrei diventare un ottimo reporter,” sorrise ripensando al suo primo giorno di lavoro, “anche se penso che Lois provi un perverso piacere nel sottolineare ogni mio minimo errore di battitura.” Annuì con faccia seria, prima di scoppiare a ridere insieme a Lana.

Lana tornò subito seria, prima di riprendere a parlare. “Non nego che fa male sentire queste parole, Clark.”

“Ti ho mentito per troppo a lungo, Lana. Tu più di tutti meriti la verità.” Le sorrise sincero.

“Beh, visto che ormai sembra che tu abbia le idee chiare, penso che sia meglio che io vada.” Disse guardandosi intorno un’ultima volta.

“Parlare con te mi ha aiutato a fare chiarezza su cosa provo realmente. Grazie Lana.” Le disse sincero, mettendole una mano sulla spalla come a farle capire che tutto quello che aveva detto lo pensava realmente. Aveva pensato ad abbracciarla per ringraziarla, ma l’imbarazzo che provava nei suoi confronti era ancora troppo grande per lasciarsi andare a quel gesto che gli sembrava così intimo.

“Beh, sono contenta che il mio ritorno abbia avuto qualche risvolto positivo, Clark. Ora resta solo un’ultima domanda.”

“Sarebbe?” Chiese Clark preoccupato da quello che Lana doveva dirgli.

“Quando dirai finalmente a Lois che sei innamorato di lei?”

‘Innamorato’ pensò Clark tra sé. Quella parola l’aveva associata solo a Lana prima d’ora.
Ma ora le parole ‘Lana’ e ‘innamorato’ suonavano così stonate insieme.
Mentre invece le parole ‘Lois’ e ‘innamorato’ formavano una melodia perfetta, quasi fossero state create apposta per stare insieme.

Clark sorrise, realizzando finalmente il motivo che gli faceva ricordare ogni minimo particolare di Lois; ogni loro scambio di battute; il suo profumo che sembrava riempire la redazione del Planet anche quando lei non c’era; quel vestito arancione che le fasciava perfettamente il corpo, mettendone in risalto le curve e lasciandolo senza fiato.

Sorrise ripensando alle parole di Lois di qualche tempo prima.

‘Devi tornare in sella cowboy, provare qualche altro gusto dei 31 a tua disposizione. Magari un po’ meno vaniglia e un po’ più cioccolato al peperoncino.’

‘Si direbbe che abbia preso alla lettera il consiglio di Lois.’ Pensò tra sé, divertito.

Clark smise di ricordare e tornò a concentrarsi sul presente, un sorriso divertito ancora stampato sulle labbra. “Presto.” Rispose infine alla domanda di Lana, annuendo. “Presto…” Ripetè a voce un po’ più bassa, riprendendo a fissare fuori dalla finestra il cielo che aveva iniziato a prendere delle tonalità scure tipiche delle tarde ore della sera.

“Sono contento di averti rivista, Lana.” Disse sincero, sorridendole nuovamente e vedendo il suo sorriso ricambiato. “Ad ogni modo, lascia che ti dia qualche consiglio sull’entrata a sorpresa da fare, la prossima volta che torni in città.” Risero entrambi per la battuta di Clark.

E mentre Clark era preso a ridere e scherzare con Lana, non si rese conto che un altro paio di orecchie aveva sentito gran parte della loro conversazione.



A/N: Ok, il primo capitolo è andato. Onestamente, vista la mia scarsa attitudine nell'aggiornare in periodi accettabili, volevo evitare di fare una storia multi-capitolo, ma alla fine lo scheletro della storia che avevo in mente mi ha portato a dividere la storia in minimo due capitoli. Confido nella nuova ossessione che ho in Clois per un aggiornamento super veloce! :)
Poi vabeh, che altro dire..? Penso di avervi annoiato abbastanza nelle note pre-capitolo, perchè fare lo stesso anche in quelle post? XD

Per cui, ringrazio chi ha letto e si è preso del tempo per commentare. Grazie mille!!!!

Alla prossima! :)
   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Smallville / Vai alla pagina dell'autore: Ily18