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Autore: Epic JP    03/05/2018    4 recensioni
Naruto si sveglia con una bellissima ragazza che dorme accanto a lui. E sono entrambi nudi! La cosa peggiore è che non riesce a ricordare come si è messo in questa situazione! Chi è questa splendida sconosciuta e perchè ha lasciato che un ragazzo come lui dormisse con lei? [Modern AU]
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Auguro una buona lettura con l'invito a lasciare una recensione. Se qualcuno notasse pecche nella trama, errori grammaticali, volesse solo farmi sapere che è piaciuto o addirittura consigliarmi su qualcosa... Le mie orecchie saranno aperte ad ogni consiglio e critica...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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Freddo, la prima cosa che percepì fu l'abbassamento della temperatura intorno a sé. Sebbene avesse passato gli ultimi minuti in costume, una cosa era restare all'aria aperta ed un'altra era andare sott'acqua. Il suo corpo fu percorso da un breve brivido. Gli occhi e le narici erano protetti grazie alla maschera e il “tuffo” non aveva compromesso le sue capacità respiratorie.

 

Naruto diede un colpo di pinna per girarsi dritto, dopo l'impatto con la superficie dell'acqua aveva perso il contatto con la mano di Hinata e voleva ritrovare la ragazza il prima possibile. Ciò però non fu necessario perché nel momento in cui aprì gli occhi azzurri per vedere i dintorni, la mora si trovava vicino a lui, anch'essa in posizione eretta e senza mostrare cenni di smarrimento o confusione. Sentì dei tonfi poco sopra di loro e vide le ultime coppie ora in acqua. La chiglia della barca poco distante e visibile sulla superficie.

 

Le altre persone iniziarono a nuotare verso il basso senza curarsi di lui mentre la sua partner gli si avvicinò toccandogli un braccio con un dito per poi chiedergli a gesti se tutto fosse a posto. Lui annuì e le offrì nuovamente la mano, lei la prese ed entrambi imitarono le persone che li avevano preceduti.

 

- - -

 

Vide che tutto era a posto, Naruto sembrava a suo agio mentre nuotavano insieme verso il fondale. I suoi occhi perlacei si focalizzarono un momento sulle loro mani giunte e per qualche motivo le sue guance si arrossarono. -Adesso perché sto arrossendo? Ci stiamo solo tenendo per mano, non è che lui abbia lo sguardo fisso sul mio corpo...- pensare al suo corpo le ricordò cosa stesse indossando e, spinta dal dubbio, si voltò nuovamente avanti per controllare lo sguardo del biondo. Evidentemente neppure lui stava più pensando al suo bikini perché la testa era in posizione frontale, nella direzione in cui si stavano dirigendo. Rilasciando delle bolle di sollievo, Hinata smise di tormentarsi la mente e continuò a nuotare.

 

Sembrava quasi che ogni coppia si fosse data appuntamento vicino al fondale sabbioso perché avevano visto tutti dirigersi nella stessa direzione, ma ora ogni duo prendeva la propria strada. Di quelli nascosti alla vista da qualche formazione corallina era possibile vedere le brevi colonne di bolle che rilasciavano rivelandone la presenza. Lei notò Naruto inginocchiarsi sulla sabbia e volgersi verso di lei, comprese che sarebbe stata lei ora a decidere dove dirigersi e fece un cenno di assenso per poi iniziare a guardarsi intorno.

 

In quella zona la vita sottomarina era senza dubbio ben sviluppata: formazioni di coralli, piccoli e grandi banchi di pesciolini, spugne sulle rocce, stelle marine e ricci di mare, qualche paguro che zampettava trascinandosi dietro la propria conchiglia, alghe fluttuanti e pesci variopinti isolati erano tutti intorno a loro. Se fossero stati negozietti di un centro commerciale forse avrebbe seguito una qualche logica per vederli tutti, ma qui la situazione era ben diversa.

 

Ancora indecisa, il suo sguardo venne attirato dal movimento di una ragazza distante da loro forse 10 o 15 metri. Una ragazza bionda. Con poco o niente addosso. E un uomo moro e pallido vicino a lei. Stava agitando un braccio forse per salutarli o invitarli ad avvicinarsi ma Hinata voleva assolutamente evitare ogni complicanza.

 

Alla fine la sua scelta fu orientata ad evitare di trovarsi per qualche ragione vicino Ino, così indicò qualcosa nell'opposta direzione ignorando la collega e ottenendo un cenno di assenso da parte di Naruto.

 

- - -

 

Si chiese cosa avesse visto di così strano da reagire in quel modo: l'avvocato aveva visto l'ereditiera sgranare un momento gli occhi rilasciando più aria e poi voltarsi di colpo, avrebbe provato a guardare nella stessa direzione anche lui se lei non gli avesse indicato una nuova via da seguire.

 

Nuotarono per qualche metro incrociando anche qualche altro palombaro lungo la strada fino a giungere a destinazione. Davanti a loro si trovava una piccola scarpata sabbiosa, il fondale si abbassava di qualche metro quasi verticalmente.

 

Se quello fosse stato un pianoro roccioso adesso sarebbero stati davanti ad un crepaccio, ma lì, sott'acqua, la sabbia formava una curiosa forma ad S specchiata. Sul fondale si intravedeva altra flora e fauna subacquea.

 

Lui si voltò verso di lei sorridendo per quanto gli fosse possibile e mostrandole il pollice. Lei annuì chiudendo gli occhi e ricambiando il sorriso smorzato. Le altre coppie non dovevano aver notato quella depressione perché non c'erano esseri umani lì oltre a loro. Lui le fece un cenno con la mano per invitarla a seguirlo e si spinse oltre lo scalino sabbioso lasciandosi cadere verso il basso.

 

Finora aveva apprezzato come andavano le cose: non aveva ancora visto niente di particolare, ma l'acqua non gli stava dando problemi e la presenza di Hinata al suo fianco gli conferiva ulteriore euforia. Naturalmente non stava pensando a quello di cui dovevano parlare, come le aveva detto, ne avrebbero parlato dopo l'immersione.

 

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Non pensava di trovare una simile area nascosta, la sua sorpresa era pari, se non superiore, a quella del biondo. Ma poi lui mostrò di apprezzare la sua scoperta e si mosse in avanti indicandole di seguirlo. Lei imitò il suo movimento senza paura.

 

Scesero verso il fondale vicini ma non a contatto diretto, lei notò le fuggevoli occhiate che lui le dava, non comprese su cosa si focalizzasse ma capì che la cosa lo imbarazzava perché ogni qualvolta che i loro occhi si incrociavano, lui distoglieva lo sguardo. Percepì una punta di imbarazzo, dopotutto era rimasto a bocca aperta quando aveva visto com'era vestita e magari ora stava tentando di guardarla ancora senza farsi scoprire. Piccole nuvole sferiche di CO2 risalirono partendo dai loro erogatori.

 

Il fondale era meno uniforme di quanto apparisse: la maggior parte di esso era un tappeto sabbioso cosparso qui e là di sassi e pietre su cui trovavano appiglio alghe, un paio di ostriche e anche qualche anemone ma c'erano anche piccole formazioni rocciose: blocchi di pietra percorsi da cunicoli naturali o erosi dalle correnti fino a diventare grotte in miniatura. In questo fiabesco ambiente miriadi di animali piccoli e grandi vivevano la loro vita. Ed ora Naruto ed Hinata si stavano accingendo ad osservarli.

 

Il primo elemento ad attirare la loro attenzione fu una tartaruga. Una tartaruga lunga poco meno di loro intenta a nuotare placidamente in mezzo a delle alghe. Il biondo la indicò rilasciando qualche bolla in più e la mora lo seguì. Il rettile era quasi fermo e, quando i due si aggrapparono al suo guscio, non diede segnali di fastidio. L'acqua limpida permetteva ai due di vedere ogni sfumatura di colore della sua pelle squamosa.

 

La parte divertente arrivò dopo: per qualche motivo la tartaruga fece ondeggiare le pinne frontali accelerando la propria andatura e tirando i due con sé senza apparente fatica. I due “passeggeri” si scambiarono uno sguardo divertito, in pratica stavano facendo una mini-crociera sottomarina senza pagare il biglietto.

 

Percorsero 1 o 2 decine di metri prima di mollare la presa e lasciare in pace quello che era stato il loro momentaneo mezzo di trasporto. La ragazza poggiò sul soffice fondale le ginocchia e Naruto la imitò posizionandosi davanti a lei.

 

Per un lungo momento ignorarono tutto intorno a loro perdendosi nei loro sguardi uniti: lei poggiò le mani sui suoi pettorali e lui le accarezzò una ciocca di capelli fluttuante. I loro sguardi si fecero sognanti mentre i residui della loro respirazione risalivano verso l'alto.

 

- - -

 

-È così bella, vorrei che questo momento non finisse mai...- Naruto era perso nei suoi occhi perlacei, si era divertito a farsi portare a spasso dalla tartaruga ma ora che si trovava davanti a lei, solo, in quel luogo quasi surreale e senza altri pensieri per la testa stava iniziando a rilassarsi sul serio. I suoi capelli erano morbidi e setosi, non si era opposta quando lui glieli aveva toccati. E poi il suo sguardo e il suo tocco. Per qualche curiosa ragione percepiva la freschezza della sua pelle, ma allo stesso tempo il contatto gli stava trasmettendo un piacevole calore.

 

Senza dover distogliere lo sguardo dalla maschera di lei, gli era anche possibile vedere il resto del suo corpo: il costume che indossava le stava bene, benissimo. Non era visibile nessuna parte strettamente sessuale ma la copertura che le nascondeva parzialmente il seno non gli impediva di intuire cosa si trovasse dietro il pezzo di tessuto.

 

Avrebbe potuto toglierlo? Era un bikini con i nodi, cosa ci sarebbe voluto per scioglierli e liberare il petto della mora da tale costrizione?

 

Gli occhi gli si spalancarono mentre rilasciava una grossa nuvola dall'erogatore. -Oddio, lo sto facendo di nuovo!!! Ancora pensieri impuri su di lei! Piantala Naruto, PIANTALA! Domina il tuo istinto pervertitico, ti ha già messo nei guai altre volte!- lui ritirò la mano e distolse lo sguardo da lei indicando qualcosa in lontananza per poi iniziare a muoversi in tale direzione facendo scivolare i suoi pettorali sotto i palmi della ragazza.

 

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Non capì cos'era successo, un secondo prima il biondo le stava accarezzando i capelli con una mano guardandola teneramente e poi, di colpo, lui cambiò tono quasi come se si fosse accorto di stare facendo qualcosa di sbagliato o stupido. Non fu impensierita dal suo grosso rilascio gassoso, ma le rimase il dubbio mentre ruotava il busto per seguirlo. -Cosa gli è successo? Perché di colpo ha spalancato gli occhi e poi ha iniziato ad allontanarsi?-

 

La ragazza non si era accorta che il maschio era riuscito a vedere anche altre sue parti del corpo, forse se avesse avuto tale consapevolezza, anche lei avrebbe rilasciato una grossa bolla di imbarazzo. Prima di ritirare le mani da lui per coprirsi. E poi magari anche per dargli uno schiaffo.

 

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Passarono una piacevole quindicina di minuti guardando ed interagendo con le forme di vita intorno a loro. Il maschio si sforzò di non trovarsi di nuovo nelle condizioni precedenti e la ragazza non fece più caso a quello che non era accaduto prima.

 

Si erano spostati in una zona eterogenea: il manto sabbioso era come una chiazza d'acqua irregolare intervallato da piccoli sassi, coralli e rocce bucherellate. Hinata era affascinata da un branchetto di cavallucci marini che stavano nuotando vicino a loro. Si erano seduti sulla sabbia perché non c'era motivo di restare inginocchiati dal momento che c'erano molte cose da vedere in quella zona.

 

Il suo compagno spostava lo sguardo dai cavallucci alla ragazza cercando di non abbassare lo sguardo al di sotto del suo collo, fortunatamente i suoi capelli fluttuanti avevano ancora una sorta di presa su di lui, e questo lo aiutò a controllare meglio i muscoli del collo. Quando poi i cavallucci andarono via lui si voltò verso il corallo per vedere quali sorprese avrebbe trovato e, dopo essersi spostato di qualche metro, ritornò dalla ragazza con una stella marina in mano.

 

Lei lo guardò confusa non comprendendo il suo gesto ma lui indicò prima la stella e poi lei. In pratica doveva essere una sorta di regalo, un souvenir di quell'esperienza. Lei sospirò lusingata ma prese la stella e la mise di nuovo sul corallo.

 

Per poi fargli capire che aveva apprezzato il suo gesto, strisciò con le gambe fino a raggiungerlo e, senza protendersi troppo (il ricordo di quanto accaduto in piscina era ancora ben vivido nella sua memoria) gli diede un piccolo abbraccio. Naruto percepì il minimo contatto fra il suo petto e la cosa che lo separava dalla sua pelle e, sforzandosi di non agitarsi e di avvicinarla troppo, ricambiò affettuosamente il gesto.

 

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Si sentiva bene, stava percependo delle belle sensazioni e il cuore era sotto controllo. Hinata non aveva intenzione di rifiutare il regalo del biondo, ma se ciò avrebbe portato alla morte della stella, allora era meglio se fosse rimasta al suo posto e avesse continuato a vivere tranquilla. Non voleva però che lui si facesse l'idea sbagliata, che lei avesse rifiutato. Era per questo che ora lo stava abbracciando, era per questo che erano poggiati l'una sull'altro.

 

Chiuse gli occhi iniziando a rilassarsi mentre l'acqua le massaggiava oniricamente tutto il corpo. Forse aveva esagerato un po' questa volta, Naruto non era rimasto fissato sul suo indumento più di tanto, il suo imbarazzo nello spogliarsi si era apparentemente dileguato e di Ino e del suo strano fidanzato non se ne vedeva traccia. Tutto stava andando bene e avrebbe conservato il ricordo di quest'esperienza a lungo.

 

Le sarebbe piaciuto restare in quello stato ancora un po' ma non avevano un tempo infinito a disposizione, era sicura che la mezz'ora non fosse ancora scaduta ma un controllo non avrebbe sicuramente guastato niente.

 

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Naruto la sentì tirarsi indietro, fu grato e un po' rattristato da questo ma si prese la briga di non lasciarlo intendere alla ragazza. Quest'ultima, ora inginocchiata davanti a lui, stava armeggiando con qualcosa al suo fianco. -Non si era portata qualcosa dietro, vero? Cos'è, le sta dando fastidio il nodo del bikini? … MA CHE DIAVOLO VADO A PENSARE?!? Accidenti a te Naruto! Quando saremo da soli ti farò una bella ramanzina!- le sue elucubrazioni cessarono come lei sollevò lo strumento che aveva cercato di afferrare: nella sua mano c'era il manometro collegato alla bombola.

 

Lei lo guardò concentrata e poi lo rivolse verso di lui per fargli vedere quanto tempo le restava: la lancetta sul pannello era poco a sinistra della metà, aveva ancora una decina di minuti abbondante. Lui rizzò un indice per poi fare la stessa cosa e, dopo averlo preso e visto, mostrò anche a lei il suo manometro: anche lui aveva 10 minuti buoni di autonomia.

 

Lei annuì facendo un cerchio con pollice ed indice per fargli capire che aveva capito e lui fece altrettanto. Lasciarono ricadere nel vuoto i loro strumenti di misurazione e si guardarono ancora intorno alla ricerca di altro da vedere.

 

Lui venne attirato da una piccola formazione rocciosa crivellata mentre lei vide un piccolo giardino subacqueo nell'opposta direzione. Quando si voltarono per indicare all'altro quello che avevano visto si accorsero di stare indicando 2 cose separate come 2 poli. Per un momento rimasero confusi sul da farsi ma poi Hinata abbassò la testa apparentemente sconsolata rilasciando un po' d'aria.

 

Non avrebbe voluto fargli perdere qualcosa ma non avevano nemmeno il tempo di vedere ogni particolare, perciò si rassegnò a seguirlo ma sentì le sue mani sulle spalle e alzò lo sguardo con confusa sorpresa. Lui la stava guardando serio mentre mormorava qualcosa con l'erogatore in bocca. Lei non comprese e piegò la testa di lato. Vedendo che lei non aveva capito, Naruto si aiutò con le mani ora libere. Facendo gesti e segnali le “disse” che poteva iniziare ad avviarsi dove desiderava e che lui l'avrebbe raggiunta poco dopo, giusto il tempo di dare un'occhiata a qualche buco. Lei annuì contenta e si girò iniziando a nuotare nell'altra direzione.

 

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Naruto rimase fermo qualche secondo a guardarla e godendosi la vista davanti a sé prima di accorgersi di nuovo di cosa stava facendo e scuotendo ancora la testa rilasciando aria per il movimento e per i suoi grugniti. Si voltò nell'opposta direzione iniziando a nuotare. -Accidenti a me! Accidenti a me! Accidenti a me! Accidenti a me! Accidenti a me! Accidenti a me!- continuò a ripetere tale nenia finché non giunse a destinazione.

 

Si aggrappò alla roccia per avere un appiglio ed iniziò ad osservare le varie entrate. La maggior parte di essere erano una semplice rientranza della roccia, ci trovò qualche alga e un paio di molluschi ancorati. Altri erano solo buchi più grandi senza niente dentro ed altri ancora erano piccoli cunicoli non più larghi della circonferenza del suo dito indice. Non ci mise poi troppo tempo a fare la sua ispezione, se avesse saputo che i buchi non erano poi così profondi avrebbe invitato la ragazza a seguirlo, sicuro di non rubarle troppo tempo per questo.

 

Poi vide, vicino alla base un buco diverso: era più largo degli altri e non se ne vedeva la fine da lontano. -Forse qui ci troverò qualcosa di interessante, magari la classica lettera chiusa in una bottiglia...- ridacchiò rilasciando piccole bollicine e poi si avvicinò al buco. Si sarebbe potuto infilare solo fino a metà busto, poi la bombola sulle spalle gli avrebbe impedito di procedere oltre ma gli andò bene così. Quello che non poteva immaginare era che il buco non fosse privo di inquilino.

 

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Era divertente, come passava la mano su di essi, tutti quei piccoli fiori fluttuanti si chiudevano all'istante per poi riaprirsi poco dopo. Hinata non sapeva se fossero forme di vita vegetali o animali, ma avrebbe voluto condividere questo simpatico momento con Naruto. Si voltò indietro e lo vide davanti alla grossa roccia bucherellata che aveva indicato, non erano poi a così grande distanza, ci avrebbe messo non più di 10 secondi a raggiungerla. Consolata da questo pensiero, la mora dagli occhi perlacei tornò a guardare davanti a sé focalizzandosi su un piccolo fiore variopinto.

 

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La murena era tranquillamente a sonnecchiare ad occhi aperti nella sua tana rocciosa quando percepì del movimento all'entrata. Non sapeva di cosa si trattasse ma qualunque cosa fosse se ne sarebbe andata, dopotutto questa era casa sua. Non aveva fame, non avrebbe morso subito, ma se lo scocciatore di turno non avesse mosso le pinne gli avrebbe lasciato un segno ben evidente addosso.

 

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Naruto fu colto da totale sorpresa, dal nulla sbucò una faccia di murena con la bocca spalancata. Il corpo reagì di conseguenza: se le braccia e le gambe agirono bene facendolo spostare all'indietro per allontanarsi, il suo cervello reagì male. Preso dal panico, il biondo spalancò la bocca urlando e perdendo la sua fonte d'aria mentre ricadeva all'indietro ancora non pienamente consapevole di quello che era successo.

 

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Perfetto, lo scocciatore era andato via, era parecchio grosso ma aveva capito subito che con lei non poteva scherzare. Soddisfatta del suo lavoro di guardiana, la murena chiuse le fauci e ritornò dentro il suo buco. Naturalmente non sapeva che l'essere che aveva scacciato stava soffrendo molto più di prima per ovvie ragioni.

 

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La ragazza sentì un ovattato rumore improvviso e non del tutto chiaro. Intuendo solo relativamente da dove provenisse tale suono, si voltò indietro. Solo per vedere l'avvocato biondo cadere di schiena sul tappeto sabbioso senza l'erogatore in bocca e rilasciando un sacco di aria mentre qualcosa di scuro spariva dentro un buco sulla roccia. La sola cosa che fece prima di lanciarsi al suo soccorso fu di spalancare gli occhi, poi lanciò solo un urlo all'interno della sua mente. -NARUTO!!!-

 

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Aveva capito di stare perdendo aria, i denti si erano stretti nel tentativo di arginare le perdite ma purtroppo la loro chiusura non era ermetica. L'uomo agitò freneticamente le braccia, e per qualche riflesso incondizionato, anche le gambe nel tentativo di riprendere il dannato erogatore. I suoi sforzi gli fecero solo perdere altra aria. In teoria avrebbe dovuto mettersi in posizione eretta e muovere il braccio in modo circolare dietro di sé per prendere il tubo che aveva perso, glielo avevano insegnato in piscina. Ma il panico prima per la murena ed ora per l'aria gli avevano fatto dimenticare la lezione o forse non era in condizione di pensarci.

 

In ogni caso iniziò a scalciare confusamente, ancora incapace di riprendere a respirare, mentre gli occhi iniziarono a sbattergli e la mente si annebbiava per lo sforzo che stava consumando l'ossigeno che non aveva ancora perso.

 

Poi, qualcosa iniziò a spingere contro i suoi denti, non più tanto serrati, finché non li fece separare infilandosi in mezzo a loro. Naruto serrò gli occhi e portò le mani davanti alla bocca per tenere ben fermo qualunque coso ci fosse perché lo aveva fatto iniziare di nuovo a respirare. Forse pensava che il suo erogatore fosse, per qualche misteriosa ragione, tornato al suo posto.

 

Quando riaprì gli occhi vide che la verità era un'altra.

 

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Hinata stava trattenendo il respiro. Lo faceva per non morire annegata ovviamente, ma anche per la tensione che la stava attanagliando. Si era lanciata in avanti senza pensarci 2 volte, se non avesse ripreso subito a respirare, Naruto sarebbe morto. E lei era la sola in quel luogo e in quel momento con la possibilità di fare qualcosa.

 

Non aveva pensato di ridargli l'erogatore della sua bombola, non aveva avuto il tempo di pensare a quello. L'unica idea immediata era stata quella di usare la propria scorta per il salvataggio immediato. Così aveva fatto un respiro profondo per poi spingere il proprio erogatore nella bocca dell'uomo in difficoltà. I fatti l'avevano favorita. Lui si stava riprendendo.

 

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La prima cosa che Naruto vide quando la nebbia gli sparì dagli occhi fu Hinata inginocchiata al suo fianco con le labbra serrate e con una sua mano e un tubo posizionati sotto le sue mani. Il suo cervello si decise a funzionare in fretta per una volta. Si mise subito seduto e restituì l'erogatore alla legittima proprietaria che in cambio gli porse quello sotto la sua giurisdizione.

 

Fu solo dopo che entrambi furono di nuovo in grado di respirare che si gettarono l'uno fra le braccia dell'altro senza badare se i loro tronchi venivano a contatto o di quanto fossero pressati l'uno contro l'altro. Entrambi rilasciarono un bel po' d'aria: Hinata per il sollievo e lui facendo respiri profondi nel tentativo di riportare i livelli di ossigeno dentro di sé a livelli ottimali.

 

Nessuno dei due fece caso a quanto erano vicini questa volta. Se prima solo le punte più protese del bikini di Hinata avevano sfiorato la pelle di lui, ora il suo seno era schiacciato contro i suoi pettorali, così tanto che le sue tette erano anche un po' deformate. Nessuno dei due pensò a questo o a sentirsi imbarazzato per il contatto, al momento avevano altri pensieri per la testa e tali pensieri mascherarono ogni altra sensazione.

 

Quando si separarono Naruto iniziò a gesticolare indicando la formazione rocciosa vicina ma Hinata si limitò ad annuire senza capire o tentare di capire cosa volesse dire il biondo. Alla fine gli prese gentilmente il volto fra le mani per farlo smettere di mormorare e fece in modo che la guadasse in faccia. Lei gli rivolse, per quanto le fosse possibile, la faccia più sollevata e felice che potesse rivolgergli.

 

-Oh Mio Dio, questa è la seconda volta che mi salvi la vita... e l'ambiente è sempre simile. E questa volta hai fatto tutto da sola, senza l'aiuto di qualche istruttore sopacciglione... e...- il suo flusso di pensieri si interruppe quando lei chiuse le palpebre un paio di volte e lui contemplò tale movimento. Le sue morbide mani erano ancora sulle sue guance. -...e sei così bella... e io...-

 

I suoi pensieri si interruppero di nuovo. Se prima nutriva ancora dei dubbi, ora non ne aveva più. Si era innamorato di lei. Veramente. Non da sbronzo o da uomo confuso dopo una sbornia, ma in maniera cosciente.

 

Ancora guardandola negli occhi le prese le mani e se le mise sulle spalle. Fece un respiro profondo e si tolse dalla bocca l'erogatore rimuovendo poi anche la propria maschera che venne lasciata libera di adagiarsi sulla sabbia. Infine protese la mano verso di lei.

 

- - -

 

Lo vide liberarsi di erogatore e maschera. Non sapeva cosa avesse in mente ma sapeva cosa stava per fare. Non oppose resistenza quando lui le tolse quello che aveva dalla bocca e, quando lui lentamente mise le mani ai lati della sua maschera per toglierla, chiuse solo gli occhi un secondo quando questi entrarono a contatto con l'acqua salata. Anche la sua maschera si adagiò sul fondo mentre i suoi capelli iniziavano a fluttuare di più e lui le metteva una mano dietro il collo per avvicinarla a sé.

 

Avrebbe potuto opporre resistenza se avesse voluto, avrebbe potuto fermarlo con le mani ma invece inclinò la testa verso l'alto quando lui avvicinò la sua. Chiuse gli occhi e si affidò completamente a lui un istante prima che le loro labbra si unissero.

 

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Lei gli cinse il collo mentre lui metteva l'altra mano sul suo fianco. Chiuse gli occhi godendosi le sue labbra per la prima vera volta. I lunghi capelli di lei accarezzarono le loro membra mentre lui portava di nuovo i loro corpi a contatto diretto. Un suo dito sfiorò il nodo dietro il collo di lei ma per una volta l'istinto perse la battaglia. Ruotarono entrambi la testa in sincronia approfondendo il bacio e rilasciando piccole ed ignorate bollicine dalle labbra. Lui si piegò in avanti e lei mosse una mano lungo la sua mascella per accarezzargli la guancia. L'altra sua mano stava già esplorando il suo cuoio capelluto.

 

Sarebbe stato in paradiso se in un angolo della sua mente il pensiero di non essere stato ancora perdonato ufficialmente gli fece spalancare un attimo gli occhi. Solo un attimo, lei non aveva avuto modo di parlare, se questo fosse stato un altro sbaglio ne avrebbero discusso dopo.
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Note d'Autore: Salve... per quanto non mi sono fatto sentire? Due mesi, tre? Mi dispiace, problemi vari e a più riprese mi hanno impedito di lavorare a questa storia MA adesso cercherò di recuperare il tempo perduto. E per tentare di fare ammenda per questo luuuuuuungo tempo di "Hiatus", comunico ai rispettati lettori (se ancora ci sono) che ci sarà un capitolo Extra dopo questo. In pratica un What if basato su questo bivio: "Un suo dito sfiorò il nodo dietro il collo di lei ma per una volta l'istinto perse la battaglia.". La domanda e il bivio che ho creato ora sono: E se l'istinto avesse vinto la battaglia? Tenete sotto controllo la raccolta: Living in the Moment (Capitoli Extra) per il prossimo aggiornamento! Scritto questo, mi auguro di riuscire a recuperare il tempo perso, di regalare a tutti una piacevole (e intensa) lettura e... saluto tutti quelli che ancora mi seguono. Ciao!
 

   
 
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