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Autore: alle_baka    09/05/2018    7 recensioni
[storia a Oc/Iscrizioni aperte]
La Mulioser Accademy accoglie giovani e brillanti studenti che si sono distinti nell'istruzione primaria. Le sue radici risalgono a più di duemila anni fa. la scuola si è evoluta e allargata. Ora i migliori studenti di tutte le filiali si ritroveranno nella sede principale di Londra per trascorrere un'anno nell'istituzione migliore di tutto il mondo.
Ma c'è una cosa che solo coloro che ne fanno parte o sono usciti da quella scuola sanno. La Mulioser Accademy non è una semplice accademia. No. La Mulioser è una scuola per spie.
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Xavier/Hiroto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Una Limousine bianca si stava avvicinando al cancello d'ingresso.
Dopo aver superato i numerosi controlli, che avevano appurato essere tutto a regola, percorse il viale alberato per poi fermarsi davanti all'ingresso della scuola.
Gli studenti che stavano passeggiando lì attorno non la degnarono di una grande attezzione, dopottutto tutti arrirrivavano in accademia con una limousine.
Tuttavia quando una ragazza scese da quella macchina la maggior parte si voltò a guardarla stranita. Era evidente che fosse una ragazza straniera. I lineamenti e il fatto che non portasse la divisa erano le cose saltavano più all'occhio.
La ragazza sbuffò, detestava essere al centro dell'attenzione. Si sistemò la frangetta color mogano ed entrò in accademia.
Dopo essersi fatta dare indicazioni da qualche ragazzo arrivò finalmente di fronte alla porta della presidenza. Le era stato espressamente detto di recarsi lì non appena fosse arrivata a scuola.
Timidamente bussò ma quando non ricevette risposta provò con un po' più di forza.
Dopo qualche minuti di silenzio appurò che non c'era nessuno dentro e prese il suo cellulare dalla tasca per chiamare il suo preside per chiedere cosa avrebbe dovuto fare.
Quando sentì una mano sulla spalla si girò di scatto e, afferrando il braccio del suo aggressore, lo torse e usando il suo peso lo ribaltò, facendolo cadere.
Non appena si calmò e guardò il suo assalitore vide una giovane ragazza che avrebbe potuto avere la sua età che, dolorante, si massaggiava il fondoschiena.
Mortificata l'aiutò ad alzarsi  e le chiese scusa come minimo mille volte
-Non ti preoccupare io sonon Elinor Kiyama, piacer di conoscerti.. ehm.. com'è che ti chiami?- chiese Elinor dopo essersi spolverata la gonna della sua divisa
-Kirsten Hagen, il piacere è tutto mio. Ora scusami ma devo andare, scusa ancora per averti fatto cadere- le rispose Kirsten riponendo il telefono nella tasca dei suo pantaloni sdruciti ma quando fece per andarse Elinor le afferrò il braccio
-Non penso proprio- la fermò -prima di tuto devi dirmi da dove vieni e perchè sei qui ma soprattutto perchè il tuo nome non era sulla mia lista- le disse sfoderando un ghigno che non prometteva nulla di nuova.
Kirsten incuriosita da quella ragazza con un carattere così magneticò decise di seguirla, ignorando la sua coscienza che le ricordava che doveva presentarsi al più presto alla preside.
 
Una nuova macchina arrivò alla Mulioser ma neanche di questa i ragazzi vicino all'entrata si preoccuparono, sopratutto poichè la ragazza indossava la divisa e sembrava perfettamente a suo agio.
Una volta scesa dalla macchina iniziò a salutare gli studenti sorridendo e agitando la mano.
Purtroppo come lei ben sapeva, qualcosa andava sempre storto. infatti chiudendo la porteria non si accorse di aver lasciato dentro una parte della sua giacca, così quando cercò di avviarsi verso l'ingresso della scuola non riuscì a fare un passo che fiinì rovinosamente a terra, diffondendo un'ilarità generale.
Imbarazzata si tirò su e dopo aver liberato la giacca dalla porta dell'auto si diresse a passo spedito all'internò della scuola.
"Che figura di merda. Ci mancava solo questa. Come iniziare il nuovo anno in una scuola nuova" pensò la ragazza mentre cercava un bagno per sistemarsi.
Fortunatamente quest'ultimo si trovava poco lontano dall'ingresso così non ebbe molte difficolta a trovarlo.
Si guardò i capelli viola chiaro che tendevano al giallo allo specchio, notando che, irrimediabilmente si era tutti spettinati e annodati.
Tiro fuori dal suo zainetto una spazzola e cercò di pettinarseli per conferir loro un'apparenza minima di decenza.
-Tutte a me devo capire. Non bastava aver rovesciato il mio caffè su quel ragazzo in aeroporto, ora dovevo anche cadere miserabilmente davanti a tutta la scuala- si lagnò la ragazza convinta che il bagno fosse vuoto.
Ma come noi ben sappiamo, non bisogna mai parlare ad alta voce in un luogo pubblico poichè qualcuno è sempre pronto ad ascoltarti.
E così fu anche per la nostra ragazza che si sorprese nel vedere uscire un altra ragazza dal bagno.
-Certo che ti è andata proprio male- commentò la nuova ragazza spazzolandosi i lunghi capelli castani con le mani e avvicinandosi all'altra
-Effettivamente non ho iniziato il nuovo anno come speravo ma sono sicura che andrà meglio- affermò sicura di sè non perdendo l'ottimismo che la caratterizzava.
La viola tirò fuori un sacchetto dalla sua borsa e prese una caramella che finì prontamente nel suo stomaco, poi ne porse una anche all'altra ragazza
-Mai sentito parlare del detto "non accettare caramelle dagli sconosciuti"?- le domandò leggermente diffidente
-Beh, sconusciuta io mi chiamo Iris Shimizu, piacere di conoscerti- si presentò allora la ragazza dai capelli viola allungando una mano all'altre
-Si, come no. Comunque io sono Alexia Sherki. Per quanto il tuo inglese sia ottimo si capisce che non sia la tua lingua madre, quindi da dove vieni- chiese Alexia curiosa
-Non penso che ti debba interessare, e se proprio vuoi saperlo si capisce anche il tuo accento, americana- le disse Iris con sguardo di sfida. Se quella ragazza voleva essere superiore aveva trovato pane per i suoi denti
-Arguta la ragazza, quindi non sei solo stupida e infantile. Tuttavia sappi che non sono tipa a cui piace essere battuta- l'avvisò Alexia uscendo dal bagno e muovendosi i capelli.
Iris rimase colpita da quella ragazza. Si sorrise allo specchio per incoraggiarsi e poi se ne andò anche lei con un solo pensiero che le ronzava nella testa "ci sarà da divertirsi"
 
Un nuovo ragazzo stava entrando alla Mulioser e questa volta tutti, ma proprio tutti, si voltarono a guardarlo straniti. Mai era successo che qualcuno entrasse senza essere scortato.
Le possibilità erano due: o era estremamente fiducioso delle sue capacità o era incredibilmente stupido.
Tuttiva il ragazzo ignorava gli sguardi stupiti dei suoi futuri compagni e continuò la sua passeggiata. Infatti aveva insistito per scendere all'inizio del viale di ingresso per percorrerlo a piedi. Aveva bisogno di sgranchirsi le gambe.
Mentre i ragazzi gli rivolgevano occhiate inquisitorie le ragazze lo guardavano in ben altro modo. Non si poteva certo dire che i capelli biondi e gli occhi azzuri svigurassero sul suo volto ma se aggiungevi anche il fisico e quell'aria indifferente ottenevi il ragazzo dei sogni.
Il ragazzo, consapevole dell'effetto che provocava, avanzò verso un gruppetto di ragazze poco distanti dal portone d'ingresso. Mentre si avvicinava sentiva le chiacchere crescere. Passandosi una mano tra i capelli, piuttosto corti, si rivolse all'unica ragazza che non sembrava interessata a lui
-Scusa se disturbo ma potresti darmi indicazioni su come arrivare in presidenza?- chiese gentilmente il ragazzo.
-Guarda che fortuna, io devo passare lì vicino, se vuoi ti accompagno- rispose l'interrogata alzandosi dalla panca e spolverandosi la gonna nera e beige della divisa.
-Beh, allora grazie mille- ringrazil il ragazzo sorridendo a lei e ale altre ragazze che persero un battito.
Si incamminarono insieme verso l'ufficio del preside parlando del più e del meno
-Come mai ti sei prima ti sei rivolto a me e non a qualche mia altra compagna ?- volle sapere la ragazza ravviandosi i capelli rosa chiaro con un gesto della mano
-Eri l'unica che non stava sbavando- scherzò lui allundendo all'effetto che provocava alle altre ragazze
-Non ti credere troppo, anche se sei affascinante. devi capire che qui da noi è strano ricevere visite dal nord europa inoltre vivo praticamente con soli uomini, a parte mia madre, e sono abituata a vedere bei ragazzi, con tutti gli amici che i miei fratelli si portano a casa- le spiego la ragazza mentre svoltava a destra in un corridoio
-Come fai a sapere che sono del nord europa- le domandò sorpreso. Sapeva di avere un ottima pronuncia d'Inglese dovuta a numerose lezioni di lingua e nn si capacitava di come lei avesse fatto a capire che era straniero e per di più il luogo esatto
La ragazza sorrise e si puntò un dito contro il petto dicendo -Spia-
Il ragazzo rise di gusto -Bene allora, spia. Io sono Bjorn Halvorsen e tu hai un nome o posso chiamarti Spia?- si presentò lui fermandosi un attimo e allungandole una mano
-Piacere di conoscerti Bjorn Halvorsen, il mio nome è Alisea Silverlight ma tutti mi chiamano Alix- rispose lei stringendo la mano del ragazzo
Tra il più e il meno arrivarono davanti alla presidenza e Alix lasciò lì il suo nuovo amico che entrò non appenna ne ebbe ricevuto il permesso.
La cerimonia di inizio anno stava per cominciare per questo quando una limousine nera entrò nella proprietà della scuola non c'era nessuno studente a osservare la scena.

Una ragazza scese dalla macchina e camminò spedita verso l'entrata.
Putroppo, tanto era presa a guardarsi intorno, non vide una ragazza che stava facendo jogging nel cortile e ci si scontrò, facendola cadere a terra in malo modo.
-Dì un po', ma guardi dove metti i piedi?- le gridò contro l'altra ragazza alzandosi e risistemandosi i capelli biondi in una coda di cavallo.
-Scusa mi dispiace, però è anche colpa tua- le rispose la prima che, anche sapendo di avere la colpa, non voleva dimostrarsi troppo debole.
-Sai com'è, di solito mi piace allenarmi quando non c'è nessuno, in questo momento vedi molta gente in giro?- la schernì la bionda
L'altra ragazza la guardò torva. Nessuno nel suo paese aveva mai osato sfidarla senza subirne le conseguenze.
-Ascoltami bene. Non so chi tu sia ma non provare mai più a usare quel tono con me. Non sai contro chi ti stai mettendo- le rispose inarcando le sopracciaglia in uno sguardo di sfida.
-Ma che paura. Bella, stai al tuo posto che io sono qui da prima di te-la ammonì la bionda -Ma guarda che ore sono! sei in ritardo o sbaglio?- continuò poi con un finto tono preoccupato
-Merda! Devo andare e ricordarti il nome di Aysha Meghara, perchè è colei che ti Farà abbassare la cresta- replicò l'altra ragazza entrando velocemente nell'edificio facendo ondeggiare i capelli ricci
La bionda raccolse il suo telefono da terra e sorrise involontariamente quandò trovò un nuovo messaggio da sua zia che la incitava per il nuovo anno scolastico.
"che strana ragazza" pensò mentre si rimise gli auricolari, fece partire la sua playlist e riprese la sua corsa. Si prospettava un anno movimentato anche per l'abitudinaria Ayano Krinnis-Yazuhara.

My Little Space:
Pensavate che fossi sparita! E invece vi tocca sorbirvi la mia storia ancora per un po'! 
​*schiva una scarpa*
​Piano con le maniere forti! So perfettamente che mi davate per dispersa, sono sparita per quasi sei mesi, ma purtroppo non ho trovato molto tempo per scrivere, prendete questo capitolo per esempio, la prima parte penso di averla buttata giù verso dicembre mentre l'ultima l'ho finita pochi giorni fa. Inoltre tra alcuni problemi di salute e la scuola, che mi sta facendo dannare, avevo veramente poco spazio da dedicare alla scrittura. Poi ho passato il periodo del blocco dello scrittore, per quanto mi possa definire tale, e vi posso giurare che questo capitolo è stato un parto. 
Ho dovuto introdurre tutti i nuovi personaggi cercando di rispettare il più possibile il loro carattere e ci ho messo una vita per capire come fare. 
Spero di essere riuscita a fare un buon lavoro, in caso contrario ditemelo che cercherò di cambiare.
​Oltre a tutto ciò voglio farvi presente che non necessariamente il vostro personaggio diventerà il migliore amico di quello con cui ha parlato in questo capitolo. Mi è servito solo per farvi capire un po' come sono i personaggi e come interagiscono adesso tocca a voi dirmi con chi potrebbero andare d'accordo e con chi no. 
​Quindi, dopo sto papiro vi dico i personaggi che ho ritenuto più adatti e alla mia storia e vi lascio qualche domandina a cui dovete rispondermi tramite messaggio privato.
Kristen Hagen di animefans
Alexia Sherki di kokka1110
Alisea Silverlight di Alix04
Iris Shimizu di Crazy_moon121
Aysha Meghara di theTORNgirl
Bjorn Halvorsen di chicca12
Ayano Krinnis-Yuzuhara di erisuchan
  • ​​​Con che tipologia di persona potrebbe andare d'accordo il vostro personaggio? (se volete indicatemi anche qualche nome)
  • Come si comportano essendo i nuovi arrivati? (qui rispondetemi tutte tranne le creatrici di Ayano e Alisea poichè fanno già parte della scuola)
  • Chi sarà la sua cotta? mandatemi magare anche qualche flirt o relazione di poca importanza. Siate precise voglio sapere di che nazionalià è, se è londinese, se si conoscevano già, se andranno subito d'accordo o se non si sopporteranno, se diventano prima amici, se è stato un colpo di fulmine etc... Accetto i personaggi di tutte le serie, anche quelli nuovi di Ares se volete (siate creativi e mettete tutto quello che vi viene in mente) (se non avete un'idea potete anche lasciarmi carta bianca e ci penserò io ma datemi almeno qualche linea guida)  
Bene dopo questo mi dileguo e aspetto le vostre risposte
#Alle

​P.S. Non chiedetemi il prossimo aggiornamento perchè non ne ho la minima idea
​P.P.S. ho riscritto il prologo per renderlo più verosimile sul piano storico, inoltre ho cambiato il tempo di narrazione dal presente al passato perchè mi trovo più comoda e ho cambiato il rapporto tra Elinor, la mia Oc, e Hiroto. Ora non sono più migliori amici ma fratelli.
​P.P.P.S no scherzo ho finito! ^.^


 
   
 
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