Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 21 "When the levee breaks" e il capitolo 22 "The only one that I have ever known"
Trama: Di ritorno da uno dei primi turni alla tavola calda dove lavora a Buckley, Ellie si guarda allo specchio e vede i suoi fantasmi: la vita senza caccia non le pesa, ma è il pensiero di chi ha lasciato sulla via che la tormenta.
Conteggio parole: 300
Vedo che i numerini – anche dei primi capitoli – delle visualizzazioni crescono, ma non tanto quanto quelli delle recensioni. Che c’è, avete paura che se mi scrivete qualcosa di brutto vi mangio? Io sono buona, eh! :D
Scherzi a parte, sono contenta di vedere che un’occhiata alle storie ce la buttate e mi piacerebbe sentire qualche parere in merito. Così posso rimanere indietro a rispondere come sto facendo con TheWalkingNerd (perdonami sono sempre di corsa in questi giorni) XD
Stupidaggini a parte, vi lascio la storia di oggi e vi aspetto venerdì. Un abbraccione! :D
The sad truth
The sad truth is that we’re all missing someone.
And hoping that wherever they are
They’re missing us back too.
(Unknown)
Si passa una mano sugli occhi stanchi, lo sguardo rivolto allo specchio attaccato al muro del bagno di casa di Janis.
È stanca, il che è comprensibile dai cerchi neri sopra agli zigomi e dal pallore del viso.
Ha dormito poco stanotte, così come quella precedente. Il lavoro alla tavola calda le piace, è stimolante e le sembra di essere tornata bambina, quando si muoveva intorno alla mamma e cercava di aiutarla, finendo con l’imparare anche il mestiere.
Adesso è tutto diverso: la mamma non c’è più ed Ellie s’impegna a cavarsela da sola, in quel paesino che è stato la sua casa per tutto il tempo che ha convissuto con lei. Ma, oltre al suo ricordo, è altro a mancarle: due braccia forti che l’hanno tenuta stretta quando ne aveva più bisogno e lo sguardo severo di un padre che ha cercato tanto a lungo e che ora ha perso nuovamente.
Ellie sospira appena; un paio di domande la tormentano: staranno bene? Saranno al sicuro o al freddo a cacciare una bestia nel buio?
Potrebbe chiamarli, ma probabilmente nessuno dei due le risponderebbe. Uno per orgoglio, l’altro per il veto posto dal padre. Eppure sarebbe stato così semplice, se solo avesse voluto, ma per Ellie non c’era spazio nel complicato micro cosmo Winchester e ne ha preso atto troppo tardi, quando era ormai troppo coinvolta.
Tira su col naso e si fa coraggio: il divano di Janis non è il posto più comodo del mondo, ma è accogliente e sa di casa, o almeno per adesso è quello che più le somiglia. E anche se quando chiude gli occhi vede i suoi – verdi e luminosi, così intensi – cercarla e chiamarla nel buio, per stanotte proverà a non pensarci. D’altronde, sicuramente lui non sta facendo lo stesso. Proprio come suo padre.