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Autore: shirleybettemple_    17/05/2018    1 recensioni
Una famiglia greca si muove sullo sfondo di una quotidiana disfunzionalità, cercando a suo modo di disegnare la propria quadratura del cerchio.
Athena Karatzanidi non è mai stata presente nella vita dei suoi figli, e li vede cambiare di fronte a sé a poco a poco e poi tutto insieme, rendendosi conto di aver perso il diritto a una voce in capitolo.
* Il titolo è la traslitterazione di una frase in greco antico rendibile in ciascuno salvi se stesso.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Quando era arrivato il momento, Athena Karatzanidi-Moysiadi aveva ceduto a un vizio estremamente comune tra le madri più impegnate e abbienti: quello di affannarsi alla ricerca di qualcosa da far fare ai suoi bambini piccoli.
Proprio quell'anno aveva preso il volo per la prima volta, e aveva solo questo da farsi perdonare, per cui trascorreva l'estate a rimuginare su come impegnare la più piccola dei suoi figli, una volta che gli altri tre erano stati occupati.
Orestes frequentava un corso di inglese la cui insegnante non si curava per niente del fatto che fosse un bambino, imponendogli ritmi di studio a dir poco folli per chiunque; Iphigeneia, contro l'aspettativa generale, al presentarsi della lista proposta dalla madre aveva con sicurezza affermato di volere frequentare danza classica, e un paio d'anni dopo, proprio quelli che le separavano, anche Paraskevì l'aveva accompagnata nell'impresa.
In qualche modo, le figlie di Athena trovavano sempre il modo di sfuggirle tra le dita, di uscire dagli schemi anche quando ci rientravano perfettamente, ma lei, nel '92, non aveva ancora minimamente idea della portata di quel semplice pensiero.
Cleopatra era arrivata in una famiglia di già cinque persone, stranamente accolta di buon grado. Anche Athena, che non aveva mai voluto essere madre, era riuscita in qualche modo a uscire dagli schemi. Non era sicura di esserne contenta, perché uscire dai contorni l'aveva sempre spaventata più di un po', ma non poteva far altro che raccogliere da terra il guanto di sfida.
Era un giorno d'estate quando varcò la porta della Grand Jeté di Nea Ionia per la terza prima volta, il caldo era soffocante e sua figlia era agitata, e aveva deciso di manifestarglielo non stando ferma nemmeno un secondo, guizzando a destra e a sinistra con la manina sudata che teneva ben protetta nella sua.
L'insegnante si era chinata sulla bambina con un sorriso aperto e incoraggiante, e con un gesto delicato le aveva scostato una ciocca di capelli biondo miele dalla fronte, e così l'aveva conquistata.

 

Cleopatra non era una bambina difficile.
Il susseguirsi di quelle parole lasciava la stessa Athena, che aveva già messo al mondo non uno, non due, ma ben tre terremoti, incredibilmente perplessa. Era sicura che un giorno anche la più piccola tra i suoi figli si sarebbe alzata dal letto in piena notte per saltare in braccio ad uno dei due genitori, stanchi e assonnati e ancora spaventosamente giovani.
Il peso di una famiglia le faceva sentire i calci degli anni futuri ben assestati al centro della schiena, e se lei si sentiva già vecchia, chi non la conosceva, per strada, le faceva i complimenti per la dedizione che dimostrava nei confronti dei suoi fratellini minori.
In fondo alla sua mente, l'idea di essere percepita ancora come una ragazza se ne stava accartocciata in un angolo al sicuro, consapevole di essere un tesoro dal valore inestimabile, e di mantenerla sana.
Partire per gli Stati Uniti l'aveva fatta rinascere, e Athena si stava impegnando con tutte le sue forze per far sì che né il marito né i figli se ne accorgessero. Ad aiutarla a nasconderlo interveniva spessissimo Helios, che per lei aveva sviluppato lo strano affetto dei fratelli troppo grandi rispetto a te, quelli che ti portano in braccio un po' oltre il limite prestabilito e ti sentono parlare di cose che a voce alta, con la luce spenta, non dovresti nemmeno nominare. Con lui e con la sua scaltra intelligenza aveva sviluppato un rapporto d'affetto quasi trasparente, che era lì e nessuno lo sapeva, come sarebbe successo a Socrates e Afroditi, amica di famiglia da solo qualche anno. Ma non ne aveva ancora idea nessuno.

 

   
 
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