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Autore: CriminalFrancois    23/05/2018    0 recensioni
Questa storia da una parte è vera, ma il resto è tutto frutto della mia fantasia e quindi l'ho pubblicata qui. Spero di aver fatto bene, comunque la storia parla di un'amicizia tra due persone che poi continuerà anche dopo la morte. Buona lettura!
Genere: Fantasy, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Negli ultimi tempi, non si faceva altro che parlare d’infinito. Pasquale aveva un dubbio, perché a scuola molte ragazze della sua classe, non facevano altro che tatuarsi qualche parte del corpo con il segno dell’infinito: sarebbe uno stupido otto all’orizzontale. Pasquale guardava quel segno con felicità, perché pensò che forse sarebbe stato bello se Salvatore rimanesse a tempo indeterminato sulla Terra: sarebbe stata una felicità infinita. Ma poco dopo, il ragazzo tornò triste, perché sapeva benissimo che tutto ciò era impossibile e più passava il tempo, e più si avvicinava la data di partenza di Salvatore: il fantasma gli aveva raccontato tutto, anche che sarebbe andato a vivere con la sua amica Raganella, la quale doveva conoscere quello stesso pomeriggio. Salvatore voleva dimostrargli che lo avrebbe atteso lì, in quel posto. Ma Pasquale sperava che il giorno di partenza non arrivasse mai. Purtroppo sapeva benissimo che non tutto durava per sempre, ormai, doveva rassegnarsi e aspettare il suo momento, doveva solo godersi la vita dopo la sua partenza. Salvatore cercò anche di rassicurarlo di fare nessuna pazzia dopo la sua partenza, altrimenti non si sarebbero più rivisti se avesse fatto una cosa del genere: perché il ragazzo accennò a Salvatore che avrebbe tentato il suicidio. Questa non era una cosa giusta secondo il fantasma, perché così non causerebbe dolore solo per lui, ma anche per la sua ragazza e sicuramente non avrebbe avuto l’accesso al Paradiso e non avrebbe nemmeno più rivisto il suo caro amico. E dopo aver pensato a quel flashback, Pasquale ritornò alla realtà riascoltando la professoressa d’italiano: la quale stava spiegando il Romanticismo. Quando la lezione di quell’ultima ora terminò, il ragazzo cominciò ad andare a casa a passo svelto; voleva parlare con Salvatore, ma il fantasma come al solito, non c’era mai. Ma gli lasciò un bigliettino con scritto: “Scusa, sono andato in India. Non avevo niente da fare, ci vediamo nel pomeriggio e andremo a conoscere Raganella. A più tardi!” -Quando devo parlargli, non fa altro che scomparire!-. Disse con un sorriso tra le labbra. Infine Pasquale si arrese, perché a Salvatore piaceva molto viaggiare e anche quando era in vita, non faceva altro che parlare dei viaggi che voleva fare: esattamente voleva visitare tutto il mondo, e secondo Pasquale questo sogno se lo stava realizzando giorno dopo giorno mentre lui era a scuola, l’altro se la spassava visitando tutti i posti della Terra. Aveva già visitato molte città americane. Quando tornava da un posto, non faceva altro che parlarne con Pasquale: il fantasma voleva portare anche lui in questi viaggi, ma ciò non era possibile perché Dio non gli concesse questa possibilità. Salvatore poteva soltanto portarlo in altri posti: i quali erano molto meglio di quelli della Terra. Infatti, nel pomeriggio il fantasma doveva portare l’amico nel mondo delle streghe. A Pasquale, in realtà, non se ne fregava molto dei posti della Terra, perché quelli potevano essere visti comunque, mentre in quelli dove lo portava Salvatore, non li avrebbe mai più rivisti dopo la partenza di Salvatore. Il ragazzo era comunque felice, perché l’amico non lo abbandonava mai nei momenti del bisogno fino a quando c’era, ma prima o poi doveva anche cavarsela da solo. Soprattutto dopo la partenza del suo amico fantasma. -Mentre lui è in viaggio, io che faccio? Ah, dimenticavo! Io gli avevo pubblicato delle storie su quel sito, chissà se le avranno lette e recensite!-. Accennò il ragazzo, prima che arrivasse Salvatore dal viaggio. Pasquale cominciò a navigare su internet con estrema velocità, perché era molto curioso di sapere cosa pensassero i lettori del sito di Efp. Ci furono molte recensioni, ma Pasquale se lo aspettava che avesse ricevuto qualche recensione: esse furono tutte positive, e il ragazzo in ognuno di essa, rispose che erano di un suo amico deceduto un paio di mesi fa. Insomma, l’amico non voleva di certo il merito del suo amico. Lo scrittore era lui e non Pasquale: il ragazzo gli aveva fatto solo il favore di pubblicare i suoi scritti, ma il resto era tutta fantasia del suo amico. In un batter d’occhio si fecero le sedici in punto e Salvatore si presentò con ampio sorriso a trentadue denti. Era felice e lo si notava, forse sarà perché non vedeva l’ora di far conoscere a Pasquale la sua amica Raganella. -Andiamo?-. Domandò Salvatore. -Certo, rispondo a quest’ultima recensione e andiamo via.-. Gli rispose l’amico in carne ed ossa. -A cosa stai rispondendo?-. Gli chiese con aria curiosa. -Alle recensioni che ti hanno lasciato sul sito. Sono delle lettrici molto gentili, le quali ti fanno i complimenti su ogni tuo scritto: sei davvero bravo, questo lo dobbiamo ammettere. Ma li dobbiamo correggere. Quando sarà il momento, farò in modo di perfezionarli con qualcuno in modo che, saranno pubblicati e così verrai riconosciuto. Non sei contento?-. Gli disse Pasquale con aria felice. -Wow, non ho parole. Davvero?-. Gli domandò il fantasma, era sorpreso. -Sì, per te questo ed altro. Amico mio, ma adesso andiamo: non dovevi farmi conoscere Raganella?-. Disse, concludendo con un sorriso. -Ehm … Pasquale!-.Salvatore lo squadrò, prima di partire per il mondo delle streghe. -C’è qualcosa che non va?-. Chiese, preoccupato. -No no, volevo solo dirti grazie!-. Gli balbettò, perché sarebbe stato bello essere riconosciuti dopo tanto lavoro. Salvatore mentre era in vita, non faceva altro che scrivere quando aveva tempo: e soprattutto dopo la scuola; il fantasma scriveva di tutto, amava scrivere ed era il suo sogno. Sperava che in futuro ci sarebbe riuscito a diventare scrittore, ma non fu possibile, i suoi sogni vennero chiusi in un baule, i quali non saranno mai più aperti. Ma scoprire che Pasquale gli avrebbe fatto questo favore, per lui fu un grande gesto e lui avrebbe fatto altrettanto per il suo caro amico: portandolo così, nel posto dove passerà il resto della sua eternità. Entrambi chiusero gli occhi e dopo averli riaperti si trovarono già nel mondo delle streghe. -Caspita, ma è bellissimo!-. Giudicò Pasquale. -Certo che lo è, che cosa ti aspettavi?-. Ridacchiò il fantasma. -Be’, lo sai bene. Avevo visto un film sulle streghe con la mia ragazza e diciamo che il loro mondo non era poi così bello e colorato, era cupo e nero. E soprattutto, erano legate a Satana, ma qui invece, è tutto molto più bello di quanto mi aspettassi. Non fai altro che … Stupirmi!-. Disse il ragazzo, era al quanto sorpreso. -Tutti nel nostro mondo, pensano che le streghe siano malvagie e invece non è vero nulla. Sono dotate di poteri magici, questo è vero, ma non sono cattive come tutti pensano. Hanno un animo buono e generoso, ad esempio: Raganella mi ha ospitato per aspettarti ed è stata veramente molto gentile. La sua allegria mi sarà utile durante l’arco del tempo, quindi durante la mia assenza cerca di non fare pazzie!-. Gli consigliò, perché il ragazzo aveva proposto il suicidio la sera precedente. -D’accordo. Io non farò pazzie, ma tu non essere triste! Intesi? E adesso andiamo a conoscere la tua amica Raganella, che dal nome ma già mi sta molto simpatica.-. Disse Pasquale a quelle parole, per poi mettersi in cammino. Arrivati a casa di Raganella, era tutto molto tranquillo. La casa era colorata e aveva davvero un’aria incantevole, perché sembrava dipinta in più di sette colori: rosa, blu, rosso, verde, giallo, bianco e arancione. Del nero non c’era traccia e Pasquale rimase sbalordito, perché le streghe amavano il nero, ma pensò che gli uomini della Terra erano solo un’ammassa di stupidi di pensare che le streghe fossero malvagie: non tutti lo pensavano, ma c’erano alcuni che immaginavano le streghe in modo positivo e non del tutto negativo. Però, c’era da dire che non tutti erano uguali. Tutti erano in grado di ragionare, ma non la pensavo mica tutti allo stesso modo e quindi Pasquale arrivò ad una conclusione: le streghe secondo il suo punto di vista, erano delle creature somiglianti agli esseri umani, avevano in più solo la magia e non erano affatto cattive come la pensava l’amico del fantasma. -Raganella, dove sei?-. Urlò Salvatore in modo che, l’amica lo potesse sentire. -Ah, Salvatore? Sei tu?-. Disse una vocina, la quale faceva più ridere, anziché paura. -Si, sono io. Possiamo entrare?-. Chiese il fantasma alla sua amica. -Ma certo, ci mancherebbe!-. Disse con aria entusiasta Raganella. -Ecco, ti presento il mio amico Pasquale direttamente dalla Terra.-. Sorrise Salvatore, mentre presentava l’amico a Raganella. -Piacere di conoscerti Pasquale. Io sono Raganella, appartengo a questo mondo da anni oramai e ho più di mille anni. Ma non avevo mai incontrato una persona così generosa come Salvatore, è l’unico che sa cosa significa la parola “amicizia” e sono fiera di averlo conosciuto. Il momento della separazione sarà cruciale, ma di questo non dovrete preoccuparvi. Gli anni passano in fretta e quando sarà il momento, potrete rivedervi e passerete una magnifica eternità tutti e quattro assieme, ci saranno anche le vostre ragazze. In modo che, potrete vivere tra amore e amicizia. Questi sono i valori della vita, e voi avete sorpreso tutti noi: tra cui Dio. Siamo stati noi a convincerlo, perché Salvatore aveva fatto un gesto che nessuno aveva mai fatto per un amico. E soprattutto aveva sofferto tantissimo, quindi meritava al cento per cento una seconda occasione: trasformandolo in un fantasma. In modo che, potevate chiarirvi e passare un po’ di tempo assieme.-. Raccontò Raganella ai suoi due amici. I ragazzi rimasero entrambi stupiti da ciò che aveva appena detto Raganella. -Wow, sono davvero stupito da ciò che mi ha appena detto e la ringrazio tantissimo. Se non fosse stato per lei, allora io non avrei mai più rivisto il mio amico e credo davvero che ne farò oro del nostro tempo a disposizione. Adesso però, posso stare tranquillo perché Salvatore mi ha sempre parlato positivo di lei e credo di aver avuto la conferma: è davvero molto gentile e simpatica. E complimenti anche per la casa!-. Disse Pasquale tutto d’un fiato. -Ti ringrazio moltissimo, devo complimentarmi anche per i tuoi occhi: sono di un azzurro molto particolare. E’ molto raro sulla Terra, perché al solo sguardo fai sprofondare una persona nei tuoi magnifici occhi. Davvero magnifico, sono felice che Salvatore abbia un amico come te e spero di rivederti presto. Ovviamente non ti sto augurando di morire in fretta, ma goditi i tuoi anni e sii felice.-. Gli propose Raganella con un sorriso. Pasquale fece altrettanto. Poco dopo la fissò mentre parlava con Salvatore: discutevano di dolci, mentre l’amico non faceva altro che sorridere. Pensò molto bene a ciò che aveva appena detto Raganella, cominciando così a rifletterci sopra: insomma, dopo una bella vita, l’eternità alla fine, era ancora meglio. -Raganella, dimmi che hai preparato i tanti attesi biscotti. Sai che mi piacciono tanto!-. Disse Salvatore, con una certa aria di serietà, ma allo stesso tempo divertente. -Certo che li ho preparati, sono sotto il forno e tra poco li dovrò sfornare!-. Urlò di gioia la strega. -Che bello! Te l’ho chiesto perché avevo sentito un odorino, e sembrava brutto non chiedertelo.-. Strillò di felicità il fantasma. -Salvatore, ma credevo che tu non potessi mangiare!-. Esclamò Pasquale. -Ehm sì … Ma in questo mondo, posso mangiare qualsiasi cosa! Solo sulla Terra non posso mangiare nulla.-. Gli precisò l’amico. -Ed io li posso mangiare?-. Domandò Pasquale all’improvviso. -Sì, certo che li puoi mangiare. Non preoccuparti!-. Lo rassicurò Raganella. Andarono entrambi in cucina: essa era tutta colorata come lo era tutta la casa, era un qualche cosa di magnifico perché quella strega aveva davvero una fantasia dai mille colori. -Questa cucina è davvero fantastica!-. Disse sorpreso Pasquale. -Ti ringrazio! Con l’aiuto della bacchetta riesco sempre ad avere le cose come voglio io, ovviamente, c’ho messo ben cento anni a imparare.-. Rispose la strega. -Cento anni? Wow.-. Concluse il ragazzo. Raganella gli fece un sorriso, e poco dopo, prese i suoi biscotti dal forno e cominciarono a masticarli. -Sono molto buoni, le faccio i miei complimenti!-. Disse Pasquale, dopo primo boccone. -Ti ringrazio, ma non preoccuparti. Puoi farmi anche del tu, mi sento vecchia se mi dai del lei!-. Lo avvisò, facendogli un sorriso. -Va bene!-. Terminò abbassando lo sguardo. Salvatore fu molto felice di aver presentato Raganella a Pasquale, in modo che, potesse stare tranquillo dopo la sua partenza. La vita non durava all’infinito, ma l’eternità sì. Un infinito, il quale andava nello spazio-tempo in cui nessuno lo avrebbe mai raggiunto, forse perché era un qualche cosa di irraggiungibile, chissà. Nessuno lo poteva mai sapere, perché l’essere umano guardava tutto con negatività, invece, Pasquale stava cominciando a vedere le cose con positività, rispetto a prima. Si sentiva sicuro, quindi l’obbiettivo di Salvatore stava per essere raggiunto: Pasquale stava cominciando ad essere felice come non mai…
   
 
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