Collocazione temporale: Missing Moment tra il capitolo 21 "When the levee breaks" e il capitolo 22 "The only one that I have ever known"
Trama: Prima di uscire con un ragazzo conosciuto a Buckley, Ellie si osserva allo specchio e ragiona su come si sente e se è riuscita a lasciarsi alle spalle la sua “avventura” con Dean.
Conteggio parole: 466
Note: Come al solito sono di corsa, ma almeno una cosa buona l’ho fatta: rispondere a tuuuuutte le recensioni XD adesso sono in paro, chissà per quanto accadrà XD
Stupidaggini a parte, ecco una nuova flash. Questa è una delle “nuove arrivate”, o meglio quelle arrivate in corso di pubblicazione della raccolta ed è risultata, alla fine, la più lunga di tutte.
Spero che vi piaccia; una buonissima continuazione di settimana a tutti voi, a venerdì! :D
Heart & Mind
A mind wants to forget but a heart will always remember.
(Unknown)
Scosta i capelli corti dal viso per metterli dietro le orecchie e osserva la sua figura riflessa nello specchio, sbuffando aria dal naso.
Ha appena finito un turno – piuttosto stancante, per di più – al lavoro e adesso l’idea di uscire di nuovo non è esattamente allettante, ma ormai l’ha promesso a Mark, il tizio che viene sempre a romperle le scatole e non può rimangiarsi le parole.
Sa già come andrà a finire: passeranno la serata a parlare di aria fritta, poi lui ci proverà e lei si ritroverà a scansarlo. Per fortuna vedranno un film, quindi spera di addormentarsi presto. Anche se il fatto che l’ha invitata a casa sua già le fa capire le sue intenzioni.
Non aveva alcuna voglia di uscirci insieme. Non perché sia un ragazzo che non potrebbe attirarla esteticamente, tutt’altro, ma è troppo spigliato, troppo… esuberante. Il classico tipo che vuole sembrare simpatico a tutti i costi per entrare nelle tue mutande.
Sbuffa sonoramente, osservandosi un po’ meglio. Ha coperto le occhiaie, messo un po’ di fondotinta, phard e mascara; i capelli sono piastrati e le sembrano carini – da quando li tiene corti sono più pratici, almeno per lavarli – ed è praticamente pronta, ma preferirebbe di gran lunga stendersi sul letto con Mufasa e svegliarsi domattina.
«Che ti succederà mai se ci esci una volta? Hai detto che è carino, buttati! Male che vada avrai cenato gratis per una sera».
Ellie ha stampato in testa le parole di Janis, cercando di convincersi che ha ragione, ma la verità è che non le va: di frequentare un nuovo ragazzo, di provarci, di vivere una nuova relazione, qualsiasi sia la sua natura. È troppo scottata dalla precedente – se mai può chiamarla tale – per buttarsi in un’altra avventura.
È più forte di lei: nonostante siano passati otto mesi, sente ancora le sue mani addosso e le fa così rabbia che si strapperebbe la pelle pur di non sentirle più. Quel che è peggio è che talvolta le desidera ancora e si odia per questo, per volerlo nonostante quello che le ha fatto e per come l’ha fatta sentire.
Chiude gli occhi e scuote il capo, cercando di cancellare quel pensiero. Non riesce a toglierselo dalla testa sebbene pensi che sia uno stronzo e che non meriti nulla, che si sia preso fin troppo e che dovrebbe andare avanti anziché continuare a pensarci, ma a volte le viene più difficile.
Il peso leggero di qualcosa di morbido che si struscia sulle sue gambe la riscuote da quei pensieri. Sorride appena al suo Mufasa e si abbassa per dargli un buffetto sulla testa, mentre lui le miagola affettuosamente in risposta.
Sospira ancora, pensando che, in fondo, Janis ha ragione: almeno per stasera, avrà la cena gratis, che è senz’altro un buon motivo per costringersi ad uscire di casa.