Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Willow Whisper    04/07/2009    4 recensioni
Cos'è l'eternità quando ci si sente morti veramente?
Quando tutto, ogni singola cosa, ci appare inutile e priva di significato?
Si può vivere di soli ricordi? di sole false speranze? di menzogne e odii profondi?
Si può esistere senza qualcuno da amare?
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Volturi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Spodestando Aro♥' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 3
¢αριтσℓσ 3 ~

Degli umani invidiavo una sola cosa: la loro capacità di sognare. Molti infatti, rincontravano durante il sonno le persone che avevano amato e poi perduto. In un modo così vivido e reale, da riuscire a sentirsi meglio. A me invece, restavano i ricordi, che dopo tre millenni, si erano andati a disperdere poco a poco come le sue ceneri sotto i soffi maligni del vento. Di Didyme, in fondo, non mi restava niente, per davvero. La lampada ad olio accesa sulla mia scrivania creava ombre guizzanti sulle pareti ruvide della stanza immensa, dove un letto coperto da lenzuola fredde e composte aspettava paziente il giorno che avessi deciso di distendermici un poco. Era solo un abbellimento, per quanto mi riguardava, non dovendo godere della compagnia di una moglie, come Aro con Sulpicia o Caius con la sua Athenodora. Un mobile, ecco. Era la definizione più adatta. Non si vedrebbe mai un essere umano dormire in un armadio, no? Stesso identico ragionamento, valeva per me con quel letto. Lo fissai solo qualche altro istante, prima di tornare a leggere dei vecchi manoscritti di Cicerone, ritrovati nell’immensa biblioteca che Aro si era personalmente premurato di riempire col passare degli anni, e dei secoli. Feci un rapido calcolo del valore complessivo che ogni papiro o libro avrebbe avuto e ne ricavai una cifra esorbitante scotendo il capo lentamente, annoiato. Passai a leggere almeno un paio di ore, prima di stancarmi anche di quel passatempo, come di tutto il resto. Mi guardai attorno, osservando il mobilio risalente per la maggior parte al sedicesimo secolo, un periodo che ricordavo con piacere. Sospirai pensando che i tempi migliori, erano stati quelli in cui avevamo avuto Carlisle come ospite; il suo modo di vedere le cose, con così tanta pietà ed amore, e soprattutto con una fede così immensa in Dio, mi aveva incuriosito ed aiutato a sentire Didyme un po’ più vicina. Anche lei, infatti, aveva accennato, ogni tanto, ad un cambio radicale nelle abitudini alimentari. Aro aveva sempre smontato la teoria del nostro nuovo amico, dicendo che non poteva cambiare la sua natura. Le parole esatte, erano state…
-Il lupo è un predatore, che non diverrà mai preda, mio giovane amico. Rimarrà per sempre assetato di sangue-. Rise pacato movendo la mano sinistra come per scacciare una mosca. Caius, poggiato alla parete, sogghignò sentendo l’esempio di Aro, ma Carlisle non si scompose. Ricordo ancora il suo sorriso paziente, quasi come se stesse parlando con dei bambini, prima di ribattere –Difatti, Aro, non ho mai inteso che il lupo dovesse diventare un agnello, ma bensì che si nutrisse, proprio come quest’ultimo, di erba-.
Risi in modo impercettibile ascoltando le sue parole. Il fatto che avesse avuto la risposta pronta, mi divertì sorprendentemente…ma per Aro, fu quasi un affronto, ed il suo tono mutò diventando più cupo –Ah, Carlisle…tu chiedi l’impossibile. Vivi nell’illusione! Perché non rinunci? Se vuoi il mio parere, ti sentiresti meglio-.
-E’ Dio a darmi la forza che serve, e starò bene solo quando sarò certo di aver ricevuto il suo perdono-.
-Ma resterai solo…- Aro non si diede per vinto, sussurrò quelle parole con voce suadente.
-No, confido nel fatto che il Signore mi doni la compagnia di altri con la mia stessa forza di volontà-.
A queste parole pronunciate da Carlisle, però, non seppe rispondere. Sbuffò spazientito, così veloce da non essere quasi notabile, e prima di andarsene sussurrò –Vedremo, se avrai ragione, amico mio-. L’altro non batté ciglio, rimase fermo, a fissare il crepuscolo dall’alto della torre, immerso nei suoi pensieri.
Tornai al presente quando sentii il grande orologio rintoccare mezzogiorno. Mi passai una mano tra i capelli e poi, fissando il letto, decisi all’improvviso di usufruirne, fingendo di potermi beare del sonno.










Angolino autrice
Capitolo 3 tutto per voi ^^ ho cercato di renderlo riflessivo, ma allo stesso tempo con parti narrative, tra cui il piccolo flash back scritto in corsivo. Il periodo in cui Carlisle si era rifugiato dai Volturi mi ha incuriosito da sempre, così ho cercato di ricrearne una scena ^^ spero vi sia piaciuta.
Adesso, passo a ringraziare tutte voi!
Chi la aggiunta ai preferiti:
1 - egypta
2 - lady cat 
3 - nene1964 
4 - pinkgirl
Chi la aggiunta alle seguite:
1 - enifpegasus
Chi l'ha commentata:
1- lady cat
2- pink girl
3- uchiha_chan
A presto!!! Bacioni e ancora grazie :*
By Sammy Cullen

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Willow Whisper