Film > Thor
Segui la storia  |       
Autore: Iky    26/05/2018    3 recensioni
Questa sarà una raccolta di storie (drabble, sentences, OS etc) su Thor e Loki nei vari contesti del MCU, sia legata al canonverse ma anche ad ambientazioni original, a molti Missing Moment o What if.
Sarà una raccolta aperta, che man a mano riempirò in base all'ispirazione del momento e anche in base ai diversi prompt suggeritimi.
Tratterò del loro rapporto sia come brotp ma anche come bromance o romance.
Lascerò ai lettori leggerne le sfumature.
-
Pompt 1: Kaleidoscope
Ambientazione: Canonverse, Post Thor Ragnarok, Missing Moment
Genere: Introspettivo, Angst;
-
Prompt 2: Questioni di prospettiva
Ambientazione: Canonverse, Generale
Genere: Erotico, demenziale;
-
Prompt 3: Nostra madre preferiva te
Ambientazione: Canonverse, Post Thor Dark world
Genere: introspettivo, angst
-
Prompt 4: Temporale caldo
Ambientazione: Canonverse, generale, Pre Thor 1
Genere: angst, erotico, missing moment
-
Prompt 5: social network
Ambientazione: Canonverse, generale
Genere: comico, demenziale
-
Prompt 6: /
Ambientazione: Canonverse, Infinity War
Genere: introspettivo, missing moment, pov
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Loki, Thor
Note: Missing Moments, OOC, Raccolta | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
di baci e carezze Prompt: Temporale caldo - di alex
Contesto: Canonverse, generale, Pre Thor 1
Personaggi: Thor, Loki
Rating: Arancione
Genere: Angst, erotico, missing moment



Di baci e carezze celate


*




La prima volta che le loro labbra si sfiorarono, fu per tenerezza.


Thor aveva sgranato gli occhi, nel sentire la sua piccola manina attorno al dito, mentre tentava di sporgersi in avanti, sulla punta dei piedi, per sbirciare meglio.

Frigga aveva sorriso, “Vuoi tenerlo?”gli aveva chiesto, porgendo le braccia in avanti “Fa attenzione”

Thor lo aveva stretto con cura, accorto, come se potesse romperlo.

“Loki” aveva sussurrato: il piccolo fratellino sorrise al richiamo della sua voce.

Thor aveva sentito un calore esplodergli nel petto: così si era avvicinato, baciandolo con gioia e commozione.



*


Il secondo bacio fu per ripicca.


Crescendo, quelle effusioni tipiche dell'infanzia erano svanite come lieve brezza; Thor e Loki avevano smesso di sfiorarsi, ma non di toccarsi nei rudi giochi di bambini. Dispetti, pizzicotti, spintoni e tante risa, insieme a molte litigate e giocattoli rotti.

Finché una volta Thor non aveva trovato Loki addormentato sotto un albero dalle grandi fronde, il viso mimetizzato nella penombra creata dai rami: aveva ridacchiato, pensando ad una vendetta in ritorno agli scherzi malefici del fratello.

Così si era chinato su di lui, premurandosi di non svegliarlo ma tenendolo ancorato alla terra, per poi tappargli il naso con le dita.

Loki si era sollevato di soprassalto, boccheggiando in assenza di ossigeno: le fronti collimarono, le labbra si toccarono in un gesto secco.

Thor si discostò, ridendo: smise subito, nel vedere lo sguardo di Loki sconvolto.

Rimase immobile anche quando l'altro gli diede le spalle e si allontanò correndo.


*


Il terzo, fu per errore.


Nonostante fosse appena adolescente, Loki era già un portento nell'uso del Seiɗr e non faceva altro che migliorare ancora. Frigga ne era ammaliata e lui amava compiacerla: così volle farle una sorpresa.

Aveva provato per un mese quell'illusione, finché non vi riuscì.

Così una sera estiva di un temporale caldo, Loki zampettò fuori con un sorriso ampio nel volto, incurante di bagnare le vesti broccate di verde e argento, per raggiungere le stanze della madre.

Ma qualcuno lo bloccò: un braccio possente, capelli umidi e pesanti che ricadevano sulle grandi spalle, le gote arrossate di idromele.

“Chi sei?” una voce decisa, l'alito profondo delle più dolci ubriacature.

Loki sgranò le palpebre, gli occhi verdi stupiti ma mai intimoriti, le labbra secche che non trovavano parole.

Thor sorrise, offuscato, predatorio: “Beh, non m'importa se non vuoi dirmelo.” dichiarò, il viso sempre più vicino, accenni di barba sul mento “Tu sai chi sono io” continuò, arrogante, negando qualsiasi possibile rifiuto.

Loki si accigliò, un ringhio tra le labbra: “Non os-” provò a rispondere, ma il Principe del Tuono lo fece annegare nel suo sguardo: “Sei bella” - E nelle sue parole.

Loki si ammutolì, il rossore sulle gote, un nuovo sorriso sornione sul viso di Thor.

E quelle labbra sulle sue: decise, ma gentili; sapevano di idromele. Bruciavano.

Loki provò a divincolarsi: inutile.

Thor lo costrinse a fare qualche passo indietro, le mani attorno al suo polso sottile, la schiena ora lungo il ruvido tronco di un albero: la bocca divaricata con prepotenza, la sensazione languida della lingua umida che si insinuava senza domandare.

Loki tremò, in balia di quella forza dirompente: si lasciò guidare, soffocato dalla pioggia, incapace di controbattere, perso nel ritmo lento di quel primo, vero, bacio.

Thor si distaccò, arrossato in viso, gli occhi liquidi su quelli verdi: non parlò, osservandolo nel silenzio, mentre la mano saliva dal polso lungo l'addome, sfiorando il seno, fino alla clavicola, fino a raggiungere il collo.

Loki serrò le labbra, il fiato accelerato e corto, i capelli neri che si appiccicavano alla pelle umida.

Thor strinse più forte, le pupille che si dilatavano animalesche, una luce diversa nelle iridi: consapevolezza, ardore, eccitazione.

“Io...” disse, il tono improvvisamente sommesso; e Loki seppe che lui aveva capito.

“Vattene.” gli rispose solo, la sua prima e unica parola.


Thor si distaccò: non chiese nemmeno scusa; se ne andò lasciandolo in mezzo alla pioggia.

Loki gliene fu grato: chiedere perdono sarebbe stata un'ammissione troppo dura da sopportare.


Si portò tremante una mano alle labbra e senza dire una parola, si lasciò scivolare sulla terra fangosa.

Strizzò gli occhi, maledicendosi: il Seiɗr svanì, rivelando la sua vera forma.



*


Il quarto bacio fu per rabbia.


Thor lo aveva afferrato e Loki aveva tentato di pugnalarlo al fianco.

Non stavano giocando: quei tempi erano ormai lontani e freddi.

Era una lite furente, come ne avevano ultimamente per i motivi più futili.

Poi il pugnale era volato via lontano, tintinnando sul pavimento: insieme a Loki, a terra, sovrastato dalla forza di Thor.

“Lasciami” gli aveva ringhiato, minacciandolo.

Ma Thor aveva tuonato più forte, stringendogli le mani, il peso del proprio corpo sul suo “Mi hai provocato troppe volte, fratello!” urlò, fin troppo basso “Sai almeno con chi stai parlando?”

Loki aveva riso arcigno, le iridi veleno “L'arrogante principe di Asgard”

Thor strinse ancora “Sei cambiato” asserì.

L'altro si rabbuiò, affilato “Sono sempre stato io” mormorò; e Thor capì che quelle parole contenevano segreti più profondi, tacitamente condivisi.

- Sono sempre stato io. Anche allora, e tu lo sapevi.


Thor percepì la rabbia scivolare lenta, il cuore pulsare rovente, la gola secca, il suo odore umido attorno alle dita: proprio come quella sera d'estate, sotto il temporale caldo.

Si avvicinò, calamitato, i lunghi capelli che solleticavano sulla pelle dell'altro.


Lo baciò: piano, un tocco fugace.

Loki inclinò il viso, le palpebre appena socchiuse: non disse niente.

Thor lo baciò ancora: le mani che liberavano i polsi e risalivano sul collo, in quel gesto che era stato sempre loro.

Loki trattenne un respiro: lo liberò, costretto dalla lingua di Thor che premeva senza delicatezza.

Si baciarono ancora a lungo, i fiati spezzati, riversi sul freddo pavimento.


Quando Thor si distaccò, lo fissò negli occhi esattamente come aveva fatto quella notte: gli scostò una ciocca dalla fronte, continuando a perdersi nel verde.

“Loki” lo chiamò.

Ma l'altro deviò lo sguardo: “Lasciami” ripeté, debole.

“Io...”

“Vattene.”


Thor inclinò il viso, sollevandosi: “Mi dispiace.” disse, prima di andarsene.

Loki nascose una lacrima, rimanendo da solo, ancora sul pavimento.


Ora che aveva chiesto scusa, non poteva più essere un'illusione: e la realtà faceva troppo male.



*



Da quel momento Thor e Loki si evitarono abilmente, ignorandosi, distaccandosi sempre di più.


Finché un giorno, su Jotunheim, Loki non scoprì un'altra verità che non poteva più essere negata.





Adesso nemmeno il calore dei suoi baci avrebbe potuto scalfire il Ghiaccio.




*



Note Autrice

Questa è un po' la mia personale visione di come Thor e Loki in qualche modo si attraessero ben prima degli eventi del primo film: ho voluto ripercorrere quelli che sono stati i momenti tra loro di baci teneri, di sfida, di gioco, in un crescendo di attrazione. Fino alla struggente scoperta di Loki.
Probabilmente ne farò una seconda parte più in là con quelli che si son scambiati durante i vari film (missing moment a gogo).
Beh, io spero non mi segnalino la storia ahaha mi sono spinta un po' oltre forse (anche perché non si capisce molto bene il regolamento), ma nel caso sposterò tutto altrove. Incrociamo le dita!
Come sempre ringrazio tutti, specialmente chi ha deciso di spendere quei minuti in più per recensirmi: grazie davvero.
Ci si ribecca presto!
Un bacio,
Iky
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Thor / Vai alla pagina dell'autore: Iky