Anime & Manga > Lady Oscar
Segui la storia  |       
Autore: terryoscar    28/05/2018    8 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


E’ ancora buio, manca ancora un po' all’alba. 
Ormai mi sono svegliata e non riesco più a dormire, è meglio che mi prepari per la partenza; mi vesto e scendo in cucina per la colazione.
Percorro il salone fino ad arrivare in cucina, mi preparo qualcosa da mangiare, mi siedo e faccio colazione.
Quanti pensieri, si annidano nella mia mente: la missione, mio padre e … Andrè …. Andrè che tenerezza pensare a lui …
Sento dei passi, mi chiedo chi possa essere …
“Buongiorno Oscar, già in piedi?”
“Ciao Andrè … anche tu sveglio prima?!! Siediti che ti porto la colazione!”
“Aspetta Oscar, ti aiuto.”
Siamo a tavola, Andrè mi dice: “Tanto presto non è, è meglio arrivare con calma, e poi è tutto pronto.
Alain e Gerard ci aspettano alle porte di Parigi.”
“Andrè la prima notte, la trascorreremo all’aperto nelle tende da campo.”
“La cosa non mi preoccupa, non è la prima volta che dormiamo nelle tende, è solo che, non avrei voluto tutto questo per te. Per fortuna che è l’ultima missione che porteremo a termine, poi le nostre vite cambieranno …”
Vedo lo sguardo di Andrè addosso, penso che mi ha guardata un infinità di volte, e non ho mai fatto caso a quanto fosse bello Andrè … la sua voce mi distoglie dai pensieri.
“Certo che questa missione ci ha preso alla sprovvista, mi chiedo cosa possa esserci scritto di così importante in quella lettera per mobilizzare noi?!!”
“Andrè, come si suol dire … segreto di stato!”
“Già!”
Oscar e io ridiamo spensierati.
“Bene, che ne dici di andare?!!”
“Si Andrè, prendo il mantello.”
“Aspetta Oscar, ti aiuto!”


Le porgo l’indumento, la mia mano sfiora la sua, vedo Oscar che si ritrae appena per poi guardarmi con quegli splendidi occhi azzurri, per un istante ci perdiamo l’uno nell’alta, è lei la prima a distogliere lo sguardo dal mio. Percepisco il suo disagio, timidamente abbassa il capo e mi dice: “Su Andrè, andiamo via!”


Che forte emozione che ho sentito, quando le nostre mai si sono sfiorate per pochi attimi, ho sentito il cuore in gola; eppure non è la prima volta che io e Andrè ci tocchiamo, ma ora è stato diverso.


Oscar ed io entriamo nella stalla, i cavalli sono già pronti per la partenza, montiamo in sella e li portiamo al galoppo.
Siamo arrivati, pensavamo di essere in anticipo, ma non è così: Gerard e Alain sono al valico ad attenderci. Fa molto freddo, forse perché è ancora notte, dopo tutto siamo in pieno inverno. Vedo i due soldati stretti nelle loro mantelle, ci avviciniamo, siamo gli uni di fronte agli altri.
“Allora Comandante, si può sapere dove accidenti siamo diretti? Tutto questo mistero mi incuriosisce, neanche fosse un segreto di stato!”
"Alain, Gerard,dobbiamo stare in guardia, non dobbiamo attirare l’attenzione di nessuno, per nessun motivo: niente ubriacature, niente scazzottate e soprattutto niente donne! Intesi Alain? Voglio la massima serietà da parte di tutti, è bene che sappiate, che dovremo oltrepassare le Alpi, faremo tappa a Briançons, e poi raggiungeremo il valico del Monginevro e ….”
“Ma insomma comandante si può sapere qual'è la nostra destinazione?”


Vedo il comandante scrutarmi negli occhi e con freddezza mi dice: “Venezia, in Italia!”
“Co… cosaa … ma Comandante, si può sapere perché diavolo dobbiamo affrontare un viaggio così lungo? Ma che accidente succede?”
“Alain, Gerard è giusto che sappiate tutto: dobbiamo consegnare una missiva a sua maestà, all’imperatore Joseh, che risiede a Venezia, come hai detto tu prima, questo è un affare di stato. Non ne conosco la motivazione e tanto meno il contenuto della lettera, l’unica cosa che ci è dato sapere, è che la dobbiamo consegnare all’imperatore. E’ chiaro?
“Va bene comandante …”
“Ehi Alain, Andrè almeno con questo viaggio avremo modo di vedere, come sono fatte le donne italiane AH!AH!”
“Vero Gerard, si dice che siano bellissime …AH!AH”
“Alain, Gerard ho appena detto niente donne, da questo momento non siete più degli uomini, ma dei soldati, e che questa sia ultima stupidata che esca dalle vostre bocche. Intesi? Non sappiamo cosa potrebbe accadere durante il viaggio, vi raccomando, occhi aperti e massima serietà.
E adesso soldati al galoppo!!

Non è ancora sorto il sole, che insieme ai miei soldati partiamo per l’Italia.

Come immaginavamo il percorso è disagevole, abbiamo dovuto fare svariate tappe per riposarci appena e rifocillarsi, ma tra poco scenderà la sera.
“Alain, Gerard, Andrè, tra non molto diventerà buio e le strade sono impraticabili, dobbiamo fermarci e montare le tende da campo.”
“Si Comandante!”

Ci accampiamo.
Alain, Gerard e Andrè si apprestano a tirare su la prima tenda, io prendo l’altra che è racchiusa in un sacco agganciata alla sella del mio César. 
Alain guarda Andrè e dice: “Ehi amico, va a dare una mano al comandante.”
“Alain, ho montato la prima tenda da campo, quando tu eri ancora in fasce. Mio padre mi ha insegnato a fare qualsiasi cosa, tranne che a ricamare, a meno che non siano ferite!”
“AH!AH! Accidenti Comandante, ma che razza di padre che vi siete ritrovata?!! Per caso quando siete nata ha fatto un po di confusione?!! AH!AH!”
“Non credo proprio Alain, mio padre non poteva tirarmi su meglio di così. E adesso, sbrigatevi a montare quella tenda che comincia davvero a fare freddo!”
Sento ancora Alain ridacchiare che mi risponde ironicamente: “Sempre agli ordini Comandante!”
Mi appresto a tirare su la tenda, quando Andrè mi guarda e mi dice:“Aspetta Oscar lascia che ti aiuti!”
“Andrè! Posso farcela anche da sola!”
“Non ho alcun dubbio Oscar, ma lascia che ti aiuti comunque …”
“Andrè, perché non vai a dare una mano ai nostri compagni di viaggio, visto che sono in difficoltà …”
Sento il tono impudente di Alain.
“Ehi Comandante che vi prende? Il nostro viaggio deve ancora cominciare e voi siete già nervosetta?”
“Cosa?”
“Io e Gerard, bastiamo e avanziamo; piuttosto siete voi che avete bisogno di una mano, oppure vi sentite imbarazzo?!! AH!AH!”

Vedo André che mi guarda con dolcezza. Io mi sento confusa, si certo è sempre stato attento nei miei riguardi, però adesso mi sembra tutto così strano. 
“Cosa ti succede Oscar, perché reagisci in questo modo!?”
“A … a me? Niente è … che …”
Lui mi dice sotto voce: “Guarda se pensi che il mio, sia un modo per corteggiarti, allora vuol dire che ti corteggio da una vita. Su dai! Montiamo la tenda, comincia a fare davvero freddo.”
Lo sguardo e le parole di Andrè, mi hanno turbata più di prima, sento il cuore che ormai ha perso ogni controllo, appena mi sta vicino non capisco più niente, ma io non voglio che lo capisca almeno per adesso, siamo in missione e non è il momento di ascoltare la voce del cuore.


Poco più la i due soldati bisbigliano: “Ehi Alain! Hai notato Andrè e il comandante? Sono molto strani, si comportano in maniera insolita.”
“Gerard, io certe cose le riconosco lontano un miglio, quei due non la raccontano giusta.”
“Chi? Il comandante e Andrè? Tu dici che se la intendono?”
“Ma non li vedi come si guardano e come si comportano?!! Sembrano due ragazzini innamorati. Mi sa che a noi ha detto di stare alla larga dalle donne, invece non vale per il nostro Andrè. Gerard, per quello che mi riguarda, appena saremo a Briançons, andrò in cerca di compagnia, al diavolo gli ordini del nostro comandante.”
“E se dovesse succedere qualcosa a quella lettera?”
“Ma che vuoi che succeda! Chi sospetterebbe di noi, e poi per qualche ora … io non ci rinuncio è più di una settimana che soffro di solitudine, se non ho qualche svago non potrò svolgere il mio lavoro alla perfezione. Non sei d’accordo con me Gerard?”
“Ma si Alain, verrò con te, chi mai potrebbe sapere di noi.”


“Perfetto Gerard, i nostri alloggi sono pronti per ospitarci, quindi possiamo mettere qualcosa dotto i denti …. Ho una fame!”
Scruto le tende e dico al nostro comandante: “Comandante, come ci organizziamo per le tende, siamo in quattro con due tende, non vorrete farci dormire stretti stretti ….”
Con un sopraciglio alzato e lo guardo furbetto: “Assolutamente no Alain, ci tengo alla vostra comodità! ……Dormirete in due …… Andrè farà il primo turno di guardia, davanti al fuoco, poi toccherà a La Salle, ed infine a te. Cambi ogni tre ore, così sarete sempre in due nella stessa tenda ….. obiezioni?”
Alain mogio mogio: “No.”
Come può essere, non riesco mai a metterla in difficoltà, è proprio un osso duro. Si vede che è la figlia degna di un generale.
“Sei deluso Alain, c’è qualcosa che non va?”
“IH!HI! messaggio ricevuto Comandante, adesso possiamo mangiare? Sapete, ho fame, e a stomaco vuoto ragiono male.”
“Alain io direi piuttosto che non ragioni affatto!”
“AH!AH! Tienitela … ben ti sta Alain, AH!AH”
“Comandante, questa impresa ci terrà lontani da casa per quasi due mesi, e non è uno scherzo, e per giunta in piena stagione invernale; spero almeno che a fine missione ci venga corrisosta una gratifica AH!AH!”
“ Tu hai sempre voglia di scherzare Alain, ma stavolta ti debbo dare ragione; non preoccupatevi, avrete una ricompensa.”
“Spero che non provenga dalle Vostre tasche, ma da quelle dell’esercito francese AH!AH!”
Ridiamo all’unisono

“Bene che dite, adesso possiamo mangiare? Non ce la faccio più!”
Accidenti però, anche intorno al fuoco, si gela! Comandante, almeno il pasto potrei consumarlo nella tenda, vi dispiace?"
“Si Alain prendi pure le provviste, fa pure.”

“Agli ordini! Gerard vieni anche tu?”
“Si Alain, un momento che prendo il mio pasto.”
Sento Alain fischiettare, dopo aver preso il rancio, prende posto nella tenda con Gerard, io ed Andrè, rimaniamo davanti al fuoco.


“Alain per una volta tanto ti do ragione, c’è qualcosa di strano tra quei due …”
“Per certe cose ho fiuto amico, e io ho visto giusto, se non hai capito, ho voluto lasciarli soli di proposito, almeno così la bionda dagli occhi di ghiaccio, avrà qualcuno a cui pensare, sperando che non ci stia addosso tutto il tempo!”
“Ti riferisci a …”
“Capito benissimo, la mia prima tappa sarà in un bordello, altro che ristoro AH!AH!”
“Sei terribile Alain …”
Su adesso mangiamo, che tra poco comincia il mio turno di guardia. Andrè dovrà accontentarsi di te, per le prime tre ore, anche se sono sicuro che preferirebbe dividere la tenda con il Comandante AH!AH!”

Sono solo con Oscar, davanti al fuoco, l’uno di fronte all’altra, lei evita di guardarmi. Stiamo consumando il pasto, la guardo, le dico: “Oscar sei strana, ti è successo qualcosa?”
“Non ho niente Andrè, è solo che penso a questa missione, tu sai che non mi pongo molte domande, abbiamo ricevuto questo incarico, lo stiamo eseguendo, però sento che c’è qualcosa di strano …. mio padre … e poi questa lettera … mah!
“Sicura che non ci sia nient’altro, sei tesa?!!”

Mi guarda, ho l’impressione che Andrè mi stia scrutando l’anima, mi sento ancora una volta a disagio, è già un po di tempo che mi assalgono queste emozioni.
“Oscar …”
“Si Andrè?!”
Allungo la mano per prendere altro pane, ma lui mi precede.
“Aspetta, te lo passo, ecco tieni.”
Le nostre dita si sfiorano, ancora una volta, e ancora una volta sento il cuore battere forte, sono emozionata, credo che il mio viso stia avvampato.
Lo guardo, gli dico: “Grazie Andrè.”
“Oscar non credi che siano eccessivi i nostri turni di guardia?!”
“Andrè, dobbiamo stare in allerta, te l’ho già detto … e poi … lo hai sentito o no, il generale mio padre?!!

“Riguardo a cosa? Di rimanere soli noi due o di stare all’erta durante tutta la missione? Ne ha dette tante di cose prima di partire!....”

"Potrebbero esserci delle spie, e prenderci alla sprovvista. Ho avuto la sensazione di essere seguiti, ma forse è solo la mia fantasia...non so”
“Nessun altro motivo?” 
“Nessuno Andrè!”
   
 
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lady Oscar / Vai alla pagina dell'autore: terryoscar