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Autore: MonicaX1974    31/05/2018    1 recensioni
Harry e Chloe.
Lui deluso dalla vita, lei con un immenso dolore nel cuore.
Lui pensa solo a divertirsi, lei cerca di ritrovare la speranza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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È un sentimento naturale
o sono solo io che sanguino
tutti i miei pensieri e i miei sogni
si concentrano sulla speranza che tu sarai qui con me, o
questo è un momento da ricordare
oppure è solo un freddo giorno di Dicembre?
mi chiedo se forse, oh, forse potrei essere
tutto ciò che hai sempre sognato, perché tu sei

Stupenda dentro. Così bella, e io
non riesco a capire perché dovrei fare qualsiasi cosa senza te,
tu sei
e quando non sono con te
so che è vero
che preferirei essere ovunque tranne che qui senza te
(ovunque tranne qui)

"Anywhere but here"

Safetysuit

***********

Di tutte le volte che ho preparato la mia valigia a tempo di record, questo è il record più record di tutti. Ho passato nella maniera più intensa possibile ogni momento qui a Montreal, sia con i miei genitori che con i miei amici. Sono stata tutti i giorni al cimitero e, nonostante non sia riuscita ad andare sulla tomba di Dylan, non posso e non voglio più rimandare oltre la mia permanenza in questa città.

Ho parlato con Kurt e Hazel, entrambi d'accordo a rispedirmi a Boston il più velocemente possibile, poi ho chiarito anche con i miei genitori. Mio padre è stato il primo a dirmi che avrei dovuto tornare indietro, perché si è reso conto di quanto stare lontana da quello che sono riuscita a conquistare in questi mesi mi stesse facendo male, e mia madre, anche se a malincuore, ha detto le stesse cose.

Mi ha confessato che è stata sul punto di dirmi di tornare a Boston più volte, ma il fatto di avermi di nuovo con lei e vedermi sorridere in maniera sincera, le impediva di lasciarmi andare. Non la biasimo per questo, so quanto ha sofferto per me e non avrei voluto andarmene prima di quanto avevo programmato se anche lei non avesse insistito così tanto.

Così, mi sono ritrovata a spostare la data del volo di ritorno. Fortunatamente ho trovato posto nello stesso prenotato da Reb – non abbiamo i posti vicini, ma non importa.

Ho chiuso di nuovo quelle scatole in fondo all'armadio, quelle che contengono ciò che riguarda me e Dylan, ho recuperato le poche cose che avevo portato con me, ho sistemato il filo di lucine che Harry e Zayn non sono riusciti a piazzare, e ho preso anche il piccolo regalo che ho comprato per Harry. Avevamo detto nessun regalo in una delle nostre serate a casa sua, ma non ho potuto resistere, e quando l'ho visto ho dovuto assolutamente comprarlo.

Mamma, papà e Reb non fanno altro che parlare durante il tragitto per l'aeroporto, mentre io non riesco a dire nemmeno una parola. Riesco solo a sorridere al pensiero che tra poche ore sarò di nuovo con lui. Arriviamo a destinazione e scendo non appena la macchina si ferma, recupero il mio trolley dal bagagliaio e mi raggiungono immediatamente Kurt e Hazel che ci hanno seguito con la loro macchina per potermi salutare.

«Mi dispiace che tu vada già via, ma sono contenta che torni da lui» dice la mia migliore amica prendendomi sotto braccio quando mi affianca.

Ha un meraviglioso sorriso, decisamente felice. Per Natale le ho regalato una foto di noi tre di quelle che abbiamo fatto quando sono venuti a trovarmi a Boston, una di quelle più stupide, con le bocche sporche di cioccolata dopo aver assaggiato l'impasto della sua torta. Le sono venuti gli occhi lucidi nel guardare la nostra immagine e ha contagiato anche me, tanto che Kurt ci ha preso in giro per le nostre lacrime da femminucce.

«Ti aspetto a Boston Hazel, promettimi che verrai» mi sento in colpa a lasciarli un'altra volta e già mi mancano anche se il suo braccio è ancora sotto al mio.

«Puoi scommetterci che verrò, non vedo l'ora di conoscere Jordan» e mi fa l'occhiolino. Le ho parlato tanto di lui e sono sicura che andrebbero d'accordo, potrei presentargliela e scoprire che anche io non sono male come Cupido.

«Per me niente vero?» Si lamenta Kurt piazzandosi dal lato opposto della mia amica mentre camminiamo verso l'ingresso dell'aeroporto, con il resto della mia famiglia alle mie spalle.

Lo prendo sottobraccio, e vorrei tanto portarlo con me. L'ho visto strano in questi giorni e, nonostante lui si ostini a negarlo, sono sicura che ci sia qualcosa che lo preoccupa. Gliel'ho letto negli occhi, e forse ha ragione Hazel quando dice che potrebbe avere una cotta per Harry, perché ogni volta che parlavo di lui, il mio migliore amico sembrava voler cambiare argomento, a volte invece non partecipava affatto alla conversazione, estraniandosi del tutto.

«Per te ci sono io, e sai che puoi parlarmi di tutto quello che vuoi vero? Non voglio più commettere lo stesso errore» gli dico tentando per l'ennesima volta di farmi dire cosa lo stia turbando, perché sono assolutamente sicura che qualcosa gli stia passando per la testa e che non sia niente di piacevole.

«Lo so piccola Cleo, so che hai imparato la lezione, ma davvero... non... voglio solo che pensi al tuo rientro e a goderti ogni momento con Harry. Lui è la scelta migliore che potessi fare, non dimenticarlo mai questo» afferma con un tono di voce fin troppo serio.

Non voglio insistere per il momento, ma adesso è più che ovvio che il suo problema riguardi Harry in qualche modo che ancora non riesco a comprendere. Forse non è una cotta, forse è solo preoccupazione nei miei confronti, o forse lui vede qualcosa che io non vedo, ma al momento non posso chiedergli altro dato che siamo ormai arrivati alla zona del check-in.

«Kurty lo sai che ti devo tutto, voglio solo che tu sappia che puoi parlare con me in qualsiasi momento, anche in piena notte se ti andasse di farlo» gli dico facendogli capire che sono a sua totale disposizione in qualsiasi momento abbia bisogno di me. Kurt mi ha salvato la vita, per due volte, il minimo che possa fare è stare ad ascoltarlo.

«Lo so, adesso voglio che pensi solo a lui e a quanto ha fatto per te. Voglio che ti concentri su tutto quello che è migliorato nella tua vita da quando c'è Harry... promettimi che lo farai...» Sento l'angoscia nella sua voce, e non posso fare altro che abbracciarlo, forte, sperando di riuscire a trasmettergli quanto mi mancherà.

«E tu promettimi che mi chiamerai» gli dico restando ancora stretta tra le sue braccia.

«Lo farò piccola Cleo.» Non sembra molto convinto di ciò che ha appena detto, ma quando si allontana vedo i suoi occhi lucidi e non voglio andare via con negli occhi l'immagine di lui che piange, perciò non insisto, gli lascio un bacio sulla guancia e mi rivolgo poi a Hazel abbracciando anche lei.

«Tienilo d'occhio per me» le sussurro all'orecchio quando la saluto.

«Puoi scommetterci. Ti chiamo se dovessi avere qualche novità, ora pensa al tuo Harry» mi dice ancora sorridendomi con immenso affetto.

Mi allontano da loro per dedicarmi ai miei genitori. Papà è il primo che mi abbraccia. «Quel ragazzo mi piace, ma vedi se riesci a fargli tagliare i capelli» rido per l'affermazione di mio padre. Non gli sono mai piaciuti i capelli lunghi, ma non sarò certo io a convincere Harry a tagliarli.

«Sai che non lo farò vero?» gli sorrido, lui sorride a me, e in realtà in questo momento non importa a nessuno dei capelli di Harry, quello che conta è che mio padre sappia che sono felice.

«Lo farò io la prossima volta che verrà qui» rido con lui, lo abbraccio ancora una volta, poi mi avvicino a mia madre che sta ormai praticamente piangendo.

«Mamma...» le dico guardandola bene negli occhi.

«Mi ero ripromessa di non piangere, ma non ci riesco, scusami...» dice quasi mortificata.

«Non devi scusarti» poi l'abbraccio e fatico a trattenere una lacrima, ma non voglio che mi veda piangere, voglio solo che mi veda sorridere.

Il nostro abbraccio dura più del solito, ma come è successo quando sono arrivata, anche ora, al momento della partenza, la lascio abbracciarmi tutto il tempo che vuole; ho un sacco di errori a cui porre rimedio e averle negato il mio affetto è uno dei primi a cui posso trovare una soluzione.

Si allontana, poi si asciuga gli occhi cercando di darsi un contegno e mi sorride. «Ricordati di avvisare quando siete arrivate, e ricordati di non prendere impegni per quando io e tuo padre rinnoveremo le promesse, e... e cerca di essere sempre così sorridente...» Le sorrido ancora, poi le lascio un bacio sulla guancia.

«Chloe, dobbiamo andare.» Mia sorella mi richiama attirando l'attenzione di tutti. Ultimi baci e abbracci poi io e Reb ci avviamo oltre il check-in mentre sulle mie labbra va stampandosi un sorriso che la dice lunga su quanto io sia contenta di rientrare a Boston.

************

Quando sono atterrata per la prima volta in questa città, il mio cuore era devastato, la mia mente annebbiata dal dolore e le ferite sembravano non potersi rimarginare, poi, vicino al nastro trasportatore dei bagagli, ho incontrato per la prima volta Dylan Evans, così somigliante al mio Dylan che per un attimo mi è sembrato lui.

Ho pensato fosse uno strano scherzo del destino e che non l'avrei mai più rivisto, dopotutto Boston non è una piccola città in cui tutti si conoscono, e non avrei potuto immaginare che di lì a poco avrei conosciuto il suo capo, nonché capo di mia sorella, nonché l'unico ragazzo in grado di prendersi ogni parte di me, cuore, corpo, mente e anima.

Non ha chiesto il permesso per entrare nella mia vita, come non l'ha fatto quando mi ha baciata la prima volta, ma sono straordinariamente felice che l'abbia fatto.

«Eccolo lì!» La voce di mia sorella mi riscuote dai miei pensieri.

Siamo agli arrivi e c'è Zayn ad aspettarci. Gli ho chiesto di non dire niente a Harry del mio rientro anticipato e le sue testuali parole sono state "mi dispiace solo non poter vedere sparire la sua faccia depressa quanto ti vedrà" al che non ho potuto trattenere un sorriso. Non mi fa piacere sapere che lui fosse giù di morale in mia assenza, ma venire a conoscenza che non fosse particolarmente felice durante la mia assenza, mi fa pensare che gli mancassi parecchio, e la cosa mi fa ben sperare per quanto ho da dirgli.

Resto per un attimo in disparte mentre i due piccioncini si salutano, poi mia sorella si ricorda che ci sono anch'io, Zayn mi saluta e li seguo fino alla macchina.

Lascio parlare loro due per tutto il tragitto, io ho bisogno di concentrarmi su me stessa. Ho cercato di lasciare a Montreal i miei demoni, ma alcuni riescono a seguirmi ovunque io vada, è solo che oggi non voglio che succeda niente perché Harry è la mia priorità.

Voglio fargli capire quanto mi è mancato, voglio farlo sentire al primo posto perché voglio che sappia quanto è importante per me. Da dopo l'incidente non ho mai permesso a nessuno di entrare nella mia vita, nemmeno a lui, ma Harry è stato in grado di conquistarsi ogni centimetro, ogni secondo, ogni pensiero ed ora sono decisamente felice che l'abbia fatto.

«Siamo arrivati.» La voce di Zayn mi riporta alla realtà e mi rendo conto che l'auto è ferma davanti alla palazzina dove abita Harry. Mi hanno accompagnato fino a qui, loro due andranno da qualche parte, presumibilmente a casa di Zayn. «Dovrai suonare più volte per farti aprire perché gli ho detto che sarei passato da lui, quindi, pensando che sia io non ti aprirà, non subito almeno.» Zayn sembra decisamente divertito dalle sue stesse parole.

«Ok, ci sentiamo, ciao ragazzi.» Saluto entrambi e scendo.

Resto per un attimo ferma a guardarli allontanarsi, poi recupero il cellulare dalla tasca e mando un messaggio a mamma, e uno in chat per Kurt e Hazel per avvisare che è tutto ok, ed infine mi intrufolo nel portone lasciato aperto e salgo lentamente le rampe di scale dei tre piani fino al suo pianerottolo, trascinandomi dietro il mio trolley.

C'è solo la porta a dividermi da lui e mi sento agitata. Non vedo l'ora di vederlo, ma allo stesso tempo inizio a pensare che forse avrei dovuto avvisarlo, che forse non avrei dovuto presentarmi così alla sua porta... E se fosse impegnato? Non dico che debba essere per forza con un'altra - anche se non mi tolgo dalla testa quella Jessica - ma potrebbe essere stanco o voler stare da solo...

Smettila con queste stupide e inutili paranoie, bussa a quella porta!

Sospiro a questo pensiero, poi alzo la mano destra e do qualche colpo alla porta, e resto in attesa, ma c'è solo silenzio. Zayn mi ha detto che l'avrei trovato a casa, quindi riprovo con maggiore forza, però non ottengo niente di diverso.

Riprovo ancora, stavolta con maggiore energia e non posso evitare di ridere quando sento la sua voce alta. «Va via Zayn, ti ho detto che non mi va di uscire» Non rispondo e busso ancora. «Malik torna a casa!» Il suo tono di voce scontroso mi porterebbe a farmi riconoscere, ma la voglia di vedere la sua espressione quando aprirà la porta è troppo alta, quindi insisto. «Cazzo Zayn...» Poi la porta si apre, si spalanca, il tempo si ferma, il mio respiro anche.

È meravigliosamente bello, a piedi nudi, con un paio di pantaloni della tuta, senza maglietta mentre i miei occhi divoravano ogni centimetro di pelle scoperta. I suoi occhi sono sbarrati e mi guarda come se non fossi realmente qui. Anche lui è fermo, immobile, incredulo, con la mano ancora sulla porta d'ingresso, poi finalmente riesco a sorridere ed è come se, così facendo, permettessi anche a lui di riprendersi.

In un attimo mi ritrovo tra le sue braccia, stretta al suo petto. Le mie mani sulla sua schiena nuda dove percepisco chiaramente il calore del suo corpo. Chiudo gli occhi appoggiando il volto alla sua spalla ed inspiro il suo profumo beandomi di questo momento in cui non ci siamo altri che noi due.

«Chloe...» dice allontanandosi leggermente per potermi guardare negli occhi.

«Ciao» riesco a dire mentre mi sento esplodere di gioia.

«Ciao? Mi fai prendere un colpo e mi sai dire solo ciao?» Il suo sorriso si fa più ampio mostrando chiaramente le sue fossette. Lui è felice di vedermi ed io lo sono ancora di più.

«Sorpresa?» Le mie mani sono rimaste sul suo petto e non posso dire quanto io adori questo contatto così ravvicinato.

«Sei pessima Stewart... Pessima, ma non immagini quanto sia felice di vederti» e non posso rispondere perché preme con forza le sue labbra sulle mie, poi mi stringe a sé ed io, in questo bacio, lascio andare tutte le mie ansie, tutte le mie paure che si trasformano immediatamente in scariche elettriche che mi percorrono la spina dorsale per poi arrivare in ogni parte del mio corpo. «Forse è meglio se entriamo...» dice infine a bassa voce ancora sulle mie labbra.

Con ancora la sua mano sulla mia schiena, entriamo nel suo appartamento dove niente è cambiato - a parte il disordine che regna sovrano. Ci sono un paio di cartoni della pizza accartocciati sul ripiano della cucina, un paio di bottiglie di birra vuote dentro al lavandino, una felpa abbandonata su una sedia, un paio di calzini sul pavimento vicino al divano e altre cose che lui non mi permette di notare perché mi ritrovo con le spalle contro la porta intrappolata dal suo corpo mentre le sue labbra tornano ad impossessarsi delle mie con maggiore foga. Le nostre mani ovunque e la mente che si svuota.

Tutto sta tornando al suo posto e il mio cuore sta riprendendo nuove energie. Torna a farsi sentire la sensazione di felicità che mi accompagna sempre quando sono tra le braccia.

«Non mi chiedi neanche come mai sono già di ritorno?» gli domando quando mi permette di prendere fiato.

Avrei dovuto tornare tra un paio di giorni perché avevo promesso a mia madre che sarei rimasta con loro fino all'anno nuovo, ma si sono resi conto tutti, di quanto avessi bisogno di tornare da Harry e non li ringrazierò mai abbastanza per avermi dato la possibilità di essere qui.

«Non m'importa il perché Chloe... Sei qui...» le sue mani mi bloccano il viso come se volesse fare in modo che il mio sguardo sia solo per lui.

Ogni volta che è così dolce, è il momento in cui il suo lato fragile viene fuori. Ed è anche il momento in cui ha più bisogno di essere rassicurato. Dice di aver superato le sue perdite, ma sono sicura che non l'abbia fatto perché quando nei suoi occhi c'è quel velo di timore so che è ancora insicuro, e non lo biasimo per questo, anzi, voglio solo continuare a confermargli quanto io voglia restare con lui, al suo fianco.

«E resto qui» gli dico sapendo bene che ciò che mi aspetta adesso è un altro assalto delle sue labbra che non tardano ad arrivare sulle mie, ancora più prepotenti, ancora più bisognose, alle quali non ho alcuna intenzione di negarmi.

*************

Ad occhio e croce sono passate circa dodici ore dal mio ultimo pasto di stamattina – una colazione degna di un sultano arabo, forse mia madre pensava che stessi partendo per la guerra – ed inizio a sentire i primi morsi della fame nei piccoli brontolii che il mio stomaco sta facendo sentire nel silenzio della stanza.

Harry si muove appena, sistemandosi meglio con la schiena per poi stringermi un po' di più, facendo aderire meglio la mia schiena nuda al suo petto, sotto le lenzuola del suo letto, per poi posarmi una mano sulla pancia.

«Hai fame Stewart?» mi chiede parlando piano direttamente al mio orecchio.

«Non so mai cosa risponderti a questa domanda Styles» rispondo sorridendo per le sue continue allusioni al tipo di fame che intende.

«Tu rispondi sempre sì e vedrai che non puoi sbagliare.» L'ironia nella sua voce mi porta a sorridere, ma è la cosa che mi viene meglio da quando l'ho rivisto.

Ho sorriso per la sua espressione più che sorpresa, ho sorriso quando è inciampato sulle sue scarpe lasciate in mezzo alla stanza mentre camminavamo alla cieca diretti nella sua camera da letto, e continuo a sorridere perché mi sento a posto, al mio posto, con lui.

Ha iniziato di nuovo a nevicare intensamente, credo che di questo passo, entro sera, sarà tutto bianco e probabilmente le strade diventeranno impraticabili. «Non hai organizzato niente per stasera?» gli chiedo pensando che oggi è l'ultimo giorno dell'anno e forse lui e i suoi amici avevano in programma qualcosa.

«Qualsiasi cosa abbia organizzato l'ho dimenticata. Ho intenzione di sfamarti quindi non ti muoverai da qui» sorrido ancora, mi verrà una paresi al volto, ma non importa perché sono felice.

Mi volto su un fianco per poterlo guardare. Il suo sorriso furbo è ancora lì sulle sue labbra. Appoggio la mano sinistra sul suo torace mentre l'altra la porto sul suo viso. «Intendi dire che hai imparato a cucinare?» gli domando curiosa di sapere cosa risponderà.

«Intendo dire che so soddisfare la tua fame» afferma sicuro di sé per lasciarmi un altro bacio sulle labbra.

Alzo gli occhi al cielo alle sue parole, ma continuo a sorridere. «Quindi il mio acquisto non è stato sbagliato...» dico per poi lasciare la frase in sospeso.

«Quale acquisto?» mi chiede piuttosto interessato.

«Ti ho preso una cosa prima di partire.» Aggrotta le sopracciglia leggermente confuso.

«Chloe avevamo detto niente regali...» Il suo sguardo è cambiato, sembra quasi turbato da ciò che ho appena detto, ma forse mi sbaglio.

«Lo so, ma non è niente di che, è solo una cosa stupida» gli dico pensando a cosa gli ho comprato. Non volevo metterlo a disagio per il fatto di avergli comprato un regalo di Natale mentre lui non l'ha fatto. «Non è proprio un regalo... è solo una cosa che volevo tu avessi...» i suoi lineamenti sembrano rilassarsi. «... vado a prenderlo.»

Faccio per alzarmi, ma lui mi tiene stretta, impedendomi di tirarmi su. «Per quanto amerei vederti andare in giro per casa senza niente addosso, non voglio che tu esca dal mio letto... Vado io...» Scivola fuori dalle lenzuola e si mette in piedi. «Dov'è?» mi chiede.

«Nel trolley, ma non ricordo dove l'abbiamo lasciato» gli dico provocandogli un altro sorriso.

Esce dalla stanza e mi lascia ad ammirare il suo lato b che si allontana. Mi abbraccio al suo cuscino, chiudo gli occhi ed inspiro sentendo il suo profumo, quello della felicità. Harry ritorna quasi subito nella camera, portando con sé la mia valigia posandola sul pavimento.

«Apri la cerniera, lo troverai subito» gli dico incontrando ancora i suoi occhi curiosi.

Harry fa scorrere la zip, poi apre la parte superiore trovando immediatamente il pacchetto, lo prende e si infila di nuovo nel letto sistemandosi al suo posto. Gli lascio il suo cuscino, mi tiro il lenzuolo al petto e mi siedo accanto a lui. Harry scarta velocemente il pacchetto, poi mi guarda con aria confusa. «Un libro di ricette?» mi domanda con aria disgustata. «Tu credi che ora imparerò a cucinare con questo?»

«Harry... perché non lo guardi meglio» gli dico sorridendo.

Torna con lo sguardo sulla copertina di quel libro e trattengo una risata quando si rende conto di un particolare. «Merda!» dice per poi voltarsi verso di me e guardarmi dritto negli occhi. «È in spagnolo!» I suoi occhi si accendono, e l'angolo sinistro delle sue labbra si piega all'insù, mostrando la fossetta.

«Così puoi imparare lo spagnolo mentre impari a cucinare» dico ironicamente, ma so che non farà né l'una, né l'altra cosa. Quando ho comprato quel libro la mia idea era solo quella di farlo sorridere, esattamente come sta facendo ora.

«L'unica cosa che imparerò a fare con questo libro è sfamarti» lascia cadere il libro accanto a sé, poi infila la mano tra i miei capelli, si avvicina e mi bacia così dolcemente da destabilizzarmi. È un bacio che cattura l'anima, che toglie il fiato per l'intensa emozione che mi provoca questo contatto e che fa sparire tutti i demoni che vivono nella mia testa lasciando solo lui, solo noi.  

Credo sia il bacio più potente e intenso che mi abbia mai dato, ancora più del primo. Ho l'impressione che lui mi stia comunicando qualcosa in questo momento, qualcosa che lo sta tormentando e non sono sicura che sia qualcosa di negativo, ma nemmeno di positivo, so solamente che il suo animo non è sereno come vuole dare a vedere.

«Chloe...» dice poi con un filo di voce senza guardarmi negli occhi.

«Che succede Harry?» gli chiedo portando entrambe le mani sul suo viso e portarlo alla mia altezza. Nei suoi occhi è chiaro che ci sia qualcosa che lo preoccupa, ma se lui non parla con me io posso solo fare supposizioni.

Lui mi guarda restando in silenzio mentre io passo in rassegna ogni probabile motivo per cui il suo umore sia precipitato così in fretta. È forse per la paura dell'abbandono che non ha mai superato? Si tratta di qualcosa legato a suo padre? L'ho messo in difficoltà facendogli un regalo? Sto iniziando a pensare anche alle cose più stupide perché lui permane nel suo silenzio ed io non so come fare a tirargli fuori i pensieri.

«Harry...» lo vedo che quello che vuole dirmi è lì, dovrebbe solo aprire la bocca e parlare, ma si sta trattenendo per non farlo. «Harry mi stai facendo preoccupare» gli dico infine tentando di spingerlo a confidarsi.

Poi, apre la bocca e, proprio quando sta per parlare, il suo telefono si mette a suonare, così richiude le labbra richiudendosi nel suo silenzio. Sta per alzarsi, ma lo fermo stringendo le mie dita attorno al suo polso. «Harry...» Lo richiamo ancora, nella speranza di ottenere delle risposte.

Lui torna a guardarmi, mi sorride dolcemente, poi mi lascia un piccolo bacio sulle labbra. «Ne parliamo un'altra volta Chloe» sfila il suo braccio dalla mia presa e si alza lasciandomi a guardarlo senza darmi modo di ribattere.

Mi stringo il lenzuolo al petto mentre resto in ascolto della sua voce che arriva dal soggiorno. Credo stia parlando con Louis. Adesso sembra più tranquillo mentre parla con il suo amico, ma sono più che certa che stesse per dirmi qualcosa che lo preoccupa o quantomeno lo impensierisce. E, mentre lo sento ridere per quello che Lou gli ha appena detto, mi trovo a domandarmi se sia giusto o meno insistere nel volergli tirare fuori le parole con la forza, o se sia meglio lasciargli i suoi tempi e fidarmi ciecamente, come lui ha sempre fatto con me.

Mi strofino le mani sul volto, poi scivolo con la schiena verso il basso fino a sdraiarmi sulle lenzuola che hanno ben impresso il suo profumo. Mi volto su un fianco e chiudo gli occhi cercando di capire cosa sia meglio fare e, alla fine, decido che non insisterò. Non voglio fargli pressioni che potrebbero portarlo a chiudersi ancora di più in sé stesso. Finora il nostro scambio di rivelazioni è sempre stato spontaneo, non vedo quindi perché dovrei imporgli qualche cosa che potrebbe compromettere il nostro rapporto.

D'un tratto sento abbassarsi il materasso. «Stai dormendo?» la sua voce arriva vicina, così apro gli occhi e lo ritrovo inginocchiato al lato del letto, con i gomiti appoggiati e uno sguardo totalmente diverso da poco fa.

«Dipende» gli dico con mezzo sorriso che contagia anche lui.

«Da cosa?» mi domanda poggiando il mento sul materasso.

«Da come hai intenzione di soddisfare la mia fame, perché il mio stomaco non smette di brontolare.» Harry ride, e il mio cuore torna a battere forte, perché quando lo sento ridere io ritorno a vivere.

«Facciamo così... usciamo a pranzo, ma stasera mi leggi qualcuna di quelle ricette» dice indicando il libro che gli ho regalato, abbandonato sopra le coperte.  

Ed è chiara la sua allusione, e mi sta bene, perché non c'è altro di cui debba preoccuparmi per il momento, se lui sta bene e sorride. 



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SPAZIO ME

Stavolta non c'avete preso! Chloe, dopo l'approvazione di tutti, mamma compresa, è corsa a prenotare il volo per Boston perché proprio non ce la faceva più a stare senza Harry. Avrebbe realmente voluto mantenere la promessa fatta a sua madre, ma è stata proprio la mamma a dirle che sarebbe dovuta tornare da lui perché anche lei si è resa conto di quanto sia felice la figlia insieme al capellone tatuato e niente conta più della felicità della figlia, soprattutto dopo quello che ha passato.

A tutti è ben chiaro quanto Harry faccia bene a Chloe e dopo i mesi di depressione e i due tentativi di suicidio, nessuno potrebbe mai privare Chloe della presenza di Harry.

Ora, passando alla parte più allegra del capitolo, vogliamo dire quanto sia dolce Harry quando se la vede davanti aprendo la porta?

Lei gli ha portato un regalo, che lui apprezza molto, ma allo stesso tempo né è in qualche modo turbato. Lei suppone che sia per il fatto che si erano promessi di non regalarsi nulla e, nel momento in cui lui scopre che lei gli comprato comunque un piccolo pensiero si sente a disagio, ma sarà davvero così?

C'è poi il solito Louis che interrompe i loro momenti. Harry stava per dire qualcosa a Chloe, ma cosa?

Il prossimo capitolo sarà il proseguimento di questo, usciranno per andare a festeggiare l'ultimo giorno dell'anno con gli amici, ma incontreranno qualcuno...

Eeeeee niente, buona lettura 😍

Dedico questo capitolo a te mononokehime perché sei assolutamente meravigliosa 💙

   
 
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