In marcia per il Forte Exilles

Siamo qui, distesi nei nostri letti, piccoli ma confortevoli, vedo Alain pensieroso.
“Ehi Alain, a cosa stai pensando?”
“Cosa vuoi che pensi Gerard, a questo posto infernale in cui siamo capitati; dove ci costringono per ore a pregare, a stare in raccoglimento, a sentire i loro canti e le loro lodi …..…. questo andrà bene ad Andrè ma non a me!”
“Ma non esagerare Alain! Ore, ma quale ore ma se abbiamo recitato solo il rosario!”
“Appunto Gerard … a me è sembrato che il tempo non scorresse mai….. un’eternità. Gerard, mi chiedo, ma questi frati, come faranno?”
“Faranno cosa?”
“Come cosa, tonto!! A vivere in castità, hanno fatto voto….. … bah … io morirei!”
“Ahahah Alain ti immagini, tu frate ahahah!”
“Ma sei matto, vorresti vedermi impazzire! Senza una donna, io?!! Ma …. Chi lo sa come faranno questi! Sempre che rispettino davvero questo voto di castità……”
“Alain che dici, Andrè ed il Comandante dormiranno davvero, o…..?”
“E chi può dirlo Gerard, con Andrè tutto può essere, ma conoscendolo dormiranno senz’altro … però ti immagini …. soli soletti, senza la tonaca addosso e paff …. Fa il suo ingresso nella stanza il vecchio pazzo ahahah ….. sai che urla, e qui in convento tutti griderebbero allo scandalo: due frati sodomiti ahahah”
“Alain sai che ti dico?!! Hai davvero tanta fantasia, troppa….non so davvero come fai!”
“Sarà, ma chi ti dice che non potrebbe accadere davvero, a volte può accadere l’impensabile!”

Siamo seduti intorno al piccolo tavolo presente nella nostra cella; oltre questo, il resto dell’arredamento è piuttosto scarno: due sedie, due inginocchiatoi, due cassepanche e due sedie! Le pareti sono vuote, bianche, finite a calce, solo un crocefisso appeso sopra la porta di accesso alla cella. C’è poi una piccola finestra che si affaccia direttamente sul chiostro. Il bellissimo chiostro di questo monastero: un pozzo centrale ed il resto del giardino coltivato, il tutto ora rischiarato solo dalla luce della luna e ricoperto dalla neve. Qui i frati gestiscono una farmacia, nota in tutta la Vallata.
Sento lo sguardo di Andrè addosso, è insostenibile, mi mette in soggezione … mi ama, ed io….lo amo, anche io ….

La vedo arrossire, forse perché la guardo, e come non potrei, è così bella, anche con questo saio un po’ sgualcito addosso! Mi perdo nei suoi occhi azzurri, lei abbassa lo sguardo, e pensare che l’altra notte era stretta a me, tra le mie braccia, se ci penso …..meglio che non ci pensi troppo…..

“Andrè, spero che Alain domani riesca a fare sistemare i nostri abiti, così potremo lasciare questo posto e proseguire il nostro viaggio.”
Vedo Andrè sorridere, mi dice: “Sta tranquilla, vedrai che Alain, pur di fuggire da questo posto, sarebbe capace di andare in capo al mondo a cercarli, come ha detto lui: arriverebbe fino Parigi ahaha!”

“Andrè sono stanca, vado a dormire.”
“Farò anch’io la stessa cosa, è stata una giornata stancante, abbiamo bisogno di riposare.”

Mi alzo e vado verso il letto, mi sdraio, Andrè mi guarda, uno sguardo dolce, carico di tutto il suo essere.
“Oscar, non pensi di toglierti quegli abiti prima di coricarti? Padre Paul, ci ha dato delle camicie da notte, non vuoi indossarla?!”
“Io?!! Beh …”
“Staresti più comoda, queste tonache sono così ingombranti!”
“Si, hai ragione Andrè, adesso mi cambio.”
“Fai prima tu, poi mi cambierò io!”

E’ notte fonda, vedo Oscar dormire profondamente, mi chiedo: cosa penserà di me, gli sarò del tutto indifferente?!
Anche se il suo atteggiamento è quello di sempre, percepisco in lei qualcosa di diverso. Sono stanco, mi addormento guardandola: Dio quant’è bella!

“Dannazione La Salle! Cos’è questa campanella?”
“Come che cos’è! Hai dimenticato che ci troviamo in un convento?”
“Maledizione, cos’hanno da suonare a quest’ora, non è ancora l’alba!”
“Sono appena le cinque del mattino Alain …”
“Le cinque del mattino?!! Ma a che diavolo di ora si svegliano questi matti, per stare già in piedi a quest’ora, nemmeno in caserma ci si sveglia a un’ora simile.”
“Non lamentarti Alain, solo perché ti ha svegliato il suono della campanella, pensa al comandante e Andrè che dovranno prendere parte alla preghiera del mattino, loro si che hanno di che lamentarsi non tu!”
“Che debbo dire Gerard, a ognuno i suoi problemi!
A loro tocca sacrificarsi con la preghiera a me invece, con il pazzo aristocratico al seguito, mi tocca digiunare. Ora capisco il povero Andrè, perché così casto e puro, vivendo in quella gabbia di matti, con a capo il Generale, era ovvio che venisse fuori in quel modo!”

“Oscar, Oscar, stavolta sono io a lamentarmi, qui non si finisce mai di pregare, neanche se avessero chissà quanti peccati da espiare stando chiusi qui dentro!”
“Andrè, mi sembra di ascoltare Alain, anche se ammetto che hai ragione ahahah! Ma è la loro vita: ora et labora!”

“Ehi Sasson Sassoin ….”
“Chi è?”
“Il Generale, apri!”
“Avanti Generale, entrate.”
“Sei ancora in camicia? Cosa stai aspettando, su sbrigati rivestiti che devi tornare al villaggio, e non tornare avere risolto il problema degli abiti!”
“Non ci penso proprio Generale, vi assicuro che è più premura mia che Vostra, io di qui voglio andare via immediatamente!”
“Se fosse davvero così saresti già vestito come La Salle, e pronto ad uscire!! Muoviti!!!”
“Generale, quella dannata campanella mi ha svegliato nel cuore della notte, e non sono più riuscito a dormire.”
“Cos’hai da lamentarti Sassoin?! Allora cosa dovrebbero dire Andrè e mia figlia, che sono costretti a non perdersi un solo raccoglimento spirituale?”
“Aaa signor Generale, a ciascuno i propri guai!!!”
“Meno chiacchiere Sasson, su muoviti!! È un ordine!”
“Sissignore, signor Generale!”
Mi metto sull’attenti, faccio un rapido saluto e fuggo, un minuto in più con il Generale, sarebbe stato un minuto di troppo!

“Andrè, finalmente è terminato l’ennesimo turno di preghiera, poi ce ne sarà un altro nel pomeriggio e …”
“Spero Oscar che Alain torni con i vestiti prima delle prossime preghiere, non ne posso più, non ho pregato così tanto nemmeno quando ero bambino!”

“Missione compiuta signor Generale, ecco qua i nostri indumenti, finalmente possiamo lasciare questo posto da incubo!”
“Partiremo dopo pranzo.”
“Generale, anche se ci siamo procurati i vestiti, Andrè ed il Comandante, comunque dovranno uscire da qui vestiti da frati!”
“Si cambieranno appena ci addentreremo nel bosco. Ah Sassoin, la prossima destinazione è il forte Exilles!”
“Benissimo signore, almeno sono sicuro che li non saremo costretti a pregare!”

“Vi ringraziamo per l’ospitalità frate Paul.”
“Ma figuratevi monsieur Augustin, per noi è stato un piacere accogliere persone tanto a modo come voi, e soprattutto è stato un piacere conoscere Voi frate Oscar e frate Andrè!”
“Il piacere è stato nostro, frate Paul. Bene noi andiamo prima che diventi buio!”
“Buon viaggio frate Andrè, buon viaggio a tutti!”

Il nostro viaggio continua ormai siamo lontani dal convento e ci addentriamo nella boscaglia.
Sento Lassan che mi dice: “Andrè siamo abbastanza lontani dal convento, non pensate di cambiarvi d’abito?”
“Ma che dici Gerard, il nostro Andrè e il Comandante si sono talmente abituati alla vita ecclesiastica, che adesso non vogliono separarsi dall’abito talare ahahah!”
“Sassoin, ancora un’altra parola …”
“Suvvia Generale, il viaggio è già così estenuante, almeno permettetemi di rallegrarmi un po’!”
“Rallegrarti un po’ Sassoin?! Peccato che tu lo faccia esclusivamente sugli altri!”
“Generale!”
“Dimmi La Salle …”
“Calcolando i tempi di arrivo credo che saremo a Venezia per il carnevale.”
“E’ molto probabile.”
“Che meraviglia Andrè, faremo baldoria!”
“Alain, ti prego controllati, il Generale …”
“Si si il Generale!”

“Andrè …”
“Cosa c’è Oscar?”
“Credo che qui vada bene per cambiaci d’abito.”
“Va bene Oscar, affianco tuo padre, per avvertirlo.”

“Peccato La Salle, mi ero abituato a vederli vestiti da fraticelli, credo di non essermi mai divertito così tanto in vita mia!”

“Finalmente Andrè abbiamo tolto questi sai, non ne potevo più! Mi mancavano i pantaloni e la loro comodità!”
“Nemmeno io Oscar, e soprattutto non daremo a nessuno l’impressione di essere due frati ahahah!”
“Bene, possiamo ripartire, siamo pronti.”
“Però Andrè, un giorno rideremo ricordando questa incredibile avventura ahahah!
Proseguiamo il nostro viaggio, di fronte a noi si apre una valle, immersa nella neve. Poi, dopo una curva compare lui, il forte di Exilles! È immenso, trasmette un senso di sicurezza. La sentinella della valle di Susa!
Siamo arrivati al Forte Exilles
Agli ordini comandante!