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Autore: MaryFangirl    07/06/2018    3 recensioni
La nuova cliente di Ryo e Kaori è apparentemente il solito stereotipo: una bellissima modella che si trova a Tokyo per lavoro e ha bisogno di essere protetta dai fan troppo seccanti. Ma c'è di più e questa volta l'abilità di Ryo Saeba potrebbe non essere sufficiente.
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori Makimura, Nuovo personaggio, Ryo Saeba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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La cena che ebbe luogo quella sera fu relativamente silenziosa, ognuno sembrava piuttosto assorto nelle proprie elucubrazioni. In realtà, forse era Kaori quella che più si arrovellava, come sempre, d'altronde. Ryo spazzolò tutto quello che c'era in tavola, di tanto in tanto cercava di allungare le mani verso Mahoko, la quale aveva imparato qual era l'arma segreta e, senza far scomodare Kaori, gli rifilava un martello di dimensioni ridotte sulla testa, giusto perché non voleva esagerare e anche perché, tutto sommato, Ryo la faceva ridere. Mahoko si sentiva tranquilla, sentiva di potersi fidare del duo City Hunter e soltanto quella semplice cena la fece sentire a casa. Di rado aveva la possibilità di consumare il pasto seduta a tavola insieme ad altre persone, di norma mangiava qualcosa mentre saliva sull'aereo, oppure tra uno scatto e l'altro durante un servizio fotografico, ma ricordava a malapena l'ultima volta in cui aveva mangiato del cibo veramente buono. Kaori si era sforzata di preparare qualcosa che non fosse eccessivamente calorico e tuttavia buono e sostanzioso, Mahoko le era molto grata e mangiò di gusto.
La dolce sweeper invece mangiava lentamente, in profonda riflessione, Mahoko era pronta a scommettere che fosse per la rivelazione che aveva fatto. Non doveva essere facile accettare di avere a che fare con una persona che aveva poteri magici...
Kaori stava pensando ai casi paranormali che erano capitati durante gli anni. Vero, erano stati ingaggiati da un fantasma, dopo quello non avrebbe più dovuto spaventarsi di nulla...e nonostante la sua fifa blu per i fantasmi, aveva perfino accettato di farsi possedere soltanto per dare a Mami la possibilità di riabbracciare la sorella, cosa non avrebbe dato lei per poter fare la stessa cosa con Hideyuki! Ancora prima c'era stata Sara, la bambina in grado di leggere nel pensiero e nell'anima delle persone con un semplice contatto fisico. 
Il suo sguardo si spostò su Ryo, che continuava a ingozzarsi senza apparentemente alcun pensiero particolare. Ryo stesso aveva delle capacità che si potevano definire fuori dal normale, sovrumane...
'La magia ha sempre un prezzo'. Kaori s'incupì leggermente. Non c'era stata nessuna magia per Ryo, solo l'orrore della guerra, ed era stato paradossalmente grazie a quello se la sua abilità era indubbia e riconosciuta da tutti nel loro ambiente. Ma Ryo aveva pagato caro. Aveva perso i genitori e non si ricordava neanche che volto avessero, era cresciuto tra i mercenari, aveva perso un amico dopo l'altro, e migliaia di persone lo volevano morto. Kaori pensò che quello che Mahoko aveva detto non valeva soltanto per la magia ma per qualsiasi cosa nella vita. Tutto, ma proprio tutto aveva un prezzo. 
"Grazie per la cena, Kaori, era tutto delizioso. Sono stanca per via del volo, penso che andrò a letto...domani mattina presto dovremo uscire per il primo dei miei impegni qui" disse Mahoko con un sorriso, alzandosi e porgendo un lieve inchino alla padrona di casa che sorrise a sua volta, imbarazzata per non aver parlato molto a cena, Mahoko avrebbe potuto pensare che lei non fosse molto ospitale. Con la coda dell'occhio notò che Ryo stava già ghignando.
"Non ti conviene avere pensieri perversi, come hai visto Mahoko sa difendersi da sola. E se non dovesse farlo lei, ci penserò io, chiaro?!" ringhiò con un'espressione terribile, alla quale Ryo rispose farfugliando, ma com'era d'aspettarsi, non si sarebbe arreso.
Quando Kaori raggiunse Mahoko in camera, vide che Mahoko muoveva la mano intorno alla porta e dai suoi gesti scaturì un lieve bagliore. 
"Cos'hai fatto?" chiese sospettosa. Anche se Mahoko le stava istintivamente simpatica, Kaori rimaneva una persona guardinga per via di tutti coloro che erano entrati in quella casa e avevano poi creato scompiglio -Bloody Mary e Sonia Field, tanto per nominarne un paio che avevano portato dall'America un uragano di emozioni e difficoltà-. Aveva pur sempre dei poteri magici, chissà cos'era realmente in grado di fare.
"Non preoccuparti, Kaori. Ho creato un semplice incantesimo di protezione. Nessuno potrà entrare in questa stanza. Naturalmente non vale per me né per te, per cui se dovessi andare in bagno, potrai farlo senza problemi..." spiegò la cliente con un sorriso soddisfatto. "L'ispettore Nogami mi ha parlato parecchio di voi e non ha mancato di menzionarmi la passione di Ryo per i cosiddetti attacchi notturni...mi devo svegliare presto e non posso presentarmi sul set con le occhiaie, per cui questo è il modo più facile per poter dormire tutta la notte senza problemi. Penso di aver fatto un favore anche a te" aggiunse senza nascondere il proprio compiacimento, poi si infilò sotto le coperte e chiuse gli occhi con aria estremamente serena.
Kaori continuò ad avere un'espressione scettica, non era abituata a pensare di poter dormire otto ore filate senza dover pensare a quello scemo che avrebbe attaccato da un momento all'altro. Ma quella era magia...forse Ryo poteva sfuggire alle sue trappole o ai suoi martelli, ma nemmeno lui poteva contro delle forze del genere. Rilassandosi leggermente, si diresse verso il proprio letto e si stese, convincendosi che per quella notte avrebbe davvero potuto stare serena. 


Il mattino dopo, quando Kaori aprì la porta della stanza, trovò un Ryo spiattellato per terra con una faccia tremenda. Quel cretino doveva aver tentato tutta la notte di sgattaiolare in camera, e come sua abitudine non si era arreso di fronte all'evidenza. Kaori gli passò accanto senza degnarlo di attenzione, sperava solo che non si addormentasse mentre dovevano stare attenti a Mahoko!
Mahoko uscì dal bagno che sembrava una fata, aveva il viso riposato e tranquillissimo, e rise abbondantemente quando vide la figura di Ryo scomposta sul pavimento, con le occhiaie marcate e una smorfia insoddisfatta.
"Nottataccia, eh, signor Saeba?" si rivolse a lui luminosa, e Ryo sembrò ringalluzzito nel giro di un istante. Mahoko era radiosa con il suo abitino grigio chiaro e i capelli perfettamente acconciati. Kaori non aveva dubbi che si servisse della magia per creare nuovi intrecci ogni giorno, era impossibile che da sola riuscisse a sistemarsi i capelli in modo così complesso nel giro di poco tempo...per come la vedeva lei, ci sarebbe voluto un esercito di parrucchieri. E proprio guardando i suoi capelli, durante la colazione Kaori volle soddisfare la propria curiosità.
"Ehi, Mahoko, scusa se ti sembra una domanda inopportuna...ma come mai hai i capelli di due colori diversi? È stata una tua scelta?"
Mahoko sorrise tranquilla, come si aspettasse la domanda e come fosse abituata a sentirsela chiedere. 
"Ah, no, è stata la mia agenzia...ha pensato che in questo modo potessi differenziarmi dalle altre modelle. All'inizio fu uno shock per me, ma con il tempo ho cominciato ad apprezzare il mio look. Il mio colore naturale è biondo tendente al rossiccio..." 
Ryo sembrava interessato a tutto tranne che ai capelli mentre, ancora una volta, non faceva che sbavare sulle gambe della giovane donna. 
Quando uscirono, Ryo non attese un attimo a illustrare la sua proposta: "Cara Mahoko, credo che sarebbe meglio che camminassimo stando molto vicini...in questo modo i tuoi stalker potrebbero scoraggiarsi nel vederti con un bell'Adone come me" disse con la sua espressione più seria, quella che usava quando diceva cretinate. Non attese nemmeno una replica e mise un braccio intorno alla vita di Mahoko, attirandola a sé e mettendosi in faccia la sua espressione ghignante quando i suoi seni gli toccarono il petto. Mahoko era stata colta di sorpresa e arrossì leggermente, tentando subito dopo di spingerlo via, "Saeba, non è assolutamente necessario stare così appiccicati...sono sicura che possiate proteggermi anche senza contatto fisico!" 
"Ah, ma cosa dici, magari qualcuno si convincerà che sono il tuo fidanzato e non dovrai più preoccuparti di niente..." continuò lui imperterrito, allungando le labbra in un tentativo bislacco di bacio. Aveva capito che Mahoko non avrebbe fatto ricorso alla magia in pubblico e da sciacallo che era ne voleva pienamente approfittare! Aveva però dimenticato che non erano soli e nel giro di un nanosecondo si ritrovò spiaccicato al suolo. "Falla finita, deficiente, o Mahoko arriverà in ritardo!" grugnì Kaori, facendogli capire che la sua tattica non funzionava neanche un po'. Mahoko ridacchiò, grata a Kaori, e le due iniziarono a camminare senza curarsi di Ryo che cercava di riemergere dal marciapiede.
Giunti all'edificio in cui Mahoko avrebbe dovuto girare il suo spot, i tre videro che all'entrata si era accalcata una folla di ammiratori pronti a strillare. Mahoko si rivelò molto gentile e cortese, firmando autografi e facendo alcune foto, e Kaori capì cosa intendeva quando diceva che c'era chi esagerava. Alcuni fan erano effettivamente discreti e se ne andavano subito dopo aver ottenuto ciò che volevano, altri invece sembravano inopportuni, durante le foto allungavano le mani verso il sedere della ragazza o la stringevano eccessivamente e ciò era evidente dall'espressione di Mahoko, perché in quel caso il suo sorriso era molto tirato. Insomma, possibile che la gente non capisse che anche i vip erano persone come tutti, e non erano dei pezzi di carne che i fan potevano toccare come volevano? A un certo punto, Ryo e Kaori furono costretti ad allontanare la folla perché Mahoko si stava attardando troppo, e ovviamente non mancarono di subire parolacce e insulti da parte degli esagitati che evidentemente non avevano un lavoro né altro da fare.
Kaori si ricordò che Mahoko avrebbe dovuto girare uno spot per un marchio di biancheria intima.
-Ovvio...- pensò scoraggiata all'idea di dover trascorrere tutta la mattina nel tentativo di frenare Ryo, che da bravo maniaco aveva già cominciato a gridare come uno scemo per tutte le fotografie di altre modelle sensuali che tappezzavano lo studio. 
Mahoko si vestì e fu sapientemente truccata, poi la sua mattinata di lavoro ebbe inizio. Kaori si stupì di scoprire quanto ci voleva per girare uno spot della durata di trenta secondi. Il regista gridava come un matto e il fotografo dava centomila indicazioni al secondo a Mahoko, che da perfetta professionista obbediva senza fiatare. Naturalmente doveva assumere pose molto sexy ed espressioni accattivanti, con la bocca e gli occhi socchiusi, un richiamo per qualsiasi uomo...come avrebbe potuto resistere Ryo?! Quello scemo non fece che infastidire il regista, suggerendogli di far spogliare Mahoko, beccandosi più di un insulto e di una martellata. 
"Deve pubblicizzare quello che indossa, idiota, non è un video porno!" ruggì Kaori all'ennesima volta in cui dovette intervenire, afferrandolo per un orecchio e intimandogli di stare fermo.
Durante quei siparietti, Mahoko scoppiava a ridere e la sua facciata di femme fatale si allontanava. Kaori riteneva che Mahoko fosse molto più bella quando sorrideva in quel modo...nella sua ignoranza in materia, ritenne che sarebbe stata più indicata per pubblicizzare un dentifricio. Certo, era stupenda e con un corpo mozzafiato, ma sembrava anche un po' a disagio...non che potesse lamentarsi, un ingaggio del genere sicuramente avrebbe gonfiato il suo conto corrente, ma tutta la sua professionalità non poté nascondere il fatto che non amasse poi così tanto fare foto mezza nuda. 
Giunse l'ora di pranzo e Kaori si rese conto che Mahoko non si era praticamente mai allontanata dal set, nemmeno per fare pipì. Rifletté sul fatto che effettivamente ogni cosa avesse il suo prezzo...non aveva fatto neanche uno spuntino, o una pausa...Kaori pensò che spesso, come molti altri facevano, aveva pensato al lavoro di modella come alla cosa più facile del mondo. Certo non era astrofisica nucleare, ma non era neanche una vita poi così comoda...voleva che almeno per pranzo, Mahoko mangiasse come si doveva, per cui insieme a Ryo la portò al Cat's Eye. Da qualche tempo Miki aveva cominciato anche ad allestire un piccolissimo angolo ristorante per gli impiegati e chi doveva tornare al lavoro subito dopo pranzo, per cui preparava cose molto veloci, come panini o pietanze calde semplici da preparare. In quel modo i clienti affluivano più copiosamente, e il bar si sosteneva molto meglio a quando si limitava a servire caffè e bevande poco remunerative. Anche perché, con i continui litigi di Ryo e Kaori o di Ryo e Falco, aveva spesso qualche riparazione a cui badare, per cui si era dovuta inventare un modo per aumentare le entrate. E poi c'era Kasumi che la aiutava, era una cameriera velocissima e agilissima per via del suo passato di ladra, senza contare che la bellezza di entrambe aiutava non poco ad attirare i clienti. Falcon era stato categoricamente istruito affinché rimanesse in cucina a lavare piatti e stoviglie, così aveva modo di rendersi utile senza spaventare i clienti. Miki ne era dispiaciuta, la gente non sapeva che meraviglioso uomo fosse in realtà e ovviamente giudicava dall'apparenza, ma i suoi affari stavano andando a gonfie vele e voleva che la situazione rimanesse tale. 
Quando Ryo, Kaori e Mahoko entrarono nel locale, lo trovarono pieno di gente, Kasumi li salutò rapidamente mentre si affrettava a raggiungere un tavolo, mentre Miki sorrise loro accogliente da dietro il bancone, dove stava preparando panini e sistemava in vetrina i dolcetti disponibili.
"Salve, ragazzi! Mi dispiace di non potermi soffermare a chiacchierare, ma come vedete ho fatto il pienone!" disse la padrona di casa senza nascondere minimamente il suo entusiasmo. Fin da quando aveva aperto il Cat's Eye aveva sognato di ritrovarsi impegnata a causa di così tanti clienti, e dopo molti sacrifici e duro lavoro, finalmente le casse iniziavano ad ingrossarsi.
"Ah, non preoccuparti Miki, prendiamo qualcosa di veloce" la tranquillizzò Kaori, che iniziò a dare un'occhiata al menu insieme a Mahoko. Ryo non si smentì e fece per allungare le mani su Miki, che gli sbatté una padella in faccia. "Saeba, come ho già detto sono molto occupata, non ho tempo per le tue buffonate!" disse continuando a sorridere, era troppo soddisfatta per potersi arrabbiare con quell'idiota. 
"Aaaah, che noia! Kasumi, tesoro, lascia che ti aiuti!" fece lui, andando ad attaccarsi come un polipo all'ex ladra, che replicò con una gomitata nello stomaco. "Non ho tempo, Ryo, se vuoi passare del tempo con me, invitami per un appuntamento come si deve!" fece lei sbuffando e tornando come una scheggia in cucina per recuperare gli altri piatti. 
"Cosa posso prepararvi, ragazze?" chiese Miki, ignorando del tutto cosa volesse Ryo, il quale era ancora piegato per il micidiale colpo di Kasumi. Era circondato da donne violente...
"Per me una Ceasar Salad, per favore, con poca salsa però" disse educatamente Mahoko con il suo bel sorriso dolce, che Miki ricambiò immediatamente. "Certo. Per te, Kaori?"
"Uhm, lo stesso...ma abbonda pure con la salsa!" 
"Miki, io voglio un panino con dentro tutto quello che hai e una birra ghiacciata, grazie!" intervenne Ryo seccato, per nulla contento di non essere stato incluso nell'invito di Miki a ordinare.
"Certo, Saeba, e te lo farò pagare il doppio visto quanti debiti hai ancora con il locale!" fece Miki con aria maligna.
"Ah, ma perché ce l'avete tutti quanti con me? Sono un bravo ragazzo, che male ho fatt..EHI, CHE SVENTOLE A QUEL TAVOLO!" sbraitò Ryo, e in meno di un secondo si era diretto al suddetto tavolo per importunare le ragazze che stavano pranzando, ovviamente si beccò due schiaffi ma non si arrese e proseguì a rompere le scatole a tutte coloro che avevano pensato di nascere donne.
Kaori sbuffò tentando di reprimere il desiderio di schiacciarlo come un insetto, non fosse altro perché non voleva distruggere nuovamente il locale di Miki. Era contenta di vederla così impegnata, fin dall'inizio le aveva parlato del suo sogno di avere un lavoro normale dopo aver trascorso anni in mezzo alla guerra, ed era più che fiera del suo successo. Lei aveva messo piede al Cat's Eye praticamente fin da quando era stato riaperto dopo anni di inattività, e ricordava quanti pomeriggi vi aveva trascorso a parlare con la proprietaria, complice il fatto che fosse spesso poco frequentato...Miki si era davvero data da fare -certo, aveva sfruttato l'agilità di Kasumi per andare ad attaccare volantini praticamente ovunque- e ora raccoglieva i frutti che meritava.
Mahoko, dal canto suo, anche in quel caso si sentì accolta come a casa, era un posticino delizioso e Miki sembrava adorabile. Dalla finestrella che dava sulla cucina intravide un uomo grande e grosso intento a lavare i piatti -probabilmente bofonchiava qualcosa- e le venne da ridacchiare.
"Cosa c'è?" le chiese Kaori.
"Ah...niente. Saeko mi ha parlato anche di questo posto e di Falcon, dico bene?"
"Ah, sì. È mio marito e lo amo tantissimo, secondo me è l'uomo più affascinante del mondo, ma gli stupidi si spaventano non appena lo vedono...per cui sono stata costretta a lasciarlo in cucina...lui non me lo fa mai pesare ma so che non è proprio contento...anche se so come farmi perdonare" intervenne Miki, con l'ultima frase che aveva una tale carica di malizia che Kaori arrossì all'istante -e anche Falcon, che di certo non aveva perso il suo eccezionale udito-. 
Mahoko invece rise, a volte dimenticava che i giapponesi erano estremamente pudici in pubblico, in Australia o in America nessuno sarebbe avvampato come Kaori per un doppio senso del genere. 
Kaori e Mahoko consumarono il loro pranzo chiacchierando, e circa un'ora dopo il locale iniziò a svuotarsi, quasi tutti dovevano tornare al lavoro e alla fine rimase solo Kasumi a pulire i tavoli, con Ryo che non aveva smesso di inseguirla per toccarle il sedere e lei che ogni due per tre lo schiaffeggiava con lo straccio. 
In un istante, però, l'atmosfera di serenità si incrinò.
Falcon stava per uscire dalla cucina e prendere Ryo a sberle dato che sapeva che era da un'ora che rompeva le scatole a qualunque essere femminile, ma all'improvviso Ryo si buttò sopra Mahoko.
"A TERRA!"
  
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