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Autore: Altair13Sirio    08/06/2018    6 recensioni
Salta a bordo di un'avventura totalmente disorganizzata con Giuseppe, Angelo e Francesca, alla ricerca di qualche giorno di divertimento, un po' di svago e distrazione dagli esami incombenti e, soprattutto, ricordi da portare sempre con sé piacevolmente nel cuore!
Due giorni da vivere appieno nella Città Eterna, raccontati in un resoconto ironico e dai toni allegri che cercherà di strapparti un sorriso e darti qualche emozione in più! Un diario di viaggio che cercherà di raccontare tutti i particolari di questa avventura, fino al suo epilogo dove i tre impavidi viaggiatori torneranno nelle loro case con nuovi ricordi da custodire per sempre.
Che cosa aspetti allora? Entra subito a scoprire quali avventure vivranno i protagonisti di "Cronaca di un viaggio improvvisato!"
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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VENERDI’ 26 MAGGIO
05:24

CAPITOLO 3: ROMA

Mi fa male il sedere. La notte non è stata particolarmente comoda, durante la quale ho alternato attimi di veglia stordita a momenti di sonno pesante.

L’alba è stata graziosa, peccato che mi sia reso conto di dove fosse il sole solamente quando era già spuntato, così di mi sono perso tutte le sfumature migliori del cielo a questa magica ora…

L’autobus sfreccia su di una lunga strada rettilinea, a un tratto rallenta e imbocca una via secondaria. Ci vuole poco a capire che ci siamo: grossi palazzi sempre più alti, strade ampie e ancora silenziose… Indugiamo in una via dove si vedono già altre macchine, due autobus affiancati ci incrociano e poi una grande piazza con molti altri autobus ci compare di fianco. Francesca, estasiata, ci dice di fare una foto per orientarci per il ritorno, ma Angelo dice che non serve e che ci orienteremo comunque. Speriamo bene…
 

05:43

Siamo in un bar vicino alla stazione. Angelo e Francesca avevano bisogno di andare in bagno e probabilmente dopo ci andrò anche io.

Dopo essermi sciacquato la faccia e aver conversato un po’ con Francesca, torno al tavolo e chiedo ad Angelo se pensa che a casa qualche nostra compagna sia sveglia.

<< Sono le sei meno un quarto, Peppe! >> Mi risponde esausto stropicciandosi gli occhi. Effettivamente non ci avevo pensato… La notte deve essere stata particolarmente spietata con la mia sagacia.

Ordiniamo. Un caffè doppio e qualcosa di salato per angelo, io prendo un cappuccino e un cornetto. Francesca niente.
 

Alle 06:14 dei corvi aleggiavano sopra alla stazione.
 

06:27

Aspettiamo che apra la biglietteria per prendere un treno per Trastevere dopo aver cazzeggiato un po’ per la stazione. Gente che corre, gente che discute ad alta voce… E’ presto e c’è già tutta questa gente.
 

Ore 06:51

Siamo sul treno che ci porterà a Trastevere, ma c’è un problema: né a Tiburtina, né a Trastevere ci sono i depositori per lasciare le valige. Non siamo sicuri di quello che faremo una volta lì.
 

07:48

Dopo un lungo giro per viale Trastevere, ci siamo fermati davanti a una fontana costellata di sculture di omini e teste, a un passo dal Tevere. Francesca aveva consigliato di tornare a Termini e lasciare le valige, ma sia io che Angelo abbiamo pensato che fosse inutile; per ora godiamoci la pausa, poi faremo un salto al Tevere…

E io ho bisogno di un temperamatite…
 

08:16

Siamo fermi a un bar e facciamo il punto della situazione; l’appartamento è a una cinquantina di minuti da qui, affacciato sul Tevere. Francesca comincia ad essere impaziente per la valigia: resisti Kekka, non ci manca molto!

I piccioni vagano guardinghi per la piazza e le loro nemesi, i gabbiani, gracchiano e volano sopra le nostre teste in mezzo a stormi di rondini. Piccolo, divertente dettaglio: Francesca ha paura dei piccioni.
 

13:30

Cosa ci fanno tre diciottenni in bici per le vie di Roma? Si perdono! Quattro ore passate a vagare nella speranza di poterci svagare.

Dopo aver lasciato i bagagli a casa della padrona di casa, abbiamo deciso di fare un giro in attesa che arrivasse l’ora di effettuare il check-in.

Un “giro”…

Abbiamo fatto una passeggiata su per una lunga via piena di auto e semafori, passando sopra al Tevere e cercando di orientarci un po’; con le indicazioni di qualche passante abbiamo capito che la nostra meta – un qualunque posto dove si noleggiassero biciclette – era dal lato completamente opposto a dove stavamo andando. Dopo aver percorso la strada a ritroso siamo riusciti a trovare questo negozio che ci ha noleggiato tre bici da passeggio dall'aria un po' consunta, ma affidabili, fino alle 13.

Carichi e affamati di avventure, ci siamo lanciati lungo le piste ciclabili circondanti il fiume, ma qualcosa non andava… Dopo aver percorso due volte la stessa strada, incontrato un tale Leo Foldi che girava un video con due collaboratori, e infilatici in un parcheggio in cui un tizio faceva passeggiare un bimbo in passeggino, abbiamo capito che la strada che stavamo seguendo era quella sbagliata; abbiamo poi trovato la "vera" pista ciclabile "Lungotevere" e lì il divertimento è iniziato.

Io e Angelo ci sorpassavamo a tutta velocità e ogni tanto Francesca azzardava un attacco audace: infine, il primo a raggiungere la fine della pista, situata in cima a una salita ripida e ricurva – un "cavatappi", insomma – sono stato io, mentre Francesca, scoraggiata, è scesa dalla bici e ha concluso a piedi l'ultimo pezzo. A quel punto abbiamo deciso di tornare indietro: così, partiti con entusiasmo, io ho rischiato di finire tra il fogliame fuori strada dopo aver preso troppa velocità al "cavatappi" e perso aderenza come uno scemo. Ho dovuto spingere parecchio per recuperare il tempo perso e, una volta tornato accanto agli altri, abbiamo proseguito ancora più in là in un rilassante quanto estenuante giro parallelo al fiume; si è rivelato molto più estenuante che rilassante quando il caldo e la fatica si sono aggiunti al nostro gruppo.

Esausti e accaldati, superato il Cupolone di San Pietro, abbiamo risalito una scalinata che ci ha portati di fronte alla facciata monumentale di un palazzo antico, scintillante. A quel punto abbiamo deciso di tornare indietro, pensando che il tempo a nostra disposizione si stesse esaurendo; parte così l'odissea per tornare a casa, restituire le bici e, finalmente, prendere possesso della abitazione!

Un'impresa ardua. Superato Castel Sant'Angelo – dove Francesca ha trovato il tempo di fare una foto con un centurione – e intravista la cupola di San Pietro, io sono rimasto bloccato tra due fuochi: fermo e da solo su un'isola pedonale il cui semaforo durava sì e no venti secondi per i pedoni e cinque minuti per gli automezzi – ho anche incespicato i pedali della bici con quella di un altro tipo secco e dalla barba folta, che mi ha mandato abbondantemente a quel paese – ho dovuto aspettare che tornasse il verde per raggiungere gli altri – lo stronzo barbuto invece è riuscito a passare!

A questo punto, Angelo ha deciso di usare una mirabolante applicazione per il cellulare che ha localizzato la via del nostro appartamento, guidandoci eroicamente a casa, giusto in tempo per la fine del termine del noleggio delle bici… Questo non prima di vivere una epopea tra stradine, attraversamenti e marciapiedi pieni di gente che ci guardava male. Il totale di strada percorsa? Oltre quattordici chilometri in totale! Abbastanza per tutta la giornata…

Ora sono nella mia camera e attendo il mio turno per fare la doccia; tornati indietro a restituire le bici, abbiamo conosciuto la padrona di casa – persona squisita e cordiale – che ci ha scortati al nostro appartamento. Un posto carino, proprio ciò che speravamo dopo il viaggio di stanotte.

Non vedo l'ora di sciacquarmi…
 

Ore 14:45

Abbiamo fame. Siamo su un taxi che ci porterà dove potremo trovare un posto per mangiare, sempre che a quest'ora ci sia ancora qualcuno disposto a darci un tavolo…
 

16:01

Finito di mangiare un'insalata gigante. E' vero che dovrei sentirmi sazio, ma se ho placato la mia fame, questo caldo mi opprime e fa tornare la sete…
 

20:33

Siamo tornati a casa da una ventina di minuti e non so che cosa faremo per la cena: dopo una lunga passeggiata da Piazza Venezia, passando per Piazza del Popolo – dove si stavano tenendo le prove per i "Tim MTV Awards" o qualcosa del genere, uno dei motivi per cui abbiamo deciso di posticipare il viaggio, tra tanti – arrivando fino a Villa Borghese, rinomato luogo per le coppiette – in mezzo alle quali noi non c'entravamo niente – e attraversando per due volte l'immensa "Via del Corso", Francesca ha cominciato a sentirsi male e ad avvertire i sintomi della sua allergia a tutto, sintomi tra i quali stanno un'elevata irascibilità e uno stato semi-catatonico. Dopo aver sbagliato strada con il taxi, abbiamo dovuto fare un ultimo mezzo chilometro seguendo le indicazioni della app di angelo; io, che avevo con me le chiavi di casa, ho preceduto gli altri per aprire il portone prima e la porta di casa dopo – che è piena di serrature… Francesca ha preso la sua medicina e si è messa a letto mentre io e Angelo ci riposavamo un po'.

E' stato un pomeriggio lungo, passato più che altro a vagare alla ricerca di uno svago – di nuovo – ma alla fine abbiamo solo camminato; i momenti salienti del nostro giro sono stati lo spettacolo di ballo dei "Tim eccetera eccetera Awards", Angelo che entrando al "Roma Shop" indossando i pantaloncini della Juventus temeva di essere buttato fuori a calci, Francesca alle prese con il suo primo giro su una "segway", l'entrata nel "Ferrari Shop" e il passaggio in mezzo a una via di una comitiva di tifosi della Roma – suppongo – che mostravano fieramente la bandiera Svedese con su scritto "NO TOTTI NO PARTY" e questo mi ricorda che questa domenica avrà luogo l'ultima partita del "Capitano" Francesco Totti. Questo significa che a Roma ci sarà ancora più confusione…
 

21:16

Francesca sta meglio, ha fatto una doccia e noi stiamo ordinando delle pizze a domicilio. Non andremo a cena da Enzo – mio cugino che ha una pizzeria – anche perché per raggiungerlo ci vorrebbe davvero troppo… Un po' mi dispiace, ma se Francesca è stata male, non ci si può fare niente…

Intanto mentre mi riposavo sul bordo del letto e davo uno sguardo al mio Facebook, scopro che ieri Valentino Rossi, mio idolo, ha avuto un infortunio durante un allenamento in motocross…

<< Wow… >> Dico. << Ci mancava questa… >>
 

04:00

Tornati a casa.

   
 
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