Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: Evola Who    10/06/2018    2 recensioni
"Ormai erano passati poco meno di due mesi da quando Amy aveva preso il cristallo e salvato tutti loro, entrando a fare parte dalla ribellione....Per quanto Amy non forse ancora abituata a quella situazione e a quell'universo parallelo, si stava comunque adattando alle missioni, mangiando le stesse cose con loro, conoscendo varie razze e pianeti diversi; si era persino vestita come loro... Non si sarebbe mai abituata in quella situazione..."
Genere: Angst, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Han Solo, Luke Skywalker, Nuovo personaggio, Principessa Leia Organa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parte II
“Che cosa vorresti vedere?”
 
 
Dopo che il Wookie nascose il gilet pieno di crediti da Han e lui discuteva di nuovo con Leia, erano tutti e cinque nella cabina di pilotaggio ed erano in mezzo allo spazio.
 
Per Amy era una cosa da togliere il fiato. Se c’era una cosa a cui non si sarebbe mai abituata, era di vedere e essere in mezzo allo spazio profondo.
 
Per una ragazza che aveva vissuto per 17 anni e aveva visto le stelle solo dal basso verso l’alto e ora poteva stare in mezzo a loro, oltretutto all’interno di una nave spaziale, era la cosa più straordinaria che potesse capitarle.
 
Aveva incontrato persone che potevano vivere in mezzo alle stelle. Ogni volta che stava in mezzo allo spazio e vedeva il salto nell’iperspazio rimaneva sconvolta come la prima volta.
 
Forse quello era uno dei motivi per cui andava a combattere, per vedere quel maestoso panorama.
 
“Ora che facciamo?” chiese Luke.
 
“Dobbiamo tonare alla base, controllare queste informazioni e vedere che cosa possiamo fare e a che servono quelle basi e armi” rispose Leia.
 
“A parte ottenere missioni suicide e andare contro morte certa?” disse Han ironico per alleggerire la tensione. 
 
La senatrice alzò gli occhi, facendo finta di non ascoltarlo. Chewbe gli rispose con tono paziente.
 
“Si chiama ‘sdrammatizzare la situazione’. E poi, ci siamo riusciti anche questa volta.”
 
“Un po’ di merito va anche a questo pezzo di ferraglia.” Disse Luke con sorriso ironico.
 
“Ehi!” esclamò Han guardando verso di lui con aria severa e il dito alzato in sua direzione “Se provi di nuovo a chiamare la mia nave ‘pezzo di ferraglia’, giuro che la prossima volta ti abbandono su un pianeta deserto e pieno dei peggiori imperiali e cacciatori di taglie della galassia!”
 
“Ma poi cosa farai senza di me?” chiese Luke con un finto tono drammatico.
 
“Se posso fare a meno dell’aiuto pilota arrogante Twi'lek, posso fare meno anche di te, ragazzo!”
 
Luke rise divertito e anche Han rise, tornando a pilotare. Anche Leia nascondeva un sorriso per quella piccola scena ironica.
 
Amy non rise. Anzi, neppure stava ascoltando. Stava solo fissando il panorama davanti a lei, perdendo la concezione del tempo, era isolata da tutto il resto, con gli occhi spalancati come se non volesse perdersi nemmeno un piccolo istante, pesando a quante cose ci fossero ancora da vedere.
 
Luke notò il suo silenzio e la sua espressione meravigliata, gli occhi persi nel vuoto. E capì a che cosa stesse pesando in quel momento. Ma soprattutto quello che voleva.
 
“Ragazzi, sentite…” cominciò a dire “Visto che abbiamo completato la missione un po’ in anticipo… perché non andiamo da qualche parte prima di tornare alla base?”
 
I tre rimasero perplessi dalla idea di Luke.
 
“Insomma giusto per prendere un po’ di fiato e rilassarci un po’” aggiunse, indicando Amy con gli occhi.
 
Da quando la ragazza aveva iniziato ad andare in combattimento con la ribellione aveva sempre impiegato tutta se stessa per impegnarsi e risolvere la situazione, soprattutto per salvare tutti senza per forza uccidere.
 
Lasciava quasi sempre tutti sconvolti dal suo ingegno e capacità di ragionamento –aveva convinto persino vari soldati imperiali facendoli disertare, al posto di ucciderli sul colpo.
 
Ma quando Amy cominciava a sentirsi sotto pressione o stanca, inizia ad avere forti attacchi d’ansia e sbalzi d’umore. All’inizio cercava di nasconderlo, dicendosi che non fossero importanti in quel momento e sperando di non dimostrarsi come un peso per tutti.
Durante una crisi emotiva molto forte davanti a Luke si decise a confessare le sue paure e i sensi di colpa che la tormentavano. Il ragazzo fu molto comprensivo, così come il resto del gruppo.
 
Prima decisero di concederle un aiuto psicologico per parlare. Così Amy aveva capito che, quando iniziava ad avere i suoi momenti depressivi, doveva fermarsi almeno un attimo per dedicarsi a se stessa prima di iniziare qualcosa di nuovo.
 
Amy non era né depressa e né essere emotivamente instabile in quel momento. Ma nei suoi occhi si poteva vedere la voglia di scoprire qualcosa di nuovo. E voleva assecondare quella voglia.
 
Leia, Han e Chewbe capirono che cosa intendesse Luke.
 
“In fondo, penso che si possa fare” Rispose la senatrice sincera “Invierò un messaggio al consiglio, dicendo che la missione è completata e che faremo una piccola sosta di rifornimento” e fece un sorriso dolce verso a Luke.
 
Lui ricambiò, si girò verso di Amy, dicendo: “Hai sentito?” le disse, mettendole una mano sulla spalla.
 
Quando Amy sentì quel tocco ritornò alla realtà, dicendo: “Cosa?”
 
Lo Jedi spiegò quello che volevano fare, ma lei non era convinta: “Non lo so, insomma. Questa missione era abbastanza importante e abbiamo delle informazioni che potrebbero risolvere molte cose” disse e li guardò con aria perplessa “Insomma… secondo me non c’è bisogno di fermarsi. In fondo, stiamo bene” e guardò in basso con aria un po’ malinconica.
 
Sapeva che quando era molto triste tutti cercavano di aiutarla a sentirsi meglio, anche mettendo da parte cose molte più importanti.
 
Allo stesso tempo, era sollevata dall’idea che ci fosse sempre qualcuno pronto a starle vicino in quei momenti di crisi.
 
“Non preoccuparti, Amy.” Disse Leia “La ribellione può ancora aspettare.
 
Sembra che l’impero ci stia dando una specie di tregua. E forse è meglio approfittarne prima che finisca” e fece un sorriso rassicurante.
“E poi, lo hai sempre detto tu che nella vita, anche in periodo di guerra, si può prendere un attimo per noi stessi.” aggiunse Luke.
 
“Ed è l’unica cosa su cui siamo d’accordo.” Finì Han con tono ironico, facendo scatenare una risata generale.
 
Amy si convinse e disse sorridendo: “D’accordo. Ma dove andiamo?”
 
“Veramente, pensavo che tu avessi qualche richiesta particolare.” Rispose Luke.
 
La ragazza era sbalordita da quella frase: “Cosa?” disse.
 
“Insomma, se hai qualche posto che vorresti vedere, basta chiederlo.”
 
Continuò Luke “Visto che provieni da un mondo completamente diverso, e hai già visto molti pianteti e conosciuto un po’ della nostra galassia, forse hai in mente un posto che vorresti vedere.”
 
Amy ci pensò e rispose sarcastica: “Perché? Pensate che se dicessi la cosa più assurda che mi viene in mente, allora quella può essere reale qui?”.
 
“Dopo tutto quello che hai fatto, visto, e soprattutto del come sei arrivata fin qui, non può essere?” controbatté Han.
 
La giovane capì che aveva ragione: in quei mesi aveva conosciuto varie razze aliene diverse, pianeti con atmosfere e tecnologie sempre diverse, al di fuori della fantascienza. Quindi capì che, se avesse descritto un posto nel modo più assurdo per lei, magari lì sarebbe davvero esistito.
 
“Okay, fatemi pensare.”
 
Che cosa poteva vedere in quel momento in un modo parallelo? Per lei era come se avesse già visto tutto quello che non era mai riuscita ad immaginare in una vita intera, che altro c’era da vedere? Una città sott’acqua? Una antica civiltà costruita in una stella? Una base segreta con il teletrasporto?
 
Ma le venne in mente una cosa completamente diversa, ma che aveva sempre voluto vedere dal vivo.
 
“Mi piacerebbe vedere un tramonto blu” disse Amy.
Tutto si girarono verso di lei con aria stupita.
 
“Da dove vengo io, il mio pianeta fa parte di un sistema solare. E il mio pianeta è l’unico con forme di vita” spiegò. “Ma uno dei pianetti più famosi del nostro sistema, è Marte. Ovvero, il pianeta rosso.”
 
“Il pianeta rosso?” chiese Luke perplesso.
 
Amy sorrise un po’ divertita. Era sempre sodisfatta di raccontare qualcosa del suo mondo. Soprattutto all’idea di vedere come rimanevano sbalorditi da quello che raccontava. Era come se i ruoli si invertissero tra di loro. E lo trovava molto divertente.
 
“Sì. Perché è noto per essere un pianeta completamente deserto color rosso. L’essere umano non ci ha mai messo piede, ma lo studiamo in lontananza grazie ai nostri satelliti sopra al pianeta e i robot che mandiamo su Marte. E anche se sembra che non abbia nessun forma di vita – anche se abbiamo scoperto l’acqua recentemente – il suo tramonto è completamente blu”.
 
Gli altri rimasero affascinati e increduli da quelle parole.
 
“Il suo tramonto è blu?” chiese Han
 
“Sì. Un blu freddo, scuro e glaciale. Che si scontra molto con la sua fama di essere il pianeta rosso. Un pianeta arido, caldo e desertico” disse Amy e rise, ma continuò a parlare con un tono più appassionante.
 
 “Ma è stupendo. Con un sole blu chiaro mentre il cielo diventa scuro, penso che sia uno degli spettacoli più belli del mondo. E mi chiedo se… ci fosse qualcosa di simile anche qui.” E guardò in basso.
 
I suoi amici si guardarono con aria perplessa, pensandoci su.
 
“Ora che ci penso, non c’era un pianeta simile in un altro sistema? Mi pare di ricordare che il suo tramonto sia completamente blu” disse Han.
 
Amy alzò lo sguardo di scatto, dicendo speranzosa: “Davvero?”
 
“Sì. E credo proprio che non siamo molto lontani da lì…” Han cominciò a controllare le mappe, ma fu il wookie a confermare la sua teoria.
“E riusciremo a essere lì in tempo per il tramonto?” chiese subito Amy speranzosa.
 
Non riusciva a crederci. Non pensava che fosse una cosa realmente possibile, ma ormai aveva capito che lì li possibile e l’impossibile erano separati da una linea di confine molto sottile.
 
“Beh… con il salto nell’iper spazio potremmo anche farcela” rispose il pilota, preparandosi per il salto.
 
La ragazza sorrise emozionata. Non vedeva l’ora di essere lì, per ammirare quello spettacolo, ed era impaziente di partire.
 
Gli altri membri della squadra erano felici e impazienti quanto lei di partire.

-----------------------------
Note:
Ecco! Finalmete il nuovo capitolo! :D
Mi dispiace tanto di avervi fatto 
aspettare. Ma spero che il capitolo vi 
sia piaciuto e spero di pubblicare
preso il nuovo capitolo!
Buona domenica
Evola 

 
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: Evola Who